Autore Topic: La coerenza dei luridi  (Letto 807 volte)

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feiez

La coerenza dei luridi
« : Sabato 21 Luglio 2012, 19:02:31 »
Dall'articolo di un inviato a Riscone il 27 luglio 2011:
http://www.ilromanista.it/le-ultime-dai-campi/1524-lalfabeto-di-riscone-dallacchiapparella-allitagnol-labc-della-revolucion.html

L'ALFABETO DI RISCONE - Dall'acchiapparella all'Itagnol, l'abc della Revolucion
(...)
Z  Zeman chi? Da Riscome quel suo calcio appare impiegatizio. Luis Enrique show. Buona camicia a tutti.


Poche settimane dopo, il 18 settembre, il medesimo scriveva:
http://www.ilromanista.it/component/content/article/8-redazionale/1638-i-ragazzi-della-via-pal.html

Quelli della televisione dicono che non abbiamo vinto. Ma se il tabellino è rimasto bianco è solo per poterci scrivere verità più grandi di un risultato dentro. Raccontare la storia di un allenatore che viene dalla Mancia come Don Chisciotte al confronto del quale Zeman sembra un borghese. (...)


E il 20 dicembre:
http://www.ilromanista.it/le-ultime-dai-campi/1965-luis-non-si-sente-italiano.html

(...)
E se Luis Enrique vince che facciamo? Diciamo che è diventato come noi. Sì proprio come noi perché è grazie alle nostre critiche che è cambiato. Noi. E’ il sogno di un micro mondo identico. Broda.
Da quando è arrivato molti, non tutti – perché le generalizzazioni castrano ragionamenti e non onorano le passioni – non hanno fatto altro che attaccarlo perché colpire lui significava – e significa ancora – colpire la nuova Roma, l’idea e gli uomini che ci sono dietro. Persino Zeman era più digeribile, visto che a un certo punto Zeman andava di moda, era il fico del momento, il 4-3-3 il logo del nologo, la maglietta di Che Guevara venduta nei saloni di moda. Luis Enrique no. Luis Enrique è più “altro”, è un senza categoria, è il genere di se stesso.

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Orgoglioso di non essere dei loro
Ora e sempre **** merda che il vento ti disperda.