www.abitarearoma.netNon succede e se succede? Questo è lo stato d’animo dei tifosi della Lazio dopo l’ennesima vittoria interna. Questa squadra, proprio nella settimana del suo 113° anno, è un continuo turbinio di emozioni, solo due giornate fa la Juventus capolista era ad una distanza siderale ma è bastato poco per ritrovarla a “soli” 3 punti. Ed ora è giusto sognare perché non costa nulla, lo scudetto non è l’obiettivo dei colori biancocelesti ma spostare il mirino lì in alto può aiutare a fare quei punti necessari per guadagnare quel posto Champions, tanto sognato e solo sfiorato nelle due stagioni precedenti.
Tornando alla gara dell’Olimpico, all’ingresso delle due squadre sul rettangolo di gioco la Curva Nord vuole omaggiare un suo ex beniamino, Guglielmo “Willy” Stendardo, da quest’anno tra le file degli orobici: "Il Laziale vero non dimentica un gesto sincero. Grazie Willy!”
In campo, invece, gli uomini di Petkovic si confermano ancora una volta imbattibili fra le mura amiche. Quella dello stadio capitolino è una legge non scritta ma che viene applicata con una regolarità imbarazzante e non c’è differenza che tenga fra coppa e campionato. Anche l’Atalanta, così come il Cagliari, si piega dinanzi a questa Lazio che riesce a portare a casa i tre punti, nonostante un primo tempo complicatissimo caratterizzato da un equilibrio difficile da spezzare. Ed allora Petkovic nel secondo tempo cambia tutto pescando dalla panchina quei uomini in grado di dare la giusta sterzata all’incontro. Contro i sardi è stato Candreva l’uomo della provvidenza mentre contro i bergamaschi Floccari è stato colui che ha fatto pendere il risultato a favore dei biancocelesti.
Appunto, nel primo tempo gli ospiti hanno tenuto alla grande il campo facendo arretrare oltremisura i padroni di casa. Al 37’, da annotare, il grande gesto di fair play di Federico Marchetti che aiuta l’arbitro nel concede un corner a favore dei bergamaschi che lui invece aveva battezzato come una rimessa dal fondo.
Nella ripresa Petkovic ridisegna la sua squadra con l’ingresso simultaneo di Cana e Floccari per i spenti Candreva e Lulic e sono proprio loro che cambiano l’inerzia della gara. Al 62’ la prima vera conclusione di Floccari, deviata da Canini che si trasforma in un pallonetto che sfiora il sette. Poco dopo è ancora più clamoroso il salvataggio di Carmona sulla linea di porta a liberare un perfetto colpo di testa di Cana. Ma queste due azioni ravvicinate non sono altro che l’antipasto del vantaggio della Lazio: Radu, sulla sinistra, penetra in area e crossa al centro, Canini rischia l'autogol colpendo la traversa, la palla arriva a Floccari che stoppa ed insacca. Nell’occasione però gli atalantini protestano fortemente verso il direttore di gara ritenendo che Floccari, al momento del controllo della sfera, si aiuti colpevolmente con un braccio.
Sul vantaggio la Lazio si rilassa e gioca più in scioltezza e simultaneamente sui maxi schermi dell’Olimpico arriva la notizia del pareggio del Parma ai danni della Juventus, immaginabile la gioia di tutto lo stadio. E sul campo il raddoppio non arriva per un non nulla: Floccari, sempre lui, mette al centro per Klose che non ci arriva, però sulla sfera si avventa Konko che di prima calcia a botta sicura ma trovando dinanzi a se Consigli che in tuffo compie una gran parata.
Il doppio vantaggio della Lazio, comunque, non tarda ad arrivare, è il 78’ quando Brivio, per anticipare Klose sugli sviluppi di una punizione di Hernanes, devia di testa verso la propria porta. Questa è la rete che mette la parola fine al confronto dell’Olimpico anche perché Carmona, nel giro di cinque minuti, si fa ammonire per ben due volte guadagnando anzi tempo la via degli spogliatoi. In superiorità numerica c’è solo il tempo di annotare sui taccuini l’ottima punizione di Hernanes, stile Udinese, che però si stampa sulla traversa. Ed è qui che si conclude il confronto dell’Olimpico dove c’è solo il tempo di assistere alla festa meritata dei tifosi della Lazio.
Le pagelle di Lazio Atalanta 2-0
LAZIO
Marchetti 7 Recupera in extremis, la gara non lo vede particolarmente impegnato ma il voto alto è tutto per il grande gesto di fair play che lo vede protagonista nel primo tempo.
Konko 6.5 Quando i guai muscolari non lo tormentano è uno dei migliori terzini delle Serie A. Nel secondo tempo solo la gran parata di Consigli gli nega la gioia della rete.
Biava 6.5 Un muro difficile da superare.
Ciani 6.5 Con Biava forma una delle coppie centrali più forti del campionato, non a caso lo spauracchio Denis viene completamente annullato.
Radu 7 Che dire di Stefan, autentico leader difensivo e offensivo: la rete del vantaggio laziale nasce da una sua iniziativa.
Ledesma 6.5 Solita regia d’autore, in mezzo al campo taglia e cuce il gioco come nessun altro.
Candreva 5.5 Stranamente sottotono, la botta alla coscia si fa sentire più del dovuto. (46’ Floccari 7.5 E’ colui che cambia completamente l’inerzia della gara, il migliore in assoluto).
Mauri 6.5 Male nel primo tempo ma nella ripresa la musica cambia anche per lui, da un suo cross nasce l’autogoal di Brivio.
Hernanes 6.5 Partita simile a quella che ha offerto contro il Catania: primo tempo sottotono e ripresa più viva, su punizione, alla sua maniera, colpisce una clamorosa traversa.
Lulic 5 Un passo indietro repentino rispetto alle ultime positive apparizioni. (46’ Cana 6.5 In questo nuovo anno è un giocatore ritrovato, insieme a Floccari suona la carica che permette alla squadra di agguantare i tre punti).
Klose 6.5 Non una delle sue miglior partite ma nonostante tutto non si risparmia in nessun modo. (85’ Cavanda sv).
All. Petkovic 7 La folle rincorsa alla Juventus è solo merito suo, oltre al gran temperamento che ha dato in dote ai suoi dimostra di saper fare le mosse giuste anche in corso d’opera.
ATALANTA
Consigli 6.5, Raimondi 5.5, Stendardo 6, Canini 5.5, Brivio 6 (80’ Parra sv), Giorgi 6, Cigarini 6, Carmona 5, Bonaventura 5.5, Moralez 5.5 (74’ De Luca 5), Denis 5.5 (84’ Radovanovic sv) . All. Colantuono 5
Arbitro: Peruzzo di Schio 6