www.ilmessaggero.itDifficile che gli schiemi cambino ora che la squadra va a mille, ma si studiano cambi in corsa che aumentino il potenziale offensivoROMA - Vladimir Petkovic guarda avanti e sogna anche una Lazio camaleontica. E’ soddisfatto del gioco e del modulo, trovato quasi per caso, che stanno garantendo buoni risultati. Ma, approfittando della sosta per gli impegni delle nazionali, l’allenatore svizzero, nell’amichevole contro il Civitavecchia, ha provato altre soluzioni tattiche. Partendo dalla difesa a tre, composta da Biava, Ciani e Dias. Non è che Petkovic abbia intenzione di cambiare assetto contro il Milan, meglio insistere sulle certezze, ma ha voluto effettuare un esperimento che potrebbe tornare utile in futuro. Magari in alcune partite particolari, quando mancheranno dei titolari, magari anche nel corso delle stesse partite, quando ci sarà bisogno di cambiare qualcosa. Non dimentichiamo che, nella sua carriera, il tecnico, ha praticato molto spesso il modulo con la difesa a tre, quindi ne consoce bene movimenti, pregi e difetti.
Contro il Civitavecchia, amichevole terminata 6-2 (Floccari 2, Ledesma, Scaloni, Mauri e Rocchi i marcatori) l’esperimento non ha dato grandi risultati dal momento che la squadra avversaria, che milita in serie D, ha comunque segnato 2 reti. Sulla fascia destra è stato schierato Scaloni, su quella sinistra Zauri. Due ruoli che, nella normalità, saranno occupati da Konko e Lulic. Ad ogni modo, è stata comunque l’occasione per rivedere in campo anche Brocchi, ormai ristabilitosi dal grave infortunio e pronto a tornare in pista forse già dalla prossima giornata. Ma, soprattutto, l’incontro di Formello, ha rappresentato una buona opportunità di prova di un modulo al quale Petkovic - come ha confermato sabato scorso - non ha comunque rinunciato del tutto. Ora che ha trovato la formula vincente e che la situazione sta funzionando molto bene, con il 4-1-4-1, continuerà su questa strada però, una formazione di spessore e ambiziosa come la Lazio, non potrà restare ancorata a una soluzione tattica soltanto. Perciò serviranno delle alternative importanti.
Il piano B. La Lazio, all’occorrenza, dovrà quindi essere in grado di cambiare pelle e i calciatori dovranno abituarsi a lavorare su spartiti tattici diversi. Questo è un concetto che l’allenatore di Sarajevo ha spesso ripetuto alla squadra, sin dai giorni del ritiro estivo. Alternative che sono possibili considerando il valore della panchina, che annovera elementi di qualità in grado di ben figurare. Lo schieramento con la difesa a tre consentirà al tecnico biancoceleste, quando diventerà necessario, di poter schierare un attacco a due punte e di scegliere svariate soluzioni tecniche nella composizione del centrocampo, soprattutto per quanto concerne gli esterni.
Non predilige il 4-4-2 e l’unica volta che ha optato per questo modulo, contro il Genoa, la Lazio ha perso in casa. Perciò l’unica vera variante al modulo attuale è quella che ha provato ieri pomeriggio e che resta l’idea di base della sua filosofia calcistica. L’esperimento tattico proseguirà almeno fino alla settimana prossima quando Petkovic comincerà a preparare la grande sfida con il Milan, che si giocherà sabato 20 all’Olimpico. Un appuntamento fondamentale per la classifica, considerato lo scontro diretto tra le capolista del campionato, Juventus e Napoli.