www.corrieredellosport.itIl primo giorno di lavoro del club biancoceleste si apre con il classico lavoro di mattina presto. Non hanno risposto alla convocazione Cavanda e Zarate
AURONZO DI CADORE - Sveglia che trilla e rimbomba, corsa a colazione, tutti giù dal letto alle 7 in punto, a digiuno. Bell’inizio per la Lazio, il primo giorno di ritiro s’è aperto con l’alzataccia tipica della cura Petkovic-Rongoni. Non è più una novità, l’esordio “militaresco” (nei tempi, non nei modi) era avvenuto un anno fa ad Auronzo di Cadore. I biancocelesti, i vecchi del gruppo, sapevano cosa li aspettava, i nuovi (Novaretti, Vinicius e i baby della Primavera) no, al massimo ne avevano sentito parlare. Tutti in piedi, non esistono deroghe. La truppa alle 7.30 è partita dall’hotel Auronzo e s’è diretta verso il lago di Misurina. La squadra è stata divisa in tre gruppi, ha completato per due volte il percorso che misura 2.850 metri. La corsa a bordo lago è stata effettuata e seguita da Petkovic, dal preparatore Rongoni e dagli altri componenti dello staff tecnico. Lo stop è stato decretato intorno alle 8.40, il primo allenamento dei tre previsti per oggi s’è concluso con una seduta di stretching, poi tutti a colazione. Alle 10 secondo appuntamento (stavolta in campo), alle 17.30 si replica, sarà una giornata lunga. Da qui al 25 luglio la Lazio vivrà la prima fase di lavoro, presto spunteranno i palloni, ma il primo periodo sarà riservato alla cura dei muscoli. In ritiro sono presenti 27 giocatori, non hanno risposto alla convocazione Cavanda e Zarate. Biglia, Felipe Anderson e Perea arriveranno a giorni, Onazi s’aggregherà nel week-end, i nazionali Hernanes, Marchetti, Candreva e Gonzalez saranno in vacanza sino al 25 luglio. Le alzatacce? Ne sono previste altre, siamo appena all’inizio...
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