Autore Topic: Riemergere  (Letto 2571 volte)

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Offline Fabio70rm

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Re:Riemergere
« Risposta #20 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 14:19:53 »
Dove stavo io, dopo nove mesi di lavoro da interinale, dovevano prenderci tutti.

Tutti a casa, i dipendenti si sono visti recapitare una lettera dove la società, prendere o lasciare, gli trasformava il contratto a cottimo....
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline NoSurrender

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Re:Riemergere
« Risposta #21 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 15:15:23 »
E' un periodo schifoso, da questo punto di vista.
Ovunque mi giro, tra persone amiche o cui voglio bene, vedo situazioni di incertezza, condizioni in cui si viene retrocessi a stipendi o mansioni enormemente inferiori ed inadeguati alla preparazione personale, calo degli introiti, trattamenti tipo quello descritto da Giglic.
La politica ha enormi colpe e la spending review sta mietendo vittime in termini di diminuzone della qualità della vita e del lavoro, arroganza dei dirigenti, mobbing, ecc., anche tra noi che lavoriamo nel pubblico, come dice feiez.
Vedo poi persone disperate in Pronto Soccorso, ansia, depressione, tentativi di suicidio...

Spero che riusciremo a vedere un domani migliore, di più non so cosa dire.

Solidarietà a Giglic, che in un mondo anche solo "normale" non saprebbe nemmeno cosa possa significare subire trattamenti del genere.


"No retreat, baby, no surrender"


Online chemist

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Re:Riemergere
« Risposta #22 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 15:36:34 »
Non vorrei entrare in politica, ma qui non e' questione di destra o sinistra. E' questione esclusivamente di rispetto del lavoratore e della persona.

Qui in Inghilterra, dove i sindacati non hanno potere e dove e' vero che ti possono licenziare in meno di un secondo, se chiedi un permesso, cercano di essere flessibili e di accordartelo. Se ti devono fare una critica, ti chiamano nella camera del capo e si mettono a discutere con te. Non esiste il pubblico ludibrio.

I soldi si trattano all'inizio, dopo il colloquio. Una volta accettato il contratto, nessuno, mai e poi mai, si mettera' a discutere sul salario che prendi. ne nessuno ti chiedera' mai esplicitamente che devi lavorare fino alle 8 di sera.

Cesare a questi capetti io non saprei piu' riabituarmi. Le persone arroganti con me trovano un muro di cemento armato. Quando stavo in Italia ho portato un professore davanti al rettore di SMFN semplicemente perche' gli stavo sul cazzo, ho mandato affanculo un prof a Siena perche' era un arrogante e mi umiliava fino a farmi piangere..e c'e' gente che gli ha leccato il culo ora e' indeterminato a Siena. Alla fine me ne sono venuto in Inghilterra, dove ho cambiato parecchi lavori a causa della volatilita' delle Biotech companies ma dove non rimpiangero' mai di aver perso degli anni, anzi ho acquisito un'esperienza incredibile che mi ha permesso di entrare come ricercatore nella piu' rinomata universita' del mondo.

Capisco che purtroppo uno deve accettare dei compromessi, soprattutto chi ha famiglia, ed e' per questo che se anche trovassi un lavoro adeguato, dubito tornerei in Italia. Ti capisco benissimo. Datti da fare e guardati intorno.

POMATA

Re:Riemergere
« Risposta #23 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 15:42:10 »
E' un periodo schifoso, da questo punto di vista.
Ovunque mi giro, tra persone amiche o cui voglio bene, vedo situazioni di incertezza, condizioni in cui si viene retrocessi a stipendi o mansioni enormemente inferiori ed inadeguati alla preparazione personale, calo degli introiti, trattamenti tipo quello descritto da Giglic.
La politica ha enormi colpe e la spending review sta mietendo vittime in termini di diminuzone della qualità della vita e del lavoro, arroganza dei dirigenti, mobbing, ecc., anche tra noi che lavoriamo nel pubblico, come dice feiez.
Vedo poi persone disperate in Pronto Soccorso, ansia, depressione, tentativi di suicidio...

Spero che riusciremo a vedere un domani migliore, di più non so cosa dire.

Solidarietà a Giglic, che in un mondo anche solo "normale" non saprebbe nemmeno cosa possa significare subire trattamenti del genere.

Concordo.

Nota a margine:

I cinesi ci hanno resi poveri...arriverá il giorno che le aziende cinesi verrano in europa a cercare mano d'opera a bassi costi...siamo solo agli inizi, purtroppo.

Per il caso di Giglic, da quello che ho letto non sei un semplice operaio e quindi il tuo lavoro non lo può svolgere chiunque, giusto?

Dille al ducetto che se ne trovasse un altro al tuo posto e che prende i tuoi soldi, se sei sicuro del valore che hai, non temere nulla.

Online MCM

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Re:Riemergere
« Risposta #24 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 15:45:03 »
L' Italia paga il prezzo di essere un animale ibrido.
Non siamo un paese nè liberista, nè socialista.
Entrambi i "modelli" hanno degli aspetti positivi e negativi. Non sono di certo le panacee di ogni male, ma perlomeno mettono dei chiari paletti a quello che può essere fatto e viceversa. L' Italia vive nell' equivoco che conviene a pochi e incula i restanti, che vengono tenuti "buoni" dal lavoro "fisso" con una possibilità di cazzeggiare che è clamorosamente maggiore rispetto ai pari di altri paesi europei/occidentali.

Ma chi crede che in questo paese sia possibile emergere grazie al merito e al talento è destinato ben presto a illudersi.

In un contesto di questo tipo, dove ovunque ti giri l' ambiente è funereo,gli suicidi aumentano a dismisura e la gente non ha alcun tipo di senso di appartenenza, chi vi dice che un modello socialista di stampo massimalista oppure di stampo nazionalistico(i "fascismo" e "stalinismo" evocati dall' autore del topic) non sarebbe un passo in avanti?

Non sono pochi infatti coloro che rimpiangono(perchè ci hanno vissuto) sinceramente entrambi i modelli.
L' ultima "testimonianza" di questo tipo la ho avuta da chi meno te lo aspetti.
Una mia collega e amica bulgara, che fa uno dei lavori più "liberal" del mondo (la trader di derivati in una banca d'affari) che candidamente ammette che con Zhivkov si stava meglio in Bulgaria.

Offline J G

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Re:Riemergere
« Risposta #25 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 15:51:31 »
Caro Giclic ti sono solidale dato che anche io ho avuto la seccatura di avere un manager molto spiacevole per qualche anno ma che fortunamente abbiamo rottamato e posso capire quanto sia spiacevole specialmente quando certe scenate vengono fatte in pubblico.
Non vorrei entrare in politica nemmeno io ma a mio modesto avviso il liberismo c'entra poco con queste vessazioni anzi il vero libero mercato in qualche modo protegge da questo tipo di vessazioni. Io ho la fortuna di lavorare in un  settore che e' un oasi completamente liberista e mi sono sempre trovato benissimo dato che i caudilli presto vengono deposti e se cio' non succede le persone valide riescono a cambiare societa' in meno di pochi mesi lasciando il caudillo con il culo per terra. Non vivo in Italia da tanti anni come Chemist , il quale saluto se e' il Chimico che ho conosciuto tanti anni fa', ma imho l'italia non ha niente di liberista . E' il peggior mix di Crony capitalism o capitalismo di stato , dove l'industria privata in larga parte  vive sopratutto direttamente o indirettamente grazie alle elargizioni di enti publici dove il Fiorito della situazione fa il bello ed il cattivo tempo. In questo tipo di ambiente la meritocrazia va a farsi benedire , contano sopratutto le entrature , i dipendenti sono essenzialmente schiavi dato che la bonta' del servizo o prodotto non influiscono piu di tanto sul successo o meno di un azienda.

Offline BobLovati

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Re:Riemergere
« Risposta #26 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 15:56:42 »
scusate se mi intrometto, dopo aver promesso di non farlo; se qualcuno crede che la politica non c´entri nulla col mondo del lavoro, ha già una buona parte di spiegazione del perché della situazione attuale.

 
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline J G

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Re:Riemergere
« Risposta #27 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 16:07:17 »
Purtoppo la politica o mala gestione della politica c'entra molto con il mondo del lavoro come in tutte le altre sfere.

Online MCM

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Re:Riemergere
« Risposta #28 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 16:14:44 »
scusate se mi intrometto, dopo aver promesso di non farlo; se qualcuno crede che la politica non c´entri nulla col mondo del lavoro, ha già una buona parte di spiegazione del perché della situazione attuale.

c'entra. eccome
Ma non è stalinismo, nè fascismo nè liberismo.
E' affarismo italiota.

baol

Re:Riemergere
« Risposta #29 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 16:23:06 »
Carissimo giglic, come baol, compagno di cazzeggio sul forum, mi sembra scontata tutta la mia solidarietà.
Abbiamo parlato più volte, su questo forum e di persona di questa distruzione sistematica della società civile in generale e della nostra vita, del nostro futuro, in particolare.
Ora però passiamo a Giorgio che parla a Cesare:

"Ma che davvero?"  :o

Una scena del genere la voglio vedere citata quanto prima nel tuo CV:



N.B.: gli stronzi esistevano anche nel 1961, forse di questi tempi c'è solo una maggior domanda...

Ritrova quell'entusiasmo di cui raccontavi qualche post fa, alla ricerca del lavoro più "bello" e stimolante.
Non può essere un quaquaraquà, un Calboni qualsiasi a farti sentire umiliato. Proprio per le capacità e competenze che ci dici di aver dimostrato, alza la testa oppure, come dal titolo del topic riemergi.
A mio avviso (e lo sai: abbiamo esperienze e frustrazioni lavorative in molti casi simili), non abbiamo altra possibilità.
Altro che pazientare, che qui a forza di ha da passa' 'a nuttata non ci accorgiamo che bisogna dare una ricarica all'orologio, che hai voglia sennò ad aspettare.
Un grande abbraccio,

Giorgio


P.S. che poi proprio tu:  aifon, mela, mec, stivgiobbs, "stay foolish stay hungry" e poi "co du' ganci in mano te caghi sotto?"  ;)

zorba

Re:Riemergere
« Risposta #30 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 16:31:55 »
Piccolo ma significativo 'raggio di sole' nell'argomento trattato da Giglic in questo topic maledettamente d'attualità e vicino alla pelle di noi tutti che, sfortunatamente, non campiamo di rendita....

Con la speranza che, per arrivare alla decisione del sig. Corigliano, non si debba per forza scoprire di essere malati!

(ANSA) 04 ottobre 2012 - 14:09




'Sono malato, farò cinquanta assunzioni'

Più cinquanta posti di lavoro in meno di un anno, uguale infinita soddisfazione. E' questa la scritta sottostante alla equivalente formula matematica che campeggia su una pagina a pagamento del "Corriere della Sera" voluta dal sessantunenne imprenditore Angelo Corigliano, presidente di Itex srl, che, scoprendosi malato, ha voluto prendere un impegno per "dare un piccolo contributo al rilancio del nostro Paese".

Corigliano si presenta sulla pagina del "Corriere della Sera" come "un imprenditore italiano che ha creato una piccola multinazionale di servizi ed è soddisfatto per quanto ha fatto nella vita". Nel riconoscere di avere "una splendida famiglia cui devo tutto" e dei "meravigliosi collaboratori che hanno contribuito al successo della mia impresa, anche se ora la crisi morde feroce", Corigliano svela che ora per lui "tutto è cambiato e la malattia che mi hanno diagnosticato lo scorso mese mi ha fatto riflettere e reagire". Da qui la decisione di investire nella sua azienda "per un rapido sviluppo, promettendo di creare, entro un anno, cinquanta nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato".

Corigliano chiude con un messaggio di amore per la sua impresa e con la voglia di lasciare la sua impronta nel rilancio del Sistema Italia: "Infinito è il traguardo che desidero per la mia azienda, non deve fermarsi per me - dice - ma voglio che cambi nel tempo, si adegui alle difficoltà, cavalchi le opportunità con le competenze e le risorse umane che servono. Infinita sarà la mia soddisfazione di avere dato un piccolo contributo al rilancio del nostro Paese".

Offline benvolio

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Re:Riemergere
« Risposta #31 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 16:56:46 »
Ho aspettato un poco ad esprimere la mia solidarieta' a Cesare solo perche' intuivo che in molti avessero (avuto) gli stessi problemi (fa ridere chiamarli cosi').
Forse in Italia, e non solo, abbiamo dato per scontate e inevitabili molte, troppe cose sino al punto da far coincidere verita' e certezza delle stesse. Ebbene non sono ne' certe ne' vere, ne' piu' ne' meno di quelle che all'estremo opposto, si sosteneva una una quarantina di anni fa. Francamente mi chiedo, sgomento, quanto si possa ancora credere alla centralita' del lavoro. Non so darmi una risposta, continuo a lavorare con la sensazione di angoscia che sale e la percezione di una provvisorieta' e casualita' estreme assolutamente indipendenti dalla capacita' e volonta' dimostrate nella propria prestazione lavorativa.
Un abbraccio a Cesare.