Autore Topic: Rassegna stampa - Lunedì 23 luglio  (Letto 1408 volte)

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oizaL

Rassegna stampa - Lunedì 23 luglio
« : Lunedì 23 Luglio 2012, 07:32:34 »
(VISTO CHE NON ENTRA TUTTA IN UN SOLO POST, LA RASSEGNA PROSEGUE IN QUELLO SEGUENTE)


CORRIERE DELLO SPORT





Daniele Rindone - Xandao e Peluso, tutto su di loro. Un difensore centrale e un terzino sinistro, i ruoli da coprire in difesa. Si apre una settimana decisiva per il mercato della Lazio, la società sta stringendo, vuole fare due regali a Petkovic. Xandao e Peluso, lavori in corso, segnali di svolta. Fascia sinistra, il vecchio sogno si chiama Balzaretti, ma il terzino del Palermo è al centro di un intrigo: il rinnovo in bilico, le esigenze di famiglia che lo spingono a restare a Palermo, il sogno parigino per avvicinarsi alla moglie (ma il Psg di Leonardo non s’è mosso), il Napoli che preme, la strada sembra chiusa. E Lotito sta pensando a Federico Peluso dell’Atalanta, può sfruttare una corsia preferenziale per lanciare l’assalto. Stendardo torna a Bergamo, l’affare è in dirittura d’arrivo: il difensore potrebbe raggiungere già stasera i bergamaschi nel ritiro di Rovetta, si tratta di un ritorno. Il club di Percassi gli ha proposto un accordo fino al 2015, ossia due anni in più di contratto rispetto al patto sottoscritto in passato con la Lazio (scadenza 2013). Stamattina sarà definita l’operazione, la cessione di Stendardo consentirà ai biancocelesti di risparmiare un ingaggio pesante e di aprire la trattativa Peluso. L’Atalanta acquisirà il cartellino del difensore napoletano gratuitamente, in questo modo Lotito conta di ottenere un trattamento speciale per avere il terzino romano. Peluso ha un valutazione base di 5 milioni, ma i bergamaschi tendono a giocare al rialzo: i buoni rapporti tra le società potrebbero essere producenti. E l’ora di agire.

Dal terzino al centrale, è la pista più calda. La Lazio da giorni è su Xandao, difensore brasiliano con passaporto italiano. Si lavora per chiudere l’operazione a titolo definitivo versando una cifra superiore ai due milioni di euro. Uno dei manager del giocatore è in Italia da alcuni giorni. La Lazio ha offerto a Xandao un contratto di quattro anni a 400 mila euro più bonus, l’accordo sull’ingaggio è stato raggiunto. Il cartellino del difensore è gestito dalla Traffic, la scuderia negli anni passati ha parcheggiato Xandao al Desportivo Brasil (club di Porto Feliz, stato di San Paolo). Il centrale nell’ultima stagione ha giocato in prestito allo Sporting Lisbona, i portoghesi non eserciteranno il diritto di riscatto. Lotito deve limare gli ultimi dettagli, riguardano la percentuale da riconoscere alla Traffic e al club brasiliano.

Attacco, si studia un colpo, dipenderà anche dal mercato in uscita. E sfumato Burak Yilmaz, ha firmato con il Galatasaray, si valutano altre piste. In Turchia riassociano il nome di Henri Bienvenu alla Lazio, è uno dei bomber del Fenerbahçe. Petkovic lo conosce, ha allenato il camerunense quando guidava lo Young Boys. Fronte cessioni, nelle prossime ore potrebbe esserci un contatto con il Pescara. Gli abruzzesi vorrebbero strappare il prestito di Foggia, la Lazio chiede soldi. Al presidente Sebastiani piace anche Carrizo, ma non sarà semplice convincere i laziali a cedere i giocatori a titolo temporaneo e a costo zero. L’argentino, tra l’altro, è in scadenza nel 2013, prima di muoversi in prestito dovrebbe rinnovare. Una voce che torna d’attualità: il Milan starebbe pensando a Matuzalem. Il brasiliano è fuori squadra, si sta allenando a parte, la società studia varie soluzioni, lo ritiene sul mercato. Lotito aspetta una buona offerta (valuta il giocatore 2,5 milioni) o uno scambio convincente.





 Fabrizio Patania - Zarate incanta, Klose sta per concludere le vacanze. L’argentino ha voglia di finire il ritiro di Auronzo tra gli applausi, il tedesco entro una decina di giorni si riprenderà la Lazio e tornerà a sudare. Possono diventare la coppia più bella del prossimo campionato? Forse sì, ma dipenderà soprattutto da Maurito e dalla società biancoceleste. Serve l’ultimo sforzo. L’argentino si è presentato bene, sta lavorando con profitto, ha riconquistato la gente e ha fatto breccia nella considerazione di Petkovic. Ora Lotito aspetta un gesto di disponibilità nei suoi confronti: la società si era sbilanciata, aveva investito una montagna di soldi su Zarate senza essere ricambiata da un rendimento all’altezza, adesso bisogna guardare al futuro, tutelando un patrimonio costato 23 milioni più uno stipendio ricchissimo. E vincolato sino al 2014, la Lazio ha intenzione di rivalutarlo, ma il prolungamento aiuterebbe, perché una stagione super porterebbe l’argentino a un anno dalla scadenza con poche tutele per la società. E qui che si deve misurare la voglia autentica di Mauro di riabbracciare la gente e i suoi dirigenti. Il campo parla da solo. Petkovic l’ha inquadrato da seconda punta, il suo genio accoppiato all’intelligenza calcistica di un fuoriclasse come Klose diventerebbe una miscela straordinaria per la Lazio. Sulla carta potrebbe essere un tandem da favola, la ricchezza delle alternative (da Kozak a Rocchi passando per Floccari) e un centrocampo pieno di gol (Ederson, Mauri, Candreva, Lulic) fanno pensare che la squadra abbia bisogno di rinforzi soprattutto sulla linea difensiva, ma non in attacco. Il rimpianto per il mancato arrivo del turco Yilmaz, che si sarebbe rivelato un vero colpo, oggi forse si comincia ad avvertire meno.

Il calcio offensivo di Petkovic gli piace, sotto le Tre Cime di Lavaredo ha riscoperto l’affetto e l’amore del popolo biancoceleste. Mauro Zarate sta tornando: dopo tante delusioni, l’estate scorsa vissuta da separato in casa, la cessione all’Inter e le tensioni del passato (con Reja e con la società) è ancora troppo presto per celebrarne la rinascita. L’argentino dovrà confermarsi e continuare a crescere, dimostrando di essere totalmente calato nel progetto tecnico e societario, che non lo considera ancora fuori dal mercato e prevede l’ipotesi di un nuovo contratto (prolungamento e spalmatura). Sul campo, però, i suoi progressi sono evidenti. Sembra veramente un ritorno al passato, anzi meglio, perché anche nell’estate 2008, arrivato in prestito dopo l’esperienza al Birmingham, Zarate faticò un paio di mesi per conquistare la fiducia di Delio Rossi. Mai, alla fine di luglio, si era presentato così in forma, senza un etto di sovrappeso, fortemente motivato e con quella disponibilità che spesso gli era stata rimproverata dallo spogliatoio. Mercoledì pomeriggio, in vetta al Monte Agudo, quota 1600 metri, Maurito ha tagliato il traguardo per primo, staccando tutti e sorprendendo anche Pietro Piller Cottrer, olimpionico di sci di fondo e guida alpina d’eccezione, per il passo tenuto dall’inizio alla fine della scalata. Maurito sta bene, ha ritrovato il sorriso, dialoga con la squadra. Non è più isolato. Due giorni fa scherzava con Dias, lo stesso che due anni fa dopo la partita persa a Cagliari lo accusò pubblicamente di non allenarsi bene. E anche Hernanes lo ha promosso, testimoniando la voglia che ci mette negli allenamenti. Dopo il gol al Montebelluna, a capo di uno scambio, Maurito si è abbracciato con Rocchi. Tutti lo invitano a continuare, a non fermarsi di nuovo. Troppe volte, in passato, ha illuso e deluso, tradendo la fiducia, smarrendo costanza di rendimento, facendo arrabbiare i suoi allenatori e non solo. Questa volta, se non si romperà l’incantesimo, promette di continuare a divertirsi. Lo dicono i suoi occhi, il lavoro quotidiano sul campo, il feeling ritrovato con i tifosi. L’estate scorsa la gente gli rimproverava di non fermarsi a firmare gli autografi, adesso è tra i più ricercati e disponibili. Sabato sera, in un ristorante di Auronzo, è stata una festa continua tra flash, abbracci e strette di mano. Zarate già pensa al prossimo derby con Totti, è sempre stata una sua fissazione, non vede l’ora di poterlo rigiocare e magari deciderlo, accanto a Klose, un fuoriclasse da cui apprendere l’arte del gol e da guardare come un esempio. Perché Zarate sta rinascendo? No, non può essere stato solo il matrimonio a renderlo così sereno. Sono le motivazioni. Si sta svegliando. Ha capito di non potersi permettere più errori. Ha ritrovato la stessa fame che aveva ai tempi in cui era arrivato dal Qatar. Si è accorto di essersi svalutato e di aver perso considerazione anche a Roma, dove i tifosi lo hanno sempre amato. Il resto lo sta facendo Petkovic. Era curioso di scoprirlo. Me ne parlano tutti male, io prima di giudicarlo vorrei conoscerlo è il concetto che spesso il mister di Sarajevo ha espresso ai suoi collaboratori durante il mese di giugno. Gli ha chiesto di esprimere il suo talento, di lavorare nel gruppo e per la squadra. Si gioca la palla, sempre e comunque, questo è uno dei comandamenti. Conta il fraseggio, il possesso, il movimento. Ecco perché Zarate nelle prime uscite è apparso più altruista rispetto al passato. Sotto il profilo tattico e dei movimenti senza pallone, dovrà mantenersi così e migliorare ancora. Petkovic lo vuole ancora più attento, lo tratta come gli altri, niente di meno, ma neppure privilegi. C’è ancora tanta strada da percorrere, ma la direzione sembra giusta.

Il Kaiser è ancora in vacanza. Un mese pieno per cancellare la delusione e le fatiche (poche) degli Europei. Trenta giorni di ferie perché anche nella prossima stagione si dividerà tra la Lazio e la Germania: a settembre scatteranno i gironi per le qualificazioni ai Mondiali 2014 in Brasile e Miroslav Klose farà ancora parte della lista dei convocati del ct Loew. Il tedesco dovrebbe riprendere ad allenarsi con la squadra biancoceleste tra fine luglio e inizio agosto, probabilmente il 2: verrà sottoposto ai test di Paolo Rongoni, il nuovo preparatore atletico, e poi sosterrà un ciclo di lavoro individuale che dovrà portarlo al top della forma per l’inizio del campionato, fissato per il week-end del 26 agosto. Petkovic lo inserirà gradualmente e lo gestirà con estrema attenzione. Aspetta i suoi gol, lavorerà per consentirgli di superare la performance della passata stagione, quando si è fermato a quota 13 reti (lultimo con la Fiorentina il 26 febbraio) soltanto perché all’inizio di marzo è stato tradito da uno stiramento alla coscia. Infortunio mai tanto rimpianto da Reja e dalla Lazio, costretta ad affrontare la volata verso la Champions senza il suo giocatore più forte. Con Klose, è quasi una sentenza, sarebbe finita in modo diverso e con almeno due o tre punti in più ad arricchire la classifica. Klose ha voglia di migliorarsi. Il suo obiettivo erano gli Europei. Ha faticato a smaltire lo stiramento, solo altre due volte in carriera si era fermato per un infortunio muscolare, ha sofferto la lontananza dal campo e l’impossibilità di aiutare la Lazio. Non ha smesso di crederci, non ha perso la voglia di giocare e di combattere. «Arriverò almeno sino ai Mondiali 2014» ha ripetuto spesso negli ultimi mesi. Vuole giocare ancora ad alto livello, ha scelto Roma e la società biancoceleste per l’ultimo tratto importante della sua carriera, così durante gli Europei ha allontanato l’ipotesi di un trasferimento. Il suo nome era stato accostato al Barcellona, a caccia di un centravanti di scorta a Messi e David Villa. «Ho firmato un triennale, sto bene alla Lazio» ha spiegato Miroslav. Klose è pronto e lavora per tornare a stupire, così come aveva fatto nei primi mesi di campionato italiano. Tredici gol in ventotto presenze sino all’infortunio, che gli ha impedito di giocare negli ultimi due mesi e mezzo. Si riprenderà in fretta la Lazio. Petkovic non vede l’ora di conoscerlo, ma lo gestirà anche con attenzione. Ha un timore il tecnico bosniaco-croato: a 34 anni compiuti, con tre partite a settimana più la nazionale, non potrà rovesciare tutte le responsabilità dell’attacco sul tedesco. E questo il motivo per cui aveva chiesto alla società l’acquisto di un’altra punta. Sfumato Yilmaz, bisognerà capire se Zarate riuscirà davvero a diventare il vero acquisto dell’estate. Dal punto di vista tattico, l’argentino non avrebbe difficoltà a integrarsi con il tedesco. Klose, pescatore del gol, è un fuoriclasse perché segna con la costanza di un bomber e gioca con l’intelligenza di un centrocampista. Sa finalizzare, ma riesce anche e soprattutto a mandare in porta i suoi compagni. La fortuna di Ozil in nazionale sono proprio i passaggi di Miroslav. E lo stesso discorso vale per Podolski e Muller. Nella Lazio di Petkovic si potranno esaltare Candreva, Mauri, Ederson a giocare a ridosso di Klose, ma prima di tutti gli altri Zarate, impiegato nelle prime uscite da numero 10, piazzato dietro il centravanti per scaricare il pallone sulle fasce a beneficio degli inserimenti dei centrocampisti oppure libero di puntare la porta, facendo valere negli ultimi venti metri i suoi dribbling e il tiro a compasso per indovinare l’angolino. Zarate più Klose, un tandem da sballo. Sono complementari e non ci sarebbe bisogno di spiegarlo. Fateli giocare. E mettetegli la musica.





 Mezza giornata di relax, alle 16 la Lazio si è ritrovata in albergo e alle 17,30 era di nuovo a correre. Petkovic ama sorprendere e variare in continuazione il tema dell’allenamento. Ieri, come ripresa, niente lavoro sul campo. Il tecnico bosniaco-croato e i suoi preparatori (Paolo Rongoni, Adriano Bianchini e Alessandro Fonte) hanno portato l’intero gruppo biancoceleste al rifugio La Ribotta, da cui sono partiti per entrare nel bosco lungo il sentiero che costeggia il lago di Auronzo. Un percorso di sei chilometri sino al campo, dove sono tornati per chiudere con lo stretching, i soliti esercizi di ginnastica posturale e la meritata doccia. I portieri Marchetti, Carrizo e Berardi erano rimasti a lavorare con il preparatore Adalberto Grigioni: il consueto bombardamento di tiri, accentuando l’imprevedibilità grazie alluso degli Air Body, le sagome gonfiabili. Allenamento differenziato per Bizzarri (mal di schiena) e Scaloni (verruca al piede destro), appena rientrato da Roma.

Ieri pomeriggio è tornato a Roma Diakite. Avverte dolore alla tibia sinistra, nello stesso punto in cui due anni fa aveva riportato una microfrattura da stress. Si è fatto male nel test con il Montebelluna. Si spera che sia solo una contusione, ma il giocatore si è consultato con il dottor Stefano Lovati ed è stato deciso per i controlli radiografici, che dovrebbero avvenire già questa mattina alla Paideia. Nella clinica alla collina Fleming attendono (tra oggi e domani) anche il brasiliano Honorato Ederson: cè da verificare e valutare l’infortunio al ginocchio destro riportato all’inizio della settimana. Sabato si concluderà la vendita in prelazione ai possessori della tessera Millenovecento. Sinora sono stati venduti 3 mila abbonamenti. Dal 30 luglio scatterà la vendita libera.





 Quei fischi devono averlo svegliato. E scattata una molla, Antonio Candreva ha cominciato a correre e non s’è più fermato. Ha conquistato la Lazio, ha trasformato la contestazione dei tifosi biancocelesti in applausi. L’impatto complicato, la panchina e qualche spezzone di partita, l’esplosione dopo quel gol realizzato al Napoli sotto la Curva Nord. Era la vigilia di Pasqua. Il fantasista cresciuto a Tor de Cenci, da quel momento, ha cominciato a trascinare la Lazio, alimentando la rincorsa verso la Champions. Ha giocato così bene da convincere la società biancoceleste, che lo aveva preso in prestito il 31 gennaio, a riscattarne la comproprietà subentrando al Cesena. Era diventato titolare con Reja, ha subito fatto colpo su Petkovic, che lo sta impiegando nello stesso modo. Esterno di centrocampo, preferibilmente a destra ma anche sulla fascia sinistra. Sei gol nelle prime tre amichevoli, Candreva ha dimostrato di essersi calato benissimo nel nuovo progetto, ha spiegato di voler restare alla Lazio a vita, fissando un altro traguardo: convincere Lotito a riscattarlo a titolo definitivo. Per adesso è il bomber del ritiro di Auronzo. Sotto le Tre Cime di Lavaredo sta segnando più di tutti. Ha trovato ruolo, convinzione, continuità. La Lazio era l’ultima occasione della sua carriera, nata da predestinato e proseguita in discesa. Stella alla Ternana come è stato negli ultimi mesi Verratti al Pescara. Un grande talento, sino a pochi mesi fa sprecato. Il passaggio all’Udinese, che ci ha sempre visto lungo, senza fermarsi in Friuli. L’esplosione a Livorno con Cosmi. Era un trequartista, giocava playmaker oppure mezzala. Candreva aveva colpito e impressionato anche il ct Lippi, che nell’autunno 2009 lo fece esordire con la maglia azzurra. Sulla scia del successo il trasferimento a gennaio alla Juventus. Rendimento insufficiente, un lento e inesorabile declino. Niente conferma. Il prestito al Parma, altra delusione. Panchina e campo a intermittenza anche nel Cesena. Stava finendo in B, dimenticato da tutti. Se n’è ricordato il ds Tare, lo seguiva da tempo, l’assalto all’ultimo minuto del mercato invernale dopo il no del Cska Mosca per il giapponese Honda. Così gli è cambiata la vita. Un’occasione buona da sfruttare per la Lazio e per il giocatore, rinato a Formello. Candreva ora è risbocciato. E il nuovo Fiore della Lazio. E sono tante le analogie con lex centrocampista che Mancini dieci anni fa reinventò ala destra nel 4-4-2. Stessa provenienza (Udinese), medesimo ruolo (centrocampista di fascia), uguale anche linterpretazione: tagliare verso l’area di rigore, accentrarsi per andare al tiro o servire l’assist. Estate 2002: pagato a peso doro, Fiore nella stagione precedente non aveva ingranato, le incomprensioni con Zaccheroni, lo scomodo confronto con Veron, una collocazione tattica indecifrabile. Arrivò Mancini e gli cambiò la vita, facendolo diventare un’ala destra. Candreva e Fiore, il paragone ci può stare. Antonio forse è più veloce, possiede cambio di passo e l’accelerazione gli consente di sostenere una parte tattica che richiede anche molto sacrificio. Alla corsa aggiunge piedi buoni, tiro, inventiva. Due ostacoli gli avevano negato la maturazione: si era stancato di passare in prestito da una squadra all’altra, voleva un club che puntasse su di lui. E poi il ruolo, una girandola capace di stordirlo. Ora cè chiarezza su Candreva, è convinto, si sente motivato. Ha trovato la Lazio e una fascia destra da blindare. E il nuovo Fiore. Un fiore da coltivare.




LA REPUBBLICA













CORRIERE DELLA SERA









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oizaL

Re:Rassegna stampa - Lunedì 23 luglio
« Risposta #1 : Lunedì 23 Luglio 2012, 07:34:52 »
LA GAZZETTA DELLO SPORT





















Sono partiti bene, sperano di arrivare lontano. Con la maglia della Lazio, ovviamente. Anche se per qualcuno di loro la stagione potrebbe proseguire altrove, in ogni caso senza staccarsi dalla casa madre. Sono quelli che ad Auronzo di Cadore, fino a questo momento, sono stati i laziali brillanti. Questione di motivazioni, ma anche di struttura fisica. Nel senso che in ogni gruppo c’è chi entra in forma prima degli altri in virtù di un fisico più asciutto. È il caso di Antonio Candreva. Che in realtà tanto «mingherlino» non è, ma neppure così pesante. Dopodue settimane sotto le Tre Cime di Lavaredo va senz’altro a lui la palma di primo della classe. Fresco, reattivo, brillante. Si è fatto ammirare nelle tre amichevoli fin qui giocate (in ciascuna delle quali è andato a segno, per complessive sei reti realizzate), maancor di più in allenamento. Petkovic lo sta utilizzando da esterno destro del 4-4-2, una posizione che sembra esaltarne al meglio le caratteristiche. Dopo il bel finale di stagione della scorsa annata, si propone come una delle pedine più interessanti della nuova Lazio. Appena un gradino più sotto c’è Mauro Zarate. Anche lui finora è andato a segno in tutte le amichevoli (per complessivi quattro gol),masoprattutto è parso volitivo e tirato a lucido come non mai. Com’è lontano il ritiro precampionato di un anno fa quando arrivò ad Auronzo sette chili sovrappeso. Quest’anno no. Si è presentato in peso forma, grazie anche al lavoro specifico svolto in Argentina durante le vacanze, e si è soprattutto mostrato sorridente e aperto con la gente e con il resto della squadra. In campo, sia in partita sia durante gli allenamenti, è motivatissimo. La brillante condizione atletica è la logica conseguenza di tutto ciò. In ottime condizioni, almeno fino all’infortunio che lo ha fatto rientrare ai box, è parso pure il nuovo acquisto Ederson. Il suo fisico non è certamente di quelli che favoriscono un ambientamento rapido. Il brasiliano, però, forse perché spinto da notevoli motivazioni, si era inserito molto bene nel nuovo gruppo, dimostrando anche una discreta brillantezza a livello fisico. Peccato che il guaio al ginocchio destro ne abbia bloccato l’ascesa. Oggi sarà a Roma per poi sottoporsi domani ad una risonanza magnetica che farà luce sull’evoluzione dell’infortunio (stiramento al collaterale). Dovrà star fermo almeno un’altra decina di giorni. La lista dei più bravi comprende anche i due più giovani: l’attaccante Rozzi e il centrocampista Onazi. Petkovic è rimasto favorevolmente impressionato da entrambi. Rozzi è un fulmine di guerra, corre, pressa e segna. Onazi non si ferma mai ed ha pure dimostrato una notevole intelligenza tattica. Il nigeriano non è stato bloccato neppure dal lieve infortunio muscolare che gli era capitato nei primi giorni di ritiro. Il tecnico aveva deciso di portarli ad Auronzo per valutarli e decidere se tenerli in rosa oppure favorirne una cessione in prestito. Le somme saranno tirate più in là, ma l’impressione è che i due giovanotti possano decisamente fare al caso della nuova Lazio targata Petkovic.




IL TEMPO









Tanta voglia di Lazio, l'entusiasmo di un bambino, Klose sta tornando. E' pronto a riprendersi il suo posto, vuole accelerare i tempi, non vede l'ora di conoscere mister Petkovic. In queste ultime settimane si è riposato in Sardegna con la sua famiglia, ha trascorso le giornate con la moglie Silwia e i due piccoli gemelli, è stato fotografato più volte in dei momenti di relax. Ma il pensiero era sempre fisso alla Lazio, al campionato, ad una Champions sfumata per un soffio, a due derby dominati e vinti. Ora le vacanze sono terminate, Klose vuole solo tornare sul campo, il suo rientro è previsto per il 30 luglio, a Fiuggi ci sarà anche lui. Inizierà la preparazione in maniera graduale, Rongoni ha già studiato un piano per il «Panzer biancoceleste »,l'ultima gara ufficiale l'ha disputata contro l'Italia agli Europei. Adesso si torna a fare sul serio, tra un mese partirà la nuova stagione, il posto in attacco è prenotato, la Lazio di Petkovic ripartirà proprio da Miro Klose, il fuoriclasse.Nel4-4-2 del tecnico bosniaco la sua spalla questa volta potrebbe essere MauroZarate. L'argentino si sta impegnando come non mai, il riscatto è dietro l'angolo, giocare al fianco di Klose sarebbe un’ulteriore crescita. Lo scorso anno tra i due ci furono dei problemi, il feeling in campo non era dei migliori, quest'anno la storia potrebbe cambiare. Yilmaz è sfumato e Zarate ha tutte le carte in regola per giocarsi le sue chance anche se pure Rocchi, Kozak e Floccari (se dovesse rimanere) possono giocarsi le loro carte per affiancare il tedesco in un attacco che dovrebbe prevedere due attaccanti. Klose incontrerà Petkovic quando la squadra tornerà da Auronzo di Cadore, i due avranno un confronto tattico, il parere del tedesco in casa Lazio conta molto, lo scorso anno spesso si fermava a parlare con Reja. Si aspettava qualcosa di più dal mercato, Miro. Fino ad ora è deluso, il numero 25 conoscerà solo Ederson, l'unico acquisto al momento. A proposito di Ederson: domani lascerà il ritiro,volerà nella Capitale, martedi mattina sarà in Paideia per degli accertamenti, si era fermato una settimana fa a causa di una distorsione al ginocchio sinistro con interessamento del legamento collaterale. La risonanza magnetica stabilirà con precisione i tempi di recupero per l’ex fantasista del Lione. È volato a Roma ieri sera invece Mobido Diakitè, anche per lui sono in programma questa mattina dei controlli, il difensore ha riportato una contusione alla tibia sinistra. Sente molto dolore, c'è un po' di preoccupazione, si tratta della stessa tibia che due anni fa aveva sopportato una microfrattura da stress. L'esito degli esami arriverà nella giornata odierna. Ieri intanto ad Auronzo, dopo due amichevoli consecutive, Petkovic ha deciso di programmare un solo allenamento. La squadra si è ritrovata alle 17.30 al lago di Santa Caterina per una leggera corsa(6km).Si sono rivisti in gruppo anche Scaloni e Bizzarri, il tutto si è concluso un'ora più tardi con una seduta di streching. I biancocelesti torneranno in campo domani, è previsto un doppio appuntamento, ancora quattro giorni di lavoro, poi il rientro a Formello giovedì sera. Capitolo abbonamenti: sono 3.000 al momento le tessere vendute per la prossima stagione. Fino a sabato 28 luglio è previsto il periodo di prelazione per i possessori della Millenovecento.





Mancano quaranta giorni alla fine del mercato, tempo ce ne sarebbe per regalare a Petkovic i rinforzi richiesti ma in casa Lazio è scattato l’allarme. Giustificato dall’esito negativo della trattativa per Yilmaz, dall’epilogo della vicenda Breno e dal prolungarsi dell’affare Balzaretti, semmai il terzino della nazionale arriverà mai a Roma. Ma la preoccupazione dei tifosi non è solo per i giocatori che non sono ancora arrivati ma soprattutto per quelli che non si riescono a piazzare. D’accordo, la crisi economica globale ha colpito tutti, anche il Milan di Berlusconi,però è necessario un cambio di passo per piazzare gli esuberi e non avere anche in questa stagione una serie di pensionati d’oro a Formello. La «spending review» per portare a risultati confortanti deve avere un solo obiettivo: sfoltire la rosa anche a costo di rimetterci. Perché se non ci sono molti soldi nelle casse biancocelesti,risparmiare sugli ingaggi può essere una buona mossa iniziale. Il ragionamento di Lotito ha una base logica: perché pagare una parte degli stipendi dei propri calciatori già privilegiati per mandarli a giocare da un’altra parte? Perfetto,ma di questo passo anche per colpa di ingaggi troppo alti non si muove una foglia, non arriva nessuno e purtroppo i vari Zauri, Stendardo, Garrido, Foggia e Alfaro, tanto per citarne alcuni, restano sul groppone. Poi c’è il caso Matuzalem: se davvero ha chiesto la rescissione è stato un errore non accettare il risparmio di 4.8 milioni lordi anche a fronte di una minus valenza rispetto alla spesa effettuata nel 2010peril suo cartellino. In tutti i bilanci ci sono operazioni negative, capita, e questo problema non può essere una giustificazione sul rallentamento della campagna acquisti. Ecco perché bisogna cambiare la strategia per liberarsi di giocatori inutili che si sono rivelati meno bravi del previsto. Se Lotito resterà insensibile a questi ragionamenti con cui tutte le società calcistiche sono purtroppo costrette a convivere negli ultimi anni, allora i tifosi si possono rassegnare ad assistere a ritiri extralarge e a una serie di giocatori lautamente pagati per allenarsi un paio d’orette a Formello e poi passare tranquillamente le loro domeniche in famiglia.




TUTTOSPORT





L’ha corteggiato a lungo la Sampdoria (prima che Ciro Ferrara virasse definitivamente sul 4-3-3, di fatto escludendolo), affiancata dal Palermo, con la Fiorentina destinazione gradita. Ma alla fine l’ha spuntata il Chievo: il ds Sartori ha sterzato con decisione su Marco Rigoni , centrocampista che il Novara ha necessità di vendere prima di completare il suo mercato in entrata. Oggi è attesa la fumata bianca per un giocatore che, nel progetto di Di Carlo , è considerato il sostituto perfetto del’americano Bradley , passato alla Roma: Rigoni farà le visite mediche e poi firmerà un contratto triennale (ai piemontesi andranno 1,1 milioni e la contropartita Dettori , centrocampista rientrato dal prestito alla Cremonese). In attacco, restano calde le trattative legate ad Alfaro e Caracciolo . La caccia a un difensore è bella calda. È il caso, ad esempio, della Lazio che in giornata proverà a chiudere per l’arrivo del brasiliano Xandao dallo Sporting Lisbona: previsto un incontro con l’agente del calciatore per siglare un’operazione da 2 milioni. Nella capitale è rientrato, dalla capitale andrà prestissimo via: Guglielmo Stendardo , tornato alla Lazio dal prestito all’Atalanta, raggiungerà nuovamente il tecnico Colantuono a Bergamo. Sarà lui il centrale d’esperienza cercato dal dg Marino : intesa triennale. Ai nerazzurri, mollato l’argentino Fernandez (Napoli), piaceva molto pure lo svincolato Natali, per il quale a questo punto si riapre la pista che conduce al Bologna, interessato anche al francese Julien Escudé , destinato a lasciare il Siviglia dopo 6 anni: attenzione, tuttavia, alla concorrenza del Besiktas. I rossoblù sono scatenati: a parte lincrocio col Chievo legato al trasferimento di Moscardelli in Emilia e in attesa che arrivi Gabbiadini, il dg Zanzi può chiudere oggi anche con Guarente (prestito con diritto di riscatto dal Siviglia, quadriennale al giocatore), chiamato a sostituire Mudingayi . L’alternativa rispondeva al nome di Migliaccio che, ora come ora, prende quota in orbita Sampdoria: il ds Sensibile può approfittare del fatto che, nonostante le rassicurazioni del Palermo, il centrocampista abbia tutta lintenzione di cambiare aria. Nel mirino doriano resta anche il paraguaiano Estigarribia (Deportivo Maldonado). Ieri pranzo di lavoro tra lo stato maggiore del Pescara (il patron Sebastiani e il ds Delli Carri ) e Mino Raiola , agente del centrocampista slovacco Vladimir Weiss di proprietà del Manchester City, del suddetto Natali e del brasiliano (ex Brescia) Jonathas dellAz Alkmaar. Intanto domani arriverà Modesto dal Parma, col romanista Crescenzi che sale posizioni e la coppia laziale formata da Foggia e Carrizo sempre più vicina (oggi con Lotito si parlerà pure di Kozak e Floccari). Al massimo domani è attesa anche la visita dell’attaccante svincolato Marcus Rosenberg , accompagnato dal procuratore Dahlin . Gli abruzzesi, inoltre, stanno insistendo con l’Atalanta per il ritorno dell’ivoriano Moussa Konè : si lavora sulla comproprietà, ma i bergamaschi preferirebbero il prestito, col Varese in prima fila in serie B. Capitolo difesa: oltre a Natali (se non va a Bologna), occhi su Perquis (Sochaux) e Terlizzi (Varese). A Roma sbarca il terzino paraguaiano (con doppio passaporto) Ivan Piris : sarà prestito con diritto di riscatto intorno ai 5 milioni per il San Paolo. La Lazio sonda l’attaccante Henri Bienvenu , 24 anni, del Fenerbahce. Il Siena spinge per il centrale difensivo Neto del Nacional Madeira: affare intorno al milione e mezzo. Tra i pali arriva Campagnolo , a parametro zero dal Catania. Oggi visite mediche per il colombiano Cuadrado alla Fiorentina, arrivato dall’Udinese in prestito con diritto di riscatto della metà. I viola, in attesa di Viviano e Della Rocca , sono sempre più vicini a Gomez (prestito con diritto di riscatto intorno ai 7 milioni): così il Catania valuta fra i sostituti l’uruguaiano Melazzi del Danubio. Marchionni al Parma: si fa in settimana.



Offline nanaighel

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Re:Rassegna stampa - Lunedì 23 luglio
« Risposta #2 : Lunedì 23 Luglio 2012, 07:43:03 »
leggo tanto il forum
scrivo poco
quasi solo per ringraziare per questo splendido appuntamento mattutino
grazie

feiez

Re:Rassegna stampa - Lunedì 23 luglio
« Risposta #3 : Lunedì 23 Luglio 2012, 08:04:57 »
Grazie di quore

Offline aquilafelyx

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Re:Rassegna stampa - Lunedì 23 luglio
« Risposta #4 : Lunedì 23 Luglio 2012, 08:39:25 »
Thanks !
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline lollapalooza

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Re:Rassegna stampa - Lunedì 23 luglio
« Risposta #5 : Lunedì 23 Luglio 2012, 08:50:03 »
!sknahT


zorba

Re:Rassegna stampa - Lunedì 23 luglio
« Risposta #6 : Lunedì 23 Luglio 2012, 09:30:26 »
Grazie oizaL (e ancora grazie a lolla!!!).

 ;)

Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:Rassegna stampa - Lunedì 23 luglio
« Risposta #7 : Lunedì 23 Luglio 2012, 09:31:04 »
Grazie e buonasettimana!
Non sono tifoso di una squadra, sono Laziale!

Online Breizh

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Re:Rassegna stampa - Lunedì 23 luglio
« Risposta #8 : Lunedì 23 Luglio 2012, 09:53:46 »
Grazie oizaL.

mrmoto

Re:Rassegna stampa - Lunedì 23 luglio
« Risposta #9 : Lunedì 23 Luglio 2012, 11:52:17 »
Grazie come sempre.

Offline DinoRaggio

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Re:Rassegna stampa - Lunedì 23 luglio
« Risposta #10 : Lunedì 23 Luglio 2012, 12:46:37 »
Citazione da: Luigi Salomone
Mancano quaranta giorni alla fine del mercato, tempo ce ne sarebbe per regalare a Petkovic i rinforzi richiesti ma in casa Lazio è scattato l’allarme. Giustificato dall’esito negativo della trattativa per Yilmaz, dall’epilogo della vicenda Breno e dal prolungarsi dell’affare Balzaretti, semmai il terzino della nazionale arriverà mai a Roma. Ma la preoccupazione dei tifosi non è solo per i giocatori che non sono ancora arrivati ma soprattutto per quelli che non si riescono a piazzare. D’accordo, la crisi economica globale ha colpito tutti, anche il Milan di Berlusconi,però è necessario un cambio di passo per piazzare gli esuberi e non avere anche in questa stagione una serie di pensionati d’oro a Formello. La «spending review» per portare a risultati confortanti deve avere un solo obiettivo: sfoltire la rosa anche a costo di rimetterci. Perché se non ci sono molti soldi nelle casse biancocelesti,risparmiare sugli ingaggi può essere una buona mossa iniziale. Il ragionamento di Lotito ha una base logica: perché pagare una parte degli stipendi dei propri calciatori già privilegiati per mandarli a giocare da un’altra parte? Perfetto,ma di questo passo anche per colpa di ingaggi troppo alti non si muove una foglia, non arriva nessuno e purtroppo i vari Zauri, Stendardo, Garrido, Foggia e Alfaro, tanto per citarne alcuni, restano sul groppone. Poi c’è il caso Matuzalem: se davvero ha chiesto la rescissione è stato un errore non accettare il risparmio di 4.8 milioni lordi anche a fronte di una minus valenza rispetto alla spesa effettuata nel 2010peril suo cartellino. In tutti i bilanci ci sono operazioni negative, capita, e questo problema non può essere una giustificazione sul rallentamento della campagna acquisti. Ecco perché bisogna cambiare la strategia per liberarsi di giocatori inutili che si sono rivelati meno bravi del previsto. Se Lotito resterà insensibile a questi ragionamenti con cui tutte le società calcistiche sono purtroppo costrette a convivere negli ultimi anni, allora i tifosi si possono rassegnare ad assistere a ritiri extralarge e a una serie di giocatori lautamente pagati per allenarsi un paio d’orette a Formello e poi passare tranquillamente le loro domeniche in famiglia.
Sì, sì, mo' me lo segno. (cit.)

Grazie oizaL! :)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Nascar

Re:Rassegna stampa - Lunedì 23 luglio
« Risposta #11 : Lunedì 23 Luglio 2012, 12:57:26 »
Incredibile ma vero questa è la seconda volta che sono d'accordo con Salomone. :D

POMATA

Re:Rassegna stampa - Lunedì 23 luglio
« Risposta #12 : Lunedì 23 Luglio 2012, 13:58:28 »
Sinceramente a me della rosa extralarge nun me ne pò fregà de meno.

Offline Wasicu

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Re:Rassegna stampa - Lunedì 23 luglio
« Risposta #13 : Lunedì 23 Luglio 2012, 14:36:21 »
grazie moltissime grazie.