Autore Topic: Lazio-Malmoe  (Letto 5333 volte)

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Offline Fabio70rm

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Re:Lazio-Malmoe
« Risposta #80 : Venerdì 17 Agosto 2012, 16:25:09 »
Montolivo ha giocato una vita come trequartista, solo con Mihajlovic giocava, maluccio, come regista.

Anche Pirlo concordi non gioca da vertice basso.

Il vertice basso è quasi sempre un mediano, oppure un mediano + regista; come erano appunto nella Lazio Ledesma e Matuzalem.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Russotto

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Re:Lazio-Malmoe
« Risposta #81 : Venerdì 17 Agosto 2012, 16:27:14 »
Montolivo ha giocato una vita come trequartista, solo con Mihajlovic giocava, maluccio, come regista.

Anche Pirlo concordi non gioca da vertice basso.

Il vertice basso è quasi sempre un mediano, oppure un mediano + regista; come erano appunto nella Lazio Ledesma e Matuzalem.

Cambia poco tra vertice basso di un rombo, e centrocampista centrale in un 4-3-3. Se ti piace di piu' allora vorrei un centrocampista centrale del 4-3-1-2 che sia diverso da Ledesma. Va meglio?

Offline satanasso

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Re:Lazio-Malmoe
« Risposta #82 : Venerdì 17 Agosto 2012, 17:10:00 »
Ho visto le partite contro siena torino galatasaray getafe e malmoe. I risultati e le prestazioni, in effetti, non lasciano tranquilli. Del resto, c’è da dire che Pektovic sta tentando di imporre il proprio marchio alla squadra, cosa che comporta un periodo fisiologico di adattamento ai nuovi schemi e al nuovo atteggiamento in campo.
In buona sostanza, Pektovic lavora con la stessa ossatura di squadra allenata da Reja, a cui chiede però molta più corsa, più aggressività, più velocità di gamba e nella circolazione della palla. Non è uno scherzo, considerando il fatto che con Reja si è giocato – con un certo profitto, peraltro – un calcio prudente, quadrato, a ritmo controllato: un calcio, a mio modo di vedere, adatto alle e ritagliato sulle caratteristiche dei giocatori in rosa. È forse questo il motivo principale che lo scorso anno mi ha portato a difendere l’operato del friulano di fronte alle critiche (molte delle quali ingiuste e pretestuose) dei suoi detrattori.
Ora siamo di fronte a un cambio radicale di paradigma. Devo ammettere che la sfida – o la scommessa – mi intriga (e Pektovic, epidermicamente, mi fa simpatia): c’è una certa idea di gioco, c’è una preparazione atletica molto severa (questo è un punto fondamentale, che dovrebbe rientrare in una serena valutazione dei risultati finora conseguiti), c’è la volontà precisa (vedremo con il tempo se utopica o meno) di imporre il proprio gioco agli avversari.
Si tratta di capire se la squadra saprà rispondere ai nuovi imperativi del Mister, assimilare la sua mentalità, mostrare di essere un cavallo adatto alle piste del galoppo, non soltanto a quelle del trotto. La mia impressione è che la Lazio sia e sarà ancora per un po’ (un paio di mesi?) un cantiere aperto, ma che ci sia la voglia di confrontarsi seriamente con le nuove consegne tattiche.
Con buona probabilità subiremo più gol degli scorsi anni e, si spera, ne segneremo di più. Non so se riusciremo a migliorare la quota punti di Reja e il posizionamento in classifica. Questo è un elemento che dipenderà molto dall’esito del calciomercato, finora – e sottolineo, finora – largamente insoddisfacente.
Insomma, alla vigilia degli impegni ufficiali ci ritroviamo con gli stessi interpreti alle prese con un canovaccio rivoluzionato e con un direttore d’orchestra molto determinato.
Il rischio, non trascurabile, è che la sua ambizione lo rendano cieco di fronte ai limiti tecnici e agonistici della squadra e alle insidie di un campionato che, pur impoverito, rimane difficile da affrontare. La speranza, con qualche pezza d’appoggio, è che ambizione e determinazione non significhino necessariamente supponenza e ingenuità.
E soprattutto, la mia speranza è che i giocatori decidano di affidarsi senza reticenze alle indicazioni dell’allenatore, mostrando in campo di poter essere famelici, aggressivi, temprati, a dispetto delle perplessità di molti, non ultime le mie.
A mio modo di vedere, insomma, la scommessa non è tanto su Pektovic. A essere chiamati in causa in prima persona, stavolta più ogni altra, sono proprio i giocatori.
Che il Profeta sia con noi. JAH BLESS O0
Sciarpe rotte eppur bisogna andar

Offline Svedese

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Re:Lazio-Malmoe
« Risposta #83 : Lunedì 20 Agosto 2012, 04:09:13 »


Bravo ragazzi. Onore a voi.
BBS NORD