ed un pò mi dispiace anche per il barbuto e zazzeruto Pagliari (tra l'altro in due fratelli nessuno ha centrato la promozione; l'altro era il trainer del Chieti)
Sei pessimista sulla famiglia Pagliari.
Il fratello minore Giovanni ha di che festeggiare, dopo la promozione centrata con L'Aquila partendo da un quinto posto in regular season e da un pronostico sfavorevole in entrambi i turni.
Pare abbiano inciso preparazione psicologica e doti di motivatore: evidentemente un marchio di famiglia, se si pensa che il Pisa di Dino è stata l'unica tra le formazioni in trend positivo a non risentire della sosta.
Il confronto con Perugia (mentalmente fuori gara nell'andata all'Arena Garibaldi), Nocerina (svanita nella lucidità in fase realizzativa, pur avendo continuato a costruire molto) e Carpi (messo sotto per 180' o quasi dall'Alto Adige, ma è il tipo di situazioni in cui Brini non sbaglia un risultato) dà la misura di un grande lavoro svolto innanzitutto sulle teste.
Giusto rendergliene merito, anche perché il suo aspetto - sembra il sosia di Andrea Mingardi - e l'indubbio carisma a prima vista rischiano di oscurare il resto.
Al Chieti ha allenato l'ex fantasista di Sambenedettese e Atalanta Tiziano De Patre: autore comunque di una stagione importante fra giovani e situazione societaria non facile, prima di arrendersi in semifinale a un passaggio a vuoto e alla maggiore esperienza dell'Aquila.