www.gazzetta.itControsorpasso Champions sul Milan in attesa dello scontro diretto a San Siro: assedio biancoceleste risolto da due gran tiri dalla distanza: Radu (primo gol in A, col sinistro) e Lulic (botta col destro dopo discesa personale)La Lazio chiude la pratica Pescara e torna finalmente a vincere in campionato dopo oltre un mese di astinenza. Una vittoria importante perché ora il Milan è sotto di due punti, i biancocelesti sono terzi da soli in attesa della sfida di San Siro sabato prossimo. Due grandissimi gol, di Radu e Lulic, hanno chiuso un match che la squadra di Petkovic ha sempre tenuto in pugno. E finalmente la Lazio vince anche senza Klose in campo. Per il Pescara è apnea: un solo punto nelle ultime sette partite.
I MOTIVI — Pronti, via e la sorpesa è del Pescara, con Bergodi che schiera in porta Pelizzoli e non Perin: scelta tecnica e forse scaramantica. in una partita e mezza giocata zero gol presi e un rigore parato... Due squadre in campo con l'obbligo di vincere: la Lazio perché in campionato non lo faceva dal 13 gennaio e cinque partite con due soli punti conquistati. Il Pescara è disperato e arriva a Roma senza Weiss, Blasi e Zanon squalificati e Sforzini, Togni e Quintero infortunati, con D'Agostino ancora acciaccato e in panchina.
BUM BUM LAZIO — Anche Petkovic non sorride: dopo 5 minuti Konko si infortuna in un contrasto a centrocampo al ginocchio destro e c'è subito un cambio necessario. Entra Pereirinha. Il Pescara prova a sorprendere i padroni di casa e per 10 minuti si gioca di fatto nella metà campo laziale. Bravo Abbruscato coi movimenti senza palla che dà profondità alla squadra e tiene dietro Dias e Cana, bene Celik a giocare fra le linee. Ma la Lazio, guidata da un Ledesma eccellente, sposta col passare dei minuti il baricentro sempre più su, fino a chiudere il Pescara nella sua trequarti senza soluzione di continuità. I cross di Candreva, Hernanes e Lulic non bastano per arrivare a un battagliero e mobile Floccari, così la Lazio buca la difesa ingolfata del Pescara con due gran tiri dalla distanza. Al 29' con il sinistro di Radu, mai in gol in serie A e quest'anno per la prima volta a segno con la Lazio già in Europa League (col Maribor) e in Coppa Italia (col Catania). Sei minuti dopo numero di Lulic, che prende palla a centrocampo, inventa una delle sue sgroppate e poco fuori dell'area scaglia un destro imparabile per Pelizzoli. Lulic non segnava all'Olimpico da un anno (9 febbraio 2012, Lazio-Cesena 3-2).
GESTIONE FACILE — Il Pescara non ha più nessuna remora e non ha alternative ad attaccare, scoprendosi nella ripresa. Alla Lazio, che potrebbe colpire in contropiede, manca però la verve e il cinismo di Hernanes, impreciso ed abulico per lunghi tratti. La Lazio appare padrona del campo e punge di continuo con azioni corali, grazie a Candreva e Lulic che spingono sulle fasce e tagliano verso il centro agevolati dal lavoro di un Floccari e un Gonzalez inesauribili. Il Pescara non riesce per lunghi tratti ad uscire dalla sua metà campo, con raddoppi continui di marcatura da parte dei laziali in ogni parte del campo. Bergodi al 15' decide di togliere Abbruscato prigioniero di Dias e Cana, per un Caprari più aggressivo e di fatto subito scatenato perché capace di non dare punti di riferimento alla difesa laziale. Il Pescara ravviva la sua azione correndo qualche rischio: al 19' Floccari solo soletto calcia su Pelizzoli divorandosi il 3-0. Gonzalez colpito al ginocchio esce per prudenza e lascia per Onazi. La Lazio rallenta e prova a gestire il vantaggio, coi pescaresi che si dannano per impensierire i padroni di casa, correndo spesso a vuoto per il campo. Entra Caraglio per Celik: Bergodi le prova tutte, ma al 29' è Floccari a sbagliare il suo secondo gol incespicando al limite dell'area dopo un bel taglio di Onazi. Spinge, il Pescara, nei dieci minuti finali, ma senza costrutto. Alla fine è giusto così: la superiorità della Lazio è apparsa esagerata.