6 anni di lotito e poi il settimo ...

[carpelo]

Quoto Iker.
Lo stesso Reja ha detto ieri che non c'è bisogno di una rifondazione, la squadra è già potenzialmente da EL (certo, bisogna sfoltire e fare qualche acquisto mirato).
Quello che è mancato è stato principalmente il gruppo. Quel gruppo che portò la Lazio di Delio Rossi in champions non era tecnicamente superiore a quello attuale. C'è bisogno di coesione (o maronn!  ) all'interno dello spogliatoio.
Uno nodo cruciale sarà la gestione di Zarate. Costruire la squadra attorno a lui o prevedere che possa deludere come quest'anno ed essere in grado di farne a meno?

[AlenBoksic]

Hanno tutti gli elementi per decidere: certo che cederlo adesso sarebbe una discreta rimessa

[carpelo]

Lo penso anche io, ammesso che qualcuno lo voglia.
Mi sono espresso male. Per "farne a meno" intendevo il fatto che la squadra non fosse Zarate-dipendente e che possa tranquillamente tenerlo in panca.

[AlenBoksic]

Capisco il ragionamento,
ma tenere in panca uno costato oltre 20milioni non rientra nelle nostre possibilità.

[Rupert]

Continuo a pensare che la Lazio, disputando un campionato normale per quelle che sono le proprie potenzialità, possa piazzarsi tranquillamente al sesto/settimo posto che significa EL. Prendetemi pure per matto, se volete, Non mi offendo 
Fa parte di quel gruppone formato da napoli, samp, palermo , genoa (meno) e nel quale sembra destinata a rientrare anche la fiorentina. A differenza di queste - eccetto i viola - negli ultimi tre anni è l'unica squadra che si è ritrovata a competere su più fronti. E questo, non essendo  particolarmente attrezzata , e senza la necessaria esperienza per gestire le energie psicofisiche, ha inciso negativamente sul rendimento in campionato (IMHO, chiaramente).
Mente libera, una pesante sfoltita alla rosa, conferma degli uomini che , seppur tra alti e bassi hanno dimostrato essere di livello, e qualche innesto di spessore. Soprattutto idee chiare da parte di società e tecnico. Questi i punti da cui ripartire.
Discorsi prematuri, comunque. Bisognerà vedere da qui a settembre come cambiaranno le cose.  Per noi e per le altre.

100%

[cuchillo]

Circa il perculamento di Reja, io sono fra quelli.

Mi spiego meglio.
Personalmente, non l'ho mai seguito più di tanto in serie B, aldilà dell'anno del Napoli in cui salì dopo una stagione orrenda, vincendo 10 partite uno a zero su rigore ed esprimendo un gioco disgustoso.

In serie A, l'ho visto all'opera a Vicenza (con onore, ma retrocesse) e nell'anno e mezzo al Napoli.
Nell'anno e mezzo al Napoli, ha fatto cose discrete ma, sempre secondo me, esprimendo un calcio conservatore, reazionario, alla Mondonico, alla Fascetti, alla primum non prenderle...

Quando il suo nome è stato accostato alla Lazio, tutto sommato non mi sono stracciato le vesti, considerando che le alternative erano Arrigoni e Maifredi.
Pensavo, un uomo di buon senso cui basta fare cose sensate per fare un paio di punti in più di Catania, Atalanta, Livorno e Siena, le antagoniste di allora.

E invece, devo dire che è andato oltre le mie più rosee previsioni e ha ragioni lui quando dice che la Lazio ha espresso anche un calcio piacevole. Ha ragione, perché è vero.
In almeno 8 partite su 15 (tante, più della metà), la Lazio ha offerto un calcio anche piacevole.
Gliene do atto.

[ammiraglio]

Forse non mi hai capito perchp non mi sono spiegato e prima di adeguarti alle mie opinioni ti spiego il motivo per il quale avevo postato quello che tu avevi scritto su un altro topic
Hai scritto circa il trattamento subito da Zarate! La mia opinione in merito è totalmente differente;
Io non lo avrei fatto entrare per niente ad esempio; nemmeno all'89mo; pretestuosamente ovvio e sai il motivo?
Penso che l'ammonizione di Zarate con l'Inter per un fallo a centrocampo da dietro in quella partita è stata solamente pretestuosa e cercata; il supposto  campione argentino poi non è nemmeno andato a Livorno con la squadra che si giocava la salvezza matematica e stva invece sulla sppiaggia a fregene come ha documentato un gossip del Corriere dello Sport
Nulla di definitivo, almeno questa è stata una mia personalissima opinione facendo (forse sbagliando 1+1)

Il comportamento di Zarate in campo, poi, appena entrato è stato scostante; vogliamo dare la colpa di questo all'allenatore?
Bene annoto solo che sarebbe il terzo allenatore consecutivo che con questo giocatore fenomenale ha ogni tanto dei problemi causati dal carattere dello stesso o dalle esternazioni del fratello procuratore

Tu lo chiami maltrattamento, a me già ha scassato i cosiddetti lui, il fratello e la topolona

caro paolo,

sul fallo con ammonizione in occasione di lazio inter mi sono già espresso: una gran cavolata.
e se vai a vedere il thread si apre proprio con questo contenuto.
ora però che vogliamo fare con questo ragazzo? lo vogliamo ammazzare?
credo che ci volesse un pizzico di buon senso da parte del ns texano in panca.
un sorriso di incoraggiamento e un bel "vai, maurito, entra in campo e datti da fare".
invece il ragazzo è entrato in luogo di una punta facendolo ancor di più sentire una riserva.
reja doveva farlo entrare prima, tutto sommato si giocava lazio udinese, una partita in discesa e con l'avversario in dieci.

perchè scrivi che reja sarebbe il terzo allenatore consecutivo col quale zarate avrebbe dei problemi?
quante partite ha giocato con delio in panca? tantissime.
tantissime. praticamente era sempre titolare sia in campionato che in coppa italia.

[paoletto]

Io mi ricordo che il fratello spesso si è lamentato di Delio Rossi;
in ordine di tempo

Le parole di Sergio Zarate hanno fatto parecchio rumore. Anzi, per la verità, i continui sfoghi dell’entourage di Maurito iniziano seriamente a stancare e potrebbero creare crepe pericolose. Cose di cui in questo momento Rocchi e compagni non hanno bisogno. E potrebbero minare un po’ di quella serenità che c’è dentro la squadra. Le pesanti accuse nei confronti di Reja, reo di non aiutare adeguatamente Zarate (era accaduto lo stesso pure con Rossi e Ballardini) non hanno lasciato indifferente il tecnico di Gorizia
22 apr 2010
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=99001&sez=HOME_SPORT]http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=99001&sez=HOME_SPORT]http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=99001&sez=HOME_SPORT

Sergio Zarate, ai microfoni di Calciomercato.it, prova a buttare acqua sul fuoco della polemica, ma, evidentemente non resiste poi alla tentazione di lanciare dei dardi piuttosto velenosi al tecnico biancoceleste: ''Non sono una persona polemica, quindi non voglio repilcare a Rossi. Anzi, dopo che sara' stato fatto il riscatto di Mauro, invitero' Delio Rossi a pranzo cosi' ci faremo una bella chiacchierata. Io ho detto solo quello che pensavo in quel momento, ossia che la sostituzione di Mauro nel derby non mi e' piaciuta. Come non mi e' piaciuto il comportamento di Rossi nei confronti di mio fratello in altre cinque o sei occasioni. Il giorno che Mauro e' arrivato alla Lazio, Delio Rossi non sembrava affatto contento. Lui aveva un pregiudizio nei confronti di mio fratello, lui aveva gia' i suoi giocatori preferiti: Rocchi, Pandev e Makinwa''
20 apr 2009
http://www.asca.it/news-CALCIO_LAZIO__FRATELLO_DI_ZARATE__ROSSI_NON_HA_RESO_COSE_FACILI_A_MAURO-824689-ORA-.html

E' arrivato nel silenzio di un giorno d'estate, poi è esploso a suon di gol, ed ora sono arrivate le urla dell'insoddisfazione. Mauro Zarate sta attraversando un momento particolare della sua avventura biancoceleste: dopo essere finito sulle prime pagine dei giornali per le sue giocate, ora è in prima per le sue arrabbiature. Già perchè Maurito mal digerisce le sostituzioni di Delio Rossi e ancor meno gradisce i fischi dell'Olimpico. Per capire cosa sta succedendo all'attaccante argentino Calciomercato.it ha contattato in esclusiva Sergio Zarate, suo fratello e suo procuratore. Sergio come sta tuo fratello? Ultimamente Maurito si innervosisce parecchio in campo e soprattutto si arrabbia quando si siede in panchina. Che sta succedendo?
"Dei grandi giocatori si parla sempre troppo. Non succede nulla, solo che lui non vuole mai uscire dal campo! Non gli piace essere sostituito, non vorrebbe mai andare in panchina, vorrebbe sempre stare lì in attacco a giocare. Io lo so quello che prova, anche io quando giocavo, ho giocato per vent'anni, non mi piaceva uscire prima dal campo".
C'è qualche malumore con gli altri attaccanti? Un dualismo con Rocchi?
"No, no. Mauro non ha lo stesso ruolo di Rocchi. Mio fratello deve fare dribbling e assist, deve giocare per la squadra, deve passare la palla. Rocchi è il classico numero 9 che mette in rete. Mauro dal centrocampo in sù lui può spaziare ed inventare. E poi mio fratello ha fatto fare gol sia a Rocchi sia a Pandev, nessun problema".
27 gen 2009
http://www.tuttocalcio.it/portale/index.php?option=com_content&task=view&id=15421&Itemid=126

ora non posso allungare la ricerca, ma se potessimo avere a disposizione le nostre care testste locali potremo avere chiaro il conto di quello che ti stò asserendo

[AlenBoksic]

credo che ci volesse un pizzico di buon senso da parte del ns texano in panca.

Lette le dichiarazioni su un qualche televideo da parte di Reja, in cui (riassumendo) parla di "mentalità" e "giocare con la squadra", credo proprio che la panchina sia stata educativa.

[franz_kappa]

Quello che vorrei sapere e' se Lotito pensa che a un certo punto (fra tre, sei, nove anni, non mi interessa) torneremo a lottare per l'elite del calcio.

Secondo me a Lotito non interessa proprio farsi una domanda del genere. Non è 'attrezzato' per porsela.

Io, per quello che conta, ti posso rispondere basandomi sui numeri, sui bilanci (al netto di aumenti di capitale a fine stagione per ripianare le perdite).

La Lazio, considerando il suo bacino di utenza e mettendo tale bacino a confronto con le maggiori squadre italiane, non potrà MAI PIU' lottare per l'elite del calcio.

Sempre che tu intenda per "elite del calcio" lo scudetto.

Con le sue risorse, attuali e future, la Lazio potrà invece senz'altro ambire - una volta azzeccata la stagione 'perfetta'. Cosa che avviene un anno su 7, se posso azzardare una media - ad arrivare almeno quarta. Posto che il quarto posto qualificherà per i preliminari di Cl, tra qualche anno. Non è affatto detto.

[violator]

Circa il perculamento di Reja, io sono fra quelli.

Mi spiego meglio.
Personalmente, non l'ho mai seguito più di tanto in serie B, aldilà dell'anno del Napoli in cui salì dopo una stagione orrenda, vincendo 10 partite uno a zero su rigore ed esprimendo un gioco disgustoso.

In serie A, l'ho visto all'opera a Vicenza (con onore, ma retrocesse) e nell'anno e mezzo al Napoli.
Nell'anno e mezzo al Napoli, ha fatto cose discrete ma, sempre secondo me, esprimendo un calcio conservatore, reazionario, alla Mondonico, alla Fascetti, alla primum non prenderle...

Quando il suo nome è stato accostato alla Lazio, tutto sommato non mi sono stracciato le vesti, considerando che le alternative erano Arrigoni e Maifredi.
Pensavo, un uomo di buon senso cui basta fare cose sensate per fare un paio di punti in più di Catania, Atalanta, Livorno e Siena, le antagoniste di allora.

E invece, devo dire che è andato oltre le mie più rosee previsioni e ha ragioni lui quando dice che la Lazio ha espresso anche un calcio piacevole. Ha ragione, perché è vero.
In almeno 8 partite su 15 (tante, più della metà), la Lazio ha offerto un calcio anche piacevole.
Gliene do atto.

[rash]

Reja sano artigiano del pallone si è ritrovato ad allenare una squadra in piena zona retrocessione, ha saputo far bene tirandola fuori dalle sabbie mobili, ha cercato di creare un gruppo dove prima ognuno andava per conto suo, per fare ciò si è servito di uno dei due modi di giocare che prediligie un po' per necessità (caratteristiche dei giocatori a disposizione)un po' per convinzione.
Va anche detto che questa squadra a bocce ferme era una delle prime 7/10 della serie A, quindi il suo grande merito è stato quello di ricostruire sulle macerie lasciate dal povero ballardini (che spero per lui valga più di quello dimostrato a Roma), e comunque come valori tecnici era avvantaggiato rispetto agli altri contendenti. Gli do atto di aver anche giocato un calcio piacevole, ma il prossimo anno per lui sarà un duro banco di prova .

Ora la società (che al momento consta del duo Lotito/Tare) deve assolutamente lavorare in maniera da riproporre la Lazio tra le prime 5/8 squadre d'italia, annate come questa non si dovranno più ripetere, Lotito è ad un bivio finora ha fatto (secondo me) più cose positive che negative, ma oramai deve dare una svolta alla sua presidenza, credo che sia un obbligo (per lui) ed una necessità(per la Lazio) io per conto mio vedo queste priorità:
1^o creare un valido organico societario,
2^o rinforzare qualitativamente la rosa (specialmente a centrocampo)
3^o sfoltire la stessa rosa dagli elementi ritenuti superflui (chiunque abbia giocato a pallone a qualunque livello agonistico sa cosa vuol dire allenarsi con rose oceaniche)

Io non chiedo di competere per lo scudetto (chiaro mi piacerebbe ma come dice FK non è alla nostra portata), ma vorrei (che pretendere è cosa eccessiva) una squadra che ogni anno possa competere per l'europa (che non vuol dire sempre e solo CL)
Competere vuol dire arrivarci o sfiorarla tutti gli anni.
Poi se non avessimo le possibilità per farlo me ne farei una ragione,ma dal prossimo anno vorrei che la società parlasse chiaro quantomeno a livello di obiettivi . E in tutto questo non infilo assolutamente la parola programmazione, che nel calcio non conta una cavolo, visto le troppe varianti esistenti in questo gioco

[Fabio70rm]

L'ho già detto altre volte: serve che Lotito strutturi la società. Sennò non si va da nessuna parte.

Una società strutturata può provare a rosicchiare pian piano posizioni.

[Skorpius]

L'ho già detto altre volte: serve che Lotito strutturi la società. Sennò non si va da nessuna parte.

Una società strutturata può provare a rosicchiare pian piano posizioni.

posso chiederti un esempio (me ne basta uno) di società strutturata che ha rosicchiato posizioni solo in virtù di questo?