I motivi della grana Cavanda
Dopo l’infortunio di Konko in molti si aspettavano il reintegro di Luis Pedro Cavanda, pupillo di Petkovic nella prima parte di stagione e ora sempre più ai margini della rosa. E invece il terzino continua ad essere escluso, nonostante la sola presenza di Pereirinha sulla fascia destra imponga di cercare soluzioni alternative, visti anche i tanti impegni che attendono la Lazio nel prossimo mese. Ma la risposta della dirigenza è stata chiara: “Non sapete tante cose, non ci facciamo male da soli”, aveva spiegato il diesse Tare dopo la sconfitta di sabato sera a Milano. La realtà è che – come riporta nell’edizione odierna Il Corriere dello Sport – Ulisse Savini, manager di Cavanda, non si sarebbe presentato all’appuntamento dello scorso 7 febbraio a Villa San Sebastiano per discutere il rinnovo contrattuale. E dopo 48 ore avrebbe fatto sapere alla società di non voler accettare la proposta, comunicando altresì l’intenzione del belga di trasferirsi in Inghilterra. Ecco come si spiegherebbe la decisione del presidente Lotito di far allenare il giovane difensore biancoceleste insieme ai vari Diakitè, Foggia e Zarate.
Quante parole sprecate......