Autore Topic: Lazio, derby: uno spiraglio per Zarate  (Letto 761 volte)

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Lazio, derby: uno spiraglio per Zarate
« : Venerdì 9 Novembre 2012, 15:04:19 »
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Si avvicina la stracittadina e, nonostante difficilmente partirà titolare, la prestazione contro il Panathinaikos fa ben sperare per un recupero dell'argentino. Lui ammette: "Da trequartista mi sono trovato bene, ho solo bisogno di giocare e ritrovare fiducia"

di Marco Ercole

ROMA - La vittoria per 3 a 0 ai danni del Panathinaikos ha riportato morale ed entusiasmo in casa biancoceleste. Tre punti che valgono molto, sia per la classifica del girone che per affrontare in condizioni ottimali il derby di domenica, come confermato dal direttore sportivo Igli Tare ai microfoni di Sky: "Era importante fare risultato, ci tenevamo a questo cammino in Europa e alla vigilia del derby volevamo una vittoria che potesse darci tanta fiducia. C'è stato un calo di tensione dopo la sosta per le nazionali, ma la nostra è una signora squadra quando segue le indicazioni dell'allenatore". Positivo anche il fatto di aver giocato a pochi giorni dalla stracittadina: "Avendo giocato ieri, arriviamo al derby con la tensione giusta. Con due gare così ravvicinate non hai tempo per pensare troppo e credo che la concentrazione sia molto alta, visto che è una partita del genere può dare la svolta al campionato".

LA LAZIO SI AVVICINA AL DERBY IN MODO POSITIVO - Il derby, d'altra parte, almeno dialetticamente è già iniziato. Da parte giallorossa ci sono state delle piccole frecciatine con Pallotta che ha definito Lotito "funny", divertente, ma Tare ha cercato subito di smorzare la tensione: "Concordo. Chi ha avuto modo di stare con lui, sa che è una persona a cui piace fare battute". Il direttore sportivo ha anche risposto al suo omologo Walter Sabatini che ha attribuito alla Lazio un complesso di inferiorità, in quanto in minoranza per ciò che riguarda il numero dei tifosi: "Sono meno numerosi ma più rumorosi. I nostri supporter sono stati sempre vicino alla squadra, soprattutto nell'ultimo periodo. C'è un grande attaccamento e saranno l'uomo in più in questa partita molto importante". Il dirigente della Lazio non intende giudicare gli avversari: "Onestamente non penso proprio alla Roma. Il rispetto è dovuto, è una grande squadra e una grande società. Però giochiamo in casa, davanti il nostro pubblico, e conta solo la vittoria. Non credo che i giallorossi siano avvantaggiati dal non giocare in Europa: dipende dalla mentalità con la quale entri in campo. Dobbiamo fare strada per arrivare dove vogliamo e la nostra intenzione è di essere una delle protagoniste di questo campionato". Tare non si risparmia però una piccola analisi tattica dei giallorossi: "La fase offensiva della Roma si conosce, si sa come gioca e quale modulo utilizza, un modulo molto offensivo ma sappiamo anche quali sono i loro punti deboli e come colpirli. Il loro allenatore fa parte ormai della storia del derby, lo ha vissuto su tutte e due le sponde e penso che una parte del suo cuore domenica sarà un po' laziale".

PER ZARATE SI ACCENDE UNO SPIRAGLIO - Nella vittoria di ieri con il Panathinaikos si è rivisto a tratti Mauro Zarate, in campo per 90 minuti e autore di una prestazione propositiva e vivace: "Nessuno mette in dubbio le sue qualità. Purtroppo, negli ultimi due anni il suo rendimento non è stato quello che tutti noi avevamo sperato. Ieri sera ha fatto una grande partita, si è mosso bene, ha cercato di essere importante per la squadra e questo ci fa piacere. Zarate è un patrimonio della Lazio, la sua situazione va seguita con grande attenzione. Se torna quello del primo anno, non può che essere un piacere vederlo giocare. Ha delle qualità che possono essere molto utili per questa squadra". Proprio l'argentino, ha poi parlato ai microfoni di LazioStyleRadio: "Con l'assetto di ieri ci siamo trovati bene. Io trequartista con Kozak e Floccari a fare le punte. È stata la serata di Libor che ha fatto due bellissimi gol e di Sergio che ha fatto il terzo dandoci la possibilità di stare tranquilli. La mia è stata una partita normale, ho lavorato per la squadra. Ma conosco le mie qualità, non posso mentire a me stesso e so che posso dare di più. Mi manca la fiducia in me stesso. Servono minuti e partite che ancora non ho. Ho solo bisogno di giocare".

LE SENSAZIONI DI ZARATE PER IL DERBY - Prestazione comunque positiva in un ruolo diverso dal solito: "In questa posizione di trequartista sto un po' più lontano dall'area. Devo cercare di aiutare la squadra e fare la differenza con le mie giocate. Il gol viene dopo. Ci ho provato su punizione, non ci sono riuscito ma alla fine l'importante è aver vinto". Avrebbe potuto segnare se l'arbitro gli avesse fischiato un calcio di rigore nel secondo tempo: "Il rigore c'era. Poi me l'ha detto pure Vitolo, il giocatore spagnolo. È incredibile, ha fatto come Klose ma non l'ha detto arbitro. L'assistente di linea era a due passi, davvero incredibile. Comunque è acqua passata". Al termine della gara Floccari ha speso belle parole per il suo compagno di reparto, spiegando come fosse certo che il pallone calciato da Maurito per il gol del tre a zero sarebbe arrivato proprio in quel punto: "Ai ragazzi dico sempre dove cerco di metterla. Vabbè, il punto preciso forse non è il caso di dirlo qui davanti a tutti [ride]. Il riferimento era Ciani comunque". Si avvicina il derby, difficilmente lo vedrà protagonista (almeno inizialmente) ma le sensazioni sono sempre fortissime: "C'è un po' di ansia. Il giorno prima non vedi l'ora di cominciare. Quando sei in campo e fai riscaldamento anche. La gente della Lazio è fantastica. È tutto bello. E quando vinci poi...". Infine una battuta sul momento biancoceleste: "Il gruppo sta bene. Peccato per queste partite in cui non abbiamo preso punti. Io sono fiducioso, è un grande progetto".

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