CORRIERE DELLO SPORTLedesma e Klose a riposo, tocca a Cana e Floccari. Ederson
vicino a Hernanes. Premi Uefa: nella stagione scorsa 2,6 milioni
alla Lazio
Dallinviato
Fabrizio Patania
FORMELLO - Come sostiene Petkovic, non è la
Champions, ma lEuropa League rappresenta lo
stesso un obiettivo nobile e può portare qualche
soldo. Eliminando gli sloveni del Mura nei play
off e accedendo alla fase a gironi, Lotito ha già
messo in tasca un milione di euro. Più 70 mila di
premio per il pareggio al White Hart Lane con il
Tottenham. La partita di Londra aveva, però, un
significato profondo e un valore decisamente
superiore in termini di prestigio e visibilità.
«Stiamo tornando nel calcio che conta» disse il
presidente della Lazio, abituato a guardare
lontano attraverso una politica prudente e nel
segno del fair play finanziario che tanto piace a
Platini. Un passo alla volta, dopo otto anni di
gestione, si sta riavvicinando alle grandi del
campionato italiano e ha voglia di andare il più
avanti possibile in Europa. La favola di Eriksson
e Cragnotti nel 98 nacque proprio con la
galoppata sino alla finale Uefa di Parigi, persa
con lInter di Ronaldo. Altri tempi, paragoni
improponibili, ma questa stagione segnata da
Petkovic, il tecnico poliglotta e signore di
Sarajevo, può essere davvero lalba di un nuovo
giorno a Formello.
BIG - Di fronte al Tottenham, sera presentato
con la Lazio dei titolarissimi, perché così
chiedeva il contesto della partita e perché cosìvolevano anche i duemila tifosi in viaggio a
Londra. Bisognava onorare lappuntamento con
labito da sera. Questa volta, con gli sloveni del
Maribor, servirà una squadra tosta, compatta,
pronta a portare a casa il risultato: meno
svolazzi, più concretezza. Petkovic non imiterà
Stramaccioni e Mazzarri. Non ha una mentalità
italiana e non snobberà il torneo che sembra
tanto un peso alle nostre latitudini. «Sarebbe
stupido trascurare un traguardo dopo averlo
inseguito per un anno» ha spiegato prima
dellallenamento di rifinitura. Pillole di saggezza e di buon senso, un equilibrio che si
riflette nelle scelte. Niente rivoluzioni o stravolgimenti, ma un turnover ragionato.
Quattro cambi rispetto alla partita di domenica con il Siena. Novità sostanziali, perché
spiccano le mancate convocazioni di Klose e Ledesma, risparmiati per Pescara, ma
anche il tentativo di coinvolgere e di far crescere giocatori sinora poco utilizzati (Cana,
Ederson e Floccari) per svariati motivi. Lo spessore e la risposta delle alternative ai
titolarissimi?? descriverà in modo aderente le prospettive di questa Lazio, partita sulla
carta con lidea di competere per il terzo posto in serie A (vale la Champions) e di non
snobbare lEuropa League. Klose, dopo tanti impegni e in attesa di ripartire per la
nazionale, ha bisogno di rifiatare. E lo stesso discorso vale per Ledesma, sinora
impiegato a tempo pieno.
FANTASIA - Gli altri cambi non stravolgeranno lassetto della Lazio, che si affiderà
ancora al collaudato 4-1-4-1. Se le indicazioni emerse da Formello non verranno
condizionate dalla pretattica, Petkovic finirà per confermare sulla linea difensiva
Konko, Biava e Dias con lunica novità del rientro di Cavanda. Gli esterni di
centrocampo dovrebbero essere Candreva e Mauri, in vantaggio su Lulic e Zarate.
Cana si piazzerà davanti alla difesa e per regalare palleggio al centrocampo Petkovic
non rinuncerà ad Hernanes. Il Profeta dovrebbe essere affiancato da Ederson,
chiamato a portare avanti il suo rodaggio. Lex Lione è favorito nel ballottaggio con
Gonzalez e Onazi, più muscolari e dinamici, ma avrà il compito di assistere Floccari. Il
modulo potrebbe trasformarsi nel più classico 4-4-2. La Lazio deve provare a battere e
superare in classifica il Maribor, che alla prima giornata ha travolto (3-0) i greci del
Panathinaikos.
PREMI - Un milione di gettone di presenza, 140 mila euro per ogni vittoria, altri 200
mila per le prime due classificate di ogni girone. Nella stagione passata, arrivando sino
ai sedicesimi di finale, Reja portò un bonus di 2,6 milioni di euro nelle casse della
Lazio. LUefa ha appena ufficializzato la ripartizione dei premi: lAtletico Madrid,
vincendo il trofeo, sè assicurato 10,5 milioni. E lo Schalke 04, eliminato ai quarti, ha
contato un introito di 7,9 milioni. Per spagnole, inglesi e tedesche più ricco il cosiddetto
market pool composto da sponsor e diritti televisivi. Ecco la voce che fa realmente la
differenza in Europa League. Certo, se in Italia continuano a trascurarla...GL I S LOVENI S EMPRE KO
Quel doppio poker calato da Eriksson in Champions
I precedenti: due 4-0 dei biancocelesti al Maribor nel 1999
ROMA - Due poker, due quaterne, due 4-0, otto gol totali al Maribor: due delle
sconfitte più pesanti nella storia europea degli sloveni. Era lanno scudettato 1999-00,
si giocava in Champions League e la Lazio schiantò il Maribor nella doppia sfida.
Eriksson vinse 4-0 il 29 settembre 1999 allOlimpico e replicò il risultato il 19 ottobre in
trasferta. Il Maribor era nel girone A??, allandata cadde sotto i colpi di Inzaghi (prima
rete europea per lui), Conceicao e Salas. Il Matador diede spettacolo: unincornata per
il primo gol (assist di Mancini), una volée spettacolare per la seconda rete (suggeritore
Inzaghi). I biancocelesti si scatenarono nel secondo tempo, dal 59 in poi. Troppo facile
per la Lazio, per quella squadra dei sogni.
La musica non cambiò nel match di ritorno, fu servito il secondo 4-0. Al festival del gol
parteciparono Mihajlovic (punizione pennellata), Stankovic (destro in diagonale su
assist di Nedved) e Inzaghi (doppietta folgorante). Il Maribor rimase in piedi sino al 36,
la corazzata di Eriksson fu impietosa. Il successo non bastò per acquisire la
qualificazione matematica alla seconda fase della Champions, ma gettò le basi per il
passaggio del turno.
LINCROCIO - Lazio e Maribor, società e mondi opposti, valori tecnici ed economici
diversi. Saffronteranno stasera, si daranno battaglia senza pensare al passato. Il
presente è diverso e non cè da fidarsi degli sloveni, sono giovani e affamati, saffidano
a talenti in rampa di lancio, giocano senza paura. Il Maribor ha schiantato il
Panathinaikos nel primo turno della fase a gruppi, prima ancora sera esibito nei
preliminari di Champions contro la Dinamo Zagabria: fu eliminato e retrocesso in
Europa League, colpa delle due sconfitte subite contro i croati. Il Maribor non ha una
tradizione favorevole contro le squadre italiane: nel 2010 affrontò il Palermo, vinse 3-2
allandata, perse 3-0 al ritorno, si giocava in Europa League, le sfide erano valide per
gli spareggi. Non andò bene neppure nel 2004, gli sloveni affrontarono il Parma in
Coppa Uefa, pareggiarono 0-0 in casa, furono sconfitti 3-2 al Tardini??. Il Maribor
partecipa alla fase a gironi per la seconda volta, lanno scorso non riuscì a vincere
neppure una partita su sei, racimolò un pareggio e cinque sconfitte.
d.r.
Lazio, Petkovic ha ancora fame «Ora lEuropa»
«Mi aspetto risposte e segnali confortanti da chi ha giocato meno.
Non si snobba un obiettivo dopo averlo inseguito un anno»
«Non sarà facile con il Maribor: da anni fa bene e ci sono talenti
Ma n o i s i a m o l a L a z i o »
«Rinfresco la squadra: sono rischi calcolati Tutti si faranno
t rovar e pront i in campionato»
«Non siamo dipendenti da Klose. E una partita importante, non
la più importante. Vinceremo»
Dallinviato
Fabrizio Patania
FORMELLO - Ha voglia di andare avanti, di
scavalcare il Maribor nel girone di Europa
League, di trovare altre convincenti risposte dalla
Lazio. Petkovic fa pretattica, ma risparmierà
alcuni big con lidea di non stravolgere lassetto
collaudato di una squadra che dovrà dimostrarsi
competitiva non solo in campionato. Dalla
trasferta di Londra è rientrato con lidea di una
squadra solida, dura come lacciaio, pronta a
resistere allassalto degli Spurs. Ora chiede una
prova di carattere e concretezza ai biancocelesti.
«E una partita importante, non la più importante,
ma significativa. Il Maribor ha vinto 3-0 alla prima
giornata, forse è stato un risultato esagerato rispetto alla prestazione, ma si tratta diuna buona squadra. Vengono dai preliminari di Champions. Non sarà facile».
MIX - Con lo Young Boys sera divertito in Europa League, con la Lazio intende
prolungare lavventura, provando a cambiare la mentalità italiana. Non si snobba il
torneo, significherebbe svilire il risultato della passata stagione, quando Reja chiuse al
quarto posto. «Si deve giocare allo stesso modo in campionato e in Europa League. Si
fatica un anno per arrivarci, sarebbe stupido non considerare un traguardo conquistato
lanno prima. Non è la Champions, ma resta un obiettivo prestigioso». Turnover
ragionato. Petkovic ha bisogno di coinvolgere altri giocatori importanti (e sinora poco
utilizzati) nel progetto. «Non ragiono solo nellottica della prossima sfida con il Pescara.
Mi interessa che ogni giocatore si batta per dimostrare il proprio valore e per provare a
sovvertire le gerarchie del momento, mettendomi in difficoltà». E unoccasione per
Cana, unaltra possibilità per Ederson. «Dovrebbe essere un assetto variabile. La
squadra deve sfruttare le qualità dei giocatori che scenderanno in campo. Aspetto che
mi arrivino dei segnali da chi è stato infortunato o indisponibile nellultimo periodo.
Alcuni hanno giocato non essendo al 100 per cento, mi aspetto anche da loro una
risposta». Questo aspetto fa ritenere a Petkovic che la Lazio riuscirà lo stesso ad
esprimersi su uno standard elevato. Non è ancora ai livelli di turnover di Napoli e Inter
(metteranno in campo quasi tutte le riserve), ma si tratterà di un mix ponderato. «Un
rischio cè sempre, ma non si può scegliere tra campionato ed Europa League.
Dobbiamo aspettare le partite e vedere come si sviluppano. E poi sono rischi calcolati.
Cercherò di rinfrescare la squadra e sono convinto che tutti si faranno trovare pronti
per il campionato».
TESTA - Non vede la Lazio stanca, ma alla sesta partita in diciotto giorni ci può essere
meno brillantezza. «E successo anche al Napoli. Dopo aver affrontato la Lazio, ha
vinto a Genova con la Samp senza brillare. E normale. Serve il carattere per superare
i momenti nei quali cè meno brillantezza». E allora conta lo spessore morale, la
personalità, la capacità di portare a casa i risultati. «La testa conta tantissimo. Dal
fattore mentale dipendono tutti gli altri valori, che devono essere supportati dalla testa.
Siamo calati come risultati incassando due sconfitte consecutive, ma la Lazio ha
ripreso la marcia. Si deve avere tanta fame e dimostrarla sul campo».GERARCHIE - Farà riposare il centravanti tedesco, che dopo la trasferta di Pescara
partirà unaltra volta per rispondere alla convocazione del ct Loew. Petkovic lo adora,
ma preferirebbe cancellare lidea di una dipendenza della Lazio dal suo fuoriclasse.
«Klose è importantissimo, tante volte ha trascinato la squadra e tante volte la squadra
ha trascinato lui. Per me conta di più la squadra che il valore di ogni singolo giocatore.
La diffida in campionato? Non guardo così avanti, vedo solo chi sta meglio come
condizione, non considero squalifiche e infortuni. Quando succede, ci sono altri
giocatori che entrano». Toccherà a Floccari. Kozak e Zarate non hanno monetizzato
loccasione avuta in campionato con il Genoa. Concorrenza durissima e regole da
accettare. Per tutti. «Dallinizio si sapeva che abbiamo tanti attaccanti. In campo
possiamo andare in undici, di solito ci sono una punta di ruolo e tanti trequartisti.
Giochiamo con quattro o cinque giocatori di propensione offensiva. Tocca a loro
sfruttare le occasioni, quando si presentano, per mettermi in difficoltà». Ieri, prima di
scendere in campo per la rifinitura, ha messo la Lazio di fronte alla tv per studiare gli
sloveni. «Da diversi anni il Maribor domina il campionato sloveno, sono primi in
classifica e stanno facendo bene. Ci prepareremo anche con una video analisi dei
nostri avversari, hanno diversi giocatori giovani e di qualità. Ma noi siamo la Lazio e
dovremo farci valere, anche perché giochiamo in casa».
UNA LAZIO DA AMARE NON LASCIATELA SOLA
di Daniele Rindone
ROMA - Il dodicesimo uomo non può mancare e Olympia non può volare nel
deserto. E una Lazio da amare, non lasciatela sola, non fatela giocare in un
Olimpico vuoto e desolante. Andate allo stadio tifosi, raccogliete linvito, questa
squadra merita affetto e fiducia, ha bisogno di voi, ha bisogno delluomo in più.
E vero, giocare alle 19 è penalizzante, la città è ancora in pieno movimento, ma
chi ha la possibilità di esserci stasera non rimanga a casa davanti alla
televisione. I numeri sono deludenti, la prevendita è stata fiacca: meno di
duemila mini-abbonamenti distribuiti, poco più di duemila biglietti staccati. La
Lazio chiama i tifosi, chiama il suo popolo, ha proposto varie iniziative per
ricreare entusiasmo: il volo di Olympia, le tessere europee, una squadra
affamata e propositiva, gli ingredienti sono gustosi. Ci ha provato anche la
Curva Nord a scuotere lambiente proponendo il terzo tempo??: uniniziativa
aggregante, nata per riaccendere la passione, per riportare le famiglie allo
stadio, ha raccolto migliaia di persone prima delle sfide contro Genoa e Siena
(sarà riproposta prima del big match col Milan del 20 ottobre). La Lazio si sente
sola nella sua casa, sogna di giocare in un Olimpico colmo, vibrante, così come
accadeva in passato. Erano in duemila a Londra, al White Hart Lane, saranno
meno di cinquemila stasera per la sfida al Maribor. A Londra si catapultarono in
tanti, a Roma si contano gli assenti. Certo, ci sono sfide di gala e partite meno
attraenti, ma lEuropa è sempre lEuropa. Serve uno sforzo in più perché in
questa Lazio si può credere. Dodici punti in sei partite di campionato, il pareggio
contro il Tottenham, solo due sconfitte subite in nove gare ufficiali, il calcio di
Petkovic, una nuova anima spettacolare. Tifosi laziali, non potete mancare
proprio voi. Olympia vi aspetta.