Lui ha sorriso e, rivolgendosi a Beretta, ha risposto che non c’era alcun problema anzi che andava bene così.
Perché sapeva di essere colpevole nel Calcioscommesse!
Strano che qualche mensurato di passaggio non abbia scritto anche questa.
Amaro umorismo a parte: Saha che non vuol saltare sul carro di una vittoria cui non ha contribuito (forse la virtù che più di tutte manca agli Italiani: voglio lui come Ministro di colore, altro che Kyenge).
Il gesto da CAPITANO (tutto maiuscolo, lo merita) di Mauri.
Momenti che riportano a un ethos e a un codice comportamentale di cui si erano perse le tracce dai tempi dei Quattro Moschettieri.
Un fiore all'occhiello, ovviamente ignorato dai media per i quali l'autore di tale comportamento rimaneva semplicemente "uno che è stato in galera".
Anche se la parte più plebea di me godrà sempre molto di più per le Forche Caudine durante la premiazione.
Una domanda, però: perché mancava una medaglia? Neppure chi presiedeva alla premiazione aveva considerato Saha tra i vincitori?