Autore Topic: LAZIO/ CALCIOMERCATO - Kalou, Drenthe e Boulahrouz: Affari a costo zero!  (Letto 740 volte)

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Giglic

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Roma - E' il mercato delle idee, della poca liquidità, degli affari del 31 agosto per riaparmiare due mensilità d'ingaggio, dei tira e molla (con le dovute proporzioni ndr) su qualche euro di differenza. L'affare ormai, non è più il colpo ad effetto dal nome altisonante, bensì quello che comporti l'esborso minore col maggior risultato possibile. In questo senso la dirigenza laziale si sta muovendo con discreta disinvoltura, forgiata si fa per dire, dai sette anni dell'oculata gestione Lotito. Lo stesso Ds Tare sembra essersi ben calato in questa realtà, con l'operazione Ederson ad un passo dal traguardo e quella Breno in leggero ritardo, quest'ultima vincolata all'esito del nota vicenda legale che coinvolge il centrale brasiliano. E' infatti e sempre più il mercato degli svincolati. La lista è lunga e la maggiorparte è stata già accostata alla società capitolina, ma in particolare ce ne sono tre di medio/alto livello ancora in naftalina, che potrebbero fare al caso della Lazio e, anche dal punto di vista dello stipendio, potrebbero rientrare nei parametri. Tre calciatori polivalenti, che ben si potrebbero adattare ad ogni eventuale scelta tattica di mister Petkovic.


ROYSTON DRENTHE: E' un calciatore olandese classe '87, natio di Rotterdam, ma originario del Suriname. Inizia la carriera nelle giovanili del Feyenoord come terzino sinistro, dove portava la fascia da capitano, per poi guadagnare la maglia della prima squadra a soli 18 anni. A neanche 20 il Real Madrid, dopo averlo visionato con L'Olanda nel mondiale Under 21 del 2007, lo acquista per 14 milioni di euro come erede di Roberto Carlos. Nei blancos viene spesso utilizzato da mezz'ala sinistra e, per movenze e acconciatura, viene spesso paragonato a Edgar Davids. Drenthe però, complice l'esplosione del brasiliano Marcelo, non rispetta le attese e finisce ai margini del progetto tecnico madrileno. Nelle stagioni 2010 e 2011 arrivano i prestiti ad Hercules ed Everton, dove alterna buone prestazioni a qualche intemperanza caratteriale, che ne frenano il rilancio e induce il Real a lasciarlo arrivare a scadenza. In Italia è stato accostato a Roma e soprattutto Fiorentina, timidamente alla Lazio. Può giocare sia da esterno basso che alto, indifferentemente in una difesa a quattro o un centrocampo a cinque e, all'occorrenza, fare il terzo a sinistra in un centrocampo a tre. Un profilo che ben si sposa con le necessità della rosa biancoceleste, requistito economico compreso.

KHALID BOULAHROUZ: Un altro calciatore dei Paesi Bassi, 30enne difensore alto 1.83 di origini marocchine, che ha iniziato la sua carriera nelle giovanili dell'Ajax. La prima chiamata nel calcio professionistico arriva dall' RKC Waalwijk, dove in tre anni colleziona 64 presenze e 4 reti, richiamando l'attenzione dell'Amburgo, dove gioca per due stagione da titolare prima del grande salto nel Chelsea nel 2006. Il sogno britannico però, non si realizza così come nelle speranze del centrale olandese, falcidiato dagli infortuni, che finisce la stagione in prestito Siviglia, per un totale complessivo di sole 19 apparizioni. Nel 2008 ricomincia dalla Bundesliga, grazie alla chiamata dello Stoccarda che lo riporta sui suoi livelli di rendimento, riguadagnandosi l'appellativo di "Khalid il cannibale", per come letteralmente si "mangiava" gli avversari. E' molto duttile, può giocare in tutti i ruoli di una difesa a quattro, motivo principale che spinse Mourinho a portarlo in Ilghilterra. Con la sua nazionale può vantare 35 presenze, è dicretamente esperto in campo europeo con 9 presenze in Champions League, 18 in Europa League e una in Uefa SuperCup. Se non dovesse arrivare Breno, potrebbe essere un'ottima alternativa, soprattutto in considerazione delle quasi 36 primavere di Biava e della possibilità di agire come vice-Konko.

SALOMON KALOU: Attaccante della Costa D'Avorio classe '85, ecco un altro calciatore che ha mosso i primi passi nel paese dei tulipani, dopo che il Feyenoord l'ha prelevato giovanissimo dalla squadra locale dell' ASEC Mimosas. Nelle tre stagioni passate in Eredivise, compreso il prestito all'Excelsior, è andato a segno 39 volte in 78 partite giocate e nel 2005 vince il premio come "miglior talento olandese". Media che si è drasticamente, ma anche inevitabilmente, abbassata con l'approdo in Premier League, grazie alla chiamata del Chelsea di Abramovich nel 2006. Con la maglia dei Blues in sei anni, colleziona 60 reti e 41 assist in 254 presenze, partendo spesse volte dalla panchina. Mourinho lo considerava fondamentale come cambio in corsa, così come i suoi successori, tanto che Kalou detiene il record storico di presenze partendo dalla panchina, 94 in totale. Può vantare un palmares di primo livello, come: 4 Coppe d'Inghilterra, 1 Community Shield, 1 Champions League, 1 Scudetto e una Coppa di Lega inglese. Tra Champions e Europa League è sceso in campo 58 volte, mentre con la sua nazionale ha collezionato 40 apparizioni, dieci reti e quattro assist. Alto 1.86, può ricoprire tutti i ruoli del reparto offensivo: prima, seconda punta, ala destra o sinistra, o può muoversi da esterno alto in un 4-2-3-1. Il Jolly ideale, un'alternativa affidabile.

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