www.corriere.itDi nuovo tra i pali dopo un mese: il portiere torna per il derby contro la Roma che ha l'attacco più prolifico del campionatoROMA - Rientra Marchetti, dopo poco più di un mese dalla sua ultima apparizione in campionato: la Lazio torna nelle sue mani. Nelle due settimane che hanno visto crollare quasi tutte le certezze conquistate in tre mesi, Petkovic si trova a dover «ripartire da zero» pur provando almeno a recuperare alcuni degli equilibri che il Catania è riuscito a far saltare senza fatica. Un «reset» generale per riprendere da dove ci eravamo lasciati, per ripristinare l'approccio mentale di inizio stagione, ritrovare gli stimoli smarriti e, contro la Roma, cioè l'attacco più forte del campionato, provare a ricostruire partendo proprio dalla base, il portiere.
C'è voluta tutta la sua tenacia, una buona dose di fede e qualche accorgimento eredità della kick-box, ma alla fine Marchetti ce l'ha fatta: con sedute di allenamento ad intensità crescente il portiere è uscito senza ricadute dalla piccola lesione muscolare alla coscia destra rimediata nel riscaldamento pre-Milan (14 ottobre), guarda caso l'ultima traccia della squadra che aveva sorpreso tutti ad inizio stagione. Petkovic lo rivuole da subito al suo posto, a cose normali Marchetti costituisce una sicurezza per tutto il suo reparto, per come para e per come comanda i compagni della difesa a forza di strilli.
L'Europa League è il test per collaudarne la condizione. Per domani sera contro il Panathinaikos (Olimpico, ore 21.05), infatti, il tecnico ha scelto la via del turnover, e tra i vari Ciani, Cana, Scaloni, Onazi, Zarate, Floccari e Kozak, provati oggi in un 4-4-2, faranno eccezione i titolari Ledesma, Gonzalez, Mauri e proprio Marchetti, per il quale il test coi greci varrà come prova generale della Roma. Domenica ci sarà, il «thriller» è durato due settimane, ma lui, amante del genere, proverà a vincere il suo terzo derby su tre.
Petkovic ne fa una questione di gerarchie e di statistica. Negli oltre 15 giorni di stop di Marchetti, al suo secondo, Albano Bizzarri, sono toccate le gare che hanno fatto scivolare la Lazio nella crisi: Panathinaikos, Fiorentina, Torino e Catania, tutte buone prestazioni eccezion fatta per l'ultima, nella quale la papera sul primo gol di Gomez ha dato il via alla disfatta. Un caso?
Non c'è da infierire su Bizzarri, sicuramente un buon portiere, è il dato ad essere indiscutibile: in 16 partite tra campionato e coppa la Lazio ha preso 17 gol e, nelle sue 9 presenze, Marchetti ne ha subiti solo 6, di cui la metà segnati in una sera da Cavani. A Bizzarri il resto, 11 reti al passivo che raccontano di una sicurezza certamente incrinata, anche se non solo da lui.
Andrea Arzilli