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Giuseppe Pecoraro anticipa il piano legato alla sfida tra Roma e Lazio: "Ho chiesto la collaborazione di Lega e società, ci sarà buon senso da parte di tutti e si troverà un accordo su quando giocare". Il questore Della Rocca: "Sbagliato parlare già di scontri, si crea tensione". Malagò: "Spero si dia una prova di maturità" ROMA - "Ho mandato una lettera alla Lega e alle società romane, aspetto la risposta e so che la prossima settimana si riuniranno per decidere". Il derby di Coppa Italia tiene già banco: Giuseppe Pecoraro, prefetto di Roma, è al lavoro per garantire un orario e un giorno in grado di non acuire i rischi sicurezza legati alla gara. "Sono certo che ci sarà buon senso da parte di tutti e si troverà certamente un accordo sulla disputa della partita". Dopo l'ultimo Roma-Lazio di campionato, il livello di allerta è alto. "L'obiettivo è mettere la città in sicurezza e fare in modo che la sfida si svolga nella massima serenità, soprattutto per gli spettatori e la gente comune. Sono certo che sia la volontà di tutti. La finale di Coppa Italia deve essere una festa, è la prima volta che Roma e Lazio si incontrano per giocarla, facciamo che non venga ricordata in maniera negativa. Per questo ho chiesto la collaborazione della Lega e delle società". "Anticipare la partita non sarebbe una sconfitta dello Stato, come qualcuno afferma, ma una scelta di buon senso: tutto si puo' fare, ma portare a Roma tre mila agenti in piu', vista la concomitanza elettorale, ha un costo che pagherebbero i cittadini". Questa la posizione del prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, sulla prossima finale di Coppa Italia, Roma-Lazio, che dovrebbe svolgersi il prossimo 26 maggio. Una posizione che rispecchia anche la volonta' del sindaco, che non vorrebbe la coincidenza
tra derby ed elezioni amministrative. "Se devo scegliere tra le esigenze tv, da una parte, e la sicurezza dei cittadini e il loro diritto al voto costituzionalmente garantito, scelgo questi ultimi". L'orario migliore, sempre secondo Pecoraro, sarebbe tra le 15 e le 17, mentre sull'ipotesi di anticipare di una settimana la finale, ha concluso: "bisogna vedere se e' possibile, perche' e' gia' in programma Roma-Napoli".
QUESTORE: SIA CHANCE DI CIVILTA' - Il questore di Roma, Fulvio Della Rocca, fa eco al prefetto. "Deve essere una grande occasione di civiltà, purtroppo oggi escono titoli che parlano di città blindata e di rischio scontri: così non andiamo lontano. Si aggiungono tensioni che non servono. Nell'ultima stracittadina non è accaduto nulla di diverso da quanto capitato nella gara di andata, tutto è stato sempre sotto controllo. Ci dovrà essere un grande coinvolgimento della società civile, oltre che delle forze dell'ordine, per avere una grande festa".
MALAGO' CHIEDE MATURITA' - Del derby di Coppa Italia parla anche Giovanni Malagò, neo presidente del Coni. "Auspico che si faccia tutto come previsto e che si dia una prova di maturità. A decidere su data e ora saranno i responsabili dell'ordine pubblico, ai quali dovremo attenerci. Mi auguro che il problema non venga chiuso in un cassetto perché poi potrebbe riproporsi, quindi andrebbe aggredito da subito. Ho il massimo rispetto nei confronti di chi dovrà prendere queste decisioni".
ALEMANNO: "ANTICIPARE DI UNA SETTIMANA" - "Considerando che ci sono le elezioni e che è un derby e che in passato ci sono stati brutti episodi credo sarebbe importante anticipare di una settimana la partita". Anche il sindaco della capitale Gianni Alemanno è tornato sulla questione della finale di Coppa Italia. Ipotesi comunque difficilmente praticabile, se non impossibile. Nel fine settimana precedente a quello di domenica 26 maggio è infatti in programma l'ultima giornata di campionato.
DE ROSSI :"NON VOLEVO PROVOCARE LAZIO " - "Il giorno che vorrò provocare gli avversari o caricare i tifosi della mia squadra lo farò direttamente". Daniele De Rossi, centrocampista della Roma, dal sito del club giallorosso precisa il senso delle dichiarazioni rilasciate in vista della finale di Coppa Italia con la Lazio. "Non capisco come possa esser stato frainteso il mio messaggio dopo la gara contro l'Inter: volevo far capire quanto sia complicata una sfida carica di significati come il derby, alla quale avrei addirittura preferito un impegno difficile come quello di incontrare la prima della classe del nostro campionato, in una finale di Tim Cup", dice il centrocampista. "Sono inoltre dispiaciuto del fatto che alcuni organi di stampa, anzichè stemperare i toni di un match così delicato, preferiscano strumentalizzare le mie dichiarazioni, contribuendo in tal modo a surriscaldare un ambiente che non ne ha bisogno", conclude.
(19 aprile 2013)
