Autore Topic: Rassegna stampa - Sabato 25 agosto  (Letto 483 volte)

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oizaL

Rassegna stampa - Sabato 25 agosto
« : Sabato 25 Agosto 2012, 07:12:04 »
CORRIERE DELLO SPORT













Il ds Tare, nella serata di Maribor, ha ufficialmente aperto la caccia a mister X. E il difensore centrale che la Lazio conta di acquistare entro due o tre giorni, svolta attesa ad inizio settimana, subito dopo la trasferta di Bergamo. C’è un solo nome oggi nei pensieri dei dirigenti biancocelesti, tenuto top-secret. Sfumato Breno, perso Granqvist, mollato Xandao, volato via anche Rolin, da Formello non fanno trapelare neppure gli spifferi per scoprire l’obiettivo trattato in queste ore. Si viaggia per indizi, non esistono certezze, ma è stato tracciato un profilo di Mister X. Costerebbe intorno ai cinque milioni, sarebbe europeo e non sudamericano, non più di 25-26 anni, forse meno. S’è scatenata ieri una rissa di voci e di ipotesi, non tutte controllabili. Piste tedesche, inglesi e francesi per il difensore in pugno alla Lazio. Secondo le nostre indiscrezioni, il nuovo difensore centrale potrebbe arrivare dalla Francia. Tre candidature forti. La più suggestiva e accreditata porta a Mapou Yanga-Mbiwa, gioiello del Montpellier, vincitore dell’ultimo titolo di Ligue 1 e iscritto alla prossima Champions. E fresco di debutto in nazionale. Deschamps, nuovo ct dei transalpini, lo ha convocato e lo ha fatto esordire a Ferragosto nell’amichevole con l’Uruguay. Il suo nome è conosciuto perché nelle ultime settimane è stato accostato lungamente al Milan. Galliani, però, ha dei margini di manovra ridotti, può acquistare soltanto in prestito con diritto di riscatto. E il Montpellier chiede 5,5 milioni di euro per il cartellino di Yanga-Mbiwa. La ragione è semplice: il contratto dell’africano con passaporto francese scadrà il 30 giugno 2013. Difficile il rinnovo, possibile l’addio a parametro zero. E allora sarebbe meglio piazzarlo entro il 31 agosto. E stato proposto sul mercato italiano, ha sollevato non solo l’interesse del Milan. La Lazio si sarebbe mossa sotto traccia per arrivare a Yanga-Mbiwa, che ha compiuto 23 anni il 15 maggio ed è in piena maturazione. Gioca titolare nel Montpellier da cinque anni: 172 presenze tra Ligue 1 e serie B francese. Ora è pronto per il salto.

Yanga-Mbiwa è un obiettivo ambizioso ma non costoso per la Lazio. Potrebbe esserlo anche un altro nazionale francese, 27 anni da compiere a dicembre, ex Lilla in forza al Valencia dall’estate scorsa. Si tratta di Adil Rami, origini marocchine e passaporto francese, ma sarebbe meglio dire corso, perché è nato a Bastia. Gioca nella Liga e possiede una valutazione alta, perché è arrivato solo un anno fa, pagato 6 milioni. Ha il contratto in scadenza nel 2015 e sembra difficile strapparlo al Valencia, ma il suo nome sta girando. Tare ha seguito spesso la squadra spagnola allenata l’anno scorso da Unai Emery. In passato era stato accostato il nome del portoghese Ricardo Costa, altro centrale del Valencia, alla Lazio. Altra candidatura forte è quella di Mickael Ciani, parigino classe 84, francese delle Guadalupe, sotto contratto sino al 2013 con il Bordeaux. I Girondins avevano sondato Lotito per Diakitè, ipotizzando uno scambio che non è mai decollato. Ma Ciani, anche in passato, era stato proposto. Tra gli outsider Nikolas Nkoulou, camerunense del Marsiglia (classe 90), e Ludovic Sanè, franco-senegalese del Bordeaux.





Attacco a posto, Zarate resterà, a meno di clamorose sorprese. E quasi certamente anche Floccari e Kozak, che pure restano in bilico, considerando pretendenti e richieste. Il ds Tare ha fatto capire che interverrebbe sul reparto offensivo soltanto se dovesse partire una punta. L’Atalanta tenterà un altro assalto per Floccari, inseguito anche dal Bologna. Petkovic, però, lo considera la prima alternativa di ruolo a Klose. E sono numerose le richieste per Libor Kozak, sinora ritenuto incedibile dal club biancoceleste. L’attacco della Lazio dovrebbe restare così anche dopo le 19 del 31 agosto, ma sino alla chiusura delle trattative non si potranno escludere colpi di scena. Il ceco (e soprattutto il suo manager) spinge per andare a giocare con continuità, con la formula del prestito si potrebbe muovere in extremis. E per questo motivo bisogna tenere aperto il mercato in entrata. Non sono escluse sorprese neppure in attacco, dove Lotito e Petkovic contavano sull’arrivo di Burak Yilmaz, alla fine acquistato dal Galatasaray.

Il viaggio di Tare a Zagabria, mercoledì sera prima di trasferirsi a Maribor, si può spiegare con l’esigenza di tenere sotto osservazione alcuni talenti sloveni, che potrebbero diventare obiettivi in futuro. Per esempio Robert Beric, centravanti del Maribor, classe 91. Ha realizzato 3 gol in 5 partite dei preliminari di Champions League, sera fatto apprezzare già con lUnder 21 della Slovenia (12 presenze, 3 reti) e nel campionato sloveno ha messo a segno 26 gol in 95 partite. E cresciuto a Lubjana, dal 2010 gioca nel Maribor, ha il contratto in scadenza nel 2014. Si prende con poco più di un milione di euro. E alto un metro e 88, ma sa anche muoversi con discreto dinamismo. Prima e seconda punta, appartiene alla stessa scuderia fortunata di Ilicic e Bacinovic. Tare lo ha visto in azione durante la partita tra Dinamo Zagabria e Maribor: chissà che non possa diventare un obiettivo. Non ha giocato, ma è stato proposto con insistenza sul mercato italiano anche l’esterno del Maribor. Si tratta di Dejan Trajkovski, classe 92, terzino sinistro dell’Under 21 slovena, contratto in scadenza nel 2015: buona spinta e soprattutto aggressività in fase difensiva. La Lazio è concentrata sul difensore centrale, ma sulla fascia servirebbe un’alternativa a Radu. Chissà che Lotito, se dovesse aprire all’Atalanta per Floccari, non torni all’assalto di Federico Peluso, valutato 5 milioni da Percassi e in attesa della Juventus. Intanto, complice la squalifica di Stendardo, domenica sera Colantuono lo impiegherà da difensore centrale.

Si torna all’attacco per registrare ancora indiscrezioni relative al norvegese-marocchino dell’Hannover. Si chiama Mohammed Abdellaoue, ha 27 anni, contratto in scadenza nel 2014 e una valutazione di 6-7 milioni. Ha realizzato 21 gol in 54 presenze in Bundesliga. Punta di grande movimento, per caratteristiche potrebbe essere paragonato a Yilmaz. Piace al ds Tare. Diventerebbe un obiettivo della Lazio soltanto se partisse uno tra Floccari e Kozak.





 Si scalda Lulic, è uno dei candidati principali per giocare domani sera contro l’Atalanta. Petkovic pensa al turnover in formato ridotto: dovrebbe confermare il 4-1-4-1 scelto per affrontare il Mura in Europa. E un assetto che lo intriga e che gli ha fatto raccogliere un successo importante, ma che non può bastare o accontentare. Non è ancora una Lazio precisa, veloce, spumeggiante, serve ancora tempo. A Bergamo sarà necessario non scoprirsi, i nerazzurri non sono gli sloveni del Mura 05. Petkovic non potrà farsi infilare in contropiede, predica un calcio propositivo, a Maribor ha mosso alcuni appunti ai suoi uomini: ha chiesto un pressing maggiore e inserimenti continui dei centrocampisti. Colantuono sgancerà Schelotto sulla fascia destra, andrà arginato. E qui entra in gioco Lulic, potrebbe essere scelto per blindare la corsia e al tempo stesso per attaccare. E entrato in corsa a Maribor, inizialmente è stato risparmiato. Non è ancora al top, è un diesel, ci mette un po a carburare, fu così anche l’anno scorso. Petkovic lo conosce, lo sta aspettando, pensa di dargli una chance subito. Il bosniaco potrebbe essere schierato al posto di Candreva. La Lazio è tornata dalla trasferta europea nella notte di giovedì, ieri mattina s’è allenata, si ritroverà a Formello alle 16: al termine della rifinitura la squadra partirà con destinazione Bergamo. Il campionato inizierà in salita, il match di domani non è facile, si giocherà in casa di una squadra che l’anno scorso ha fatto benissimo. La Lazio deve convincere, deve dare risposte più veritiere. Petkovic sta lavorando in questo senso, sa che la squadra commette ancora errori e non riesce ad esprimersi al meglio. «Voglio più inserimenti, voglio più pressing» , ha detto giovedì a fine partita. E questo che ha chiesto ai suoi uomini, è questo che spera di vedere nelle prossime uscite. Sta puntando sul 4-1-4-1, un modulo gli ha permesso di ipotecare il passaggio del turno europeo, ma che espone la squadra a rischi, al contropiede avversario. Il Mura è ripartito più volte, per poco non ha punito Marchetti. L’Atalanta è una squadra di valore, certe occasioni non se le lascerebbe sfuggire. La propensione offensiva deve essere equilibrata, offrire il fianco agli avversari non è mai consigliabile, soprattutto nel nostro campionato.

Petkovic studia la Lazio che esordirà in campionato: «Vedrete una squadra migliore, dobbiamo essere pronti» , ha detto prima di lasciare la Slovenia. Il tecnico pensa di confermare la maggior parte degli undici scesi in campo in Slovenia. Davanti a Marchetti saranno confermati Konko, Biava e Dias, a sinistra ci sarà Cavanda a meno di sorprese. Radu è rientrato in gruppo, ma è reduce da una contrattura, non è ancora pronto, ha poca benzina nelle gambe. Nel 4-1-4-1 il punto fermo a centrocampo è Ledesma, potrebbe cambiare un centrocampista offensivo: Gonzalez insidia Onazi. Hernanes ci sarà, sta cercando di svegliarsi, ha bisogno di continuità. Mauri partirà da destra, a sinistra è in preallarme Lulic. Klose è uscito un po’ acciaccato dal match europeo, sarà al suo posto. Non è ancora pronto Ederson, si sta allenando in gruppo, deve recuperare la forma fisica. Sta bene Diakitè, ha smaltito l’infortunio che l’aveva messo ko a fine luglio, dovrebbe far parte dei convocati e trovare posto in panchina, in quella lunga che da questo turno di campionato potrà essere occupata da 12 giocatori. Diakitè è al centro del caso contratto, ma c’è bisogno di centrali. Oltre Biava e Dias c’è a disposizione Scaloni, la soluzione di emergenza si chiama Cana.









 Risolvono i problemi, è da sempre così. La Lazio di Petkovic però deve partorire anche altre soluzioni sotto porta, non può affidarsi solo a Hernanes e Klose. Colpi da maestro, certo. Ma non possono bastare in ottica futuro. Intanto i tifosi si godono le loro nuove prodezze. Ne hanno firmata una a testa. E una coppia doro che fa gol di platino: Hernanes e Klose, il tandem brasiliano-tedesco che sogna e segna. Tira uno, tira l’altro, amano fare centro insieme. E capitato a Maribor contro il Mura, era già successo sei volte l’anno scorso. S’ispirano a vicenda, si divertono un mondo. Non a caso da due anni sono i cannonieri biancocelesti: l’anno scorso hanno segnato 27 volte tra campionato e coppe. La stagione è iniziata sotto il loro segno, così com’è accaduto nell’agosto 2011. Hernanes aprì le danze, segnò il primo dei sei gol che la Lazio rifilò al Rabotnicki nel play off di Europa League. E Miro chiuse il conto, siglò il 6-0 finale dello stesso match, si giocava la sfida di andata. E segnano sempre loro, Hernanes e Klose. Colpirono i macedoni, servirono il bis a Cesena (1-2) e calarono il tris a Firenze (Fiorentina-Lazio 1-2). Poi? Fu gloria nel derby: il Profeta fece gol su rigore, il tedesco schienò i giallorossi al 48 del secondo tempo, ad un soffio dallo scadere. La premiata ditta Hernanes-Klose non si fermò lì, continuò a segnare in tandem in Lazio-Atalanta 2-0 e Chievo-Lazio 0-3 (doppietta di Miro). La storia continua e la trasferta slovena ne è la testimonianza. Il Mura è caduto sotto i colpi di Hernanes e Klose, sembra che si mettano d’accordo. In tutto, in coppia, hanno firmato il tabellino sette volte segnando 15 gol totali (7 Hernanes, 8 Klose). Quando realizzano insieme la Lazio vince, i numeri non mentono mai.

Klose e Hernanes, un asse che riconduce al passato e che trascina nel futuro. Hanno firmato due gol spettacolari, colpi potenti e precisi, colpi da incorniciare. Il Profeta ha fatto partire un missile, ha centrato la seconda rete di fila dopo quella rifilata al Malmoe in amichevole. E Klose ha bucato la rete alla sua maniera, saltando in cielo, con uno stacco di testa imperioso. La collezione di gol è fatta di perle, andrebbero riviste le reti della premiata ditta Hernanes&Klose. Fantasia brasiliana e potenza tedesca, è un mix esplosivo. Petkovic sè goduto i suoi campioni, ha bisogno di loro per creare una Lazio vincente. Ma anche di soluzioni alternative. La firma di Miro sulla nuova stagione: negli ultimi cinque mesi aveva giocato solo 1 volta indossando la maglia biancoceleste. L’infortunio muscolare l’aveva messo out a fine marzo e l’aveva costretto ad un recupero lungo. Klose non voleva compromettere la partecipazione agli Europei, cercò di gestirsi con cautela. Tornò in campo a Bergamo contro l’Atalanta, entrò in corsa, giocò trotterellando, senza correre rischi. Domenica si tornerà proprio a Bergamo e Klose partirà dal primo minuto. Oggi non ci sono più calcoli da fare, vuole partire a razzo anche in campionato. L’anno scorso segnò in Europa League e riuscì a ripetersi all’esordio in serie A, a Milano mandò gambe all’aria Nesta e Abbiati. Hernanes è l’altro goleador, quando ha la possibilità di inserirsi e di giocare più avanti non sbaglia. A Maribor ha sfruttato il tiro, così come faceva con Reja. Il Profeta sta faticando, non ha ancora assorbito pienamente la filosofia di Petkovic: «Il mio obiettivo è crescere sempre» , ha dichiarato di recente. Non può fermarsi ora.





 L’esordio vincente in Europa, il prossimo debutto in campionato. Candreva corre in campo e con la mente: «Dobbiamo andare il più avanti possibile in Europa e far bene al tempo stesso in campionato anche se è ancora presto per effettuare previsioni. L’importante è partire con il piede giusto, siamo la Lazio, dobbiamo scendere in campo per vincere ». La vittoria col Mura ha creato entusiasmo, è ciò che serve alla vigilia del match con l’Atalanta. Candreva ha promosso la Lazio vista in Slovenia: «La prestazione? Siamo stati tutti positivi, era importante partire con il piede giusto. Forse potevamo fare qualche gol in più ed è anche colpa mia se non ci siamo riusciti, potevo essere più determinante sotto porta. Ora c’è l’Atalanta, dobbiamo ripartire da qui» . Le sensazioni sono positive: «Ad Auronzo abbiamo svolto un lavoro positivo, siamo stati sfortunati nelle amichevoli, contro il Mura siamo partiti bene, dobbiamo continuare così» . Candreva ha fatto i complimenti a giovani come Cavanda e Onazi: «Si allenano bene e si sono integrati in un gruppo eccezionale, un gruppo che ha aiutato molto anche me. Spero continuino in questo modo» . Klose fa sognare anche i compagni: «Non sono di certo io a scoprire che è un grandissimo campione, dispensa consigli prima, durante e dopo la gara. Per noi è determinante» . Da Candreva a Mauri, la morale è comune: «E ‘stata una buona vittoria ed è arrivata in trasferta, ci voleva anche se possiamo e dobbiamo fare meglio. Era necessario partire col piede giusto in Europa, ora con testa e gambe siamo già proiettati alla difficile trasferta di Bergamo. Si comincia!» . Non vedeva l’ora di giocare una partita ufficiale, Stefano Mauri vuole pensare solo al campo. Ha giocato da titolare in Europa, è candidato per un posto a Bergamo.

I big hanno iniziato a segnare, i giovani crescono. Eddy Onazi è stato tra i migliori a Maribor. Sta crescendo, non vuole fermarsi, dimostra carattere e talento. E un ragazzo doro, si sacrifica, non si ferma un attimo in campo ed è religiosissimo. Sta vivendo un sogno e ieri ha lasciato un messaggio sulla sua pagina Facebook. Ha postato una preghiera in inglese: «Signore, ti ringrazio per il talento che mi hai donato, pregherò per sempre il tuo nome. Ti ringrazio per la nostra prima vittoria, abbiamo appena iniziato la corsa e crediamo che tu ci donerai la grazia per terminare questa corsa al massimo...» . Onazi si riferiva alla corsa europea, la vuole vivere da protagonista, sino in fondo. Nelle prossime settimane potrebbe esserci un incontro in società, il nigeriano va blindato. Il suo contatto sarà rinnovato e adeguato. La Lazio crede in lui, si sta godendo la sua esplosione. La scommessa sarà vinta se Onazi continuerà a giocare con questa forza, con questa qualità. A Petkovic piace molto, l’ha sganciato da titolare nelle ultime due partite e sono arrivati due successi. Onazi dà equilibrio e profondità, sa associarsi a Ledesma, sa rendersi utile in più modi e in più ruoli.





 L'avevamo lasciata sul campo di Gubbio, con l'amarezza di un obiettivo non raggiunto per un soffio; la ritroviamo oggi, più convinta che mai, pronta a ripartire per un nuovo campionato da vivere da protagonista. La Lazio Primavera di Alberto Bollini scenderà in campo oggi pomeriggio, al Centro Sportivo di Formello alle ore 15, per l'esordio in campionato contro il Pescara guidato dall'ex attaccante del Perugia, Bucchi. L'estate del settore giovanile biancoceleste è stata condita dalle polemiche per gli abbandoni dei classe '95 Marin, Tommasone e in ultimo luogo Rocco Giordano: ora è il momento di mettersi tutto alle spalle, come ha fatto capire anche il tecnico Bollini: «Ora pensiamo al campionato. Abbiamo fatto un buon lavoro in ritiro, c'è un bel gruppo. Non conosciamo il Pescara, non abbiamo avuto la possibilità di vederlo, però dobbiamo fare attenzione perchè si tratta dello stesso gruppo che lo scorso anno fu protagonista con la Berretti arrivando in semifinale. Speriamo di poter contare, come nella fase finale dello scorso anno a Gubbio, sull'apporto dei nostri tifosi che ci sono sempre stati accanto».

Diversi i test affrontati dalla Lazio di Bollini in questo precampionato, l'ultimo dei quali con il Grosseto vinto per 2-0 con i gol di Vilkaitis e Attili (bomber '94 proveniente dal Tor di Quinto), ed in tutti l'attenzione si è sempre spostata su quello che fino a qualche mese fa poteva assomigliare ad un oggetto misterioso: Keita Diao. Risolti i problemi di tesseramento, l'attaccante prelevato lo scorso anno dal Barcellona, dovrà però ancora attendere per fare il suo esordio con la maglia biancoceleste. Il giovane talento non è infatti sulla lista dei convocati non per problemi fisici ma per scelta tecnica. Davanti a Scarfagna, titolare del ruolo, agiranno quindi Ilari, Vilkaitis, Serpieri e Mazzei; a centrocampo il neo acquisto Falasca giostrerà davanti alla difesa con De Francesco a destra e Cataldi che farà da raccordo tra centrocampo e attacco dove Lombardi, classe '95, dovrebbe agire da punta centrale con Tira da una parte e Rozzi dall'altra.

Così a Formello (ore 15) LAZIO (4-3-3): Scarfagna; Ilari, Vilkaitis, Serpieri, Mazzei; De Francesco, Falasca, Cataldi; Tira, Lombardi, Rozzi. A disp.: Di Piero, Filippini, Pace, Carta, Pollace, Crecco, Andreoli, Pedro, Paterni. All. Bollini
PESCARA (4-4-2): Cappa; Caratelli, Benedetti, Gizzi, Karkalis; Cherubini, Iannascoli, Colantoni, Spadafora; Camilli, Bruno. A disp. Cipriani, Altobelli, Perrotta, Di Cecco, Salvini, Pizzi, Volpe. All. Bucchi.

oizaL

Re:Rassegna stampa - Sabato 25 agosto
« Risposta #1 : Sabato 25 Agosto 2012, 07:13:32 »
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Offline Fabio70rm

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Re:Rassegna stampa - Sabato 25 agosto
« Risposta #2 : Sabato 25 Agosto 2012, 09:17:20 »
Grazie oizaL!!

Yanga Mbiwa? Non lo conosco, però magari....è giovane, in rampa di lancio...mi piacerebbe eccome!!

Lui, Aogo e un mln per l'u21 sloveno...perchè no?
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!