Autore Topic: Torta diritti TV  (Letto 778 volte)

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Offline gondrano

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Torta diritti TV
« : Venerdì 26 Ottobre 2012, 17:10:36 »

ma come fanno Sampdoria e Fiorentina ad avere risultati storici superiori ai nostri?

http://www.lalaziosiamonoi.it/?action=read&idnotizia=29536

POMATA

Re:Torta diritti TV
« Risposta #1 : Venerdì 26 Ottobre 2012, 17:18:02 »
Difatti stanno sotto a noi, siamo la sesta forza in Italia.

Offline gondrano

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Re:Torta diritti TV
« Risposta #2 : Venerdì 26 Ottobre 2012, 17:24:22 »

Difatti stanno sotto a noi, siamo la sesta forza in Italia.

faccio riferimento all'ultima colonna

Offline pariolo 10

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Re:Torta diritti TV
« Risposta #3 : Venerdì 26 Ottobre 2012, 17:25:56 »
ma come fanno Sampdoria e Fiorentina ad avere risultati storici superiori ai nostri?

http://www.lalaziosiamonoi.it/?action=read&idnotizia=29536

Bisognerebbe verificare - come hanno fatto in Lega - le statistiche dal 46' ad oggi.

In ogni caso mi sembra un ottimo risultato, destinato a migliorare anche alla luce dei recenti piazzamenti della Lazio. Bravo Presidente.

Offline gondrano

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Re:Torta diritti TV
« Risposta #4 : Venerdì 26 Ottobre 2012, 17:56:10 »
Bisognerebbe verificare - come hanno fatto in Lega - le statistiche dal 46' ad oggi.

In ogni caso mi sembra un ottimo risultato, destinato a migliorare anche alla luce dei recenti piazzamenti della Lazio. Bravo Presidente.

il 1946 mi sembra una data un tantino troppo lontana per essere attendibile...
dovrebbero guardare i risultati degli ultimi 40-50 anni al massimo...

Offline SAV

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Re:Torta diritti TV
« Risposta #5 : Venerdì 26 Ottobre 2012, 19:26:56 »
il 1946 mi sembra una data un tantino troppo lontana per essere attendibile...
dovrebbero guardare i risultati degli ultimi 40-50 anni al massimo...

E' dal 46.
Siamo nettamente sotto la Fiorentina.
Mi stupisce invece essere sotto alla Samp.
Senza ponderare, da un lato, i 3 punti e i 2 punti e, dall'altro, i campionati a 16, 18 e 20 squadre, siamo davanti di un bel po'...

Offline disabitato

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Re:Torta diritti TV
« Risposta #6 : Venerdì 26 Ottobre 2012, 19:28:24 »
conta il piazzamento finale medio dal '46 ad oggi in serie A?
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline gondrano

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Re:Torta diritti TV
« Risposta #7 : Venerdì 26 Ottobre 2012, 19:44:55 »
Pensavo contassero i trofei vinti

Offline pariolo 10

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Re:Torta diritti TV
« Risposta #8 : Venerdì 26 Ottobre 2012, 20:06:31 »
Qui di seguito vi riporto l'art. 26 del decreto legislativo Melandri, ove è stabilito il criterio di riparto.

In sede di prima applicazione del presente decreto e tenuto conto delle regole determinate dall'organizzatore dei campionati di calcio di serie A e B, la ripartizione delle risorse assicurate dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi relativi al Campionato italiano di calcio di serie A, dedotte le quote di mutualita' di cui agli articoli 22 e 24, e' effettuata, a partire dalla stagione sportiva 2010-2011, con le seguenti modalita': una quota del 40 per cento in parti uguali tra tutti i soggetti partecipanti al campionato di serie A, una quota del 30 per cento sulla base dei risultati sportivi conseguiti e una quota del 30 per cento secondo il bacino di utenza.
2. La quota relativa al risultato sportivo, come individuata ai sensi del comma 1, e' determinata nella misura del 10 per cento sulla base dei risultati conseguiti da ciascuno dei partecipanti alla competizione a partire della stagione sportiva 1946/1947, nella misura del 15 per cento sulla base dei risultati conseguiti nelle ultime cinque stagioni sportive e nella misura del 5 per cento sulla base del risultato conseguito nell'ultima competizione sportiva.
3. La quota relativa al bacino di utenza, come individuata ai sensi del comma 1, e' determinata nella misura del 25 per cento sulla base del numero di sostenitori di ciascuno dei partecipanti alla competizione, cosi' come individuati da una o piu' societa' di indagini demoscopiche incaricate dall'organizzatore del campionato di calcio di serie A secondo i criteri dallo stesso fissati, e nella misura del 5 per cento sulla base della popolazione del comune di riferimento della squadra.

Offline pariolo 10

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Re:Torta diritti TV
« Risposta #9 : Venerdì 26 Ottobre 2012, 20:07:42 »
Il Decreto, poi, in linea generale, contiene una serie di disposizioni volte ad assicurare che la ripartizione delle risorse collettive derivanti dalla commercializzazione in forma centralizzata dei diritti audiovisivi sia caratterizzata da una spiccata mutualità.
A tal fine si prevede non soltanto la distribuzione a tutte le squadre partecipanti alla competizione di una quota prevalente del ricavato della commercializzazione in forma centralizzata dei diritti audiovisivi, comunque non inferiore al 40% (cfr. articoli 25 e 26), ma, altresì, l’assegnazione di una quota annua non inferiore al 6% del totale delle risorse assicurate dalla commercializzazione di diritti audiovisivi del campionato di calcio di serie A in favore dei club che fanno parte delle categorie professionistiche inferiori (art. 24).
Inoltre, si prevede che una quota non inferiore al 4% delle risorse complessive venga destinata a tre finalità: i) lo sviluppo dei settori giovanili delle società professionistiche, ii) la realizzazione di investimenti per la sicurezza, anche infrastrutturale, degli impianti sportivi e iii) il finanziamento di almeno due progetti per anno diretti a sostenere discipline sportive diverse da quella calcistica. Per il raggiungimento di tali finalità la legge provvede alla istituzione di un ente apposito, denominato “Fondazione per la mutualità generale negli sport professionistici a squadre” al quale è attribuita una percentuale imprecisata.
Ciò che resta delle risorse provenienti dalla negoziazione dei diritti audiovisivi viene assegnato alle singole società partecipanti alla competizione sulla base del bacino di utenza e dei risultati sportivi conseguiti da ciascuna di esse (articoli 25 e 26).

Offline gondrano

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Re:Torta diritti TV
« Risposta #10 : Sabato 27 Ottobre 2012, 19:27:21 »

http://tifosobilanciato.it/2012/10/23/diritti-tv-serie-a-ecco-la-simulazione-aggiornata-per-la-stagione-20122013/

http://www.slideshare.net/tifosobilanciato/nuovi-criteri-ripartizione-diritti-tv-in-serie-a

Circa un miliardo di Euro all’anno: questo è il valore dei diritti audiovisivi che la Lega di Serie A ha messo all’asta per il triennio che comprende le stagioni dal 2012/2013 al 2104/2015: una crescita di circa 100 milioni di euro al biennio precedente.

È con il Decreto Legislativo n. 9 del 09.01.2008 che si stabilisce che, a partire dalla stagione 2010/2011, sia “l’organizzatore della competizione” (la Lega di Serie A) ad avere il compito di:
predeterminare, in conformità ai principi e alle disposizioni del presente decreto, linee guida per la commercializzazione dei diritti audiovisivi recanti regole in materia di offerta e di assegnazione dei diritti audiovisivi medesimi, criteri in materia di formazione dei relativi pacchetti e le ulteriori regole previste dal presente decreto”.

La Lega di Serie A ha recepito tale compito ed identificato le Linee Guida da applicare, modificando il proprio Statuto il 1° luglio 2010. L’art. 19, che è intitolato “Criteri di ripartizione dei proventi derivanti dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi”.

Le Linee Guida prevedono che dopo aver identificato l’importo complessivo ottenuto (definito “Risorse Economiche”) si proceda innanzitutto ad attribuire i contributi a favore delle società che retrocedono in serie B: si tratta, per ogni squadra, di una somma di 5 milioni di Euro per il primo anno e di 2,5 milioni di Euro per il secondo anno (queste cifre sono dimezzate nel caso in cui la società retrocessa abbia disputato un solo campionato di Serie A).

La somma che residua viene definita “Risorse Economiche Nette” (che abbrevieremo in “REN”) e viene ripartita sulla base di tre differenti macro-criteri:
- 40% in parti uguali;
- 30% sulla base del bacino d’utenza (25% sulla base dei sostenitori e 5% sulla base della popolazione residente nel Comune in cui gioca la squadra);
- 30% sulla base dei risultati ottenuti dalla squadra (5% sulla base dei risultati della stagione, 15% sulla base dei risultati del quinquennio precedente, 10% sulla base dei risultati storici dal 1946/47).

Prima quota: Ripartizione in parti uguali (circa 390 milioni)
È il più semplice da definire: secondo il criterio 2(a) una quota pari al 40% viene suddivisa fra le 20 società di calcio, cui spettano quindi un 2%  cadauna. Esiste quindi un minimo garantito pari a circa 19,6 milioni di Euro.

Seconda quota: Bacino d’utenza (circa 255 milioni)
È stata quella che ha generato lo scontro nel corso dell’estate 2011. Nel mese di novembre 2011 è stato trovato un accordo, assegnando l’incarico di identificare i bacini di utenza a tre società demoscopiche [2], giungendo addirittura a nominare un quarto esperto perché le controllasse e ne certificasse il risultato.
Una prima fetta, la più consistente (25%) viene attribuita in base al numero di “Sostenitori” di ciascuna squadra (prevedendo un tetto massimo del 25% che nessuna di queste potrà superare).
La seconda fetta (5%) viene invece assegnata sulla base del numero di cittadini residenti nei Comuni delle squadre. Viene specificato che nei casi di Comuni che ospitano due squadre (in questo campionato Milano e Roma) ciascuna di esse ha diritto a considerare l’intera popolazione del proprio Comune.

Terza quota: Risultati sportivi (circa 255 milioni)
L’ultima quota di risorse viene attribuita sulla base dei risultati sportivi ottenuti dalle singole squadre. Questa è di più facile definizione, essendo costruita su tre sotto-criteri oggettivamente riscontrabili:
Una prima parte (5%) viene assegnata sulla base della stagione conclusa. Alle squadre viene assegnato un punteggio decrescente (da 20 ad 1) sulla base della classifica e ciascuna di essere ha diritto ad una quota pari al rapporto fra il proprio punteggio ed il totale dei punteggi di tutte le società di serie A.
Una seconda parte (15%) effettua lo stesso tipo di calcolo ma sulla base dei risultati del quinquennio antecedente la stagione presa precedentemente ad esame. La quota delle REN spettanti viene calcolata sulla somma dei punteggi ottenuti nel periodo.
L’ultima parte (10%) prende infine in considerazione i risultati storici della squadra, a partire dalla stagione 1946/47. In questo caso vengono assegnati punti sulla base di vari elementi (anni di permanenza nelle serie professionistiche, titoli nazionali ed internazionali vinti) ed il calcolo delle REN spettanti viene fatto sulla somma del punteggio ottenuto nel periodo.
Secondo l'articolo il punteggio relativo dovrebbe essere calcolato così:
10 punti per ogni stagione in serie A dal 1946-47 al 2006-2007 (perché l'ultimo quinquennio si calcola a parte)
7 punti per ogni campionato di B
4 punti per ogni campionato di C1
2 punti per ogni campionato di C2
4 punti per ogni scudetto
2 punti per ogni coppa italia
1 punto per ogni supercoppa italiana
5 punti per ogni coppa dei campioni
3 punti per la coppa delle coppe
2 punti per la coppa uefa
1 punto per la supercoppa europea
1 punto per la coppa intercontinentale

ci sono delle assurdità, come assegnare alla trigoriese 2 punti per la vittoria della coppa delle fiere o assegnare punti per la partecipazione alle serie C1 e C2...


Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:Torta diritti TV
« Risposta #11 : Sabato 27 Ottobre 2012, 20:01:13 »

ci sono delle assurdità, come assegnare alla trigoriese 2 punti per la vittoria della coppa delle fiere
Sei sicuro? li c'è scritto coppa uefa e non coppa delle fiere.
Non sono tifoso di una squadra, sono Laziale!

Giglic

Re:Torta diritti TV
« Risposta #12 : Sabato 27 Ottobre 2012, 20:04:26 »
http://tifosobilanciato.it/2012/10/23/diritti-tv-serie-a-ecco-la-simulazione-aggiornata-per-la-stagione-20122013/

http://www.slideshare.net/tifosobilanciato/nuovi-criteri-ripartizione-diritti-tv-in-serie-a

Circa un miliardo di Euro all’anno: questo è il valore dei diritti audiovisivi che la Lega di Serie A ha messo all’asta per il triennio che comprende le stagioni dal 2012/2013 al 2104/2015: una crescita di circa 100 milioni di euro al biennio precedente.

È con il Decreto Legislativo n. 9 del 09.01.2008 che si stabilisce che, a partire dalla stagione 2010/2011, sia “l’organizzatore della competizione” (la Lega di Serie A) ad avere il compito di:
predeterminare, in conformità ai principi e alle disposizioni del presente decreto, linee guida per la commercializzazione dei diritti audiovisivi recanti regole in materia di offerta e di assegnazione dei diritti audiovisivi medesimi, criteri in materia di formazione dei relativi pacchetti e le ulteriori regole previste dal presente decreto”.

La Lega di Serie A ha recepito tale compito ed identificato le Linee Guida da applicare, modificando il proprio Statuto il 1° luglio 2010. L’art. 19, che è intitolato “Criteri di ripartizione dei proventi derivanti dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi”.

Le Linee Guida prevedono che dopo aver identificato l’importo complessivo ottenuto (definito “Risorse Economiche”) si proceda innanzitutto ad attribuire i contributi a favore delle società che retrocedono in serie B: si tratta, per ogni squadra, di una somma di 5 milioni di Euro per il primo anno e di 2,5 milioni di Euro per il secondo anno (queste cifre sono dimezzate nel caso in cui la società retrocessa abbia disputato un solo campionato di Serie A).

La somma che residua viene definita “Risorse Economiche Nette” (che abbrevieremo in “REN”) e viene ripartita sulla base di tre differenti macro-criteri:
- 40% in parti uguali;
- 30% sulla base del bacino d’utenza (25% sulla base dei sostenitori e 5% sulla base della popolazione residente nel Comune in cui gioca la squadra);
- 30% sulla base dei risultati ottenuti dalla squadra (5% sulla base dei risultati della stagione, 15% sulla base dei risultati del quinquennio precedente, 10% sulla base dei risultati storici dal 1946/47).

Prima quota: Ripartizione in parti uguali (circa 390 milioni)
È il più semplice da definire: secondo il criterio 2(a) una quota pari al 40% viene suddivisa fra le 20 società di calcio, cui spettano quindi un 2%  cadauna. Esiste quindi un minimo garantito pari a circa 19,6 milioni di Euro.

Seconda quota: Bacino d’utenza (circa 255 milioni)
È stata quella che ha generato lo scontro nel corso dell’estate 2011. Nel mese di novembre 2011 è stato trovato un accordo, assegnando l’incarico di identificare i bacini di utenza a tre società demoscopiche [2], giungendo addirittura a nominare un quarto esperto perché le controllasse e ne certificasse il risultato.
Una prima fetta, la più consistente (25%) viene attribuita in base al numero di “Sostenitori” di ciascuna squadra (prevedendo un tetto massimo del 25% che nessuna di queste potrà superare).
La seconda fetta (5%) viene invece assegnata sulla base del numero di cittadini residenti nei Comuni delle squadre. Viene specificato che nei casi di Comuni che ospitano due squadre (in questo campionato Milano e Roma) ciascuna di esse ha diritto a considerare l’intera popolazione del proprio Comune.

Terza quota: Risultati sportivi (circa 255 milioni)
L’ultima quota di risorse viene attribuita sulla base dei risultati sportivi ottenuti dalle singole squadre. Questa è di più facile definizione, essendo costruita su tre sotto-criteri oggettivamente riscontrabili:
Una prima parte (5%) viene assegnata sulla base della stagione conclusa. Alle squadre viene assegnato un punteggio decrescente (da 20 ad 1) sulla base della classifica e ciascuna di essere ha diritto ad una quota pari al rapporto fra il proprio punteggio ed il totale dei punteggi di tutte le società di serie A.
Una seconda parte (15%) effettua lo stesso tipo di calcolo ma sulla base dei risultati del quinquennio antecedente la stagione presa precedentemente ad esame. La quota delle REN spettanti viene calcolata sulla somma dei punteggi ottenuti nel periodo.
L’ultima parte (10%) prende infine in considerazione i risultati storici della squadra, a partire dalla stagione 1946/47. In questo caso vengono assegnati punti sulla base di vari elementi (anni di permanenza nelle serie professionistiche, titoli nazionali ed internazionali vinti) ed il calcolo delle REN spettanti viene fatto sulla somma del punteggio ottenuto nel periodo.
Secondo l'articolo il punteggio relativo dovrebbe essere calcolato così:
10 punti per ogni stagione in serie A dal 1946-47 al 2006-2007 (perché l'ultimo quinquennio si calcola a parte)
7 punti per ogni campionato di B
4 punti per ogni campionato di C1
2 punti per ogni campionato di C2
4 punti per ogni scudetto
2 punti per ogni coppa italia
1 punto per ogni supercoppa italiana
5 punti per ogni coppa dei campioni
3 punti per la coppa delle coppe
2 punti per la coppa uefa
1 punto per la supercoppa europea
1 punto per la coppa intercontinentale

ci sono delle assurdità, come assegnare alla trigoriese 2 punti per la vittoria della coppa delle fiere o assegnare punti per la partecipazione alle serie C1 e C2...

Questo è un testo dell'anno scorso...

Offline disabitato

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Re:Torta diritti TV
« Risposta #13 : Domenica 28 Ottobre 2012, 08:26:35 »
Per i viola ed il napolisoccer2004 vengono considerati i risultati post fallimento?
Perchè il Napoli del cine panettone non è quello di maradona...
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