Autore Topic: I cambi di Mourinho  (Letto 1077 volte)

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Offline Er Matador

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I cambi di Mourinho
« : Domenica 16 Maggio 2010, 21:16:01 »
Sì, anche il cappotto portoghese ha complottato per mettere alla prova le mie coronarie nel pomeriggio di oggi: e non mi riferisco al suo involucro mediatico, che stimo al livello dell'Isola dei famosi, bensì all'allenatore in senso stretto.
Sullo 0-0 ha tentato di scuotere la squadra togliendo T. Motta per inserire un altro attaccante (Pandev) e retrocedere Sneijder davanti alla difesa.
A parte lo squilibrio tattico, a parte l'assurdo di spostare a distanza siderale dalla porta un elemento fra i più pericolosi in fase conclusiva o di ultimo passaggio, lo stesso errore era stato commesso a Firenze: ed era risultato tale al punto che nel giro di un quarto d'ora il tecnico era stato costretto a tornare sui suoi passi con una nuova sostituzione.
Vantaggio dei nerazzurri con Milito ed altro avvicendamento ad effetto: fuori non Eto'o ma Balotelli, sin lì migliore in campo o quasi.
Sbagliata la scelta del sostituto; sbagliato il segnale mandato alla squadra, che si è limitata a perdere tempo come se fosse sul 3-0 rischiando non poco su due paperissime di Julio Cesar, che la presenza di un qualunque giocatore senese avrebbe trasformato in disastro; sbagliata la gestione psicologica del giocatore, cui un'altra prestazione di spessore stava ridando morale dopo la serata da dimenticare nell'andata col Barcellona.
Ora, il confronto fra la gara del Camp Nou nel girone e quella nella seconda semifinale testimoniano una crescita di personalità che raramente ho visto avvenire con tanta rapidità e prepotenza: per cui tanto di cappello al Mourinho motivatore e gestore del gruppo, in quanto autore, a prescindere dalla finale, di un vero capolavoro.
Non mi vengano però a parlare del portoghese come di un maestro di tattica: perché stavolta mi metto a ridere.