Autore Topic: Il 1 Maggio è ancora la festa dei lavoratori?  (Letto 2250 volte)

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Offline giangoverni

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Il 1 Maggio è ancora la festa dei lavoratori?
« : Mercoledì 1 Maggio 2013, 11:03:30 »
DA GLOBALIST

di Giancarlo Governi

Ho parlato del 25 aprile e ora voglio parlare del 1 maggio: due feste strettamente collegate fra di loro, non soltanto per motivi di calendario ma anche perché ci ricordano due conquiste: la prima la conquista della libertà per tutti i cittadini e la seconda la conquista della dignità e dei diritti per i lavoratori. Non a caso l'articolo 1 delle nostra Costituzione, nata dalla Resistenza dice che "L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro".

Quando penso alla libertà, alla democrazia mi vengono in mente l'aria, l'acqua, la corrente elettrica, beni essenziali della cui esistenza e della cui importanza ci accorgiamo soltanto quando ci vengono a mancare. Per molti giovani che non sanno o non vogliono sapere ma anche per molti adulti che sono stati resi immemori da troppi anni di bieco consumismo, la libertà e la democrazia sono beni di cui non si avverte neppure più la presenza, per cui non si colgono più le connessioni storiche e morali e non sanno distinguere più fra coloro che si batterono, e morirono, per assicurare a loro stessi, ai loro figli e ai loro nipoti, questi beni fondamentali e coloro che invece li osteggiarono.

Io penso che ci voglia tanta pazienza e tanto lavoro, in tutti i settori e in ogni momento della vita per far prendere di nuovo coscienza di quelli che sono i valori fondanti del nostro consorzio civile, libertà e democrazia, che però senza giustizia sociale, come diceva Sandro Pertini, sono valori vuoti di significato.

Per un giovane che si affaccia nel mondo del lavoro è normale sapere che in quanto lavoratore ha dei doveri ma anche dei diritti codificati, nelle leggi, nello Statuto dei Lavoratori (che anni fa è stato modificato e chiamato Statuto dei Lavori, e non è la stessa cosa), nei contratti collettivi e quindi non sa, non vuole sapere e non pensa neppure che dietro questi diritti conquistati c'è tanto sudore, ci sono tante fatiche, ci sono tante lotte e persino tanto sangue. La stessa festa del Primo Maggio ricorda un terribile fatto di sangue nella Chicago di fine Ottocento. La festa del Primo Maggio oggi viene celebrata con naturalezza, come è giusto, ma non è stato sempre così.

Il Primo Maggio fu per tanti anni, negli anni della dittatura ma anche del capitalismo più bieco, il sogno, il miraggio, la speranza di riscatto. "Vieni, o Maggio, ti aspettan le genti, dolce Pasqua dei lavoratori." cantava il poeta anarchico Pietro Gori sull'aria del "Va pensiero" di Verdi. Ed erano gli anni in cui si lottava per poter lavorare soltanto otto ore al giorno ("Se otto ore vi sembran poche, provate voi a lavorar e proverete la differenza di lavorare e di comandar"), per proibire il lavoro notturno dei bambini (sì, proprio dei bambini) e delle donne, per rendere meno insalubre e più dignitoso il lavoro delle mondine, per creare le prime organizzazioni di solidarietà, in soccorso dei lavoratori malati e anziani e delle loro famiglie.

La storia è lunga e io la finisco qui, però voglio chiedere a chi mi legge: il Primo Maggio dedicatelo pure alla festa, alla famiglia, alla scampagnata e alle fave con il pecorino, però per un momento pensate a questa storia lunga più di un secolo, che ha portato i lavoratori dalla condizione di schiavi a protagonisti della vita civile.

Soprattutto ora che il lavoro è diventato non più un diritto ma un privilegio. Soprattutto ora che il lavoro è tornato ad essere merce che può essere comprata o lasciata o lasciata a marcire nei magazzini, che sono i grandi serbatoi della disoccupazione. Soprattutto ora che i sindacati sembrano aver perso la loro identità. Soprattutto ora che a noi più vecchi torna prepotente alla memoria la forte faccia bruciata dal sole che sembrava scolpita nella pietra di Peppino Di Vittorio, il bracciante pugliese che dette tutto se stesso per la difesa dei lavoratori e per la loro unità.

Soprattutto ora che diventa sempre più struggente il ricordo di quando bambino andavo accompagnato da mio Padre al comizio oceanico di Di Vittorio, che precedeva sempre il gusto inconfondibile delle fave accompagnate con il pecorino romano. O delle vigilie passate a Castiglioni in Val d'Orcia quando si veniva svegliati nel cuore della notte dal canto dei maggiaioli, che portavano a tutti la lieta novella: maggio è ritornato, la natura, dopo il duro inverno, è risorta e promette ricchi raccolti. Sembra una metafora dell'Italia di cui tutti aspettiamo trepidanti la resurrezione portata dal più radioso Primo Maggio.

Inno del Primo Maggio
(sull'aria del "Va pensiero" del Nabucco di Verdi - Parole di Pietro Gori)

"Vieni o Maggio t'aspettan le genti
ti salutano i liberi cuori
dolce Pasqua dei lavoratori
vieni e splendi alla gloria del sol

Squilli un inno di alate speranze
al gran verde che il frutto matura
a la vasta ideal fioritura
in cui freme il lucente avvenir

Disertate o falangi di schiavi
dai cantieri da l'arse officine
via dai campi su da le marine
tregua tregua all'eterno sudor!

Innalziamo le mani incallite
e sian fascio di forze fecondo
noi vogliamo redimere il mondo
dai tiranni de l'ozio e de l'or

Giovinezze dolori ideali
primavere dal fascino arcano
verde maggio del genere umano
date ai petti il coraggio e la fè

Date fiori ai ribelli caduti
collo sguardo rivolto all'aurora
al gagliardo che lotta e lavora
al veggente poeta che muor!"

Pietro Gori

ThomasDoll

Re:Il 1 Maggio è ancora la festa dei lavoratori?
« Risposta #1 : Mercoledì 1 Maggio 2013, 12:02:30 »
Sì, sarebbe ancora la festa dei lavoratori. Ma la festa non è più qui.
Ho passato qualche giorno in Istria, nell'ultima settimana. Auguro a questo paese di ritrovare la voglia di vivere e di sorridere che mi è parso di vedere nella gente di Parenzo, di Pola, di Montona, di Rovigno. Facce giovani, tanti bambini, un paese che cammina verso il futuro serenamente. Magari non è così, forse è solo uno scorgere quello che si vuole vedere.
Che torni, la voglia di festa.

Offline Frusta

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Re:Il 1 Maggio è ancora la festa dei lavoratori?
« Risposta #2 : Mercoledì 1 Maggio 2013, 12:45:00 »
In Italia i disoccupati sono passati da 1 milione e 506 mila del 2007 a 2 milioni 744 mila del 2012: un aumento di 1 milione e 238 mila unità cui vanno sommate le «forze lavoro potenziali», in crescita di 403 mila unità. In totale, tra disoccupati ufficiali (5 milioni 720 mila), inattivi disponibili a lavorare (2 milioni 975 mila) e sottoccupati part time (605 mila), le persone ai margini del mercato del lavoro italiano sono circa 6,4 milioni.
Tra disoccupati, cassaintegrati e precari, cosa rimane da festeggiare?
Chiamiamola festa degli ex lavoratori, che è meglio.
Il primo maggio è diventata la kermesse del baldraccame composto da tromboni che vivono di politica o di sindacato e da rockstar o aspiranti tali in cerca di visibiltà.
Tutti insieme appassionatamente sul palco a dispensare retorica e solidarietà a buon mercato.
La festa è tutta loro e se la festeggiassero da soli che io non ne ho proprio voglia.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Giglic

Il 1 Maggio è ancora la festa dei lavoratori?
« Risposta #3 : Mercoledì 1 Maggio 2013, 15:55:41 »
Viva la festa del lavoro, distrutto, come ha giustamente dimostrato frusta con le sue aride e per questo ancor più significative cifre, dall'ultimo governo Berlusconi.  Sul trombonismo dei sindacati ognuno la pensi come gli pare, di certo chi critica i sindacati senza prima criticare chi il lavoro l'ha distrutto sul serio evidentemente ha un'idea diciamo così non attuale del lavoro. Di certo, letta è la continuazione di Berlusconi con altri mezzi. La festa è del lavoro, strumento indispensabile per la crescita della società, non dei lavoratori, merce ahimè rara.

Offline Sanfatucchio

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Re:Il 1 Maggio è ancora la festa dei lavoratori?
« Risposta #4 : Mercoledì 1 Maggio 2013, 19:04:10 »
Oggi per molti giovani è la festa del        "le faremo sapere"!!!!!

Offline aquilafelyx

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Re:Il 1 Maggio è ancora la festa dei lavoratori?
« Risposta #5 : Mercoledì 1 Maggio 2013, 20:50:09 »
Oggi per molti giovani è la festa del        "le faremo sapere"!!!!!

una volta,

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Offline BobLovati

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Re:Il 1 Maggio è ancora la festa dei lavoratori?
« Risposta #6 : Mercoledì 1 Maggio 2013, 23:34:54 »
è forse l´ultima festa che resta da distruggere, per certa parte politica; visto che il 25 aprile già perde colpi e che il 2 giugno sarà, senza dubbi, la festa del bieco nazionalismo di sinistra   :( 
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Offline giangoverni

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Re:Il 1 Maggio è ancora la festa dei lavoratori?
« Risposta #7 : Giovedì 2 Maggio 2013, 01:20:06 »
è forse l´ultima festa che resta da distruggere, per certa parte politica; visto che il 25 aprile già perde colpi e che il 2 giugno sarà, senza dubbi, la festa del bieco nazionalismo di sinistra   :(

Gli ultimi due presidenti della Repubblica (Ciampi e Napolitano) hanno fatto tantissimo per tenere vive queste tre feste, che sono feste fondanti della Repubblica. A chi non stanno bene può pure cambiare nazione nazione

Offline Frusta

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Re:Il 1 Maggio è ancora la festa dei lavoratori?
« Risposta #8 : Giovedì 2 Maggio 2013, 02:02:13 »
Si. Qui c'è gente che si ammazza perché non ha più il lavoro, le aziende falliscono a migliaia, la disoccupazione aumenta e tutti allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco e al cardinale, diventan tristi se noi piangiam!
E a chi non gli sta bene cambiasse nazione, vero Giangovè?
Io cambierei pianeta, pensampò!
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Offline BobLovati

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Re:Il 1 Maggio è ancora la festa dei lavoratori?
« Risposta #9 : Giovedì 2 Maggio 2013, 10:56:57 »
Si. Qui c'è gente che si ammazza perché non ha più il lavoro, le aziende falliscono a migliaia, la disoccupazione aumenta e tutti allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco e al cardinale, diventan tristi se noi piangiam!
E a chi non gli sta bene cambiasse nazione, vero Giangovè?
Io cambierei pianeta, pensampò!


bisogna seguire l´ispirazione dei propri sogni; daje Fru´    :P
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Offline aquilafelyx

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Re:Il 1 Maggio è ancora la festa dei lavoratori?
« Risposta #11 : Giovedì 2 Maggio 2013, 12:43:24 »
bisogna seguire l´ispirazione dei propri sogni; daje Fru´    :P
Caro Bob, putroppo i sogni spesso si avverano al contrario.  Il tuo grande omonimo Altiero Spinelli col manifesto di Ventotene sognava, dopo mezzo secolo di guerre fratricide, una Europa libera e unita (sottolineando come, cito, " i principi che nacquero dalla Società delle Nazioni, in seguito al primo conflitto mondiale, si fossero smarriti, lasciando spazio ai nazionalismi imperialistici. Come le democrazie si fossero svuotate di senso, lasciando spazio a plutocrati e monopolisti. Come lo spirito critico scientifico fosse stato sostituito da nuove fedi materialistiche...")
Non ti sembra un sogno realizzato al contrario, tanto per farti un esempio, stacosa chiamata EU?
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Re:Il 1 Maggio è ancora la festa dei lavoratori?
« Risposta #12 : Giovedì 2 Maggio 2013, 23:59:09 »
Si. Qui c'è gente che si ammazza perché non ha più il lavoro, le aziende falliscono a migliaia, la disoccupazione aumenta e tutti allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco e al cardinale, diventan tristi se noi piangiam!
E a chi non gli sta bene cambiasse nazione, vero Giangovè?
Io cambierei pianeta, pensampò!

Se non ti stanno bene il 25 aprile e il 2 giugno non ti sta bene neppure la Costituzione,

Pomata

Re:Il 1 Maggio è ancora la festa dei lavoratori?
« Risposta #13 : Venerdì 3 Maggio 2013, 00:15:33 »
Se non ti stanno bene il 25 aprile e il 2 giugno non ti sta bene neppure la Costituzione,

Una costituzione che viene ignorata e calpestata dagli stessi governanti che la difendono.

O sbaglio?

Offline Frusta

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Re:Il 1 Maggio è ancora la festa dei lavoratori?
« Risposta #14 : Venerdì 3 Maggio 2013, 08:14:07 »
Se non ti stanno bene il 25 aprile e il 2 giugno non ti sta bene neppure la Costituzione,
Ho detto da qualche parte che non mi stanno bene il 25 aprile e il 2 giugno?
Il tuo post ha per titolo una domanda: Il 1 Maggio è ancora la festa dei lavoratori?
La mia risposta è NO.
Perché fare la festa dei lavoratori quando manca il lavoro è come fare una festa degni assetati quando manca l' acqua: al massimo possono festeggiare i pochi fortunati che si sono accaparrati le ultime riserve, non chi si sta disidratando.
Il lavoro da un diritto che era è diventato un privilegio, e cosa abbia da festeggiare chi lo ha perso ed ha perso perfino la speranza di averlo proprio non lo so.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

baol

Re:Il 1 Maggio è ancora la festa dei lavoratori?
« Risposta #15 : Venerdì 3 Maggio 2013, 10:06:33 »
E' un giorno di di solidarietà, di partecipazione, di ricordo, di rivendicazione.
Non credo sia mai stata una festa nei termini che intendiamo, di giubilo e baldoria.
La stessa data, come ricordava Giangoverni, è legata a giorni di lotte e sangue di lavoratori uccisi.
Ovviamente non ha senso un 1 Maggio ricondotto al baldraccame evocato da Frusta.
Non è la festa di chi sta sul palco, assolutamente, è il giorno di chi sta ai piedi di quel palco, dei più numerosi e forti, ma sistematicamente resi più deboli.
E credo proprio a questi ultimi si rivolga il suo articolo:

DA GLOBALIST

di Giancarlo Governi

....
Per un giovane che si affaccia nel mondo del lavoro è normale sapere che in quanto lavoratore ha dei doveri ma anche dei diritti codificati, nelle leggi, nello Statuto dei Lavoratori (che anni fa è stato modificato e chiamato Statuto dei Lavori, e non è la stessa cosa), nei contratti collettivi e quindi non sa, non vuole sapere e non pensa neppure che dietro questi diritti conquistati c'è tanto sudore, ci sono tante fatiche, ci sono tante lotte e persino tanto sangue. La stessa festa del Primo Maggio ricorda un terribile fatto di sangue nella Chicago di fine Ottocento. La festa del Primo Maggio oggi viene celebrata con naturalezza, come è giusto, ma non è stato sempre così.

Il Primo Maggio fu per tanti anni, negli anni della dittatura ma anche del capitalismo più bieco, il sogno, il miraggio, la speranza di riscatto. "Vieni, o Maggio, ti aspettan le genti, dolce Pasqua dei lavoratori." cantava il poeta anarchico Pietro Gori sull'aria del "Va pensiero" di Verdi. Ed erano gli anni in cui si lottava per poter lavorare soltanto otto ore al giorno ("Se otto ore vi sembran poche, provate voi a lavorar e proverete la differenza di lavorare e di comandar"), per proibire il lavoro notturno dei bambini (sì, proprio dei bambini) e delle donne, per rendere meno insalubre e più dignitoso il lavoro delle mondine, per creare le prime organizzazioni di solidarietà, in soccorso dei lavoratori malati e anziani e delle loro famiglie.
...

Il 1 Maggio auspicato da Governi è ora più che mai il giorno dei lavoratori, altrochè...
Sta a noi, alla nostra ambizione di vivere ( non sopravvivere ), farla diventare una festa.

...
Che torni, la voglia di festa.

Offline BobLovati

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Re:Il 1 Maggio è ancora la festa dei lavoratori?
« Risposta #16 : Venerdì 3 Maggio 2013, 10:28:55 »
grazie baol, non lo avrei detto meglio; NO al revisionismo su tutto quello che non è conservatorismo !
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Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

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