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Lotito: "Thohir? Non temo la concorrenza"
Il patron della Lazio è molto fiducioso per la prossima stagione dopo la vittoria in Coppa Italia: "Siamo la prima squadra della Capitale". "L'Inter? - aggiunge poi riguardo al possibile acquisto del magnate indonesiano - La logica del più spendi più vinci non vale più con il fair-play finanziario"Eurosport – 2 ore 56 minuti fa
Direttamente qualificata all’Europa League nonostante il settimo in campionato e un progetto che prosegue portando in dote il successo in Coppa Italia conquistato nel derby contro la Roma: per Claudio Lotito il bilancio della prima stagione di gestione Petkovic è buono, e si attende altri miglioramenti in futuro.
“La vittoria in Coppa Italia è il coronamento di un percorso e un ulteriore punto di partenza, e permette alla Lazio di essere la prima squadra della Capitale non solo da un punto di vista anagrafico, ma anche dal punto di vista sportivo – ha affermato il patron biancoceleste a SkySport24-. La Lazio era seconda nella prima metà del campionato, è arrivata ai quarti di Europa League dove non è uscita per propri demeriti, è arrivata in finale di Coppa Italia: l'obiettivo è stato raggiunto, e l'essere arrivati settimi in campionato non ha comportato nulla, visto che la Fiorentina, che è arrivata quarta, deve fare i play-off per l'Europa League mentre noi accediamo direttamente. Abbiamo ottenuto il risultato che volevamo. Per il prossimo anno vedremo di attrezzarci meglio".
In questi giorni si sta parlando molto dell’eventuale acquisto dell’Inter da parte del magnate indonesiano Erik Thohir, ma l’arrivo di un finanziatore estero a Milano pronto a risollevare i nerazzurri dopo la brutta stagione appena conclusa non spaventa il patron biancoceleste.
"Non temo la concorrenza - assicura Lotito -. Sono due filosofie diverse. Questa sarebbe una filosofia consuetudinaria, del 'più spendi più vinci', ma ora non vale più il con il fair-play finanziario. L'indonesiano potrebbe colmare eventuali problematiche di bilancio, ma guardate il Psg, il Manchester City: non mi sembra che abbiano prodotto risultati così eclatanti. Sì le risorse, ma poi servono competenza e un progetto. Non penso che Thohir si metterebbe in prima persona a gestire. Delegherà, e quando si delega nel calcio si creano conflitti che non portano a cose positive...".
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