Autore Topic: L'ultimo viaggio di Ulisse  (Letto 2274 volte)

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Offline AlenBoksic

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L'ultimo viaggio di Ulisse
« : Sabato 19 Giugno 2010, 07:09:29 »
E' morto a Belgrado, suicida, Bekim Fehmiu, stella di prima grandezza del cinema jugoslavo, noto in Italia soprattutto per il ruolo di Ulisse nello sceneggiato a puntate "L'Odissea" (1968). Un ricordo dell'attore, nato a Sarajevo nel 1936 da una famiglia albanese del Kosovo

Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto,
ché de la nova terra un turbo nacque,
e percosse del legno il primo canto.

Tre volte il fé girar con tutte l'acque;
a la quarta levar la poppa in suso
e la prora ire in giù, com' altrui piacque,

infin che 'l mar fu sovra noi richiuso.

L'Ulisse di Dante muore così. In una scena tragica e grandiosa fuori dal tempo, lontano da tutti, ai confini del mondo conosciuto, dopo aver convinto i compagni impauriti e recalcitranti ad andare avanti, sempre più avanti, oltre ogni limite, “per seguir virtute e canoscenza”.

Il mio Ulisse, invece, è morto martedì 15 giugno a Belgrado, in un appartamento del quartiere di Zvezdara. Suicida. L'hanno trovato sul suo letto, al suo fianco la pistola con cui ha messo fine alla sua vita.

L'Ulisse della mia infanzia, l'Ulisse di alcune generazioni di spettatori televisivi, aveva il volto intenso e il corpo atletico di Bekim Fehmiu, una delle stelle di prima grandezza del cinema jugoslavo, noto in Italia soprattutto per lo sceneggiato a puntate “L'Odissea”, fedele trasposizione del romanzo di Omero co-prodotto dalla Rai nel 1968 e diretto da Franco Rossi.

Avevo cinque o sei anni quando l'ho visto in tv. Allora non lo sapevo, ma quella che andava in onda era una replica. Sarà stato il 1984, più o meno. Ricordo però ancora la mia emozione di bambino di fronte a quella storia piena di avventura, di sangue e di mare salato, piena di storie vissute e storie raccontate, insieme fantastica e terribile.

E su tutti la figura umana ed eccezionale di Ulisse, forte, astuto, instancabile, dallo sguardo a volte torvo, a volte commosso a volte stupito, interpretato (l'ho scoperto soltanto molti anni dopo) da un attore nato a Sarajevo nel 1936, da una famiglia albanese del Kosovo originaria di Djakova.

Dopo essersi diplomato alla Facoltà di Arti Drammatiche di Belgrado, Fehmiu ha iniziato a recitare negli anni '50. La notorietà vera è arrivata però nel 1967, col ruolo di Beli Bora in “Ho incontrato anche zingari felici” (Skupljači perja) di Saša Petrović, che in quell'anno vince il Premio speciale della giuria al festival di Cannes e viene nominato all'Oscar.

Da questo momento inizia la sua carriera internazionale, di cui uno dei primi successi è proprio la serie dedicata all'Odissea. Nelle decine di film girati, Fehmiu ha lavorato insieme a vere leggende del cinema, come John Huston, Ava Gardner, Irene Papas (la Penelope dell'Odissea di Rossi), Claudia Cardinale e Dirk Bogarde.

Fehmiu è stato un vero apripista. Secondo l'autore e produttore italiano Francesco Scardamaglia, “Bekim è stato l'unico attore proveniente dal blocco comunista a recitare in occidente con venti anni di anticipo rispetto all'arrivo di Gorbacev e al crollo del muro di Berlino”. Fehmiu ha tentato anche l'avventura hollywoodiana, stroncata però in partenza dal flop di “The adventurers”, girato nel 1970.

A fine anni '80, complice il clima pesante che fece da preludio alla fine della Jugoslavia, Fehmiu si è allontanato dall'ambiente del teatro e del cinema. Nel 1987, in segno di protesta verso la crescente politica di discriminazione della popolazione albanese del Kosovo, l'attore ha abbandonato il palcoscenico del Teatro Drammatico Yugoslavo di Belgrado, durante le rappresentazione di “Madame Colontein” opera di Agnette Pleyal. E' del 1992 l'ultima apparizione cinematografica, in “Gengis Khan” diretto da Ken Annakin.

“La disgregazione della Jugoslavia, la guerra fratricida, la distruzione di Vukovar, il bombardamento di Dubrovnik, l'assedio di Sarajevo, la guerra in Kosovo, il bombardamento di ciò che restava della Jugoslavia, hanno spinto mio padre a isolarsi sempre di più”, aveva scritto tempo fa il maggiore dei suoi due figli, anche lui attore, che porta non a caso il nome di Uliks (Ulisse). “Ha rinunciato volontariamente alla parola, il più bello e forte tra gli attributi di un attore, chiudendosi in un silenzio di protesta. E proprio come direbbe Amleto, 'Il resto è silenzio'”.

Il figlio minore, Hedon, due giorni dopo la morte del padre ha dichiarato alla stampa: “Ha vissuto ed è morto come un samurai. Se n'è andato in grande stile, così come ha vissuto”. Poi ha aggiunto: “Fino a quattro mesi fa era una persona piena di vita. Poi però è arrivato l'ictus, e tutto è cambiato. Era debole, è invecchiato letteralmente nel giro di una notte. Si muoveva con difficoltà, non era più lo stesso. Non voleva finire così”.

Per una volta, albanesi e serbi (ma anche tutti gli altri abitanti di quella che una volta era la Jugoslavia) piangono insieme un uomo e un artista che in tanti film li ha uniti e fatti sognare. La moglie, Branka Petrić, anche lei attrice famosa, ha ricevuto in questi giorni migliaia di telegrammi di condoglianze.

Dopo la cremazione, per volontà dell'attore, le sue ceneri verranno portate a Prizren, città del Kosovo molto amata da Fehmiu (qui ha vissuto da ragazzo) e disperse nel fiume Bistrica, le cui acque, dopo aver incontrato quelle del Drin, attraversano l'Albania per sfociare nel mare Adriatico.

Itaca, “la pietrosa Itaca” non è poi molto lontana. Credo, sono convinto, che non sia un caso che Bekim, per riposare, abbia scelto lo stesso mare smeraldo su cui è nata la leggenda di Ulisse. E spero che questo suo ultimo viaggio non sia altro che un sospirato ritorno a casa

http://www.balcanicaucaso.org/ita/Tutte-le-notizie/L-ultimo-viaggio-di-Ulisse
Voglio 11 Scaloni

Offline sassoxsasso

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Re:L'ultimo viaggio di Ulisse
« Risposta #1 : Sabato 19 Giugno 2010, 10:28:42 »
rip
"La Lazialità non te la può togliere nessuno. O ce l’hai o non ce l’hai. Evidentemente tu non ce l’avevi.

Offline benvolio

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Re:L'ultimo viaggio di Ulisse
« Risposta #2 : Sabato 19 Giugno 2010, 11:21:16 »
Un commosso ricordo al grande Bekim ed un elogio incondizionato a questo topic ed al suo autore Alen che ringrazio. Io vidi quell'Ulisse nella edizione originaria, ero piu' o meno bambino come te Alen, quando hai visto la replica. L'intensita' del racconto, il clima evocativo creato dalla prefazione del grande Ungaretti, la bravura di Bekim ed Irene, ma in genere di tutti gli intepreti, suscitarono in me stupore, attrazione e meraviglia. Da allora ho prediletto i poemi omerici.
Sono bellissime le note biografiche, che ignoravo, di Bekim un uomo che probabilmente ha sposato il suo personaggio Ulisse (archetipo  della condizione umana) in profondita'.
Che possa ricongiungersi in pace alle acque del mare della vita, oltre le colonne d'Ercole che ognuno teme, ma pochi (i migliori?) anelano di attraversare.

Offline AlenBoksic

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Re:L'ultimo viaggio di Ulisse
« Risposta #3 : Sabato 19 Giugno 2010, 12:16:33 »
Io vidi quell'Ulisse nella edizione originaria, ero piu' o meno bambino come te Alen, quando hai visto la replica.

Mi sono limiti a riprendere l'articolo (in link è in fondo) perchè ho pensato che bene o male tutti avessimi visto quell'Odissea.
Io la vidi a 9 anni nell'inverno 1979/80.
Voglio 11 Scaloni

Offline BobLovati

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Re:L'ultimo viaggio di Ulisse
« Risposta #4 : Sabato 19 Giugno 2010, 13:57:18 »
Frequentavo il Liceo Classico e l´Ulisse, dopo l´Iliade e prima dell´Eneide, rappresentava ancora il mondo della fantasia, degli eroi, dell´antichità.
L´altro ieri ne sentivo parlare alla radio, ma avevo acceso l´apparecchio tardi, e pensavo solo si trattasse di un ricordo; non sapevo del gesto estremo.
Peccato, un´altro mito se ne va.

Ci si rende conto di essere veramente in lá con gli anni quando i tuoi eroi da bambini/ragazzo cominciano a lasciarci ...     
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

jumpingjackflash

Re:L'ultimo viaggio di Ulisse
« Risposta #5 : Sabato 19 Giugno 2010, 14:04:27 »
Mi sono limiti a riprendere l'articolo (in link è in fondo) perchè ho pensato che bene o male tutti avessimi visto quell'Odissea.
Io la vidi a 9 anni nell'inverno 1979/80.
anche io

riposi in pace.

Offline St£fano

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Re:L'ultimo viaggio di Ulisse
« Risposta #6 : Sabato 19 Giugno 2010, 20:58:30 »
RIP
Ser culto es el unico modo de ser libre

Offline Clazia

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Re:L'ultimo viaggio di Ulisse
« Risposta #7 : Lunedì 21 Giugno 2010, 13:36:51 »
avevo visto questo topic, ma, davvero, facevo fatica ad intervenire.

mi ha commosso, mi hanno commosso la notizia e le parole per darla.

ed i ricordi; perfino quelli delle "diatribe" con le mie amichette su chi fosse più bello, se Ulisse, o Telemaco, o il capo dei Proci...

come per molti, anche per me,  l'Odissea è rimasta tale, nella mia mente, grazie a quella versione televisiva ed a quella interpretazione di Bekim Femiu, di Irene Papas e gli altri.

già... un altro mito che se n'è andato.

Se volevo sentimme tranquilla mica che nascevo Laziale.

Take a sad song and make it better.

Offline NV

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Re:L'ultimo viaggio di Ulisse
« Risposta #8 : Lunedì 21 Giugno 2010, 13:41:42 »
un mito per un mito.
rip
psichedelicatessen