www.calciomercato.com Massimiliano
Taccone, figlio di Walter, il proprietario della
Futura Diagnostica di Avellino alla quale la
Lazio si affida per i tamponi in campionato, ha spiegato le modalità di analisi del laboratorio irpino. Ecco come si è espresso a
Il Ciriaco: "A differenza della stragrande maggioranza dei laboratori,
noi analizziamo 3 geni e non soltanto i 2 geni classici. Tra questi 3, c’è un gene della famiglia coronavirus che non è però specifico del covid-19. Dunque, con i nostri laboratori, segnalammo il gene positivo, ma questo
non è un gene che infetta. Non vogliamo entrare nel merito, abbiamo specificato la positività di questo gene e cosa comporta, poi se far giocare un calciatore o meno non dipende da noi ma dallo staff medico della società in questione.
Di certo alla Lazio non sono sprovveduti, sanno quel che fanno“.
Poi su un precedente falso positivo: “
Tutto questo era già successo per un’altra partita di un paio di settimane fa, dove coinvolto vi era un altro calciatore. Il laboratorio della UEFA rifece il tampone e anche lì confermarono il nostro risultato. Adesso credo sia successa la stessa cosa, semplicemente con un eco mediatico maggiore".
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