Autore Topic: Rassegna stampa - Domenica 26 agosto  (Letto 788 volte)

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oizaL

Rassegna stampa - Domenica 26 agosto
« : Domenica 26 Agosto 2012, 07:40:44 »
CORRIERE DELLO SPORT









 Fabrizio Patania - Piste francesi, erano giuste le indiscrezioni, ma su Yanga Mbiwa (Montpellier) e Rami (Valencia) ha prevalso il terzo candidato, vero e autentico obiettivo, emerso nella frenetica giornata di venerdì. La Lazio ha scelto il difensore centrale. E in arrivo Mickael Ciani, 28 anni, stopper del Bordeaux. Un colosso alto un metro e 90 per novanta chili. Una notte di trattative per definire un’operazione che stava andando avanti sotto traccia da alcuni giorni. Ieri mattina Lotito e il ds Tare hanno raggiunto gli accordi con il Bordeaux e la certezza di un acquisto da formalizzare all’inizio della settimana. I dirigenti biancocelesti attendono Ciani e il suo manager (non è più Antonio Caliendo, si sono lasciati a giugno) domani pomeriggio a Roma per le firme. E presumibile che le visite mediche siano organizzate per martedì. Il difensore francese è stato convocato dal tecnico Francis Gillot per la trasferta di Parigi: al Parco dei Principi, questa sera (ore 21, diretta tv su Sportitalia), il Bordeaux si presenterà da capolista per sfidare la squadra di Ancelotti, Pastore, Lavezzi, Verratti e ovviamente Ibrahimovic. Chissà se scenderà in campo anche Mickael Ciani, titolare a tempo pieno nelle prime due giornate di campionato. Petkovic lo ha promosso: «Il suo acquisto non è ancora stato ufficializzato. E un giocatore interessante, rispecchia il profilo che avevo chiesto. Ha velocità, fisicità, esperienza in campo internazionale e non solo francese. Può fare la differenza e permetterci di crescere. Quando arriverà, penserò a come inserirlo» . Lo conosceva, sembra abbia avuto buone relazioni da Paolo Rongoni, il suo preparatore atletico, che in passato ha lavorato in Francia con il Le Mans.

In attesa dell’ufficialità, non ci sono ancora le cifre. Solo indiscrezioni da verificare. Ciani dovrebbe costare alla Lazio circa 3,7 milioni di cartellino. Si legherà con un contratto di quattro anni (30 giugno 2016). Con il Bordeaux era in scadenza 2013, nei giorni passati era stato ipotizzato lo scambio con Diakitè, che non rinnoverà il contratto con il club biancoceleste. Ma il nome dello stopper dei Girondins era in agenda da tempo: Tare lo seguiva dall’anno scorso, lo considera un difensore di livello, uno pronto e in grado di migliorare la Lazio, in attesa del brasiliano Breno, che non verrà abbandonato. Ciani porterà la fisicità che manca al reparto, viene descritto di personalità, veloce, bravo negli anticipi. E un destro, sa giocare anche da centrale mancino nella difesa a tre oppure a quattro, come ha fatto (in coppia con Planus) nelle prime tre partite ufficiali della nuova stagione con i Girondins. Il curriculum, la provenienza e l’esperienza consolidata inducono a pensare che si tratti di un buon difensore. E forte nel gioco aereo, segna qualche gol a campionato. I suoi numeri: 190 presenze e 11 reti in Ligue 1, 9 partite e 3 reti in Champions. E nato a Parigi, ha origini della Guadalupa, l’isola caraibica di territorio francese. E cresciuto con i dilettanti del Colombes, ha iniziato la gavetta con il Racing Club Parigi. Ha giocato per un anno in Belgio con il Charleroi. Poi è tornato in Francia: Sedan (serie B) e Lorient prima di essere acquistato nel 2009 dal Bordeaux per 4 milioni. Una presenza in nazionale, risale al marzo 2010, quando Domenech lo chiamò per una partita con la Spagna. Ora la Lazio: Ciani spera possa essere il trampolino per conquistare la maglia dei Bleus e i Mondiali 2014 in Brasile.






 Il neo acquisto della Lazio Michael Ciani è capace di ubriacare le squadre avversarie. Un atleta di 28 anni, alto quasi centonovanta centimetri, una stazza impressionante di 91 kg capace di rivelarsi un elemento prezioso in difesa in grado tuttavia di segnare con rapide spolette in attacco. Le origini sono parigine, è nato sotto il segno dell'Ariete nella capitale francese il 6 aprile 1984, in una numerosa famiglia originaria della Guadelupa (è il terzo di 6 figli, 2 maschi e 4 femmine). Il virus per il calcio lo colpisce da quando frequenta l'istituto tecnico (a Parigi) in cui prepara un diploma di meccanica e carrozzeria. Si ritrova cosi a 16 anni con la maglietta del Racing Club de France dopo un tirocinio (dal 1996 al 2000) con i giovani della squadra formatrice ES Colombienne, a Colombes nella periferia parigina. Dopo il periodo dilettantistico, una prima puntata in Belgio, lo Sporting di Charleroi dove resta una stagione (2003-2004). Lì è notato da Guy Roux, lo storico allenatore dell'Auxerre che lo chiama nella sua squadra nella quale resterà una sola stagione per l'esordio da professionista. Prestato al Sedan, in Ligue 2, si fa notare per le sue brillanti prestazioni e colpisce l'attenzione di Christian Gourcouff (papà dell'ex rossonero Yoann), allenatore del Lorient. Eccolo con una nuova maglia e una firma di un contratto quadriennale. Sempre brillante in campo, nel suo ruolo di difensore centrale Ciani interessa squadre di grande livello. Nel luglio 2009 un accordo è stipulato tra i dirigenti del Lorient e quelli dei Girondini per trasferire il giocatore a Bordeaux in cambio di un assegno di 4 milioni di euro (ed un contratto di 4 anni). Ciani fa un esordio molto apprezzato dal tecnico e dall’esigente pubblico dello stadio Chaban-Delmas. Titolare per la prima volta con la maglia dei Girondini il 23 agosto 2009 contro gli Aquilotti del Nizza, il Bordeaux vince 4-0 firmando il primo successo senza passivo di reti della stagione.

Ciani, che nella vita fuori campo coltiva una grande passione per la musica e gli affari, sa anche rivelarsi non soltanto difensore centrale ma anche bomber: va infatti a segno in Champions League contro il Maccabi Haifa, il Bayern Monaco e l'Olympiakos provando cosi che sa essere un elemento prezioso ed indispensabile per la sua squadra. Nel febbraio 2010, l'allora ct della nazionale transalpina Raymond Domenech lo seleziona nella formazione dei Galletti per affrontare la Spagna. Sarà l'unica volta che Ciani indosserà la maglia dei Bleus. Dal marzo 2010 infatti accusa un piccolo calo di forma e non è selezionato per la trasferta (del resto catastrofica) della nazionale francese ai mondiali sudafricani. L'arrivo di Jean Tigana (in sostituzione di Laurent Blanc diventato ct della nazionale) porta nuove soluzioni tattiche alla squadra. La promozione a titolare di Sané o Henrique non lascia troppo spazio a Michael Ciani che non figura neanche nella selezione del suo ex allenatore Blanc per il rilancio dei galletti dopo il naufragio di Sudafrica 2010. Tutto cambia con l'arrivo del nuovo allenatore Francis Gillot (a punteggio pieno dopo un inizio stagione impressionante). In effetti l'ex allenatore dei Leoncini del Sochaux rimette Ciani sul buon binario permettendogli di ritrovare l'eccellente livello tecnico e fisico dei giorni migliori. Un fattore che contribuisce al positivo quinto posto finale del Bordeaux nell’ultimo campionato. Saluterà i Girondis stasera, partita d’addio al Parco dei Principi con il Psg di Ancelotti e Ibra: diretta tv (ore 21) su Sportitalia.





 Fabrizio Patania - Mercato chiuso in entrata? A centrocampo sì, in difesa anche, in attacco non proprio. E può ancora succedere di tutto, ma soltanto se uscissero l’uruguaiano Alfaro e un altro tra Floccari, Kozak, Zarate (destinato a restare) e Rocchi, la vera sorpresa di giornata. Già, proprio così. Sono tutti in bilico, anche il capitano della Lazio, perché è arrivata un’offerta importante dell’Udinese e perché Petkovic a Maribor lo ha lasciato in tribuna, portando in panchina Floccari, Kozak e Zarate. Le esclusioni toccheranno a tutti, il tecnico di Sarajevo ha chiesto comprensione e disponibilità ai suoi giocatori, con la panchina lunga in campionato sarà più semplice la gestione, ma il punto non è questo. Con ordine, ricostruiamo. E’ concreta l’offerta dell’Udinese. Nei giorni scorsi erano emerse indiscrezioni relative all’interesse per Kozak, negato dal ds Larini. In realtà l’obiettivo di Guidolin sarebbe Tommaso Rocchi. Una punta capace di giocare in profondità e di alternarsi o fare coppia con Muriel e con Totò Di Natale, suo vecchio amico e compagno di squadra ai tempi dell’Empoli. In tandem davano spettacolo. E oggi l’Udinese ha pensato a Rocchi, sarebbe il rinforzo ideale per completare l’attacco, soprattutto se arrivasse la qualificazione ai gironi di Champions. Pozzo ci aveva provato anche due anni fa, quando Ballardini aveva messo Tommaso in uscita a gennaio. E ora sta tornando alla carica, pronto ad offrire un contratto biennale con opzione sul terzo. Rocchi è turbato da questa situazione. Il suo pensiero è conosciuto e non ha cambiato idea rispetto al passato. La Lazio è la sua casa, si sente legatissimo alla squadra, alla tifoseria, alla società. E’ stato il primo acquisto di Lotito nel 2004, vorrebbe chiudere la carriera in biancoceleste nel 2013 (secondo la scadenza del contratto attuale) o nel 2014. Ha ancora tanta voglia di gol, può raggiungere e superare Giordano, diventando il quarto bomber di sempre della storia biancoceleste. Ma è ovvio che non possa sentirsi l’ultima ruota del carro, davanti c’è una concorrenza fortissima, Petkovic sta giocando con una punta e tanti trequartisti, deve ancora inserire Ederson, gli spazi saranno ancora più stretti. Anche Lotito si sente legato a Rocchi. E nessuno alla Lazio, sia chiaro, ha intenzione di mandarlo via. Se sta bene, può ancora essere importante sul campo. E fuori la gente lo ama: perderlo, per una squadra senza veri simboli, non sarebbe il massimo. Nei prossimi giorni è previsto un confronto con il capitano e il suo manager Oscar Damiani. Chiederanno alla società quali sono le intenzioni e poi decideranno. Ma l’offerta c’è ed è giusto che tutti la valutino. Peraltro la Lazio con l’Udinese potrebbe discutere laltra metà del cartellino di Candreva (grande amico di Tommy), appena riscattato per 1,7 milioni di euro subentrando al Cesena. A gennaio il fantasista di Tor de Cenci era arrivato in prestito: a bilancio, con Ederson e l’arrivo di Ciani, gli acquisti della Lazio sono tre.

Diventeranno quattro solo per un attaccante se ne partissero altri due. La Lazio valuterà tutto. Deve ancora piazzare Alfaro. E deciderà sul filo per gli altri. Tare e Petkovic sperano che Zarate torni sui suoi livelli, accettando la concorrenza. Lotito all’inizio lo voleva cedere, ma offerte importanti non sono arrivate. S’è interessato il Galatasaray, Mauro preferisce restare, non è attratto dalla Turchia. Direbbe sì solo a club come Atletico Madrid (se partisse Falcao) o Tottenham, ma oggi parliamo di niente. Per Floccari e Kozak c’è la fila. Il centravanti calabrese è il preferito da Petkovic come vice Klose. Il ceco chiede spazio, potrebbe partire in prestito sul filo del 31 agosto per andare a giocare con continuità. La Lazio potrebbe restare così in attacco o potrebbe prendere una punta. Al ds Tare piace molto il norvegese-marocchino Mohammed Abdellaoue, ma è un’operazione complicata e l’Hannover chiede 7 milioni. Bocciato Robert Beric, centravanti del Maribor, visto da vicino nei preliminari di Champions a Zagabria. Ci sono altri nomi, non ancora scoperti, nei pensieri della Lazio.

Servirebbe un’alternativa convincente a Radu, ma la Lazio non interverrà per la fascia sinistra. «Ora ci concentreremo sul mercato in uscita. Dai calciatori che riusciremo a piazzare, vedremo se sarà necessario acquistarne degli altri. Un terzino sinistro? Cerchiamo un giocatore con delle caratteristiche che non sono facili da trovare. Abbiamo comunque soluzioni interne come Lulic e Radu» ha spiegato Tare a Lazio Style Radio. La crescita di Cavanda, il prolungamento a Scaloni e Zauri ancora in organico sono motivi che si aggiungono. Da piazzare ci sono ancora diversi giocatori sotto contratto: Sculli, Matuzalem, Carrizo e Foggia senza trascurare Ceccarelli e altri ex Primavera come Mendicino, Cinelli e Sani. In realtà un terzino sinistro servirebbe e forse anche un mediano, ma la Lazio in mezzo si sente coperta con Ledesma, Cana, Gonzalez, Onazi, il recupero di Brocchi e la conversione tattica di Hernanes. Il vero colpo Lotito e Tare sperano di piazzarlo a gennaio. Per il brasiliano ex Bayern la storia non è finita. C’è l’appello a ottobre, ma i legali che assistono il difensore sono convinti di anticipare i tempi, ottenendo una scarcerazione entro un paio di settimane. Si vedrà. Dipende tutto dalla Procura di Monaco di Baviera. La Lazio aspetta e non abbandonerà Breno, ecco perché la casella per l’extracomunitario non verrà occupata. Si spera di riconsegnarla al legittimo pretendente per gennaio.





 Fabrizio Patania - Di nuovo a Bergamo. La Lazio di Petkovic debutta in trasferta sullo stesso campo dove Reja aveva piazzato l’ultimo successo fuori casa della sua gestione. Era il 6 maggio, penultima giornata dello scorso campionato, la Lazio s’impose 2-0 con i gol di Kozak e Cana, tirando solo due volte in porta in tutta la partita. Arginare e ripartire, questo era il credo del tecnico friulano, che in due anni e mezzo ha mantenuto stabilmente una media di 1,7 punti a partita: salvezza, quinto e quarto posto sono stati i suoi risultati. Stasera, allo stadio Azzurri d’Italia, si presenta la Lazio di Petkovic, mentalità e filosofia totalmente opposta alla gestione precedente. Capacità di soffrire e l’idea di imporre il proprio gioco, questo ha chiesto il tecnico di Sarajevo, che chiederà alla Lazio di tirare più di due volte in porta come accadde il 6 maggio. Bisognerà vedere se gli attaccanti avranno la mira a posto e se la difesa terrà come allora. Rispetto a quel giorno, Kozak e Cana partiranno dalla panchina e Klose dal primo minuto, ma le novità principali sono altre. Il tecnico di Sarajevo appare intenzionato a confermare quasi in blocco la squadra schierata a Maribor con il Mura nei play off di andata di Europa League. Due soli cambi nonostante la Lazio sia tornata all’alba di venerdì dalla Slovenia e sia ripartita ieri pomeriggio per Bergamo. Petkovic proteggerà e preserverà Onazi e Cavanda, i giovani che sta inserendo in prima squadra. Ieri ha provato la formazione con Lulic terzino sinistro e Gonzalez a centrocampo. Ha sorpreso, ma sino ad un certo punto, l’ingresso del bosniaco.

Petkovic, prima che iniziasse la rifinitura, ha parlato a lungo con Lulic, suo pupillo e allievo, cresciuto nel Bellinzona e svezzato allo Young Boys. Gli ha chiesto la disponibilità a muoversi sulla linea difensiva. Non è la sua posizione preferita, ma all’occorrenza può farlo. Era stato provato dietro anche a Smirne con il Galatasaray e non era andato bene. Ci riproverà stasera e potrebbe avere un senso davanti alla fisicità e alle progressioni di Schelotto. Duello muscolare che potrebbe indirizzare la partita. Con il Mura, Cavanda era stato infilato diverse volte. Sta crescendo, bisogna seguirlo e non dargli troppe responsabilità: esporlo a Bergamo sarebbe stato un rischio. E Petkovic non vede moltissimo Scaloni. Zauri, l’altro terzino disponibile, neppure è stato convocato. Così Lulic completerà la linea difensiva con Konko, Biava e Dias. Confermato lassetto: la Lazio partirà con il 4-1-4-1. Ledesma perno arretrato, Mauri a destra, Gonzalez ed Hernanes mezze-ali, Candreva a sinistra con gli esterni chiamati ad assistere Klose. In panchina quattro punte (Zarate, Floccari, Kozak e Rocchi), i due ragazzi (Onazi e Cavanda), i portieri Bizzarri e Berardi, più Scaloni e Cana, gli unici a poter dare il cambio ai difensori centrali. Radu non è ancora pronto. Anche Diakitè, tornato ad allenarsi con il gruppo da pochi giorni e fermo dal 20 luglio, è rimasto a Roma. Con i suoi pensieri e in scadenza di contratto. Ma con la panchina lunga e una quarantina di minuti nelle gambe, di scorta e in attesa di Ciani, avrebbe fatto comodo. A Biava e Dias toccherà reggere ritmi sostenuti per novanta minuti.




oizaL

Re:Rassegna stampa - Domenica 26 agosto
« Risposta #1 : Domenica 26 Agosto 2012, 07:42:18 »
 CORRIERE DELLO SPORT





Fabrizio Patania - Era la Lazio di Reja, non è ancora quella di Petkovic, servirà del tempo per plasmarla e qualche buon risultato per accompagnarne la trasformazione. Lo ha spiegato con sincerità e altrettanta chiarezza il tecnico di Sarajevo, atteso al debutto nel campionato italiano e convinto che il suo nuovo gruppo, già a partire da stasera a Bergamo, comincerà sul campo a dare risposte importanti e più convincenti rispetto alle amichevoli estive, ricche di ombre e di contraddizioni. «Ho un’altra mentalità rispetto all’Italia. Per me le amichevoli non contano, servono per provare i giocatori, per dare una possibilità a tutti, anche a costo di rischiare i risultati. Sarà così anche l’anno prossimo o tra cinque, se dovessi restare a lungo alla Lazio. Abbiamo fatto anche dei risultati positivi, è partita la stagione ufficiale e abbiamo qualche certezza in più. Ma ora inizia il campionato italiano: tutto è più duro e difficile. La Lazio sta bene, anche se fisicamente e mentalmente non può essere ancora al top. Sono curioso anch’io di vedere come ci comporteremo e come risponderà la squadra. Sono convinto che potremo andare a giocare a Bergamo a testa alta» ha spiegato lex allenatore di Young Boys, Bellinzona e Sion. In Svizzera ha convinto, in Turchia (al Samsunspor) è stato esonerato, ora si presenta in Italia e spera di indovinare l’impatto. Dopo un’estate trascorsa a chiedere pressing, aggressività e compattezza, c’è attesa per capire se questa Lazio ha davvero cambiato marcia. «Cosa mi aspetto? Bisogna essere capaci di cambiare faccia. Cercheremo di imporre il nostro gioco, sapendo che l’Atalanta, alla prima in casa, avrà una carica speciale. Dobbiamo essere pronti anche a subire, ad avere la capacità di soffrire e trovare i momenti giusti per imporci» ha aggiunto, facendo capire di essere pragmatico, non integralista. Una sfumatura emersa quando gli è stato chiesto se questo è un organico adatto al suo calcio. «Ho accettato la proposta della Lazio e lavoro con questo gruppo. Rispetto all’anno scorso mancano due centrocampisti importanti come Matuzalem e Brocchi, ma si vede anche qualche novità. C’è più movimento sulle fasce. E i due difensori centrali, abituati in modo diverso, ora giocano 15 metri più avanti mi sembra con buoni risultati. Faremo il massimo per ottenere il massimo con un gruppo di valore. I giocatori stanno cercando di seguire le mie idee. Io sto adeguando le mie idee alle caratteristiche della squadra». E ancora: «Se mi chiedete sì o no, questa è già la Lazio di Petkovic, dovrei dire di no. Qualcosa, come caratteristiche e movimento di gioco, ho visto. Molto altro bisogna fare. Serve tempo per completare questo processo, credo qualche settimana e dei buoni risultati per acquistare fiducia. Ma la squadra sta già assorbendo buona parte dei concetti».

Si tenta la via del compromesso sperando che non venga fuori un ibrido, ma la formula ideale per una Lazio che da due anni staziona al quarto posto della serie A. Sui limiti e le prospettive, ecco il pensiero di Petkovic. «Leggendo e sentendo in giro, tutti ci danno in seconda fascia, accreditano la Lazio tra il sesto e il dodicesimo posto. Toccherà a noi dimostrare che valiamo di più» . La griglia di partenza del campionato? «E normale dire Juventus, perché sono i campioni uscenti, e le due milanesi, perché da sempre sono al vertice. C’è la Roma che aspira e che deve fare risultato, il Napoli che ha dimostrato di essere un’ottima squadra negli ultimi anni. Poi ci siamo noi con altre due o tre squadre per confermarci, sorprendere e dimostrare». Ha chiesto alla Lazio di uscire meglio sul pressing per evitare le infilate, come due o tre volte è capitato con il Mura. E non esporrà i due baby in crescita, Onazi e Cavanda, al rischio di brutte figure all’esordio. «Io parlerei di sbavature, non difficoltà costanti. Con il Mura ci potevamo permettere anche di essere più lunghi, con l’Atalanta servirà una squadra più compatta, ci stiamo lavorando e sono sicuro che certe sbavature non si ripeteranno. Con i ragazzi ci vuole pazienza, non dovremo mettere pressione a Onazi, che dovrà essere bravo a gestire il momento. Cavanda è più forte a destra che a sinistra, c’è stata qualche difficoltà, non dipende dagli avversari ma dalla testa. Non è facile passare dal Bari ad essere titolare in Europa League, ma possiede qualità importanti e può crescere». Scelte difficili, coraggiose. Petkovic si aspetta disponibilità da tutti i suoi campioni. «Quando parlo con Zarate è sempre disponibile. La delusione per la panchina c’è per tutti i giocatori. Qui ci sono tanti campioni, anche Mauro è un campione, toccherà a tutti. Da ognuno mi aspetto il massimo e che mi mettano in difficoltà nelle scelte» . Da Hernanes si aspetta di più. «Non è importante se gioca dieci metri più a destra oppure a sinistra, ma come ci si muove sul campo. Più del modulo, mi interessano i triangoli, la densità sul campo. Solo così si può essere più produttivi».





LAZIO-PESCARA 3-0 LAZIO (4-3-3): Scarfagna 6; Ilari 6,5 Mazzei 6,5 Vilkaitis 6,5, Filippini 7; Cataldi 8 Falasca 6,5 Crecco 7,5; Tira 8 (28' st De Francesco 7) Rozzi 8 (37' st Paterni sv) Lombardi 7,5 (44' st Rosario sv). A disp: Di Piero, Pollace, Carta, Andreoli, Pace, Serpieri. All. Bollini 6,5.
PESCARA (4-2-3-1): Savelloni sv; Karkalis 6 Perrotta 6,5 Altobelli 6 Vittiglio 5; Cherubini 7 Iannascoli 6,5 (35' st Bulevardi sv); Spano 7 Pizzi 5,5 (30' st Saltarin 5) Di Francesco 7; Camilli 6 (35' st Marinaro s.v.). A disp: Falso, Benedetti, Masciovecchio, Salvini. All. Bucchi 6,5. ARBITRO: Cangiano di Napoli 7. MARCATORI: 10' pt Tira; 2'st Cataldi; 34'st Rozzi NOTE: Spettatori 1000 circa. Ammoniti: Karkalis, Iannascoli, Crecco. Angoli: 6-5 per il Pescara. Recupero: 0' pt; 3' st

Tris della Lazio su un Pescara che non ha per nulla demeritato. Gli abruzzesi, anzi, hanno alzato definitivamente bandiera bianca solo dopo il 3-0 di Rozzi quando la partita era oramai segnata. La prima frazione di gioco è a favore dei padroni di casa, con gli abruzzesi in evidente affanno: Lazio vicina al gol già al 4' quando Rozzi serve ottimamente Tira, il quale spedisce il pallone oltre la traversa con il destro da ottima posizione. Pericolosissimo sui calci piazzati Vilkaitis, come in occasione del corner battuto al 6', con il pallone che termina di poco a lato. La gara si sblocca al 10', grazie al bel sinistro di Tira dall'interno dell'area, che rende vana la disperata uscita da parte di Savelloni. Lombardi ci prova dal limite con il destro al 18', ma la conclusione del bravo esterno destro biancoceleste termina sul fondo. Gli ospiti si fanno pericolosi in avanti al 34', quando Spano manda fuori di poco con il mancino. La Lazio, però, chiude i conti già in apertura di ripresa con Cataldi che conclude in maniera naturale una splendida azione personale all'interno dell'area di rigore pescarese, con un pregevole diagonale di piatto sinistro. La formazione guidata da Bucchi prova a scuotersi: al 9' Cherubini spedisce sul fondo con il destro. Ottima occasione da gol non sfruttata dagli ospiti al 15': Di Francesco suggerisce di testa in area per Camilli che appoggia debolmente verso Scarfagna. Pescara ancora in proiezione offensiva al 20', con l'assist di Spano per Di Francesco, la cui girata acrobatica termina alta. È invece clamorosa la chance avuta dagli abruzzesi al 22', con il colpo di testa di Camilli che spedisce alto a porta vuota. Insistente la ricerca del goal da parte dell'ariete ospite Camilli, che al 25' impegna Scarfagna. La squadra di Bollini si limita a controllare e agire di rimessa: al 34' Rozzi serve il tris che chiude definitivamente il match. La Lazio c'è e si vede.




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Stefano salandin - Finale di mercato all’insegna del braccio di ferro quello che si profila tra la Sampdoria e quello che fino a pochi mesi fa era la bandiera indiscussa: capitan Angelo Palombo . Che da simbolo si è trasformato in indesiderato tanto è vero che si allena a parte e, al momento, non fa parte dei piani blucerchiati. Dopo alcuni incontri durante i quali il club ha confermato la volontà di rescindere il contratto, proposta rifiutata dal centrocampista, ieri cè stato un altro summit con il ds Pasquale Sensibile . E stavolta è stato lo stesso Palombo a rilanciare con una proposta: spalmare su altri due anni il contratto (la cui scadenza è ora fissata al 2015: andrebbe al 2017 e l’ultimo potrebbe essere già una introduzione alla dirigenza) dimezzando così l’ingaggio da 1,6 milioni netti a 800 mila euro. Il ds blucerchiato, però, è rimasto fermo alla offerta di 3 milioni di euro per la rescissione. Ottenendo così un nuovo rifiuto da Palombo, lo stesso rifiuto che il centrocampista ha opposto alle richiesta di Torino, Rubin Kazan e Udinese: lui continua a sentirsi un giocatore della Samp e vuole rendersi utile. Ci sarà tempo fino al 31 agosto per trovare un accordo, perché altrimenti cè il rischio concreto che la Samp si ritrovi un giocatore fuori rosa ma con un ingaggio ponderosissimo (3,2 milioni, lordo compreso, a stagione) da sopportare. In attesa di capire se si concluderà, e chi lo vincerà, il braccio di ferro, la Samp ha definito l’ingaggio (contratto di 3 anni) dell’esterno Poulsen , svincolato dalla Az Alkmaar. All’inizio della prossima settimana, invece, sarà il turno di Enzo Maresca

Dal Bordeaux continuano a manifestare freddezza e distacco, ma alla Lazio sono sicuri di aver messo a segno il colpo in difesa: Michael Ciani . Il centrale francese, classe 84, firmerà un contratto di tre anni con opzione sul quarto. L’accordo con i girondini sarebbe stato trovato sulla base di circa 4 milioni per il difensore. A togliere qualsiasi dubbio è stato Igli Tare : «Credo che per Ciani ci siamo - ha dichiarato il ds a Lazio Style Radio - penso che sarà il nostro centrale per le prossime stagioni. Ora ci concentreremo sul mercato in uscita. Dai calciatori che riusciremo a piazzare, vedremo se sarà necessario acquistarne degli altri. Un terzino sinistro? Cerchiamo un giocatore con delle caratteristiche che non sono facili da trovare. Abbiamo comunque soluzioni interne come Lulic e Radu Il cileno Campos Toro (lo hanno già battezzato come lerede di Sanchez ed è, manco a dirlo, di proprietà dell’Udinese) è arrivato a Siena: dalla prossima settimana sarà a disposizione di Cosmi . In attesa che si sblocchi la situazione di Rosina e che finisca la sfida con il Torino per John Guidetti . Il Genoa è vicino al giovane difensore Francesco Bossa . Il Palermo non ha perso la speranza di poter mettere le mani su Mesbah . Attenzione all’Udinese che si è inserita tra la Pro Vercelli e Simone Tiribocchi : la corte dei friulani rischia di complicare i piani del dg vercellese Romairone . In caso di complicazioni, i bianchi neopromossi potrebbero puntare su Plasmati o Abbruscato . L’Empoli, invece, è pronto a riabbracciare Massimo Maccarone dalla Sampdoria, il Varese, sempre dai blucerchiati, riavrà il difensore Cacciatore . Lo Spezia ha raggiunto l’accordo con il Lecce per Cacia . Il Modena ha convinto Lazarevic e pensa ad Hallenius ; il Lanciano insiste con il Grosseto per avere in prestito Lupoli .









Offline nanaighel

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Re:Rassegna stampa - Domenica 26 agosto
« Risposta #2 : Domenica 26 Agosto 2012, 07:48:21 »
Grazie....buona domenica
e Avanti Lazio

Offline andersen

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Re:Rassegna stampa - Domenica 26 agosto
« Risposta #3 : Domenica 26 Agosto 2012, 08:25:08 »
Grazie e Forza LAZIO!

Offline aquilafelyx

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Re:Rassegna stampa - Domenica 26 agosto
« Risposta #4 : Domenica 26 Agosto 2012, 09:06:46 »
eizarG azroF oizaL :band11:
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline Fabio70rm

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Re:Rassegna stampa - Domenica 26 agosto
« Risposta #5 : Domenica 26 Agosto 2012, 09:07:17 »
Grazie oizaL!!!
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:Rassegna stampa - Domenica 26 agosto
« Risposta #6 : Domenica 26 Agosto 2012, 11:31:46 »
Non si riesce a leggere l'articolo controlazio di melli in prima pagina.
Non sono tifoso di una squadra, sono Laziale!

Offline BobLovati

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Re:Rassegna stampa - Domenica 26 agosto
« Risposta #7 : Domenica 26 Agosto 2012, 11:58:08 »
Non si riesce a leggere l'articolo controlazio di melli in prima pagina.

mejo   ;D
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

paoletto

Re:Rassegna stampa - Domenica 26 agosto
« Risposta #8 : Domenica 26 Agosto 2012, 12:02:29 »
Non si riesce a leggere l'articolo controlazio di mellin prima pagina.
Grazie oizaL. Mi stai regalando delle vacanze all'estero memoabili senza quell''unico lato negativo che di solito è la mancanza d'informazione sulla Lazio. Grazie
leggo da uno smartphone e non lo riesco a leggere nemmeno io. Qualcuno ha la possibiltà di postarlo please. Grazie

Offline MagoMerlino

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Re:Rassegna stampa - Domenica 26 agosto
« Risposta #9 : Domenica 26 Agosto 2012, 12:17:40 »
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:Rassegna stampa - Domenica 26 agosto
« Risposta #10 : Domenica 26 Agosto 2012, 12:38:22 »
Non sono tifoso di una squadra, sono Laziale!

Offline MagoMerlino

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Re:Rassegna stampa - Domenica 26 agosto
« Risposta #11 : Domenica 26 Agosto 2012, 13:11:55 »
Se l'hai letto raccontacelo!  :)
è a te che ha fatto particolare sensazione, a partire dalla firma, se l'hai letto, raccontalo tu.
Per me c'è abbastanza di condivisibile, anche perchè i fatti, ad oggi, sono incontestabili.
C'è da dire che queste critiche, sono colpevolmente in ritardo. Dovevano essere fatte un paio di mesi fa.
Odio perdere più di quanto ami vincere

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POMATA

Re:Rassegna stampa - Domenica 26 agosto
« Risposta #12 : Domenica 26 Agosto 2012, 16:08:02 »
Niente di nuovo sotto il sole, un giornale fatto per il meraviglioso bobolo & affini.