Cicli che si aprono e si chiudono, Barcellona e Bayern

[ThomasDoll]

Il sensazionalismo ci ammazza. I luoghi comuni ci escono dalle orecchie. Siamo assediati dai deliri mediatici di commentatori e canalacci televisivi che intortano il loro prodotto modesto cianciando di record e di grandezza di questo o di quello del tutto relativa.
Prendiamo la semifinale della CL: avrebbe chiuso il ciclo del Barcellona e aperto quello del Bayern. Certo, come no. Ma i tedeschi arrivano alla terza finale in quattro anni e sono usciti per mano dell'Inter campione uscente nel 2010/2011, gli spagnoli avevano già perso contro avversarie capaci di difendere con forza e di sfruttare le occasioni, come Chelsea e Inter. A conti fatti, le due squadre escono dimensionate diversamente: il Barcellona non è la miglior squadra di tutti i tempi ma la più forte degli ultimi cinque anni, in cui l'Inter di Mourinho e il Man Utd di Ferguson hanno saputo tenere la scena con onore. Il Bayern, stavolta, ha l'occasione di prendersi una ribalta meritatissima, fatta poi di un modo di intendere il calcio meno tronfio e sprecone, più serio e degno di diventare esempio.
Ma il Barcellona ne esce fuori come una grande squadra che si può battere, e si batte, per suoi chiari difetti costituzionali. Niente a che vedere con il grande Real di Di Stefano o con l'Ajax di Cruijff, squadre che hanno concluso il proprio ciclo dopo un lungo predominio assoluto. Questo Barcellona vale uno dei grandi Liverpool, certamente molto. E all'esaltazione contribuisce il grande momento della Spagna, coinciso con la crisi di tutte le più grandi nazionali, esclusa la sola Germania. Ma non esageriamo, per favore. Semmai, le esagerazioni riserviamole a Messi, in attesa che decida anche lui un mondiale, unica via che consacra i veri grandi di ogni tempo.

[carpelo]

Stavo scrivendo un bell'interento articolato, non avevo neanche finito ma mi si è cancellato.
  Va bhe, poco male (per voi).
Ricordo solo che mi piace il tuo post, che Ronaldo è più forte di Messi ma nessuno se lo ricorda (questo ha fatto 197 gol in 194 partite col Real!!), che il Bayern è fortissimo già da un po' ma quest'anno è stratosferico, tuttavia con l'Arsenal ha rischiato tanto (ma pure il Barca con il PSG). Ricordo anche che il Bayern ha 20 punti sulla seconda tedesca e 40 sulla terza, che ha già preso due fortissimi innesti per il prossimo anno dalla seconda e che avrà Guardiola come allenatore.
Può solo peggiorare, ammesso che vinca la Champions quest'anno.
Il Barcellona avrà pure chiuso il suo ciclo (lo spero vivamente) ma quest'anno è stato senza allenatore, attenuante.
Un' altra cosa che volevo dire è che questi discorsi così meccanici e sintetici ("si chiude il ciclo Barca, inizia quello Bayern") sono roba utile per banalizzare o estremizzare un concetto, perchè la realtà è mooooolto complessa, analizzarla solo secondo i freddi dati finali è riduttivo perchè le cause e le casualità sono tantissimi nella determinazione di certi fenomeni.
Ed il risultato di una partita di calcio è solo l'esito della combinazione di migliaia di fattori, non la spiegazione.

In più, questa m'è venuta adesso, il Chelsea disputerà la sua seconda finale europea consecutiva. L'anno scorso ha esonerato Villas Boas ed ha vinto la Champions con Di Matteo. Quest'anno ha esonerato Di Matteo e vincerà (?) la EL con Benitez in panca. Cioè questi cacciano l'allenatore e vincono le coppe, chissenefrega dei cicli!!!
Ah poi... Benitez è già di partenza per dar posto a Mourinho.
Il quale Mourinho fu esonerato dallo stesso Chelsea nell'anno in cui poi il Chelsea perse la CL ai rigori con la zappata di Terry.

[Er Matador]

Secondo me, chi parla di cicli dimentica due fattori: il logorio determinato da un calendario molto più fitto di un tempo; la vivisezione delle partite a mezzo tecnologia, che invecchia e sbugiarda nel giro di una settimana trucchi su cui, decenni fa, si poteva costruire una carriera.
Tradotto: i cicli - nell'accezione classica, "beninteso" - non esistono più, causa l'impossibilità materiale di mantenere la continuità necessaria e valori tecnici di conseguenza più fluidi.
Il Barça, per rimanere all'esempio citato, non è alla fine: attraversa casomai una fase di stallo tecnico, nella quale il suo gioco è diventato troppo prevedibile in fase di finalizzazione senza che sia subentrata un'alternativa a renderlo nuovamente letale.
Il Bayern, viceversa, si trova all'apice proponendo un calcio all'apparenza inattaccabile: palleggio simil-blaugrana con errori zero nei passaggi, forza fisica insormontabile, attacco a più bocche da fuoco e - la differenza fondamentale rispetto ai catalani - un pragmatismo che lo tiene lontano dalla presunzione, aiutandolo invece a proteggere i punti deboli come la coppia centrale difensiva.
Ma basterà un calo di tensione, conseguenza di un passaggio a vuoto sul piano delle motivazioni o della condizione fisica, perché anche i bavaresi tornino sulla terra.