Autore Topic: Lazio, Hernanes e la missione doppia in Nazionale contro Marchetti e Candreva  (Letto 648 volte)

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Giglic

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ROMA Hernanes si riprende la maglia della nazionale, nella serata in cui si rinnova la grande sfida Italia-Brasile. Il Profeta è l’unico brasiliano, convocato dal ct Scolari, che gioca nel campionato italiano e si troverà ad affrontare anche i suoi compagni della Lazio, Marchetti e Candreva.
 Il ritorno con la Selecao, dopo oltre un anno dall’ultima apparizione (28 febbraio 2012), coincide con un periodo alquanto difficile del fantasista che, dopo l’infortunio alla testa subito in Coppa Italia, non è più riuscito a brillare. L’allenatore biancoceleste Petkovic spera tanto che la soddisfazione e l’emozione di tornare protagonista con i verde oro, contribuiscano a restituirgli un Hernanes ritrovato. Il rapporto con la nazionale non è mai stato semplice per il centrocampista, che conta appena 8 presenze e un gol (segnato al Gabon nel 2011). «E’ una convocazione importante perché, quella contro gli azzurri, non può mai essere considerata un’amichevole: per la storia, la rivalità e il fascino dell’incontro. Non vedo l’ora di scendere in campo e di affrontare i miei amici Marchetti e Candreva. Dopo ci sarà anche l’impegno contro la Russia a Londra, un altro appuntamento che conta molto per il nostro ct».
 
IL SOGNO DEL PROFETA
 Trascurato dal precedente selezionatore Menezes, nonostante le critiche, il Profeta vuol convincere Scolari a portarlo ai Mondiali. «Ogni occasione è importante per mettersi in mostra e dare una bella impressione dello stato di forma. C’è tantissima concorrenza, perciò il posto bisogna guadagnarselo di partita in partita. Anche giocando bene in campionato e nelle coppe. Partecipare al prossimo Mondiale in casa è il massimo per un calciatore brasiliano: più che un obiettivo, è un sogno che vorrei tanto realizzare. Ci tengo troppo. In questo mi potrà aiutare la Lazio perché, qualora facessi bene con la maglia biancoceleste, credo che ci sarebbe un posto per anche per me nella lista del Brasile».
 
SENZA CASCO
 In questo periodo critico, la Lazio sconta anche la flessione di rendimento del suo elemento di maggior classe. «Tutto è cominciato con l’incidente che mi è capitato contro la Juventus: la ferita alla testa, lo spavento, l’ospedale, ho vissuto una situazione delicata. Che mi costretto a scendere in campo con il caschetto protettivo. Da quella sera ho giocato sei partite, non sempre al meglio delle mie possibilità, soprattutto in campionato dove la squadra sta facendo fatica a ottenere risultati positivi. Ma ora sto bene fisicamente e voglio disputare un ottimo finale di stagione, aiutando la Lazio a raggiungere i traguardi per i quali è in corsa. Contro l’Italia giocherò senza casco, per fortuna il problema alla testa è solo un ricordo lontano. La squadra azzurra annovera tutti calciatori che affronto in campionato, ci sono tanti campioni, ma anche il Brasile è competitivo, penso che non mancherà lo spettacolo. Sarà una partita emozionante, nella quale vorrei conquistarmi una piccola fetta di convocazione al Mondiale».
 

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