Autore Topic: Platone: Apologia di Socrate  (Letto 599 volte)

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Frusta

Platone: Apologia di Socrate
« : Venerdì 8 Febbraio 2013, 19:39:08 »
Platone: Apologia di Socrate
Vabbè, usava un linguaggio da traviatore di costumi ed era un populista  pure quello ;D

Ehm...  8)
Frusta: Apologia di Grillo

Prego i più sensibili al termine di non allarmarsi troppo: benché il sostantivo "apologia" si trascini di default quello di "reato", etimologicamente si raffigura in maniera tutt'altro che allarmante.


Tesi N.1) Grillo usa un linguaggio violento. Lo dicono a destra, a sinistra e al centro.
Bene:
1a) Destri: vogliamo parlare degli eja eja alalà che hanno accolto l'elezione di Alemanno, delle urla di Sgarbi, della Mussolini o della Santanché? O preferiamo parlare del linguaggio oxfordiano di Bossi, Calderoli, Tosi & C.?
1b) Sinistri: vogliamo parlare dell'aplomb dei notav? Di chi "sta" con Hamas (che proprio pacifista non è) indossando le magliatte del Che (che proprio pacifista non era), di quelli che come D'Alema lanciavano le molotov, di Vendola che "augura l'inferno" a quelli che considera "ricchi" o di Bersiani che vuole "sbranare" chi osa parlare dell'inciucio fra il suo partito e il MPS?
1c) Centristi: vogliamo parlare dei diritti del gay calpestati, di chi rifiuta di approvare le leggi contro l'omofobia, della violenza usata costringendo a vivere nella sofferenza chi rivendica il diritto all'eutanasia, di Binetti che fa l'apologia della tortura in parlamento, di chi fa del revisionismo sull'inquisizione, o di chi se ne sbatte le palle dei suicidi dei piccoli imprenditori falliti, o di chi (ed è un linguaggio che fa orrore per quanto risulta sanguinosamente violento) frigna: "non siate choosy"?

Non facciamo prima a dire il linguaggio violento in politica è una consuetudine PER TUTTI ?

Tesi N.2) Grillo usa un linguaggio populista. Lo dicono a destra, a sinistra e al centro.
Bene:
2a) Destri: Vogliamo parlare dei quattro milioni di posti di lavoro o preferite come argomento non populista la riduzione dell' imu o il condono tombale?
2b) Sinistri: Vogliamo parlare del vendoliano 75% di tasse oltre il milione di euro, del reddito per cittadinanza, del salario minimo garantito o del rilancio per merito dell' "europa solidale" che le cancellerie del nord in virtù di non so bene cosa si degnerebbero di concedere a Bersani?
2c) Centristi: Vogliamo parlare della "diminuzione delle tasse" della riduzione dell'irpef, o delle promesse che rappresentano l'opposto di quanto Monti aveva fatto stando al governo perché fare qualcosa di meno brutale "non si poteva"?

Non facciamo prima a dire il linguaggio populista in politica è una consuetudine PER TUTTI ?

Tesi N.3) Chi vota per Grillo non sa quello che fa ma lo fa lo stesso.
Bene:
Io penso che chi ha deciso di votare per Grillo non lo fa perché ritiene che sia il più grande statista sulla piazza, né perché ritiene che rappresenti la panacea di tutti i mali, anzi con ogni probabilità chi vota Grillo manco lo conosce! E manco sa quello che Grillo sarà in grado di fare!
Lo vota semplicemente perché gli altri li conosce già.
Perché sa benissimo chi è Berlusconi, sa benissimo chi è il PD e se non lo sapeva lo ha scoperto con la storia del MPS, sa chi è Bossi, chi è Maroni e chi sono i magistrati che ci hanno dato la "seconda repubblica", sa chi sono i rifondaroli e conosce le performances di quando erano al governo, e sa soprattutto che, al massimo, votando Grillo ci può essere l'eventualità di sbagliare.
Mentre perseverando nel votare come ha fatto fino ad ora di sbagliare ne ha la certezza..

In pratica chi vota Grillo lo fa con la speranza che si riveli diverso fa quello CHE SONO il PD, il PDL e Monti&UDC&FLI

-Lo fa perché se votasse il PD, quando scoppierà il bubbone dell'economia rossa, che è marcio e aspetta solo di scoppiare, non potrà dire che "SPERAVA" che non fossero così, dato che lo sapeva e lo aveva visto con il Monte dei Paschi di Siena.
-Lo fa perché se votasse Berlusconi e Bossi, non potrà dire che "SPERAVA" che non fossero così, perché sa che l'unico epilogo che potrà avere un nuovo governo di centrodestra sarà la fotocopia di quello precedente: verrà spazzato via e risostituito d'imperio con la fotocopia di un altro governo Monti.
-E poi lo fa perchè se votasse per Monti non potrà dire che "SPERAVA" in un Monti diverso da quel Monti che, potendo aumentare le tasse sui patrimoni e su altre ricchezze e ha preferito spennare i poveri. Lo sa, lo ha visto, e sa pure che qualsiasi provvedimento "per salvare l'Italia" dovesse saltare in mente al genius in questione gli verrà spremuto dalle saccocce.
Insomma, trattasi di un voto di speranza CONTRO un voto di certezza.
Emmò votate per chi vi pare, questo non è un topic di propaganda elettorale, anzi, fate finta che sul lunotto posteriore di quello che ho scritto ci sia uno di quegli adesivi che andava di moda prima dell'avvento del tomtom: non seguitemi, mi sono perso anch'io  :D

ThomasDoll

Re:Platone: Apologia di Socrate
« Risposta #1 : Venerdì 8 Febbraio 2013, 22:38:07 »
Tesi N.1) Grillo usa un linguaggio violento. Lo dicono a destra, a sinistra e al centro.


Citazione
1a) Destri: vogliamo parlare degli eja eja alalà che hanno accolto l'elezione di Alemanno, delle urla di Sgarbi, della Mussolini o della Santanché? O preferiamo parlare del linguaggio oxfordiano di Bossi, Calderoli, Tosi & C.?

Non ti sembra di aver fatto un mucchio un po' improbabile? Gli alalà per Alemanno li fanno i festeggianti, Sgarbi è un personaggio del tutto marginale, la Mussolini quasi, Lega con la destra c'entra poco, è roba antitaliana. Calza solo la Santanché, alla quale forse Grillo piacerebbe. Come fidanzato.

Citazione
1b) Sinistri: vogliamo parlare dell'aplomb dei notav? Di chi "sta" con Hamas (che proprio pacifista non è) indossando le magliatte del Che (che proprio pacifista non era), di quelli che come D'Alema lanciavano le molotov, di Vendola che "augura l'inferno" a quelli che considera "ricchi" o di Bersiani che vuole "sbranare" chi osa parlare dell'inciucio fra il suo partito e il MPS?

I No Tav non sono candidati a niente e nessuno di loro voterà PD, semmai possono essere più vicini a Vendola, ma da quando in qua si manifesta con l'aplomb? D'Alema le molotov le maneggiava da ragazzino, da candidato ha fatto altro e stavolta non si candida, il Che è un simbolo rivoluzionario universale, Hamas non sarà pacifista ma la simpatia per Hamas è trasversale e non sono certo pacifisti Israele o gli Stati Uniti e nemmeno l'Italia, che da parecchi anni opera militarmente in zone di guerra Vendola parla in modo appena colorito dei suoi nemici di classe, Bersani viene quotidianamente insultato personalmente da Grillo e non risponde certo nello stesso modo e sulla banca MPS tutti sanno che dei miliardi spariti hanno beneficiato in tanti, infatti i magistrati puntano decisi su mammolette come lo IOR e Verdini, dunque Bersani si difende e non vedo che cos'altro dovrebbe fare;

Citazione
1c) Centristi: vogliamo parlare dei diritti del gay calpestati, di chi rifiuta di approvare le leggi contro l'omofobia, della violenza usata costringendo a vivere nella sofferenza chi rivendica il diritto all'eutanasia, di Binetti che fa l'apologia della tortura in parlamento, di chi fa del revisionismo sull'inquisizione, o di chi se ne sbatte le palle dei suicidi dei piccoli imprenditori falliti, o di chi (ed è un linguaggio che fa orrore per quanto risulta sanguinosamente violento) frigna: "non siate choosy"?

Parlare dei diritti è cosa che Grillo non fa, perché dovrebbero parlarne i centristi?


Citazione
Tesi N.2) Grillo usa un linguaggio populista. Lo dicono a destra, a sinistra e al centro.
Bene:
2a) Destri: Vogliamo parlare dei quattro milioni di posti di lavoro o preferite come argomento non populista la riduzione dell' imu o il condono tombale?
2b) Sinistri: Vogliamo parlare del vendoliano 75% di tasse oltre il milione di euro, del reddito per cittadinanza, del salario minimo garantito o del rilancio per merito dell' "europa solidale" che le cancellerie del nord in virtù di non so bene cosa si degnerebbero di concedere a Bersani?
2c) Centristi: Vogliamo parlare della "diminuzione delle tasse" della riduzione dell'irpef, o delle promesse che rappresentano l'opposto di quanto Monti aveva fatto stando al governo perché fare qualcosa di meno brutale "non si poteva"?

Non facciamo prima a dire il linguaggio populista in politica è una consuetudine PER TUTTI ?

una definizione di populismo: Corriere.it
Atteggiamento demagogico volto ad assecondare le aspettative del popolo, indipendentemente da ogni valutazione del loro contenuto, della loro opportunità

se il principio è questo (io concordo), populisti sono di sicuro Berlusconi (IMU, 4 milioni di posti di lavoro, ecc.) e la Lega (75% del gettito al nord, Grillo (la massaia farebbe il ministro dell'economia meglio del politico), SEL (salario minimo garantito), tralasciando le forze minori; di certo non si vede niente di populista in quello che sostengono Giannino, PD, Fini/Casini, Monti, più o meno Ingroia.


Citazione
Citazione
Tesi N.3) Chi vota per Grillo non sa quello che fa ma lo fa lo stesso.

chi vota sa sempre quello che fa, quindi la tesi è da rigettare; quanto a quello che aggiungi, considera anche che la tesi del votate per lui, fatelo lavorare s'è già sentita in passato e c'è costata cara.

Risposto punto per punto, nun te ce abituà...