Autore Topic: Amarcord: La reazione de Il Messaggero alla monetina a Frisk  (Letto 1023 volte)

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Offline SAV

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Amarcord: La reazione de Il Messaggero alla monetina a Frisk
« : Lunedì 11 Marzo 2013, 17:27:21 »
Alcuni articoli di parecchi anni orsono mostrano con Il Messaggero avesse reagito alla presunta ingiustizia subita dall'arbitro Frisk, reo di non continuare ad arbitrare una partita dopo aver preso una monetina in faccia...
Proprio il medesimo trattamento riservato alla Lazio all'indomani della squalifica del campo per asserito razzismo...

Il signor Frisk è sparito: mistero svedese

dal nostro inviato

MARCO DE MARTINO

MOLNDAL - Ci svegliamo all’alba, nel cuore della Svezia, rapiti da un atroce dubbio: dove sarà nascosto l’arbitro ferito, l’uomo che odia gli italiani, l’ormai celeberrimo Anders Frisk? Al sessantesimo grado di latitudine Nord c’è un tempo da allevatori di renne, piove a secchi, tira un vento da regata e la villetta del signor Frisk nel sobborgo di Molndal, cinquantamila abitanti a un fischio da Goteborg, è deserta. Il posto non è un gran posto, si chiama valle dei mulini, ma le uniche cose che girano semmai sono le scatole dei tifosi romanisti. Sul cancello non c’è il nome ma c’è la spia dell’allarme. E dietro il cancello c’è una bella casa grande, con un prato all’inglese, un giardino curato e dei fiori stupendi. Frisk deve avere la passione del giardinaggio: il cuore tenero che si nasconde spesso dietro i killer di rango.
Frisk ha preso una moneta in testa all’Olimpico quattro giorni fa, poi è sparito. Ha staccato il telefonino, ha chiuso la sua agenzia di assicurazioni Frisk and partners nel centro di Goteborg, e ha fatto perdere le sue tracce. Lo cercano i giornalisti svedesi; lo cercano le inviate delle riviste glamour per farsi raccontare il brivido e il pericolo della professione di arbitro; lo cercano persino gli uomini della Digos che vogliono venire direttamente in Svezia per un supplemento di indagini e per sapere se ha intenzione di sporgere querela contro il misterioso lanciatore. E magari contro la Roma, anche.
Ma l’affare Frisk ogni giorno che passa sta diventando almeno quassù una spy-story a tutti gli effetti, visto che l’arbitro stasera non dirigerà nemmeno il big-match del campionato svedese a cui era stato designato, il posticipo tra la capolista Malmoe e il Djurgarden. Per lui, addirittura, è intervenuta l’Uefa con un comunicato alla Federazione svedese: «Il signor Frisk sta bene ma è ancora sotto choc per quello che gli è capitato all’Olimpico. Per il momento non è in grado di dirigere partite. Ha deciso quindi di fermarsi per qualche settimana». Ohilà, questa non se l’aspettava proprio nessuno. Al Gemelli gli avevano dato due giorni, lui da buon assicuratore (con tutto il rispetto per gli operatori del ramo) guarda invece più lontano.
Intanto, tutto tace. A Molndal finestre chiuse, nessuna macchina parcheggiata nel garage, case accanto deserte, in Svezia è cominciato il campionato di hockey e sono tutti allo stadio del ghiaccio. Nella pizzeria gestita da marocchini poco lontano, foto di Frisk con dedica. Nel bar più avanti, dopo un’industria di materie plastiche, altre foto di Frisk. Come Sant’Antonio a Padova. Una specie di eroe, famoso in Svezia quanto Alfred Nobel, Ingrid Bergman o Bjorn Borg. Eppure, a scavare, l’aurea carriera del signor Frisk non sembra poi così limpida.Spintissimo in Uefa grazie anche, si dice, al potente presidente e connazionale Lennart Johansson; aggressioni e contestazioni nel campionato locale; e poi l’etichetta europea ormai decisamente indelebile di mangia-italiani visto che con lui non hanno mai vinto e comunque hanno quasi sempre perso Roma, Fiorentina, Juve, Milan e Lazio. In più, la sua boria di protagonismo. «Doveva continuare - ha detto ieri Kay Eskelinen, ex capocannoniere del campionato svedese - purtroppo il teatro gli piace troppo e così ha sospeso. Ma ha fatto solo scena».



UN PERIODO NERO
Monete contro Frisk ma stavolta in Svezia

dal nostro inviato
MADRID - Non fosse che il tema è serio e delicato, la notizia avrebbe parecchio di comico. Il celebre Anders Frisk, l’arbitro che mercoledì 15 settembre prese una moneta in testa durante Roma-Dinamo Kiev, lunedì sera è tornato a dirigere un match di calcio in Svezia ed anche questa volta è stato costretto a uscire dal campo a notte fonda, da un’uscita secondaria e scortato dalla polizia. A dodici giorni di distanza dai fattacci dell’Olimpico, il biondo ha arbitrato il derby tra l’Helsingborg e il Landskrona finito 1 a 0 per gli ospiti. Durante l’incontro Frisk ha arbitrato a senso unico, ha fischiato 45 falli (un record?) contro la squadra di casa, ha espulso il capitano dell’Helsingborg, Johansson, e ha sorvolato su un rigore che avrebbe forse sancito il pareggio. Esasperato, alla fine il pubblico si è scatenato ed ha preso a lanciare contro l’arbitro bottiglie, monete e accendini: fortunatamente, stavolta, senza colpirlo. Di più: al fischio finale un tifoso dell’Helsingborg ha invaso il campo cercando di aggredire l’arbitro, ma a pochi metri dall’obiettivo è stato placcato dal centrocampista del Landskrona, Henrik Nillson.
Niente di nuovo, si potrebbe dire, considerato il Personaggio. Ma tra le pieghe di una storia purtroppo già vista, scopriamo adesso che in una notte di fine estate anche la civilissima Svezia e i civilissimi svedesi si sono improvvisamente rotti di Frisk, sbriciolando il monumento nazionale sotto i colpi di una contestazione feroce e durissima. Non era mai successo che in Svezia gli algidi sudditi di re Carlo Gustavo XVI°, tutti casa, betulle, silenzi, laghi e grandi spazi sospesi sul mare del Nord, prendessero cappello così, e si ammutinassero al potere di un fischietto arrogante e modesto. Il destino ha una contabilità tutta sua e Frisk, scaricato dall’Uefa e adesso giubilato anche in patria, potrà tornare ad occuparsi del suo giardino. Come anche i suoi affrettati difensori di questi ultimi giorni. Del resto un tipo come Frisk non andrebbe messo a dirigere dei match di calcio, ma il sabato sera in Tv al posto di Fiorello: farebbe più ridere.
M.D.M.

Offline robylele

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Re:Amarcord: La reazione de Il Messaggero alla monetina a Frisk
« Risposta #1 : Lunedì 11 Marzo 2013, 22:13:24 »
allucinante.
ricordo nitidamente sia il volto insanguinato di Frisk che un paio di decisioni impeccabili, pur fischiate contro la roma.

incredibile quello che sono andati a pescare pur di ridicolizzarne l'immagine. E tutto per far apparire di nuovo e come sempre il rioma parte lesa.

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

feiez

Re:Amarcord: La reazione de Il Messaggero alla monetina a Frisk
« Risposta #2 : Martedì 12 Marzo 2013, 08:44:27 »
IO ricordo un topic a puntate del Tarallo su LN, letteralmente fantastico.
Se l'utente in questione, lo rispolvera, gli offro la figu di Bendtner con la maglia bianconera  :D