Autore Topic: Lazio, un pieno di amarezza Reja: «Grandi lo stesso»  (Letto 825 volte)

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Lazio, un pieno di amarezza Reja: «Grandi lo stesso»
« : Lunedì 14 Maggio 2012, 13:18:42 »
www.corriere.it

Il tecnico: brava Udinese ma meritavamo anche noi 62 Io vorrei restare, ma dipende tutto dalla società

ROMA - Inter battuta, ma niente miracoli da Catania. La Lazio chiude al quarto posto dietro all'Udinese che, come lo scorso anno, la brucia nella corsa alla Champions. «Ci hanno fregato anche quest'anno», il sorriso a mezza bocca di Reja. Il terzo posto era la carta che gli serviva per sedersi al tavolo con Claudio Lotito con qualche chance in più di conferma, ora il destino della panchina è legato ad un confronto di programmi tra società e tecnico che andrà in scena la prossima settimana.
«Come ogni anno è mia abitudine trovarmi con il presidente per parlare di strategie - ha detto Reja - Se le nostre idee combaceranno, continueremo insieme, altrimenti ci saluteremo senza problemi. La mia volontà? Non dipende da me, io sono un dipendente e quindi è la società che deve decidere». Bisogna capire se Lotito prenderà una decisione in base alle ultime due partite della Lazio o se conterà il pregresso fatto di dimissioni, litigate e passaggi a vuoto, ad onor del vero non tutti da attribuire a Reja. «I due ultimi risultati sono figli delle settimane normali - ha ammesso il tecnico della Lazio - Vedere una squadra come la mia che corre così aumenta il nostro rammarico perché nelle partite contro Lecce e Novara potevamo fare qualcosa in più e assicurarci la Champions».

C'è il premio di consolazione, l'Europa League, con i biancocelesti che ora potranno concentrarsi nel «gufare» Napoli: se la squadra di Mazzarri non dovesse vincere la Coppa Italia, la Lazio andrebbe direttamente nei gironi che iniziano la coppa a settembre, altrimenti c'è il play-off di agosto. Calcoli che la Lazio avrebbe potuto evitare se fosse riuscita a tenere lo stesso passo di ieri sera contro l'Inter (un'altra big caduta all'Olimpico) anche contro le piccole, troppo spesso tornate da Roma con punti in tasca. Uno dei migliori di ieri sera, come sempre nell'ultimo tratto di stagione, è Antonio Candreva. Alla fine è addirittura «standing ovation» per l'autore del gol del sorpasso sull'Inter, un modo dei tifosi per chiedere a Lotito di riscattare il giocatore dall'Udinese. «Vorrei rimanere a Roma con la Lazio - ha detto Candreva - Ma non dipende da me. Mi hanno accolto tutti bene, staff e compagni, e sono felice di come si è conclusa la stagione. Abbiamo fatto grande partita contro una grande squadra, abbiamo lottato e la vittoria è giusta». La Champions, infatti, è sfuggita alla Lazio in altre circostanze: «Magari abbiamo perso qualcosa col Siena e il Lecce in casa - in coro Candreva e Kozak -

L'importante era chiudere in bellezza davanti al nostro pubblico». Sfuggita nelle ultime gare e, probabilmente, anche per le strategie di mercato. Sebbene il d.s. Igli Tare ieri sera abbia confermato che a gennaio niente è stato sbagliato.
Il mercato era stato motivo di attrito col tecnico e le strategie future possono essere il nuovo terreno di scontro. «Reja? Ora ci godiamo questa serata - ha detto Tare - Poi nei prossimi giorni ci riuniremo. Per tutto quello che ha fatto dobbiamo ringraziarlo, ma nei prossimi giorni decideremo».

Andrea Arzilli

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