Autore Topic: Il mestiere del capotifoso  (Letto 1420 volte)

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Offline ML

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Il mestiere del capotifoso
« : Sabato 13 Ottobre 2012, 18:08:52 »
Vabbé, ma al di là della discussione su Di Canio (che resta un GRANDE per quanto fatto in campo, sia perché il suo gol nel derby d'andata della stagione 1988-89 chiuse idealmente un decennio infame e da incubo, per i laziali, sia per come preparò e contribuì concretamente a una delle sconfitte più atroci per i xxxxnisti nel derby del gennaio 2005) io mi soffermerei sulle parole di un capo ultras che sino a pochissimo tempo fa spargeva non certo miele su Società e Dirigenza.

Cosa è successo?  ::)
Alcuni plaudono al cambio di rotta di Diabolik, come se si trattasse di un tardivo 'rinsavimento' di uno dei leader della Curva Nord.

In realtà, come più prosaicamente pare ben chiaro ad alcuni, lo scenario è mutato in conseguenza di un qualche accordo raggiunto di recente e che sta producendo e ha prodotto (mi riferisco al patrocinio della società nei confronti dell'iniziativa "Terzo tempo") conseguenze concrete.

Personalmente non nego una certa soddisfazione per il tardivo raggiungimento di un'intesa (all'insegna di reciproci interessi. Interessi sostanzialmente commerciali, direi. Di passione, spontaneità e tifo credo ci sia ben poco. E da ogni parte in causa) che promette un po' di serenità in più nell'ambiente laziale.

Ma quale è il prezzo di tale serenità? Per me un prezzo tutto sommato onesto, nel senso che è giusto pagare - in senso strettamente metaforico. Non mi riferisco dunque, CHE SIA BEN CHIARO, ad alcun trasferimento di danaro e/o vantaggi equipollenti - quello che stiamo dando per avere in cambio sostegno e (apparente) tranquillità.

Ma non è detto che per tutti il prezzo (chiamiamolo così, in senso lato. Per alcuni si potrebbe lasciar preferire il termine contropartita) sia così 'giusto'. Dico bene, amici laziali?

Bravo, questo è il centro del discorso, molto più dei vaniloqui di Di Canio. Il tuo intervento mi spinge a una replica che secondo me merita un topic a parte.

Anch'io mi chiedevo se tutto sommato non fosse meglio così. Ma se ci diamo questo tipo di risposta dobbiamo anche farci una domanda: possiamo finalmente ammettere che quello del capo ultras è un mestiere a tutti gli effetti? Che ci sono alcuni "lavori", sporchi e puliti, che i tifosi normali non fanno? Del tipo: 1) mettere genericamente pressione: sulle istituzioni (vedi ultima giornata del 2000), sugli avversari che vengono a giocare, sul tuo calciatore che non si impegna o che  magari ha bisogno di un sostegno o di uno stimolo extra, sui giornalisti e sui politici che si mettono di traverso. 2) Proteggere: gli altri tifosi quando ci sono trasferte pericolose, i giocatori quando ci sono situazioni ambientali difficili (vedi episodio raccontato da Diabolik a proposito di Di Canio). 3) Coordinare il tifo: inventando e chiamando i cori, creando scenografie, tenendo alta la tensione anche quando il tifoso normale tende ad ammutolirsi. 4) Creare entusiasmo: veicolando messaggi positivi durante la settimana attraverso la radio e internet, con iniziative come quella del "Terzo tempo", and so on.
Per un tifoso normale fare tutte queste cose significa non avere una vita al di fuori della squadra, nonché una situazione economica discretamente agiata. In pratica, gratis, il capo ultras potrebbe farlo giusto qualche figlio di papà under 30. Certo, alcune delle attività che ho descritto sopra sono molto vicine alla linea di confine che separa la legalità dall'illegalità, e siccome questa linea viene spesso superata l'orientamento generale è quello di non aver mai legittimato quello del capo ultras come mestiere universalmente riconosciuto.
Ovviamente ci sarebbe anche un altro discorso, e cioè quello della passione: se ti fai pagare non sei più un tifoso, e se non sei più un tifoso tutte le tue azioni da tifoso perdono credibilità nei confronti degli altri tifosi. (O almeno dovrebbero, visto che la realtà ci dimostra che spesso non è così). Però si potrebbe obiettare che, come vengono pagati i calciatori bandiera, allo stesso modo si potrebbe considerare l'idea di pagare i capi tifosi. Nessuno mette in dubbio la fede giallorossa di Totti e De Rossi, eppure se non fossero retribuiti secondo logiche di mercato (e anche oltre) sarebbero sicuramente a giocare da un'altra parte.
Insomma, affrontiamo il tabù: è uno scandalo che le società abbiano rapporti economici con alcuni ultras?

Offline Eagles71

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Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #1 : Sabato 13 Ottobre 2012, 18:51:42 »
Se rientrasse tutto nella legalità sarebbero tutti stewart e non capi ultras, ma una domanda aggiungo esistono ancora gli ultras, così come mi sentivo io a diciottanni ? Per me no.
Però come spesso leggo, ML c'entra il punto, ed è logico supporre che le società abbiano a libro paga certe figure, e questa inversione di tendenza pare suffrogare questa ipotesi.
Poi se è giusto o no, non saprei, io sta professione non la farei mai e poi mai anche se per la Lazio sò andato pure a Pechino, pagando di tasca mia ;)
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

ThomasDoll

Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #2 : Sabato 13 Ottobre 2012, 19:05:26 »
Gli ultras violenti hanno contribuito, insieme alle cervellotiche misure per contenerli, a distruggere il piacere di seguire il calcio. Possono anche rientrare in un progetto di gestione dello stadio da parte delle società, ma non certo con le modalità tipiche dei gruppi ultras. Nessun riconoscimento, anzi un impegno volto a riportare la gente allo stadio, eliminando alla radice certi problemi che sono e restano di ordine pubblico. Se poi politica e polizia sono incapaci di risolvere o non hanno intenzione di farlo, si continui così. Il capo ultras è una professione per questo, mica per altro, vedi Genova.

Offline ML

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Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #3 : Sabato 13 Ottobre 2012, 19:09:53 »
Se rientrasse tutto nella legalità sarebbero tutti stewart e non capi ultras, ma una domanda aggiungo esistono ancora gli ultras, così come mi sentivo io a diciottanni ? Per me no.
Però come spesso leggo, ML c'entra il punto, ed è logico supporre che le società abbiano a libro paga certe figure, e questa inversione di tendenza pare suffrogare questa ipotesi.
Poi se è giusto o no, non saprei, io sta professione non la farei mai e poi mai anche se per la Lazio sò andato pure a Pechino, pagando di tasca mia ;)

Io neanche lo farei. Ma vado ancora oltre con la provocazione. Negli ultimi anni un certo tipo di laziale (il migliore, secondo me) ha giustamente massacrato il direttivo della curva nord che si è reso colpevole di svariati reati e ha tradito la Lazio. In quel direttivo c'era anche Fabrizio Piscitelli, che oggi torna buono perché si è riallineato a Lotito.
Se ammettiamo l'esistenza del mestiere di capotifoso Piscitelli può essere perdonato, esattamente come è successo a Di Canio: vai a fare il gagliardetto alla Juve = sei nammerda, torni e ci fai vincere il derby = sei il nostro eroe. Chi oggi si compiace delle posizioni prese da Diabolik legittima il mestiere di capotifoso. E' una posizione, e ha anche i suoi argomenti a favore: quelli che ho elencato nell'intervento di apertura. Io non ce la faccio, però magari sono antico. Per me se ti sei sputtanato le tue opinioni non valgono nulla, neanche quando coincidono con le mie. Ma non pretendo che sia così per tutti...

POMATA

Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #4 : Sabato 13 Ottobre 2012, 19:30:51 »
Comunque era noto a tutti che la contestazione era un problema di soldi...poi alcuni hanno cercato di sviarla sui modi, sui comportamenti sulle rave e sulle fave.


Offline LaLazioMia

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Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #5 : Sabato 13 Ottobre 2012, 19:53:17 »
“Ci siamo finalmente, domenica 2 settembre, in occasione della gara Lazio Palermo, avrà luogo il “TERZO TEMPO LAZIO”, un’iniziativa fortemente voluta dai ragazzi della curva Nord e resa possibile grazie al Patrocinio del Comune di Roma e della SS LAZIO e delle varie istituzioni i tifosi della Lazio avranno la possibilità di incontrarsi prima e dopo la partite della Lazio in un’area totalmente dedicata ai colori biancocelesti.

http://www.calcioblog.it/post/12166/curva-nord-lazio-gli-irriducibili-mollano-il-comando

http://www.sslazio1900.it/lazio_curvanord.asp

Chi gestisce oggi la curva Nord?
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

POMATA

Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #6 : Sabato 13 Ottobre 2012, 19:55:16 »
Ma non era già stato inaugurato contro il Genova? Se si, mejo annullarlo... ;D

Offline NoiSiamoQui

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Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #7 : Sabato 13 Ottobre 2012, 23:19:16 »
Ci sono capi, così vengono definiti, che si sono fatti gratuitamente mesi di carcere, anni di daspo a buffo, senza alcuna motivazione, tanto che tutto poi é andato a farfalle.
Quesi capi, sempre così vengono chiamati, sono gli unici che ci mettono la faccia, sono coloro che mettono in pratica tutto e dico tutto,i pensieri di tutti i tifosi, dai vari articoli dei giornalisti a quello che potrebbe fare la società per il non bene della stessa.
Quando ci sono iniziative prese per passione, per aggregare tutti i tifosi é solo per passione ma poi si va a cercare il pelo nell'uovo, dicendo che lo si fa per interesse e quant'altro.
Ripeto che ci mettono la faccia e per qualsiasi situazione che non , i Capotifosi pagano per primi. facendo sempre quello che nel pensiero farebbero i semplici tifosi senza essere capi.
SEMPRE FORZA LAZIO
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POMATA

Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #8 : Domenica 14 Ottobre 2012, 00:28:07 »
Ci sono capi, così vengono definiti, che si sono fatti gratuitamente mesi di carcere, anni di daspo a buffo, senza alcuna motivazione, tanto che tutto poi é andato a farfalle.
Quesi capi, sempre così vengono chiamati, sono gli unici che ci mettono la faccia, sono coloro che mettono in pratica tutto e dico tutto,i pensieri di tutti i tifosi, dai vari articoli dei giornalisti a quello che potrebbe fare la società per il non bene della stessa.
Quando ci sono iniziative prese per passione, per aggregare tutti i tifosi é solo per passione ma poi si va a cercare il pelo nell'uovo, dicendo che lo si fa per interesse e quant'altro.
Ripeto che ci mettono la faccia e per qualsiasi situazione che non , i Capotifosi pagano per primi. facendo sempre quello che nel pensiero farebbero i semplici tifosi senza essere capi.
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Concordo, ma quando sputtanano la Lazio nel mondo con cori o gesti indegni, non stanno mettendo in pratica i pensieri di tutti i tifosi...almeno il mio e di moltissimi altri qui dentro e in moltissimi altri forum.
Ricordo quando il "dottore" gli negò le "creste" sulle trasferte europee dando la esclusiva alla Francorosso...la domenica del derby striscione di risposta: squadra de negri, curva di ebrei...quello non era il nostro pensiero...




Offline sassoxsasso

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Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #9 : Domenica 14 Ottobre 2012, 00:58:46 »
Ci sono capi, così vengono definiti, che si sono fatti gratuitamente mesi di carcere, anni di daspo a buffo, senza alcuna motivazione, tanto che tutto poi é andato a farfalle.
Quesi capi, sempre così vengono chiamati, sono gli unici che ci mettono la faccia, sono coloro che mettono in pratica tutto e dico tutto,i pensieri di tutti i tifosi, dai vari articoli dei giornalisti a quello che potrebbe fare la società per il non bene della stessa.
Quando ci sono iniziative prese per passione, per aggregare tutti i tifosi é solo per passione ma poi si va a cercare il pelo nell'uovo, dicendo che lo si fa per interesse e quant'altro.
Ripeto che ci mettono la faccia e per qualsiasi situazione che non , i Capotifosi pagano per primi. facendo sempre quello che nel pensiero farebbero i semplici tifosi senza essere capi.
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Concordo, ma quando sputtanano la Lazio nel mondo con cori o gesti indegni, non stanno mettendo in pratica i pensieri di tutti i tifosi...almeno il mio e di moltissimi altri qui dentro e in moltissimi altri forum.
Ricordo quando il "dottore" gli negò le "creste" sulle trasferte europee dando la esclusiva alla Francorosso...la domenica del derby striscione di risposta: squadra de negri, curva di ebrei...quello non era il nostro pensiero...

beato te che concordi POMA'.
io non ci ho capito niente.

NoiSiamoQui che volevi dire?

"La Lazialità non te la può togliere nessuno. O ce l’hai o non ce l’hai. Evidentemente tu non ce l’avevi.

POMATA

Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #10 : Domenica 14 Ottobre 2012, 01:30:34 »
Concordo che ci mettano la faccia, non il pensiero di tutti.

Offline Fabio70rm

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Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #11 : Domenica 14 Ottobre 2012, 10:26:44 »
Davvero, Noisiamoqui, pensi che il direttivo della CN ha fatto quelle cose per pura passione? Voglio sperare tu sia un ingenuo...

Ci dimentichiamo del marchio MR Enrich e della triste storia dei Laziopoint? Dei casini piantati per le trasferte con la Francorosso? Degli "scioperi" del tifo comandati? Di tutte le esternazioni vomitevoli fatte con striscioni, svastiche, ululati razzisti, cori juden club, e tutto il tristissimo campionario esibito in oltre 19 anni di infamie sugli spalti? Delle tante persone che si sono allontanate dallo stadio per colpa di costoro?

Io continuo a non fidarmi di questa gente, ritengo che al momento gli conviene appoggiare la società perchè li sta favorendo.

Tranquilli che poco poco le cose cambieranno si ritornerà a fare i "duri e puri"!!
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline LaLazioMia

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Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #12 : Domenica 14 Ottobre 2012, 10:40:36 »


E' evidente che ci riferiamo a due realtà diverse. Io ho ancora nelle orecchie le invettive, minacce e offese lanciate via etere, ho nella mente le intercettazioni telefoniche che, a differenza di altre, sono state solo trascritte agli atti , ma mai ritrasmesse.Ricordo le confessioni di Cragnotti sulle elargizioni e il business cresciuto a dismisura : ricordo gli atti di violenza in curva e le intimidazioni a chi non si piegava nell'etere romano. Ricordo una fama ignobile favorita da striscioni , slogan, mani a paletta e versi della scimmia.
Certo ricordo anche iniziative degne di encomio e stupende coreografie. Ma ricordo pure la Polverini e altri esponenti pochissimo degni supportati politicamente a discapito di altri piu' degni e piu' laziali ( leggi Pulici , ad esempio).
Sappiamo quanto sia impresa ardua ricreare una immagine politicamente pulita e quanto fino a ieri(leggi Ttotthenam ) sia difficile se certi atteggiamenti non verranno definitivamente cancellati .

Comunque ora sembra ci sia aria di pacificazione, non è chiaro chi in realtà ci sta mettendo la faccia, speriamo solo che il mestiere di tifoso, inteso come unica occupazione da remunerare,non esista piu' e che invece si ricrei un associazionismo sano del tempo libero, giustamente partecipato dalla Società e dalle istituzioni ( come ad esempio sembra essere la bella 'iniziativa del terzo tempo).
In alto i cuori e FORZA LAZIO

 :band5: :band6:
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Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #13 : Domenica 14 Ottobre 2012, 12:32:14 »
Davvero, Noisiamoqui, pensi che il direttivo della CN ha fatto quelle cose per pura passione? Voglio sperare tu sia un ingenuo...

Ci dimentichiamo del marchio MR Enrich e della triste storia dei Laziopoint? Dei casini piantati per le trasferte con la Francorosso? Degli "scioperi" del tifo comandati? Di tutte le esternazioni vomitevoli fatte con striscioni, svastiche, ululati razzisti, cori juden club, e tutto il tristissimo campionario esibito in oltre 19 anni di infamie sugli spalti? Delle tante persone che si sono allontanate dallo stadio per colpa di costoro?

Io continuo a non fidarmi di questa gente, ritengo che al momento gli conviene appoggiare la società perchè li sta favorendo.

Tranquilli che poco poco le cose cambieranno si ritornerà a fare i "duri e puri"!!
Non sono un'igenuo ma una persona che ama la LAZIO e questa realtà io personalmente la metto davanti a tutto, chiunque difenda la LAZIO io lo rispetto, chiunque fa in modo che la LAZIO non sia bistrattata e la difende io lo sostengo, a me personalmente non é mai interessato se determinate situazioni siano state fatte a scopo di lucro, a me é sempre interessato vedere una tifoseria compatta, una CURVA da tutti rispettata, non sono andato mai a vedere dietro a tutto questo se ci fossero state altre situazioni che a me, ripeto, non interessano. Per la questione polica poi vediamo solo quello che ci pare,in tutti gli stadi,di ogni tifoseria , di tutte le squadre d'europa, nele bene o nel male le curve hanno da sempre avuto un'orientamento politico sia di destra che di sinistra, quindi tutto questo additare solo la NS TIFOSERIA, mi sembra molto ma molto riduttivo, quando tutti e dico tuttti  fanno cori politici, ululati, sventolano bandiere politiche, mostrano pugni chiusi o mani a paletta, non guardiamo solo dentro casa nostra ma allarghiamo la visione a 360°, facile che tanti giudizi diversi .
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Offline ML

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Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #14 : Domenica 14 Ottobre 2012, 12:40:25 »
Non sono un'igenuo

a me personalmente non é mai interessato se determinate situazioni siano state fatte a scopo di lucro

non sono andato mai a vedere dietro a tutto questo se ci fossero state altre situazioni che a me, ripeto, non interessano.

Ah, quindi sei un ingenuo...
Beato te.

Teo

Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #15 : Domenica 14 Ottobre 2012, 13:22:50 »
Non sono un'igenuo ma una persona che ama la LAZIO e questa realtà io personalmente la metto davanti a tutto, chiunque difenda la LAZIO io lo rispetto, chiunque fa in modo che la LAZIO non sia bistrattata e la difende io lo sostengo, a me personalmente non é mai interessato se determinate situazioni siano state fatte a scopo di lucro, a me é sempre interessato vedere una tifoseria compatta, una CURVA da tutti rispettata, non sono andato mai a vedere dietro a tutto questo se ci fossero state altre situazioni che a me, ripeto, non interessano. Per la questione polica poi vediamo solo quello che ci pare,in tutti gli stadi,di ogni tifoseria , di tutte le squadre d'europa, nele bene o nel male le curve hanno da sempre avuto un'orientamento politico sia di destra che di sinistra, quindi tutto questo additare solo la NS TIFOSERIA, mi sembra molto ma molto riduttivo, quando tutti e dico tuttti  fanno cori politici, ululati, sventolano bandiere politiche, mostrano pugni chiusi o mani a paletta, non guardiamo solo dentro casa nostra ma allarghiamo la visione a 360°, facile che tanti giudizi diversi .
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Posso dire una cosa? Non condivido manco mezza parola, ma voglio ringraziarti per il modo con cui hai argomentato.

POMATA

Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #16 : Domenica 14 Ottobre 2012, 14:04:27 »
Non si AMA la Lazio, sputtanando il suo nome nel mondo.

Offline sassoxsasso

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R: Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #17 : Domenica 14 Ottobre 2012, 15:12:59 »
Per la questione polica poi vediamo solo quello che ci pare,in tutti gli stadi,di ogni tifoseria , di tutte le squadre d'europa, nele bene o nel male le curve hanno da sempre avuto un'orientamento politico sia di destra che di sinistra, quindi tutto questo additare solo la NS TIFOSERIA, mi sembra molto ma molto riduttivo, quando tutti e dico tuttti  fanno cori politici, ululati, sventolano bandiere politiche, mostrano pugni chiusi o mani a paletta, non guardiamo solo dentro casa nostra ma allarghiamo la visione a 360°, facile che tanti giudizi diversi .
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Hai ragione quando dici che sono tante le curve policitizzate, ma questo nulla toglie alla pessima fama che la CN ed in particolare gli IRR hanno nel mondo.
Il tutto si riversa indiscrinatame su ogni laziale.
Una volta mi fu detto che la doppia S di Società Sportiva si rifaceva alle SS di nefasta memoria. Certo, profonda ignoranza dell' interlocutore che non conosceva la nostra storia, nata nel 1900, ma sta di fatto che chi si informa superficialmente sulla Lazio e i suoi tifosi ne trae giudizzi infamanti.
E tutto ciò da cosa e da chi è dipeso?
Chi devo "ringraziare" per vedere accostata la SSLazio1900 al nazifascismo?
Il "mestiere del capotifoso" sarebbe quello di chi sostiene per 90 minuti 12 atleti che giocano a pallone. Giusto? Allora come ti spieghi tutto il corollario da circo nazista e razzista che ha gravitato per troppo tempo intorno?

SFL!
Ça va sans dire.....




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Offline Fabio70rm

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Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #18 : Lunedì 15 Ottobre 2012, 08:20:16 »
Non sono un'igenuo ma una persona che ama la LAZIO e questa realtà io personalmente la metto davanti a tutto, chiunque difenda la LAZIO io lo rispetto, chiunque fa in modo che la LAZIO non sia bistrattata e la difende io lo sostengo, a me personalmente non é mai interessato se determinate situazioni siano state fatte a scopo di lucro, a me é sempre interessato vedere una tifoseria compatta, una CURVA da tutti rispettata, non sono andato mai a vedere dietro a tutto questo se ci fossero state altre situazioni che a me, ripeto, non interessano. Per la questione polica poi vediamo solo quello che ci pare,in tutti gli stadi,di ogni tifoseria , di tutte le squadre d'europa, nele bene o nel male le curve hanno da sempre avuto un'orientamento politico sia di destra che di sinistra, quindi tutto questo additare solo la NS TIFOSERIA, mi sembra molto ma molto riduttivo, quando tutti e dico tuttti  fanno cori politici, ululati, sventolano bandiere politiche, mostrano pugni chiusi o mani a paletta, non guardiamo solo dentro casa nostra ma allarghiamo la visione a 360°, facile che tanti giudizi diversi .
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Quindi per te la cosa è giustificata perchè la fanno gli altri e solo noi siamo additati? Mah..

Non condivido nulla di quello che hai detto.

Prima si fa pulizia in casa nostra, poi si additano gli altri. A me di quello che accade negli stadi di Londra, Madrid, Monaco, Milano, anche dagli asfalliti o a vattelappesca non frega un beneamato niente.

A me frega lo schifo che per decenni ho dovuto vedere nel NOSTRO di stadio. Schifo che è l'unico responsabile dell'allontanamento di tanta gente. Non hai nemmeno idea di quanta gente non va più allo stadio per questo schifo. Io personalmente ti potrei citare almeno una ventina di persone....
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

CiPpiripi

Re:Il mestiere del capotifoso
« Risposta #19 : Lunedì 15 Ottobre 2012, 09:38:58 »
volevo solo dire che le coreografie costano e necessitano organizzazione.

che la faccia un gruppo di tifosi, che come in tutti i raggrupamenti organizzati dal primate chiamato Homo avra' un capo, e che si autofinanzia, non vedo il problema per tali iniziative ad essere avallate dalla societa'.

se si pensa che tutto cio' sia un appecoronamento della societa' stessa ad una frangia estremista politicizzata per motivi esclusivamente pecuniari, liberi di farlo.

ma non spacciamola per Verita' unica assoluta e divina. e' solo un'opinione.