Gazzetta dello Sport
ROMA, 26 gennaio 2013
Lazio-Chievo 0-1 Paloschi letale, festa gialloblù
I gialloblù si confermano tabù per i romani, che interrompono la serie di 16 risultati utili consecutivi. Partita da dimenticare per i biancocelesti senza idee e troppo frettolosi. Ospiti compatti, ordinati e implacabili in attaccoLa Lazio cade e si fa male. Il Chievo espugna l'Olimpico col settimo gol di Paloschi in questa stagione. I biancocelesti, irriconoscibili, confusionari e senza idee, interrompono così la serie di risultati utili (stop a 16) e non eguagliano il record di vittorie casalinghe consecutive (record della Lazio di Zoff). E sorride così la Juventus leader in campionato e rivale martedì in Coppa (leggi il resoconto della gara d'andata). Resta per la Lazio ben saldo il tabù Chievo, battuto in casa solo una volta nelle ultime 11 in casa: 6 volte pari e 4 volte k.o. i biancocelesti.
carte mescolate — Se Corini non cambia e si affida al Chievo annunciato, con Cesar che riprende il suo posto in difesa, Vladimir Petkovic sorprende mescolando le carte nella formazione della Lazio, con un turnover per far rifiatare alcuni giocatori in vista della sfida di martedì in Coppa Italia contro la Juventus. In panchina vanno Hernanes e Mauri e in campo ci sono Gonzalez e Brocchi, annunciati non al meglio in settimana. Sorprende la presenza dal via di Brocchi, che non giocava titolare dal 17 novembre contro la Juventus. Le scelte non aiutano una Lazio confusionaria e troppo frettolosa in un primo tempo da dimenticare. Un solo tiro in porta degno da segnalare. E' di Konko al 23': Puggioni ribatte coi pugni in angolo. Per il resto si fa preferire un Chievo ordinato. Nella Lazio Ledesma prova a dare ordine, mentre Lulic e Konko cercano spazi sulle fasce. Nel Chievo bravo Rigoni e tutta la difesa, che non concede nessuna giocata semplice al reparto avanzato laziale. Un tiro anche dei gialloblù: di Paloschi che ha provato a sorprendere da centrocampo Marchetti: la palla è finita alta.
COLPO GROSSO — Petkovic corre ai ripari e nella ripresa inserisce Mauri. La Lazio prova a ragionare di più, ma non riesce a mantenere un pressing costante a tutto campo, con Ledesma che continua vanamente a costruire. La Lazio impegna Puggioni nei primi minuti della ripresa prima con Candreva e poi con Floccari, il Chievo serra le file e prova a ingolfare la sua trequarti puntanto sulla capacità di Théréau di dare profondità alla squadra e impensierisce sempre di più i padroni di casa. Petkovic decide così di inserire anche Hernanes, con la Lazio che continua a sbattere sul muro gialloblù senza trovare un briciolo di fantasia per variare sul tema. Ma non fa in tempo ad entrare, il brasiliano, prima che il Chievo passi. Al 16' Théréau sfonda a sinistra e mette in area: botta di Jokic che si stampa sulla traversa, sulla ribattuta Paloschi arriva per primo e beffa Marchetti. E' un gol che il Chievo ha costruito con tanta solidità difensiva ed eccellente dinamicità dei due davanti. La Lazio non reagisce come dovrebbe: fin troppo frettolosa, nervosa, e inevitabilmente non trova spazi nella difesa gialloblù commettendo una serie di errori imperdonabili. Dias di testa consegna la palla a Puggioni, Petkovic inserisce anche Kozak per Radu a 20 minuti scarsi dalla fine. La Lazio col 3-4-1-2 crea poco e quel poco lo sciupa, come al 31' con Mauri servito da Floccari: il tiro è incredibilmente alto da due passi. Poi solo tanta, tantissima frenesia e pochissima testa. E il Chievo, con qualche apprensione finale, porta a casa una vittoria preziosissima.
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