Confiscata Range Rover di Cellino per 15mila euro di dazi non pagati
Stava pensando forse a Trieste, il campo dove il Cagliari giocherà le ultime partite di campionato. O forse a Quartu, probabilmente il terreno di gioco della sua squadra per i prossimi tre anni. Quando al presidente del Cagliari, Massimo Cellino, hanno detto ieri mattina che l'Agenzia delle Dogane gli stava confiscando la sua Range Rover targata Miami, quasi quasi non ci credeva.
Contestato, al numero uno del club rossoblu, il mancato pagamento dei dazi di importazione per 15 mila euro: era un fuoristrada acquistato tre anni fa negli Usa e Cellino, secondo gli agenti del fisco, avrebbe dovuto regolarizzare la posizione della vettura. "Ma io di quell'auto - dice il presidente - con tutte le cose che ho per la testa, me ne ero proprio dimenticato". Di mezzo c'è il Sant'Elia, proprio lo stadio pomo della discordia tra Cagliari e Comune. Proprio l'impianto da cui Cellino, per le condizioni di incertezza legate all'agibilità dell'impianto in vista della gara con l'Inter, era scappato. Per approdare a Trieste, città nella quale si disputerà, i biglietti sono già in vendita, anche la gara con la Juventus del 6 maggio. Già, il Sant'Elia. Le indagini sono partite proprio da lì. Perché un quotidiano locale, a febbraio, aveva scritto che il presidente si stava apprestando a lasciare lo stadio a bordo di una Range Rover targata Miami. E qui c'è la replica di Cellino. "La confisca dovrebbe riguardare le auto che circolano - spiega il presidente - ma quella vettura, usata principalmente da mio figlio e poi lasciata qui perché lui è a Milano, era ferma. Io, poi, ormai è raro che mi metta al volante. E mi sposto sempre con un altro mezzo, non con la Range Rover".
E il fuoristrada parcheggiato al Sant'Elia?. "Ogni tanto veniva messo in moto - continua Cellino - ma rimaneva nel piazzale: accensione del motore soltanto, giusto per non far scaricare la batteria". Nel frattempo sono successe mille cose, prima tra tutte la 'fuga' a Trieste, città nella quale Cellino disputerà anche il prossimo impegno 'casalingo'. Quanto all'auto americana, Cellino assicura: "L'ho fatta spostare dal Sant'Elia, ma il trasferimento è avvenuto con un camioncino. Era in sede, ma francamente non ci pensavo proprio: sono troppo occupato". Poi ieri la sorpresa con il blitz dell'Agenzia delle Dogane.
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