«La z i o , non s e i anc o r a a l t op»
Petkovic alla squadra: «Possiamo migliorare sul piano tecnico,
tattico e mentale. Il derby? Ci sto pensando...»
di Fabrizio Patania
ROMA - E un perfezionista, non si stanca di
migliorare e quei due gol del Milan, nonostante la
partita fosse finita con la vittoria, sabato sera
avevano tolto mezzo sorriso a Petkovic. Ieri, alla
ripresa degli allenamenti, è entrato negli
spogliatoi e ha parlato chiaro alla Lazio: «Siamo
a buon punto nel processo di crescita, ma come
ho ricordato ai ragazzi non ancora al 100 per
cento. Ci sono tanti margini di miglioramento.
Parlo dal punto di vista tecnico, tattico e
mentale» ha raccontato il tecnico
bosniaco-croato. Unora
di grande calcio e una
flessione nel finale con
il Milan, che ha sfiorato
la rimonta. Petkovic ha
rivisto la partita ed è tornato ad analizzarla. «Sono contento
per i tre punti. Ci danno la consapevolezza di poter vincere
queste partite. I due gol erano evitabili, ma dallaspetto
negativo prendo il positivo, che ci porterà a lavorare ancora di più, a pensare di non
essere arrivati al top» . Quasi la medicina giusta per non farsi travolgere dalleuforia.
«Ma la mia squadra, dopo il secondo gol realizzato dal Milan, ha avuto la forza e la
capacità di riprendere in pugno la partita e di fermare il gioco. Nella ripresa abbiamo
concesso qualcosa, ma anche costruito più occasioni degli avversari. E mancata la
cattiveria per dargli la botta definitiva con il 4-0 o il 4-1. Nel primo tempo, invece,
eravamo stati cinici». Questa volta la Lazio ha colpito duro senza bisogno di dominare:
«Il Milan ha giocato aperto, in modo aggressivo. Le altre squadre sinora si erano
chiuse».
EUROPA - Nel consueto zoom di Lazio Style Radio, Petkovic è tornato a parlare di
una squadra camaleontica: «Dopo il gol di Hernanes, abbiamo dominato la partita.
Voglio una squadra pronta a soffrire e rinascere, abituata a imporre il suo gioco
oppure a riprenderlo dopo averlo mollato» . I progressi si vedono, la mentalità anche:
«In occasione del gol di Klose eravamo con quattro giocatori nellarea del Milan. Si
deve attaccare così». Domani volerà ad Atene. «Partita tosta con il Panathinaikos, è
stata dura in Grecia anche per il Tottenham. Hanno una tifoseria calda. Rispetto, non
paura. Andremo a giocare a viso aperto» . Misurato nelleuforia. «Mi fa piacere che i
tifosi volino, ma noi dobbiamo restare con i piedi per terra. Mi fa piacere essermi
avvicinato alla gente, ma sono i ragazzi a meritare i complimenti» . Tiene sulla corda
Onazi e Zarate. «Per loro ci sono sempre le possibilità, ma loro devono spingermi a
dargli la possibilità» . Ha sorriso pensando al derby. «E il giorno dopo il 10, vero? Il
derby è speciale, ma devo pensare a tante partite prima e stavo già pensando a come
far riposare qualche giocatore per la partita con la Roma...» .
PRESIDENTE INDISPETTITO «Viola, basta lamentele»
ROMA - Ha parlato del suo incontro con Petkovic, delle polemiche arbitrali sollevate
dalla Fiorentina e ha blindato Hernanes, uno dei suoi gioielli. Ecco una sintesi di Lotito,
intervenuto al Gr Parlamento. Su Petkovic. «Era un allenatore che seguivo. Proposi a
Reja di prolungare il contratto ma lui declinò l'invito perché
riteneva non ci fossero più le condizioni ambientali e io mi
accinsi ad esplorare altre soluzioni, ebbi un primo contatto
con Pektovic, mi era stato segnalato ma sono abituato a
verificare le cose de visu. Quando l'ho incontrato con il ds
Tare mi è piaciuto per le sue qualità morali, perché ha
lavorato alla Caritas e aveva un carattere forte e
determinato, oltre ad essere un poliglotta» . La Lazio è
trascinata da Klose ed Hernanes. «Klose è fantastico, un
campione non solo sul campo ma nella vita. Hernanes ha
grande forza di concentrazione, è molto volitivo. Quanto vale
il brasiliano? Non è sul mercato, non mi pongo il problema. Una proposta indecente?
Non ci siamo preoccupati, non ne abbiamo bisogno» . Infine la Fiorentina. «Viola non
tutelati? Siamo stati sempre abituati a misurarci sui nostri problemi, gradiremo non ci
fossero delle esternazioni che possano disturbare. Errare humanun est, ma non mi
sembra ci sia un atteggiamento della classe arbitrale di questa natura. Se ci sono
problemi vanno visti all'interno delle istituzioni e non esternarli, altrimenti sembra di
lanciare un grido d'allarme che può creare dei condizionamenti» .
MARCHETTI TORNERÀ A CATANIA Uno stop di 7-10 giorni per il
portiere della Lazio. Ederson salterà anche Firenze
di Fabrizio Patania
ROMA - Lesione muscolare inferiore al primo
grado. E poco meno di uno stiramento per
Federico Marchetti, questo lesito degli esami
clinici sostenuti ieri alla Paideia. Sè fatto male al
bicipite femorale della coscia destra sul finire del
riscaldamento prima della partita con il Milan e
non aver cominciato neppure a giocare è stata
una piccola fortuna: si sarebbe potuto fare male
sul serio. Così si tratta di un infortunio da non
sottovalutare, ma lieve, e che potrebbe essere
riassorbito nel giro di 7-10 giorni. Allinizio della
prossima settimana,
Marchetti verrà
sottoposto a nuovi
controlli e si capirà
come avrà reagito alle
cure fisioterapiche.
Salterà di sicuro Atene
e la trasferta di Firenze.
Forzando, e se tutto
filerà liscio, potrebbe
rientrare con il Torino.
Ma è logico presumere che non verranno presi
rischi. Petkovic conta di riaverlo per la partita di
Catania, domenica 4 novembre: giocarne una
prima del derby con la Roma (domenica 11)
sarebbe lideale. «E un peccato linfortunio di Marchetti, ma ho pieno fiducia negli altri
portieri. Vedo da quattro mesi come si allenano» ha spiegato Petkovic, riferendosi a
Bizzarri e forse anche a Carrizo, tornato più maturo e ad altissimo livello dal prestito al
Catania. Non è in lista Uefa lex numero uno del River Plate e non potrà essere
convocato per la trasferta di Europa League. Ad Atene Petkovic porterà Tiziano
Scarfagna (portiere della Primavera) in panchina e il baby Guerrieri in tribuna come
terzo.
BRASILIANO - Mancherà anche Ederson, costretto a rallentare. Sera fatto male prima
della sosta con il Maribor, non ha ancora recuperato. Dopo gli esami clinici di ieri lo
staff medico ha spiegato che il brasiliano verrà sottoposto a fisioterapia per altri 5-7
giorni e tornerà con il gruppo quando avrà risolto linfortunio alladduttore della coscia
sinistra. Niente Firenze. Lobiettivo è riconsegnarlo a Petkovic per la sfida con il Torino.
TURNOVER - Il tecnico bosniaco non ha ancora deciso come modulare il turnover ad
Atene. Ha spiegato di dover controllare le condizioni di Lulic (ieri differenziato), uscito
contuso dalla partita con il Milan. E ha confermato lidea di lasciare a riposo Klose.
48 of 211
«Parlerò con Miro e con molti altri giocatori» . Floccari guiderà lattacco. Radu (ieri ha
compiuto 26 anni) viaggia verso la prima convocazione, ma è difficile che possa
essere impiegato dallinizio. «Ha giocato venti minuti di partitella, sta bene e ha voglia,
ma è ancora a corto di fiato» . In lista Uefa mancano Rocchi, Brocchi e Diakitè. Ciani
dovrebbe prendere il posto di Biava. Mauri gioca di sicuro e Candreva quasi
certamente. In mezzo al campo Petkovic potrebbe allestire il trio formato da Cana,
Onazi ed Hernanes, a meno che non spuntino le ipotesi alternative di 4-4-2 o 3-5-2
con Radu titolare.
F E M M I N I L E
Calcio a 5 Riscatto e goleada sul Napoli
ROMA - La S.S. Lazio Calcio a 5 Femminile torna alla vittoria. E lo fa nella terza
giornata di serie A, con una goleada al termine di una gara giocata con grande
carattere contro il Woman Napoli. A dare il via alle marcature ci pensa Mannavola con
un tiro da fuori area, dopo 7. Pronta è la reazione delle partenopee, che con Vitale
infilano la porta biancoceleste. Il testa a testa prosegue per tutto il primo tempo, che si
chiude col vantaggio di 3-1, grazie alle altre due reti di Guercio e della solita
Mannavola, questultima a segno su tiro libero. Nella ripresa la supremazia laziale
continua: una doppietta di Ilaria Coviello e il primo gol di stagione di Sanchez al 25
porta le ragazze allenate da Massimiliano Sega a chiudere col punteggio di 6-1.
CARATTERE - «Abbiamo giocato una buona gara contro unavversaria difficile -
commenta Paola Guercio -. Siamo scese in campo determinate, perché volevamo
riscattarci dalla brutta prestazione di Montesilvano; alla fine siamo riuscite nellintento
grazie ad unottima prestazione di gruppo. Nonostante la Woman Napoli abbia
incentrato la gara sulla fisicità, abbiamo risposto colpo su colpo, senza cedere di un
millimetro. E stata una prova di gran carattere».
GIOVEDI EUROPA LEAGUE
Il Panathinaikos in crisi aspetta i biancocelesti Ferreira rischia il
posto
La sfida contro la Lazio savvicina ma per il
Panathinaikos il momento non è di certo dei
migliori; i verdi di Atene sono stati fermati per 1-1
in casa contro lAris nellultima gara di campionato
domenica, allontanandosi ulteriormente dalla
capolista Olympiakos ormai troppo lontana: il
Pana, che ha chiuso al secondo posto lo scorso
campionato greco, si trova già allottavo posto
con otto punti conquistati in sette gare, a -13 dai
rivali. Una situazione ideale per la Lazio per
affrontare gli ellenici; ma la squadra di Petkovic
giovedì dovrà stare attenta a diversi fattori. Il
tecnico Jesualdo Ferreira, ex commissario
tecnico del Portogallo Under 21 e vice allenatore
della Nazionale maggiore, ha lavorato molto
nella giornata di ieri in fase offensiva, cosa che è
mancata molto alla squadra nelle ultime gare.
Anche contro l'Aris, infatti, i verdi di Atene sono
andati a segno solo su rigore al 77 con
Christodoulopoulos, non sfruttando oltretutto la superiorità numerica creatasi.
PRECEDENTI - Ma per il Panathinaikos la sfida di Atene alla Lazio sarà una prima
assoluta in gare ufficiali, anche se il suo bilancio nei 20 confronti contro le italiane è di
6 vittorie, 5 pareggi e 9 sconfitte. Ma, a far tornare il sorriso a Ferreira, sono le ultime
tre sfide tra il Panathinaikos e le squadre italiane, tutti vinti dai greci l'ultimo dei quali il
3-2 in casa e fuori contro la Roma nei sedicesimi della Coppa Uefa 2009/10.
BOUMSONG - Nella sfida ai biancocelesti Ferreira punterà deciso sull'esperienza di
Jean-Alain Boumsong, che ritroverà il suo vecchio compagno di squadra Ederson dei
tempi dell'Olympique Lione. Assieme all'ex Juventus, davanti al portiere Karnezis, ci
saranno Vyntra, Velázquez e Spyropolous, tutti in buone condizioni fisiche. In mediana
spazio a Ibrahim Sissoko, Leto e Vitolo, quest'ultimo già compagno di squadra del
laziale Lionel Scaloni ai tempi del Real Racing Club (2006/07), ancora in dubbio,
potrebbe essere rimpiazzato da uno tra Zeca e Marinos. In attacco Christodoulopoulos
e Owusu-Abeyie, con Toche che chiede con insistenza spazio. Ad Atene sperano di
poter tirare uno scherzetto alla Lazio per dare una svolta alla stagione, fin qui poco
brillante. E salvare anche la panchina di Jesualdo Ferreira, che in molti vedono
traballante.
L 8 N O V E M B R E
Sono in vendita i biglietti per la gara di ritorno
ROMA - Sono stati messi in vendita da ieri anche i biglietti per la partita di ritorno tra
Lazio e Panathinaikos, in calendario giovedì 8 novembre (ore 21,05) allOlimpico,
appena tre giorni prima del derby. Si possono acquistare presso i negozi Lazio Style e
le ricevitorie della Lottomatica. Prezzi contenuti. A parte la tribuna autorità (120 euro) e
la Monte Mario (70) sono bassi negli altri settori. La Tevere Top costa 50 euro, la
tribuna Tevere 35. Servono 16 euro per Distinti e Curve. Giovedì saranno circa 250 i
tifosi che seguiranno la Lazio ad Atene. Una trasferta a rischio per motivi di ordine
pubblico.
F a b i o L I V E R A N I
«Due linee mediane straordinarie Hernanes è grande, io mi
rivedo in Pizarro: la sua assenza peserà»
di Fabio Massimo Splendore
Dal 2001 al 2006 alla Lazio, dal 2006 al 2008 alla Fiorentina. Fabio Liverani, che oggi
allena gli Allievi regionali del Genoa, è il doppio ex della prossima sfida del Franchi.
Due linee mediane di palleggiatori a confronto: pane per i denti di Liverani, che è stato
un perno prima del centrocampo biancoceleste e poi di quello viola.
Fotagrafando il momento delle due squadre che partita è lecito aspettarsi?
«Garantirà spettacolo. In uno stadio che si è riconciliato totalmente con la Fiorentina»
Si aspettava una Lazio terza forza del campionato?
«Direi proprio di sì. Lintelaiatura è quella da qualche anno, i giocatori si conoscono e
hanno acquisito maggiore consapevolezza. La Lazio è una squadra tosta che abbina
qualità e quantità. Hernanes e Klose sono le stelle».
Petkovic ha capito subito il calcio italiano.
«Per quello che ho visto e che ho sentito è un tecnico che abbina maturità ed
esperienza, che ha lavorato bene in estate per conoscere e farsi conoscere dai
giocatori. Alla fine ha adattato il suo calcio alla squadra: sinonimo di grande
intelligenza».
Il ct Prandelli ha definito la Fiorentina rivelazione del campionato: concorda?
«Del tutto. La squadra è cambiata tantissimo e non sempre, quando si fanno restyling
così profondi, si riescono a trovare subito amalgama e trame di gioco. Il merito è
sicuramente del tecnico, nuovo anche lui. La società è stata lungimirante nella scelta
di Montella e nellaffiancarlo totalmente nella costruzione del progetto attraverso i
giocatori che poi sono arrivati. Questo è lo spirito viola».
Due linee mediane di palleggiatori. Le piacciono?
«Tantissimo e sono anche bene assortite in termini di qualità e quantità. La squadra
viola ha più tecnica e meno fisico rispetto alla Lazio».
Il giocatore che le somiglia di più?
«Per caratteristiche direi Pizarro».
Che mancherà contro la Lazio. Assenza pesante?
«Indubbiamente sì. Anche se nel suo ruolo ho visto far bene Borja Valero e anche
Olivera. Vuol dire che la squadra ha dentro meccanismi che le consentono di
sopperire. Comunque, finché non tornerà al top Aquilani, certo che lassenza di Pizarro
può pesare».
Nella Lazio lei riconosce ad Hernanes la possibilità di spostare gli equilibri.
Perché?
«Hernanes è eccezionale. Tatticamente mi sembra il Perrotta di Spalletti: lui forse ha
meno inserimento ma più qualità. Sta segnando tanto».
Chi vince?
«Se vi dico che è da tripla pensate sia una frase fatta per uscire da un impaccio. E
invece è così: ci sono due handicap, la Fiorentina non ha Pizarro e la Lazio gioca
giovedì in Europa. Se uno dei due pesa meno ci potrà essere un vincitore. Se no...».
La z i o spi e t a t a e c c o i nume r i
Biancocelesti a confronto con la Fiorentina, rivale di domenica:
fanno pochi passaggi per arrivare al tiro. E sbagliano molto poco
di Alberto Polverosi
In questo inizio di stagione, Cesare Prandelli si è
soffermato su due squadre e su due allenatori: la
Fiorentina e la Lazio, Montella e Petkovic. Per il
ct sono le rivelazioni liete di questo campionato.
Uguali nella sorpresa, diverse nel modo di
esserlo. Oggi la Lazio ha 6 punti in più della
Fiorentina, che ha perso 4 punti veri e pesanti
per colpa sua (rigore sbagliato a 2 dalla fine e
vantaggio sprecato con un uomo in più a Parma)
e per colpa di tre sviste dellarbitro Guida
(domenica, col Chievo). Ma se la Lazio può
essere la terza candidata, dopo Napoli e Inter, al
ruolo di anti-Juve, la Fiorentina è la squadra che
più ha fatto soffrire i campioni dItalia sul piano
del gioco.
FREDDEZZA ED
ERRORI - Ma come
giocano Fiorentina e
Lazio? E quali sono i
punti in comune e quelli
diversi fra le due
squadre? Cè un dato
statistico che spiega,
meglio di altri particolari, quanto viola e laziali
siano distanti come impostazione e soprattutto
finalizzazione del gioco. In queste prime 8
giornate la squadra di Montella ha tirato in e
verso la porta 130 volte, la Lazio si è fermata
poco sotto, a 117. Ma guardate cosa accade
quando servono freddezza e precisione: su 130
conclusioni, lattacco della Fiorentina ha
inquadrato lo specchio della porta solo 37 volte,
in pratica una volta ogni 3 tiri e mezzo; su 117
tiri, la Lazio ha preso la porta in 45 occasioni,
vale a dire una volta ogni 2 tiri e mezzo. Terzo
passaggio, quello decisivo, i gol: la Lazio ha il
secondo attacco del campionato con 15 reti, la
Fiorentina ne ha segnate solo 9, alla squadra di
Petkovic bastano 8 tiri verso la porta o nello
specchio per segnare un gol, a quella di Montella
ne occorrono 15, poco meno del doppio. E una
statistica che rende con chiarezza il modo
diverso di stare in campo delle due squadre, laloro diversa interpretazione. La Fiorentina crea
molto e segna poco, la Lazio crea quanto basta
per segnare molto.
POSSESSO E PASSAGGI - Secondo i dati del
sito della Lega di Milano, Fiorentina e Lazio
hanno un possesso palla quasi identico.
Facendo la media delle 8 gare di campionato, i
laziali arrivano a 2722??, i toscani a 2720??.
Cambia però la zona del campo dove le due
formazioni mantengono il possesso del pallone,
come indica la supremazia territoriale, cioè il
tempo totale di possesso palla di una squadra
nella metà campo degli avversari, dove la Fiorentina ha tenuto il pallone per 1424??
(meglio ha fatto solo la Roma con 1712??). In questa classifica la Lazio è al 14° posto
con 905??, cinque minuti meno dei viola. Da qui si capisce labilità della squadra di
Petkovic di sfruttare la velocità della manovra negli ultimi 30-40 metri: per arrivare al
gol non ha bisogno di soggiornare in mezzo alla difesa avversaria, come fa invece la
Fiorentina dei palleggiatori.
RICCHEZZA DI PASSAGGI - Per rendere ancora più completa lidea ci si può
soffermare sui palloni giocati e sulla percentuale dei passaggi riusciti. In questo caso,
la Fiorentina del doppio regista Pizarro-Borja Valero ha il netto sopravvento sulla
Lazio: i viola hanno giocato 648 palloni (solo la Roma di più: 790), prima della Lazio ci
sono invece 15 squadre visto che di palloni ne ha giocati appena 495. Petkovic non ha
bisogno di preparare nei dettagli lazione dattacco, punta sulla sveltezza dei suoi
rifinitori, mentre la Fiorentina, finora, ha sempre avuto un tocco in più e talvolta un
tocco di troppo. Certo, lo spettacolo acquista molto se una squadra (quella di Montella)
arriva al 70,7 per cento di passaggi riusciti, ma latto finale per ora premia di più la
Lazio.