Quando i tifosi rossoneri lo applaudirono a distanza per il gol nel primo turno di CL, ringraziò considerandolo testualmente "un onore".
A Galliani - secondo conferma dell'interessato - non rivolge più la parola perché aveva ricevuto la promessa di una conferma al Milan, prima del voltafaccia per interessi finanziari.
Voleva rimanere in un club meno ricco ma con più storia, invece si è ritrovato in una società di cafoni rampanti simile al Man City che Kakà rifiutò qualche anno fa prima di accettare il Real.
Credo che tutto vada letto in quest'ottica. E che in fondo Ibra, tra faticosi tentativi di ingraziarsi il suo presente professionale e plateali applicazioni della favola della volpe e l'uva, sia a suo modo coerente.