Autore Topic: Pintos e Santos, la nuova Lazio volerà sulle fasce  (Letto 1055 volte)

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Offline Daniela

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Pintos e Santos, la nuova Lazio volerà sulle fasce
« : Mercoledì 2 Giugno 2010, 11:58:54 »
Il Messaggero



Che sia 3-5-2 o 3-4-3 la nuova Lazio che sta nascendo volerà sulle fasce. Già, perché dopo Pablo Pintos (ieri sera definiti gli ultimi dettagli con l’agente Fonseca, anche se ora va liberato un posto da extracomunitario; Muslera invece si lega sino al 2015) Lotito concede il bis e blocca il brasiliano, con passaporto portoghese, Fabio Santos che attualmente gioca nel Gremio. Terzino sinistro, classe ‘85, contratto in scadenza nel prossimo dicembre, il difensore costa 2,4 milioni. L’affare non è concluso ma potrebbe sbloccarsi definitivamente la prossima settimana quando l’agente del calciatore, Gilmar Rinaldi, tornerà in Italia per far firmare Adriano con la Roma. Quella sarà anche l’occasione per mettere nero su bianco con la Lazio. Un colpo che il ds Tare avrebbe voluto tener segreto e rivelare solo dopo la partenza di Kolarov (pronta l’offerta del Real di 18 milioni) ma che è invece venuto alla luce, creando disappunto a Formello. Ma chi è Fabio Santos? Si professa ‘atleta di Cristo’ e ha iniziato la sua carriera nelle giovanili del San Paolo, facendo il suo debutto in prima squadra nel 2003 in una gara di coppa Sudamericana contro il Gremio. Nel 2004 diventa titolare: l’anno seguente vince il campionato Paulista e la Coppa Libertadores, oltre al campionato del mondo per club. Dopo una parentesi in Giappone con il Kashima Antlers, nel 2007 passa al Cruzeiro per poi a fine stagione trasferirsi al Monaco. Qui gioca molto poco (5 gare, 1 gol) e fa ritorno in Brasile, stavolta al Santos. Nel gennaio del 2009 cambia nuovamente squadra e arriva al Gremio. Al momento è reduce da cinque settimane di stop per un problema al tendine del piede destro che si è lesionato in un incidente domestico: «E’ un infortunio particolare – ha spiegato – Si è rotto il vetro dello specchio del box in bagno e mi è caduto addosso. Stavo con mia figlia Eduarda di 2 anni e per proteggerla non sono riuscito ad evitarlo. Ora va molto meglio: essendo rimasto per molto tempo immobilizzato sto facendo del lavoro di potenziamento muscolare. La ferita però si è cicatrizzata e muovo normalmente le dita del piede. Sono pronto per riprendere a giocare». Calciatore abbastanza sfortunato: il 7 agosto dello scorso anno, infatti, si era fratturato il piede sinistro dovendo rimanere fuori dai campi di gioco per oltre due mesi. E’ un terzino sinistro “tattico”, alla europea per intenderci, non certo simile a Roberto Carlos. Questo gli ha creato qualche problema con la tifoseria del Gremio: «Lavoro molto per la squadra, sono meno appariscente rispetto ad altri – spiega - A volte i fischi non li capisco: corro, sudo, creo, mi prodigo in marcatura eppure c’è sempre qualcuno che mi contesta. Comunque per me parla la carriera». Qualche settimana fa è stato visionato anche dalla Roma (è della scuderia di Gilmar Rinaldi, la stessa di Adriano e Simplicio) e dal Genoa.

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