Autore Topic: Lo facciamo un pozzo in Kosovo?  (Letto 1409 volte)

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Offline AlenBoksic

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Lo facciamo un pozzo in Kosovo?
« : Mercoledì 2 Novembre 2011, 09:34:57 »
vi informo di una iniziativa che Un Ponte per..., in collaborazione con la costituenda associazione Amici del monastero di Decani, sta cercando di realizzare: "H2OKM, acqua per Zvezdan".

Si tratta, prendendo spunto da un viaggio dello scorso giugno nei villaggi serbi del Kosovo e Metohija
(vedi: http://unsorrisoperognilacrima.blogspot.com/2011_07_01_archive.html )
di una raccolta fondi per realizzare pozzi artesiani a famiglie come quella di Zvezdan Arsic, che vive in un villaggio serbo isolato nei pressi di Decani.

La loro situazione di vita è spesso ai limite della tollerabilità umana! La sensazione, visitando queste famiglie, è di stare in una sorta di riserva indiana d'America, dove l'isolamento dal resto arriva a soglie davvero inaccettabili. L'intento, è quello di rendere meno difficoltosa la vita di queste famiglie, almeno nel quotidiano.

Se potete, diffondete tra amici, colleghi di lavoro, a scuola dei vostri figli.
Sarebbe bello poter dedicare un pozzo a una persona cara, farne un simbolo di festa per un matrimonio, per un compleanno, per una ricorrenza. O, semplicemente, farne un momento di solidarietà davvero importante.

Se interessati, consultate: http://www.unponteper.it/sostienici/article.php?sid=2014

Grazie per l'attenzione.
Voglio 11 Scaloni

Offline jegue98

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Re:Lo facciamo un pozzo in Kosovo?
« Risposta #1 : Giovedì 3 Novembre 2011, 07:18:15 »
Grazie a te per la segnalazione..
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Offline AlenBoksic

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Re:Lo facciamo un pozzo in Kosovo?
« Risposta #2 : Martedì 21 Febbraio 2012, 10:09:48 »
Ad oggi sono stati raccolti fondi per costruire 15 pozzi nei villaggi serbi del Kosovo. Grazie ad una straordinaria campagna di raccolta fondi cresciuta con il passaparola e la sensibilità di tante persone, molte famiglie avranno accesso all’acqua per lavorare la loro terra. È un grande risultato ed esempio di solidarietà in tempi di crisi. La raccolta continua fino ad aprile, quando cominceranno i lavori per scavare i pozzi. Sostienici.

http://www.unponteper.it/sostienici/article.php?sid=2034
Voglio 11 Scaloni

Offline Centurio

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Re:Lo facciamo un pozzo in Kosovo?
« Risposta #3 : Martedì 21 Febbraio 2012, 11:35:56 »
oltretutto, essere serbi nel Kosovo non aiuta.
Bravo Alen ;)
sine pennis volare haud facile est

Offline AlenBoksic

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Re:Lo facciamo un pozzo in Kosovo?
« Risposta #4 : Mercoledì 22 Febbraio 2012, 08:11:03 »
Bisogna ringraziare chi si adopera per migliorare delle condizioni di vita inaccettabili



Voglio 11 Scaloni

Offline AlenBoksic

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Re:Lo facciamo un pozzo in Kosovo?
« Risposta #5 : Martedì 26 Giugno 2012, 08:54:46 »
Voglio 11 Scaloni

Offline AlenBoksic

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Re:Lo facciamo un pozzo in Kosovo?
« Risposta #6 : Mercoledì 23 Gennaio 2013, 12:01:07 »
Visto i giornali italiani se ne strafregano di raccontare cosa succede nello Stato (?) sorto, anzi, N.A.T.O. dopo i bombardamenti del '99, effettuati, è bene ricordarlo, come "guerra umanitaria" per un paese "multietnico", ecco un breve riassunto degli ultimi giorni

dieci serbi arrestati a Gračanica dalla polizia albanese perché festeggiavano, forse troppo rumorosamente, il Natale ortodosso. Ammanettati, con la testa infilata nella latrina del cesso, sono stati picchiati e sottoposti a violenze di stampo razzista. Uno di loro è ancora grave in un ospedale di Belgrado per le percosse subite ai genitali.
“Ti impediremo di fare figli!”, gridavano in quella cella dove la polizia kosovara lo aveva rinchiuso. Il ragazzo, di origini albanesi, era troppo amico dei “serbi cattivi”

http://unsorrisoperognilacrima.blogspot.it/

L’eparchia di Raska e Prizren della Chiesa serba ortodossa ha comunicato che durante la scorsa notte sull’intero territorio del Kosovo sono state distrutte molte decine di tombe serbe e i dei monumenti tombali. Le tombe sono state distrutte ai cimiteri di Klokot, Priluzje, Plemetina e Prizren. L’eparchia ha precisato che nel villahhio Klokot sono stati distrutti 27 monumenti tombali e che nel villaggio Priluzje, nel comune di Vucitrn, una tomba è stata distrutta con un ordigno esplosivo. Al cimitero di Plemetina, nel comune di Obilic, sono state profanate tre tombe. Al cimitero ortodosso a Milosevo una cappella è stata data alle fiamme e alcune tombe sono state distrutte. Secondo le informazioni della polizia kosovara durante la notte al cimitero ortodosso a Prizren sono state profanate 50 tombe serbe. Una settimana fa dagli estremisti albanesi sono state distrutte 50 tombe al cimitero ortodosso a Kosovo Polje, ha comunicato l’eparchia di Raska e Prizren della Chiesa serba ortodossa.http://voiceofserbia.org/it/content/kosovo-sono-state-distrutte-decine-di-tombe-serbe

Nel villaggio Belo Polje, nei pressi di Pec nel Kosovo occidentale, nella notte tra lunedì e martedì è stata distrutta nelle fiamme la casa del serbo Miodrag Petrovic, nella quale nel momento in cui è stato appiccato il fuoco non si trovava nessuno. A Belo Polje vivono 20 famiglie serbe.
http://voiceofserbia.org/it/content/vicino-pec-una-casa-serba-%C3%A8-stata-data-alle-fiamme

Nel villaggio Babljak nei pressi di Urosevac nel Kosovo meridionale, nel quale vivono profughi serbi, è stata profanata la chiesa ortodossa della Santa Trinità, ha riportato la Radio Kosovo e Metochia. Il coordinatore del comune di Urosevac Milan Janjic ha dichiarato che ieri sono state derubate tre case serbe nelle quali in questo momento non vive nessuno. Nel villaggio di Babljak, nel quale prima della guerra nel 1999 vivevano più di 300 serbi, adesso vivono nove famiglie serbe.http://voiceofserbia.org/it/content/nel-villaggio-babljak-%C3%A8-stata-profanata-la-chiesa-serba
Voglio 11 Scaloni

Offline BobLovati

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Re:Lo facciamo un pozzo in Kosovo?
« Risposta #7 : Mercoledì 23 Gennaio 2013, 23:37:56 »
Ottima iniziativa; quanto all´orrore usato contro i serbi nei nuovi paesi formatisi dalla ex-Jugoslavia, cito un proverbio spagnolo, che credo sia adeguato alla questione:

" de aquellas aguas, estos lodos (cit) " ( trad: per causa di quelle acque ora c´è questo fango )   
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline AlenBoksic

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Re:Lo facciamo un pozzo in Kosovo?
« Risposta #8 : Giovedì 24 Gennaio 2013, 08:32:59 »
Era falso il massacro di Racak del 1999 che ha fornito il pretesto per la guerra in Kosovo. I 45 corpi di civili trovati morti in un fosso non erano il risultato di un eccidio serbo perpetrato in una notte di tregenda, ma l'esito della raccolta dei corpi di ribelli ammazzati nel corso di un mese di combattimenti in un'area molto vasta. Le bande Uck, con la consulenza di agenti segreti stranieri, realizzarono la messinscena raccogliendo i corpi sparsi, cambiando loro i vestiti e togliendo le armi. L'ambasciatore William Walker, l'americano che dirigeva la missione di verifica dell'Osce con l'aiuto di una novantina di mercenari, ex agenti federali o della Cia, avallò la tesi dell'eccidio con la complicità di una patologa finlandese
[...]
ai colloqui di Rambouillet, che dovevano trovare una soluzione alla crisi kosovara, gli Stati Uniti aggiunsero alla menzogna l'ipocrisia presentandosi con delle proposte semplicemnte inaccettabili da parte di qualsiasi paese sovrano
 
Le ultime guerre balcaniche avrebbero avuto scopi umanitari, quando in realtà tendevano allo smantellamento della Iugoslavia. L'ipocrisia del teorema balcanico non è mai stata raccolta nonostante le pulizie etniche incrociate di cui sono famosi i popoli balcanici siano tornate prepotentemente alla ribalta non con i serbi, ma con gli hutu e i tutsi del Ruanda nel 1994, e poi con i croati cattolici di Tudjman, addestrati dai mercenari americani della Mpri che nella Krajna, durante le operazioni Lampo e Tempesta del 1995 causarono 1400 morti tra i civili e l'esodo di 200mila serbi.
 
Non c'era nulla di umanitario nel bombardare un'intera nazione per le responsabilità di un suo governante, ma forse la si voleva punire per aver eletto liberamente e democraticamente Milosevic.
[...]
La stessa comunità così attiva e umanitaria nella guerra contro la Serbia tornerà a essere inattiva quando la pulizia etnica, tentata ma non attuata dai serbi, sarà seguita da una contropulizia etnica albanese ai danni dei serbi e delle altre minoranze. Una vera e propria vendetta etnica perpetrata sotto gli occhi dei soldati della Nato e che, con altre forme di discriminazione socio-politica, dura ancora oggi.


Fabio Mini
Dall'ottobre 2002 all'ottobre 2003 è stato comandante delle operazioni di pace in Kosovo a guida NATO, nell'ambito della missione KFOR.
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