Autore Topic: Il presidente in cui crederei  (Letto 17825 volte)

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Offline WombyZoof

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Re:Il presidente in cui crederei
« Risposta #120 : Venerdì 2 Luglio 2010, 14:07:07 »
Non solo io non sono infame, ma tu chiaramente non hai capito un cazzo. Spero che rileggendoti in ITALIANO quello che ho scritto , mi dovrai delle sacrosante scuse. E per tua norma, Gian Casoni lo conoscevo certamente meglio di tanti quì dentro e l'ho sempre apprezzato per le sue doti, che comunque andavano benissimo per un DG ma certamente non per un presidente .

mi sono già scusato in una pagina precedente per il fraintendimento, in cui peraltro non sono stato il solo,  e ho ritirato tutto.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline Fabio70rm

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Re:Il presidente in cui crederei
« Risposta #121 : Domenica 4 Luglio 2010, 12:13:13 »
Il presidente in cui credere è quello che ogni anno ti compra i migliori 10 campioni in circolazione, vende i più vecchi e i più scarsi in rosa a 35 mln l'uno alle avversarie, ti fa vincere ogni anno Scudetto, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Coppa dei Campioni, Coppa Intercontinentale, lasciando gli asfalliti a -3665468434568436156464 punti sotto a lottare per la B, umiliandoli 7654654165-0 nei derby andata e ritorno, che fa il debito dell'Italia come utile attivo ad ogni esercizio, con una società super strutturata con Pelè e Maradona addetti all'area tecnica in qualità di allenatori specialisti nelle mosse, tanto per citare i due elementi di staff meno significativi, tutti con patente Laziale doc, con ottimi rapporti con la stampa dove i giornalisti del catetere - ma dove ho letto tale definizione? - non gliela fanno a stare dietro a commentare ed analizzare i mega colpi del calciomercato e le notizie positive, tipo Pandev che sta ore ed ore in cilicio fuori da Formello a piangere e stridor di denti implorando un reintegro a zero euro, anzi a prestare aggratis opere di manutenzione, mentre sente i "tump" dell'impatto degli scarpini di Messi che allenandosi passa la palla ad Alessandro Nesta iV, pronipote dell'omonimo prodotto giovanile degli anni '90 e eoni più forte, o tipo intere zone di Roma che invadono i botteghini societari pronti ad acquistare in massa a scatola chiusa gli abbonamenti per i prossimi 35 anni per se e i familiari fino alla settima generazione....

E ancora il presidente ideale ha dotato la società di stadio di proprietà a Roma in cittadella megagalattica traboccante di gente, negozi e Lazialità ma nel rispetto dell'ambiente e accessibile da ogni lato dell'universo tramite una rete di teleporter istantanei attivi, che è simpatico e rende simpatica la squadra a tutti, che riempie lo stadio pure contro la procaccolese di dodici miliardi di spettatori,provenienti da tutte le galassie sperdute e parlanti ogni tipo di idioma senziente dell'universo, dal romanaccio all'assembler - perchè anche le IA sono della Lazio, non scordiamocelo! -  tutti rigorosamente controllati e senza svastiche ma organizzati in coreografia perchè "lo stadio non è un teatro", tutti rigorosamente che arrivano allo stadio in macchina senza creare ingorghi e parcheggiando in 5 minuti grazie ad una rete di parcheggi che nemmeno una città di park potrebbe realizzare. E tali tifosi saranno autonomi ma compatti, originali ma uniti assieme indissolubilmente, e telefoneranno alle miriadi radio del sistema solare concionando che sì, in fondo il nostro presidente è un grande, ma hanno paura che prima o poi tutto finisce, e sotto sotto rimpiangono i tempi bui, quando presidente era un certo Lotito...

Ma senza tralasciare tutto ciò, che Lazio sarebbe senza i Laziali, ecco allora Chinaglia tornare piangente in Italia, consegnarsi nelle mani della giustizia, accompagnato dal nostro presidente ideale che lo abbraccia e lo conforta, e al termine del periodo detentivo lo nomina custode e guida turistica dello sterminato Museo della Lazio, dove sono conservati i miliardi di trofei vinti, facendosi fare foto assieme ai visitatori tipo i finti gladiatori al Colosseo, dove nelle finali delle competizioni nazionali ed internazionali Gradella stringe la mano ad ogni spettatore assieme a Pulici, Wilson, Boksic, Signori, Peruzzi, Capocchiano, Lampugnani e Felice Evacuo, tutti con smaglianti sorrisi a 96 denti. E tutti assisteranno felici e commossi alla vittoria schiacciante, seppur sofferta, ma divertente e tirata, ringraziando con la nota formula "In Bigiarelli Vaccaro Latitorum semper Lazio vincit!!"

Sembra una Coena Cypriani...eppur secondo me tanto lontana dall'idea di molti non lo è...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!