Zarate in rampa di lancio, scalpita.

[Giglic]

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Attende un'occasione, il suo turno potrebbe arrivare presto.

Sogna di tornare protagonista, vuole farlo con la Lazio, è rimasto a Roma contro tutto e tutti. Obiettivo cambiare la storia: Mauro Zarate è pronto e questa volta non può più fallire. La salita è iniziata, la missione è da portare a termine. Ma la concorrenza è spietata: Rocchi, Klose, Floccari e Kozak in lotta per un posto, lui intanto si allena, corre e suda verso la vittoria. Spera di cambiare le gerarchie, non sarà facile, ma Petkovic lo ritiene un campione, è sicuro di poter contare anche su di lui. Da qualche giorno è sbarcato nella Capitale il fratello agente, Rolando. Gli è stato vicino, gli ha chiesto di continuare così, il lavoro pagherà, tutti sono convinti di rivedere al più presto il vero Zarate. Nell'amichevole di ieri pomeriggio contro il Sulmona, il talento di Haedo è stato tra i migliori in campo. Una doppietta e tante giocate di altissima scuola, è stato provato nella formazione titolare, a sinistra nel tridente d'attacco. È la prima scelta per domenica se non dovesse farcela Gonzalez(tornerà oggi a Formello dopo le fatiche con l'Uruguay), Mauri arretrerebbe a centrocampo con Maurito libero di muoversi sul fronte offensivo al fianco di Klose e Candreva. È un'idea, una soluzione, Petko ci sta pensando. Attende il ritorno completo dei nazionali, non è da escludere del tutto l'utilizzo di Maurito dal primo minuto al Bentegodi. Chievo o non Chievo una chance prima o poi arriverà. L'argentino lavora sodo da due mesi, contro il Palermo non è sceso in campo, non ha gradito l'esclusione, ma non si è lamentato. Ha continuato a faticare duramente in queste settimane, sempre a testa bassa, bocca chiusa e pedalare. Qualche giorno fa si è risentito di alcuni suoi presunti commenti su Petkovic, tramite Twitter ha smentito tutto: «Già ho visto una nuova cavolata su di me – ha puntualizzato Zarate – dicono che non ho feeling con il mister. Sono tutte bugie. Con lui non ci sono e non ci saranno mai problemi». Frasi che hanno fatto piacere alla società, il numero 10 è cambiato, preferisce il lavoro alle parole. È maturato e adesso attende con ansia il suo momento. Non si arrende nemmeno Tommaso Rocchi, ma in questo caso il discorso è diverso. Il capitano è rimasto a Roma, conosceva la sua posizione, Petkovic lo ritiene il quinto attaccante in rosa. Ma lui continua ad allenarsi con grande intensità, vuole far cambiare idea al tecnico. Ieri nell'amichevole a Formello ha realizzato una doppietta, si è mosso bene, meriterebbe più considerazione, ma difficilmente troverà spazio. Kozak è l'alternativa a Klose, poi c'è Floccari, Rocchi parte staccato. E' stato escluso anche dall'Europa League, si ritaglierà il suo spazio in Coppa Italia, Petkovic lo ha comunicato al calciatore nei giorni scorsi. Il suo futuro è già scritto, a fine carriera entrerà a far parte della società, ma intanto resta il capitano della Lazio, un punto di riferimento all'interno dello spogliatoio.