Autore Topic: Non è uno stadio per vecchi  (Letto 2167 volte)

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V.

Re:Non è uno stadio per vecchi
« Risposta #20 : Lunedì 25 Febbraio 2013, 02:27:10 »
lo è da sempre scomodo, per via della pista d'atletica. ma se pure dalla monte mario non vedete allora fatevi una visita oculistica.
cmq un altro topic ammazza fomento.

poi un giorno faranno lo stadio sulla tiberina. ci arriveremo tramite raccordo: tutto bello e funzionante, ma fuori dalla città. e manco in motorino ci si potrà arrivare.

allora rimpiangeremo il caro e vecchio olimpico.

Offline Eagles71

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Re:Non è uno stadio per vecchi
« Risposta #21 : Lunedì 25 Febbraio 2013, 08:31:25 »
non è una Capitale per europei...

parte tutto da lì...
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline giangoverni

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Re:Non è uno stadio per vecchi
« Risposta #22 : Lunedì 25 Febbraio 2013, 10:10:13 »
non è una Capitale per europei...

parte tutto da lì...

Certo se una capitale la giudichi dagli stadi, Roma è proprio indietro. Prova a giudicarla dai musei, dai siti archeologici da tutte le strutture legate alla cultura, tipo auditorium dove molti laziali avrebbero voluto il parcheggio del Flaminio. e poi vedi se l'Europa non possa venire a prendere insegnamento da noi.

Offline Eagles71

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Re:Non è uno stadio per vecchi
« Risposta #23 : Lunedì 25 Febbraio 2013, 10:22:52 »
Certo se una capitale la giudichi dagli stadi, Roma è proprio indietro. Prova a giudicarla dai musei, dai siti archeologici da tutte le strutture legate alla cultura, tipo auditorium dove molti laziali avrebbero voluto il parcheggio del Flaminio. e poi vedi se l'Europa non possa venire a prendere insegnamento da noi.

ambè se giudichiamo Roma solo per l' auditorium stamo apposto...
Roma (purtroppo  :(sigh) è ben al di sotto di almeno 10 Capitali europee, non solo a livello di stadi, che lì è da 4° mondo, manco 3°...una Capitale europea che il suo unico stadio lo deve dividere fra Lazio, rioma, rugby, concerti rock...famo ride...
Le disavventure per vedere una partita raccontate dall' ottimo Fulcanelli sono lì a testimoniarlo...ripeto famo ride...
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline franz_kappa

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Re:Non è uno stadio per vecchi
« Risposta #24 : Lunedì 25 Febbraio 2013, 12:20:25 »
Prendo spunto dal post del grande fulcanelli pe riccontavve un fatto (più o meno come esordiva Mario Brega accogliendo Verdone nel suo alimentari da poco oggetto di restyling per discorrere sulle prospettive della relazione sentimentale con la di lui unica figlia...  ;D ).

Quest'anno ho fatto l'abbonamento al Sei Nazioni e ho deciso di regalarlo anche a mio padre. Avevo piacere di fargli scoprire (non era mai stato a una partita di rugby allo stadio) la speciale atmosfera del trofeo di palla ovale principe dell'emisfero settentrionale.

Sia con la Francia che sabato l'ho convinto ad andare allo stadio con i mezzi pubblici. Con la Francia (giornata fredda ma bella e assolata) era andata alla grande. Sabato prometteva molto peggio. E infatti...
Ci siamo dati appuntamento sotto casa mia e da lì ci siamo mossi in metrò. Partiti poco dopo le 13, tutto attorno imperversava il fortunale. Uscito dal portone, nei pochissimi secondi occorsi per aprire l'ombrello ero già fradicio dalla testa ai piedi. :(
Giunti a metro Flaminio, dopo pochi secondi abbiamo notato almeno 50 metri di fila per salire sul tram: i disciplinati tifosi gallesi facevano la coda! Per smaltire quella fila sarebbero occorsi, forse, tre convogli. Ci siamo guardati in faccia (erano le 13.45) e abbiamo deciso di avviarci a piedi, confidando di poter salire (magari non sul primo ma sul secondo tram partito da Flaminio) a una delle fermate successive. Morale: alla fine abbiamo deciso di raggiungere lo stadio a piedi, dopo almeno 40 minuti di passo tranquillo, sferzati dalla pioggia e dal vento che rovesciava i nostri ombrellucci.

L'accesso all'impianto è stato tranquillo e rapido. Alla fine, preso posto in Nord, abbiamo addentato i due sostanziosi panini che ci eravamo portati, purtroppo farciti con prosciutto e formaggio e non con la frittata d'ordinanza: ci sentivamo tutto sommato a posto, ad eccezione delle scarpe irrimediabilmente bagnate. :(

Ebbene, questa è stata una versione decisamente 'hard' (a piedi da Piazzale Flaminio all'Olimpico sotto una pioggia incostante ma con picchi di notevole intensità) di quello che ogni due settimane io e mio papà sperimentiamo da una vita: abbonati assieme dalla stagione 1994-95 (io, da solo, sono abbonato dal 1990), abbiamo ormai codificato un'immutabile procedura. Ogni incontro casalingo della Lazio, sia esso di sabato, domenica o financo lunedì, alle 15, alle 18, alle 20.45 o alle 21, lasciamo la macchina nei pressi del Palazzetto di viale Tiziano in zona ormai 'sperimentata', senza abusivi che ti estorcono due euro, vendendoti, di fatto, la garanzia di non danneggiarti la macchina, e con parcheggi più o meno sempre disponibili.
Segue una passeggiata a passo tranquillo di almeno 15 minuti, scandita più o meno dagli stessi riti: chiacchiere di vario argomento (non necessariamente calcistici), sosta nel bar d'angolo per acquisto caramelle o gomme, attraversamento del Ponte Duca con immancabile commento sul livello del Tevere, reperimento di giornale da stadio sotto l'obelisco di Mussolini e finale superamento dei prefiltraggi (presenti solo da qualche anno) e poi dei tornelli dello stadio.
A fine partita stesso schema, solo che se hai vinto parliamo della partita in tutta gaiezza. Se hai perso o pareggiato si sta muti o si prova a trovare, assieme, qualche ragione per accettare o, perlomeno, spiegare il risultato negativo.

Ma questa è solo la parte 'core' dell'andata allo stadio. Visto che i miei genitori abitano fuori Roma, lasciato il parcheggio in zona viale Tiziano la prospettiva è quella di stare in auto almeno un'ora/un'ora e un quarto (in genere l'andata dura meno, da 40-45 minuti a un'ora a seconda del traffico e dell'orario). Da quando non vivo più coi miei questo percorso mio padre se lo fa, per buona parte, da solo, dopo avermi preso o lasciato sotto casa. Con ogni condizione climatica, di giorno o di notte.

So che all'Olimpico non si vede bene la partita, soprattutto dalle Curve, questo sì (resto sconcertato nel registrare le lamentele di chi va in tribuna. Ma, in fondo, l'uomo è sempre insoddisfatto di ciò che ha). Ma se vuoi VEDERE da vicino le azioni (però quello non è detto che sia il calcio, secondo me), se vuoi vedere inquadrata la palla da ogni angolazione la tv non ha eguali.
Lo stadio è altro, però. E' qualcosa di ancestrale, se mi passate il termine. Quando il calcio è nato (e allora gli stadi per il calcio non esistevano) l'evento lo vivevi solo se eri spettatore presente ai bordi del campo. Valeva a inizio Novecento ma vale anche oggi. E' cambiato l'edificio attorno al terreno di gioco, ma sempre ai bordi del campo stai (solo più lontano qualche decina di metri...).
Dopo oltre un secolo non è cambiato nulla. La partita allo stadio - a maggior ragione della tua squadra del cuore - è qualcosa di irrinunciabile, per come la vedo io, anche se le condizioni 'esterne' non sono proprio favorevoli (eufemismo).

Io non lo so se l'Olimpico non è uno stadio per 'vecchi'. So che mio padre ha compiuto 73 anni a novembre e, godendo lui (a Dio piacendo) di buona salute anche negli anni a venire, ho come il sentore che un'altro decennio di stadio, almeno, non glielo toglie nessuno. ;) Ovviamente assieme a me.

Come dire: non giudico nessuno, tutti hanno le loro motivazioni ed è ovviamente legittima ogni decisione in merito al frequentare o meno l'Olimpico. Dico solo, sommessamente, che "se vuoi tu puoi". Principio che vale in genere e che si applica, ovviamente, anche alla decisione di frequentare lo stadio dove gioca la Lazio. Nonostante tutto.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline fish_mark

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Re:Non è uno stadio per vecchi
« Risposta #25 : Lunedì 25 Febbraio 2013, 12:24:49 »
ASTANTERIA

Di fish_mark

Quando si va dal dottore il paziente prova a descrivergli lo stato di malessere, il dolore sparso qua e là, il disagio che si sta provando. Il medico fa la sua visita e a un certo punto tocca il punto decisivo e fa la sua diagnosi stilando la relativa terapia. In quel momento ha capito tutto.
Il punto in cui accade tutto questo in un topic dedicato non tanto allo stadio ma allo stato di malessere del tifoso medio sta in questa battuta illuminante di Eagles71

non è una Capitale per europei...

parte tutto da lì...

Giusto. Parte tutto da lì e ritorna tutto lì.
Roma ha lo stadio Olimpico un impianto vecchio di 50 anni e li dimostra tutti. Lo stesso progetto complessivo del Foro Italico, risalente all’anteguerra, una delle opere di riqualificazione più importanti e più riuscite della nostra città, mostra la sua inadeguatezza alle necessità del presente.
Una capitale può essere certamente giudicata anche dagli stadi e Roma ne ha due, anzi uno e mezzo, perché il primo fa è un rinnegato e il secondo quella dell’orfano. Esemplare per una città di Roma, capitale d’Italia: da altre parti tutto questo non avverrebbe.
Da altre parti in 5 anni si è preso il toro per le corna e si è dato vita a un progetto che ha rivoluzionato il calcio nazionale, con la privatizzazione degli stadi e la predisposizione di un modello culturale del tutto diverso. Da altre parti si è colta al balzo l’occasione dei mondiali per rimodernare molta parte degli impianti, spesso di proprietà pubblica.
Da noi invece ci si affanna in infinite discussioni su una legge salvifica, con un tiro alla fune neutralizzante e paralizzante tra costruttori e ambientalisti, palazzinari e figli dei fiori. Intanto le questioni vere vengono lasciate sullo sfondo irrisolte: chi finanzia le opere? Ma lo stadio non costerà un euro al pubblico (come se fossero soldi buttati dalla finestra). Quale funzione dovranno svolgere gli stadi? (attrazione per centri commerciali o impianti dedicati alla fruzione di eventi sportivi?)
Tutto questo perché lo stadio serve come cavallo di Troia per fare ben altro, molto altro, praticamente altro, mentre dei veri disagi dei tifosi nessuno se ne occupa, perché basta la passione: serve soltanto quello: il tifoso deve tifare e non rompere.

Inutile e anche commovente il disperato tentativo di ricordarci che abbiamo musei e siti archeologici e tutte le strutture legate alla cultura, tipo l’auditorium, l’unica opera pubblica degna di rilievo negli ultimi 50 anni, palazzine a parte. Un po’ pochino per una capitale di uno dei paesi più avanzati che siede al tavolo dei grandi.
L’Europa non può venire a prendere lezioni da noi, forse perché non gli interessa e basterebbero alcune riflessioni per fermarci un attimo a contemplare tutta la nostre inadeguatezze e incapacità. L’Italia nel 1970 era il primo paese al mondo quanto a presenze turistiche. Oggi siamo al quinto e sesto posto, sopravanzati da Francia, USA, Spagna e anche Cina (sic, la CINA!). Strano in un paese che secondo l’UNESCO vanterebbe la metà delle opere d’arte classificate al mondo. Come si spiega un’offerta culturale così importante seguita da una domanda che si è fatta nel corso del tempo sempre più modesta?
Qualche risposta può arrivare dal l’inadeguatezza della nostra industria turistica, della nostra ricezione alberghiera, delle nostre infrastrutture come dell’industria trasportistiche, in una parola della nostra classe dirigente del nostro paese. Valgono ancora (e chissà per quanto) le parole taglienti e definitive di Orson Welles inquadrato dalla cinepresa di Pasolini ne “La ricotta” (1963: 50 anni fa) che definisce la società italiana composta dal “Popolo più analfabeta e dalla borghesia più ignorante d’Europa”.

Per tornare alla nostra modestissima discussione può aiutarci il parallelo con la crisi del turismo in Italia, dove a fronte di una offerta culturale altri paesi ci superano e ci surclassano nelle presenze. Come a dire, perché mai con una Lazio terza in classifica, in finale di Coppa Italia e in avanti nelle coppe europee, non si fanno i pienoni allo stadio? Già, perché mai? La risposta sulla mancanza della passione è parziale, insufficiente, ingenua, potremmo dire anche insultante, ma evitiamo per garantire “la fruibilità del forum”.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Offline BobLovati

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Re:Non è uno stadio per vecchi
« Risposta #26 : Lunedì 25 Febbraio 2013, 13:31:46 »
io, carissimo f_k, parlavo di qualità dell´organizzazione del CONI; come sai, a parte la parentesi fuori Roma, sono stato e sono un assiduo stadiaro da tempi immemori; il fatto è che mi lamentavo del fatto che, pagando circa 3,5mln€ annui, pretendo, ripeto per quelli che si fossero messi solo ora all´ascolto, pretendo che chi incassa i soldi debba, ripeto, debba, darmi un servizio adeguato.
Non bagni sudici, caffè indecente, assenza di latte e panini immangiabili; per non parlare di igiene e/o di personale di servizio sicuramente privo delle necessarie garanzie sanitarie !
Posso anche fare a meno di scale mobili e stufe, ma almeno la parte igienico/alimentare DEVE essere all´altezza. Sicuramente molti locali a Roma subiscono, da parte del Comune, controlli più severi ed accurati dell´Olimpico ! 
Non si tratta del fatto di stabilire se Roma sia o non sia per causa di uno stadio; ci mancherebbe.

Si tratta di una semplice transazione commerciale: io pago, tu DEVI darmi dei servizi all´altezza    >:(

Quanto alla visione, dalla Tevere la partita si vede bene; certo, se vai al Bernabeu o al Calderón stai almeno una 20ina di metri più vicino; è non è affatto male   ;)
 
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

ThomasDoll

Re:Non è uno stadio per vecchi
« Risposta #27 : Lunedì 25 Febbraio 2013, 13:45:27 »
Certo, l'abnegazione è una delle prime virtù per ogni tifoso. Del resto, inni e icone raccontano da decenni di tifosi sempre presenti, con la pioggia e con il vento, che disertano la comunione del figlio o il matrimonio della figlia, che c'erano sotto le sassaiole a Catanzaro, Bolzano, Perdasdefogu, Vanuatu e Cabo da Roca. Andare all'Olimpico, dove non piove sempre e non fa sempre freddo, anche se lo stadio è di gran lunga il posto più freddo di Roma, può non essere in tutti i casi una grandissima fatica, anzi, il più delle volte è piacevole. Ma il fatto che lo stadio non sia posto per vecchi è solo un pezzetto del mosaico che alla scomodità del sito aggiunge l'infinita scomodità del reperimento dei biglietti : una volta si partiva, si andava, si faceva il biglietto al botteghino e si entrava, oggi se ti viene voglia o se ti liberi all'ultimo momento è la fine, sei costretto a rinunciare o ad arrivare tardi. L'aggiunta della cretineria della violenza da stadio, verbale o fisica che sia, il prezzo del biglietto e l'offerta stucchevole e debordande del calcio televisivo compongono un quadro che dice: la TV paga, noi incassiamo, voi ve ne state a casa a guardare la TV e l'uomo campa. In Germania si dice di stadi pieni, con un clima infame e con un livello del calcio non certo superiore al nostro.  Se si vuole che la gente vada allo stadio basta creare le condizioni per farlo, i tifosi della Lazio sono sempre stati grandi frequentatori dello stadio, vicinissimi alla squadra. I numeri di decenni stanno a dimostrarlo... La mia sensazione è che nessuno pensa di avere interesse a portarci allo stadio. Anzi.

Offline LaLazioMia

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Re:Non è uno stadio per vecchi
« Risposta #28 : Lunedì 25 Febbraio 2013, 13:48:37 »
io, carissimo f_k, parlavo di qualità dell´organizzazione del CONI; come sai, a parte la parentesi fuori Roma, sono stato e sono un assiduo stadiaro da tempi immemori; il fatto è che mi lamentavo del fatto che, pagando circa 3,5mln€ annui, pretendo, ripeto per quelli che si fossero messi solo ora all´ascolto, pretendo che chi incassa i soldi debba, ripeto, debba, darmi un servizio adeguato.
Non bagni sudici, caffè indecente, assenza di latte e panini immangiabili; per non parlare di igiene e/o di personale di servizio sicuramente privo delle necessarie garanzie sanitarie !
Posso anche fare a meno di scale mobili e stufe, ma almeno la parte igienico/alimentare DEVE essere all´altezza. Sicuramente molti locali a Roma subiscono, da parte del Comune, controlli più severi ed accurati dell´Olimpico ! 
Non si tratta del fatto di stabilire se Roma sia o non sia per causa di uno stadio; ci mancherebbe.

Si tratta di una semplice transazione commerciale: io pago, tu DEVI darmi dei servizi all´altezza    >:(

Quanto alla visione, dalla Tevere la partita si vede bene; certo, se vai al Bernabeu o al Calderón stai almeno una 20ina di metri più vicino; è non è affatto male   ;)

Concordo su tutto, in particolare sulla mancanza di servizi moderni e civili, ed anche sulla visibilità dalla Tevere, che comunque è ben lungi dall'essere paragonabile con il Bernabeu, il Calderon e pure con lo stadio del tottenham, del newcastel o di uno stadio Turco.

Ma perchè ?, perchè nel 2013 , con l'offerta dirompente delle TV , a Roma non posso permettermi, avendo una certa e le capacita' economiche, di andarmi a tifare la Lazio vedendola al meglio e in comodita' e sicurezza??
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline BobLovati

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Re:Non è uno stadio per vecchi
« Risposta #29 : Lunedì 25 Febbraio 2013, 14:45:20 »
......................
Ma perchè ?, perchè nel 2013 , con l'offerta dirompente delle TV , a Roma non posso permettermi, avendo una certa e le capacita' economiche, di andarmi a tifare la Lazio vedendola al meglio e in comodita' e sicurezza??

forse perché Lazio e xxxx non vogliono capire che a Roma pòsto per 2 stadi non c´è; e non c´è n´è neppure la necessità. Questo se parliamo di stadio e basta.
Se poi, come giustamente vorrebbero le due società, lo stadio si fa come patrimonizzazione e costruzione di centri commerciali ed abitativi, fanno bene ad insistere.
Laziale, Ducatista e fiumarolo

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