www.goal.comDopo il lungo periodo di appannamento, la squadra biancoceleste torna a vincere distruggendo il malcapitato Bologna. Ma la testa è già alla finale di Coppa Italia...Un sospiro di sollievo a pieni polmoni, un incantesimo spezzato che finalmente pone fine a un vero e proprio incubo. La Lazio torna a vincere dopo oltre un mese e, soprattutto, schiantando il Bologna torna a convincere dopo quasi tre mesi.
Sì, perchè l'ultima vera Lazio si era vista all'Olimpico il 9 febbraio 2013 nella sfida Champions contro il Napoli di Mazzarri, un match sfortunato ma giocato splendidamente da una Lazio allora arrembante. Da quel momento, una continua e infinita involuzione tattica e soprattutto fisica, con infortuni a catena e fiato corto a fare da protagonisti.
LA PARTITA | LAZIO-BOLOGNA 6-0
TIRI
IN PORTA
POSSESSO
ANGOLI
CARTELLINI
FUORIGIOCO
LAZIO
14
9
48%
1
1
3
BOLOGNA
7
1
52%
9
3
3
Eccezion fatta per le sfide di Europa League, nelle ultime dieci di Serie A la Lazio era andata a rete in sole tre partite, inanellando una serie incredibili di risultati negativi che l'hanno portata a un lustro dal tanto eccitante e oramai impossibile terzo posto. In dieci partite, cinque reti tra Pescara, Catania e Roma, troppo poco per una squadra che da grande vuole fare l'Europa che conta.
Il rimaneggiato Bologna di mister Pioli è la miglior occasione per tornare a sorridere e Vladimir Petkovic non vuol lasciarsi sfuggire la ghiotta occasione. Il tecnico schiera un antico ma alquanto efficace 4-4-2 e la scelta si dimostra quanto mai azzeccata. Il “vecchio” 4-1-4-1 che aveva portato un fiume di punti nel girone di andata non poteva essere più riproposto e le recenti critiche spingono il tecnico di Sarajevo a schierare contemporaneamente Floccari e Klose.
Il risultato è devastante, complice la parallela disponibilità dei quattro esterni titolari. Konko e Radu propiziano infatti due reti, Lulic e Candreva non fanno meno. In mezzo al campo Ledesma e Hernanes fanno legna e strappano palloni, eccezion fatta per la straordinaria perla del nazionale brasiliano per il momentaneo 2-0. Bene Floccari, capace di creare spazi al panzer Klose e di assistere attivamente la manovra offensiva, stratosferico il centravanti tedesco.
Per lui, cinque tiri in porta e cinque reti, una percentuale mostruosa e difficile da raggiungere anche in un'amichevole contro una squadra di amatori. Il centravanti della nazionale tedesca non smette mai di stupire e alla soglia dei 35 anni entra di prepotenza nella storia della squadra capitolina. Mai nessun giocatore biancoceleste si era spinto tanto avanti, un pokerissimo in tutta la Serie A non si vedeva addirittura dal lontanissimo 1986.
Ora sotto con Inter, Sampdoria e Cagliari, ma con un occhio rivolto ovviamente alla finale di Coppa Italia del 26 maggio. La squadra ha ritrovato gioco, morale e soprattutto la via della rete, starà ora a Petkovic riuscire a mantenere le convinzioni acquisite fino alla cruciale data che può decidere le sorti di due intere stagioni. Vincere vorrebbe dire un trofeo in bacheca, un altro da giocare ad agosto e la possibilità di rigiocare l'Europa League, l'altra opzione non è da prendere nemmeno in considerazione...