Premessa: Qualsiasi soluzione che non sia la disputa delle 12 giornate restanti, rende gli esiti del campionato più aleatori e meno legati al merito sportivo.
Preso atto della premessa, si parla di play off.
Se proprio vogliamo giocare, io opterei per la seguente soluzione.
Io, nel caso, sarei per i seguenti play off.
Play off a 10 squadre!Play off scudetto (Juve, Lazio, Inter, Atalanta)
Play off Champions League (Inter, Atalanta, Roma, Napoli)
Play off Europa League (Roma, Napoli, Milan, Verona, Parma, Bologna)
Non ho bevuto
, di seguito il tabellone:
Come vedete è diviso per livelli.
La squadra che fa parte di un determinato livello (es. Europa League => Roma, Napoli) può, affrontando le ultime due del livello superiore (Atalanta, Inter), conquistare la CL, ma NON può accedere alle sfide per lo Scudetto.
Si può superare un livello, non di più.
Doppia sfida, andata e ritorno, NON con le regole delle coppe (goal in trasferta, differenza reti a parità di risultato, ecc.), ma con il punteggio del campionato (3 punti per vittoria, 1 per pareggio). Vince chi fa più punti nel doppio confronto, se si fa pari, vale la classifica della stagione regolare.
Si inizia con le sfide per il 7° posto.
Milan-Bologna e Verona-Parma.
Doppio confronto, chi fa più punti prevale.
Se ha la meglio il Bologna, il Bologna conquista la possibilità di spareggiare per il 7° posto. Non può andare oltre perché parte da sotto.
Se vince il Milan, può andare a sfidare il Napoli per il 5/6 posto. Se la perde, spareggerà per il 7°.
Al Bologna, che segue in classifica, servono almeno una vittoria e non perdere nessuno dei due confronti, al Milan basta vincerne almeno una o pareggiarle entrambe.
E' il credito che gli attribuisce la stagione regolare. (stesso ragionamento per Parma e Verona rispettivamente)
Attenzione! In ogni fase di play off, se la squadra meglio piazzata vince la partita di andata, è già qualificata e non si gioca il ritorno. Che sarebbe inutile, in quanto la squadra peggio piazzata potrebbe solo eguagliare il punteggio ed essere quindi comunque eliminata. Altro tempo guadagnato.
Turno successivo.
Se è passato il Verona, sfida Roma-Verona secondo le stesse regole nel doppio confronto che ho appena enunciato.
Se è passato il Parma, la Roma è già ai quarti con l'Atalanta perché il Parma non è abilitato ad andare oltre.
Se è Roma-Verona e prevale il Verona, il Verona è 5° o 6° (farà lo spareggio con la parte del tabellone opposta). L'Atalanta passa direttamente in semifinale, dato che la sua avversaria immediata (la Roma) è stata eliminata e il Verona non ha titolo per giocarsi la CL in quanto due livelli distante.
Se prevale la Roma, la Roma va ai quarti di finale contro l'Atalanta a giocarsi la CL.
Quindi la Roma (e il Napoli) possono:
- in caso di sconfitta nel primo doppio confronto, spareggiare per il 7° posto.
- in caso di vittoria nel primo doppio confronto, giocare i quarti contro Atalanta (o Inter) e:
a) conquistare la Champions League in caso di successo* nel doppio confronto
b) accedere alla Europa League (con il 5/6 posto) in caso di eliminazione
* come scritto sopra, maggior numero di punti. All'Atalanta basta battere la Roma una volta o pareggiarle entrambe, la Roma ne deve vincere almeno una delle due e non perdere l'altra. E' un bel vantaggio per l'Atalanta, ma del resto a che servono i 6 punti di vantaggio che già aveva nella stagione regolare?Di conseguenza, Inter e Atalanta possono:
- in caso di eliminazione nel doppio confronto nei quarti (con Napoli o Roma), spareggiare per il 5/6 posto.
- in caso di qualificazione nel doppio confronto dei quarti, giocare le semifinali contro Juve (o Lazio) e quindi:
a) conquistare la Finale per lo Scudetto in caso di successo nel doppio confronto di semifinale
b) accedere alla Champions League (con il 3/4 posto) in caso di eliminazione in semifinale
Juve e Lazio già in semifinale, se arrivano Atalanta o Inter a sfidarle possono, perdendo, conseguire 3/4 posto, vincendo giocare la finale. Se Atalanta/Inter perdono con Roma/Napoli, Juve/Lazio sono direttamente in finale.
La finale al meglio delle tre partite con, in questo caso, in caso di punteggio pari, la differenza reti nelle tre partite.
In caso di ulteriore parità, la classifica della stagione regolare.
Ogni squadra disputerebbe max 4 partite, solo le finaliste scudetto potrebbero essere chiamate a disputarne 5.
Nel periodo delle 4 (o 5) partite di competenza, sarebbe anche semplice organizzare un maxi ritiro a prova di microbo, molto più che su 12 giornate.
Preso atto della premessa iniziale ("qualsiasi soluzione che non sia la disputa delle 12 giornate rende gli esiti del campionato più aleatori e meno legati al merito sportivo"), mi sembra, rispetto a quelle di cui si favoleggia, una soluzione più equa e che soprattutto non mette sullo stesso piano la 1a classificata con la 6a... e che, nel farlo, comunque tiene in considerazione anche le legittime aspirazioni della 9a e della 10a.
Il vantaggio è che tutti possono, con un ottimo playoff, raggiungere il massimo traguardo che avrebbero potuto raggiungere nel campionato regolare e nulla di più, così come fallire il traguardo fino al punto in cui avrebbero potuto fallirlo in campionato (la Juve poteva fallire lo scudetto, non la CL... il Napoli al massimo poteva raggiungere la CL, mai lo scudetto, così come poteva pure perdere la EL...).
Questa formula attribuisce le stesse possibilità, lo stessa forchetta di successo e fallimento che ciascun club avrebbe avuto nella stagione regolare. Anche se purtroppo solo 180 minuti per non fallire e altri 180 per trionfare raggiungendo il "proprio" traguardo massimo.
Qualcosa del genere si può pensare anche per la zona retrocessione.
Che ne pensate?