(la Gazzetta dello Sport)
Lui vuole restare, Lotito pensa alla cessione. Reja lo stima, però c’è un nodo tattico da sciogliereROMA Occhio alle retromarce.
Occhio allo specchietto retrovisore: ci troverete dentro Cristian Ledesma. Ce lo troverete tornando indietro di 12 mesi: rinnovo sì, rinnovo no, come va a finire? È finita con un giocatore fuori rosa, escluso dal progetto, con una causa persa, un reintegro e una salvezza conquistata anche grazie al suo ritorno in campo.
Fermi là. Altro sguardo allo specchietto. Lo vedete Ledesma all’Inter? Come no: Mourinho stravede per lui, sembra fatta, il rapporto con la Lazio è finito. E no, fermi. È qui che la storia cambia segno: oggi Ledesma vuole sposare la Lazio. Oggi Ledesma, a differenza di quattro mesi fa, ha deciso di fermarsi a Roma. Il punto è che ora è la Lazio che pensa di venderlo.
Il segnale E non è una differenza da poco. L’argentino ha stretto un rapporto eccezionale con Edy Reja, si è cucito addosso una maglia che non vorrebbe più sfilarsi: «Vorrei restare alla Lazio per sempre», ha scritto ieri il centrocampista sul suo blog. E allora? E allora manca il segnale da Lotito, una chiamata per rinnovare quel contratto in scadenza tra un anno. State guardando lo specchietto? No, è la storia che si ripropone. «Non so ancora nulla del mio futuro, speriamo di rivederci la prossima stagione— fa ancora l’argentino —. Voglio parlare con la società, voglio capire il loro pensiero su di me. Di sicuro vorrei una Lazio protagonista. Che cosa manca? Un progetto di crescita». Parole che non sono del tutto rassicuranti. I rapporti con il presidente sono tuttora freddi: buongiorno, buonasera, poi stop.
La posizione del tecnico Di Ledesma Reja dice: «È una pedinadi valore assoluto». Il tecnico vuole ripartire dalla conferma dell’argentino, ma c’è un nodo tattico da non sottovalutare. Reja si è convinto — come lo era pure Delio Rossi — che Ledesma per caratteristiche abbia bisogno di due giocatori vicino che lavorino per lui, che compensino un po’ le sue carenze a livello di dinamismo. Ecco perché quest’anno non si è mai abbandonato il 3-5-2. Considerato che difficilmente sarà abbandonata la difesa a tre, dunque, la presenza dell’argentino esclude di fatto la scelta del tridente offensivo, che pure tenta Reja perché darebbe la possibilità di rilanciare Zarate. Sì, è vero, è presto per parlare di moduli della nuova Lazio. Però il mercato va pianificato anche a seconda delle scelte tattiche. E il rebus è questo: rinnovare il contratto all’argentino oppure sacrificarlo creando una Lazio tutta nuova? Occhio, si è rotto lo specchietto. La storia è un’altra.
E anche il finale potrebbe essere completamente diverso.
DAVIDE STOPPINI