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ROMA – La Lazio si è svegliata. Vuole il grande colpo in difesa. E dopo il sondaggio per Kolo Tourè con il City, ecco che dal Portogallo rimbalza la notizia di Rolando del Porto. Un altro fuoriclasse del reparto arretrato. Perfetto per rilanciare le ambizioni laziali e giocare al fianco dell’esperto André Dias o Radu. La verità è che Claudio Lotito si è convinto a non comprare tanto per comprare, ma ad acquistare un calciatore che faccia la differenza. E un po’, anche se non lo confermerà mai pubblicamente, pure per zittire gli scettici.
Da una settimana, quasi contestualmente alla trattativa con il Genoa per Granqvist (portata avanti anche per risolvere la grana Sculli), la società biancoceleste stava lavorando sul grande nome. Di sondaggi ne sarebbero stati fatti diversi, da Douglas a Tourè e pure Rolando, appunto. Al momento il più serio appare quello del giocatore capoverdiano ma portoghese a tutti gli effetti, anche perché, almeno rispetto a Touré, guadagna meno della metà dei quattro milioni del giocatore del City e gli inglesi non sono disposti a partecipare allo stipendio.
In più, secondo i cronisti del quotidiano lusitano O Jogo, vicinissimo al Porto come il Mundo Deportivo con il Barcellona, qualche giorno fa la Lazio farebbe sul serio e avrebbe presentato un’offerta di quattro/cinque milioni di euro per il prestito più un riscatto di altri quattro milioni. In totale sarebbero nove milioni di euro per avere Rolando con una specie di comproprietà camuffata, visto che a livello internazionale non sono ammesse.
La Lazio si sarebbe aggiunta al Milan e alla Roma, ma la proposta di Lotito sarebbe quella più interessante, se non altro perché è formulata con più soldi. Il vero avversario dei biancocelesti sarebbe il Fenerbahce che avrebbe offerto dieci milioni di euro. Il Porto resta in silenzio, ma a quanto pare sarebbe disposto a trattare su queste basi. La curiosità è che a gennaio del 2008 la Lazio fu vicinissima a Rolando che all’epoca giocava nel Belenenses, ma l’affare saltò in extremis per 400.000 euro. Ora l’operazione potrebbe decollare di nuovo.
In uscita si lavora sempre su Alfaro con Chievo e Bologna, il Napoli chiede Floccari in prestito, ma Lotito rifiuta. L’ultima riguarda Giuseppe Sculli che, tramite, il suo profilo su WhatsApp ha lasciato una frase emblematica: «Meno nove giorni e non sapere di che morte morire».
Primavera. Il diesse Igli Tare prova a chiarire l’addio di Giordano jr, il figlio di Bruno: «Nessuno l’ha cacciato, gli abbiamo solo fatto presente, come ad altri, che la concorrenza in avanti sarebbe stata forte e se voleva mettersi in gioco, avrebbe fatto parte del gruppo. La scelta toccava a loro...».
