Copertina fresca fresca di Sportweek

[Baruch]

Ebbene sì, siamo noi
Sportweek oggi in edicola dedica un'inchiesta (per modo di dire: è un'accozzaglia di episodi del passato) al potere degli ultras nel calcio. Sotto il titolo "Relazioni pericolose" compare una foto gigante della (presumibilmente) Curva Nord. Tantissimi i volti riconoscibili: siamo ad un limite molto vicino alla querelabilità, visto che il loro volto viene usato sotto le domande "Perché gli ultras hanno tanto potere? Perché i giocatori hanno paura di loro? Che rapporti hanno con le società?". Ovviamente quelli ritratti sono solo tifosi, ripresi peraltro nell'atto più genuino: esultare per un gol della Lazio.

All'interno compaiono invece le foto di altre curve, due della Fiorentina, altre due della Lazio, due della roma, una del Bologna, una del Palermo. Viene specificato che "il servizio che illustra queste pagine, del fotografo Marco Anelli, fa parte di un progetto sulle tifoserie di diversi spot e Paesi. Si propone di rappresentare le reazioni emotive di chi assiste a eventi sportivi indipendentemente da luogo, nazionalità o sport seguito. Perciò gli spettatori sono rappresentati senza bandiere, striscioni o altro che possa identificarli con un club". Ma l'identificazione è evidente. Ed ovviamente in copertina ci siamo finiti noi. Ora, o siamo troppo più belli degli altri, o siamo molto più "nel mirino" degli altri.

Vabbè, finisco la segnalazione (vi ricordo che la Gazzetta è il quotidiano - non solo sportivo - più letto d'Italia) riportandovi stralci di questa poderosissima inchiesta, come:

"In tribunale a Roma è ancora in corso un processo per associazione a delinquere nel quale gli imputati sono i capi degli “Irriducibili”, gruppo dominante della curva laziale, almeno fin quando l’arrivo di Lotito ruppe i ponti costruiti nella gestione Cragnotti. Ci sono gli interrogatori dei giocatori dell’epoca (2002) resi in istruttoria. Alessandro Nesta dichiara ai pm: «Li ho conosciuti (i capi ultrà; ndr) all’Olimpico dove avevano accesso anche sul campo e nel centro sportivo di Formello». Aggiunge a verbale SinisaMihajlovic, che dopo un periodo di sintonia (ricordate lo striscione commemorativo per la“TigreArkan”?) entrò in rotta di collisione con la curva nord per via di un suo (presunto) gesto dispregiativo: «Erano soliti venire a Formello e frequentare il corridoio degli  spogliatoi. E quando c’erano risultati negativi, la società consentiva loro di entrare negli spogliatoi stessi per parlare con noi calciatori»".

O ancora (e qui ci sono le parole di Lotito, che ne esce martire. A lui è dedicato anche il titolo del box con le "soluzioni": "La ricetta di Lotito: "Pene dure"):

"È con questi legami di complicità che ha dovuto fare i conti Claudio Lotito, quando ha preso il timone della Lazio, nel 2004. La vocazione commerciale degli Irriducibili non era soltanto una diceria: felpe, sciarpe, gadget col marchio Original Fans distribuiti attraverso 15 punti vendita in regione, con un milione di euro di fatturato annuo; una trasmissione radiofonica a fare da megafono e addirittura l’ambizione di gestire il servizio di sicurezza dell’Olimpico. Più che un gruppo di sostenitori, un’azienda. Ai tempi di Sergio Cragnotti gli Irriducibili – secondo i rapporti della Digos – ricevevano biglietti gratis (pare duemila a partita) e contributi per le coreografie. Lotito è arrivato e ha chiuso i rubinetti. Da allora contestazioni, lettere minatorie, bombe carta. Gli ex leader degli Irriducibili (il gruppo si è ufficialmente sciolto) sono finiti sotto processo, anche per il presunto coinvolgimento nella fallita scalata dei Casalesi, orchestrata da Giorgio Chinaglia, recentemente scomparso. Lotito gira ancora con la scorta: «Ho ereditatouna società con 86 milioni di perdite su 84 di ricavi e 550 di debiti, tecnicamente fallita. L’ho risanata, l’ho portata in Champions, le ho fatto vincere una Coppa Italia e una Supercoppa. Eppure continuo a essere criticato e a ricevere minacce, aggressioni, intimidazioni. Vuol dire che c’è qualcosa che va oltre le contestazioni disinteressate ». Insomma, gli appetiti degli pseudo-tifosi non si sono placati. «In passato i presidenti hanno cercato il consenso, io ho cambiato quelle consuetudini a costo di diventare impopolare. Basta con la confusione di ruoli tra chi gestisce la società, che deve avere totale autonomia di scelta, e chi la supporta dagli spalti. Il tifo autentico è quello scevro da interessi personali e materiali, ed è tutt’altra cosa rispetto alla delinquenza ammantata da passione per la maglia».

[Bob]

Milioni di spettatori-tifosi e neanche qualche personaggio "ambiguo"? vogliamo negare che nel passato (e non solo...) qualcuno ha speculato e fatto soldi con squadre di calcio? succede in ogni città, in molte squadre, spesso usati dalla malavita, per non parlare della politica... 
Succede anche con tifosi biancocelesti, purtroppo...
 

[rocco tanica]

I tifosi del Milan hanno ricattato Galliani e qualcunoè finito al gabbio
 
quelli della Juve hanno combinato qualche casino con la società ma non ricordo
quelli del cagliari hanno costrtto grano scaduto ad emigrare a Miami (anche se le ragione vere erano altre  )
 
quelli del Bari non permettono a Matarrese di andare allo stadio da non so quanto tempo
 
i topi tengono a rapporto il re verme sotto la curva.
 
Fatti cronisticamente irrilevanti

[Matita]

come more non importa lo vogliamo a prima porta..

[POMATA]

Ce semo finiti perchè semo i più belli, me pare ovvio

Comunque chiarisce per bene i motivi della contestazione a Lotito, da PARTE (sinnò sfumatura se incazza) della curva.

L'altra parte che contesta, ossia la parte scevra da mazzette e privilegi vari, lo fà per i modi un pò casarecci del presidente

[ThomasDoll]

beh, avrebbero dovuto metterci una foto qualunque di Genoa-Siena, direi

[Bob]

beh, avrebbero dovuto metterci una foto qualunque di Genoa-Siena, direi

mi sembra comunque una foto dopo un gol... niente scene violente...   

[ML]

mi sembra comunque una foto dopo un gol... niente scene violente...   

E be' ma è proprio questa la cosa grave! Non ho controllato, ma potremmo esserci io e te là in mezzo. Non so tu, ma io col tifo organizzato non ci ho mai avuto niente a che spartire...

[Eagles71]

...
ma ancora credete nel giornalismo italiano?
Fanno ridere, non se li incula nessuno ste inchieste...cmq venderanno copie ma perchè è diventata "cazzetta dello spot" specializzata in gossip e poco altro....

non vale la pena incazzarsi...o denunci, o non li compri...io da mò che ho messo l'opzione 2.

[Bob]

E be' ma è proprio questa la cosa grave! Non ho controllato, ma potremmo esserci io e te là in mezzo. Non so tu, ma io col tifo organizzato non ci ho mai avuto niente a che spartire...

ma sono tifosi che si abbracciano dopo un gol, non riconducibili al tifo "organizzato", o al contesto dell'articolo, potrebbero essere tifosi di Tribuna o Tevere...  non è stata violata la Legge sulla privacy, così come avviene in tv quando inquadrano i tifosi, luoghi pubblici ecc. ecc., non ci vedo niente di grave nella foto, opinione personale.

[ThomasDoll]

Non credo ci sia gente che compra la Gazzetta per leggere Sportweek, bisognerebbe vedere quanti di quelli che comprano la Gazzetta poi leggono Sportweek e quanti di questi sono in grado di distinguere chi sono quei tifosi e come mai ci sono tifosi assenti e così via. Nell'immaginario di un non accanito frequentatore degli stadi non c'è molta differenza tra una curva e l'altra... Insomma, non mi sembra grave più di tanto, a meno che il pezzo non abbia contenuti pesanti.
L'obiezione-Baruch invece mi trova abbastanza d'accordo, se fai una copertina puntando sulla minaccia tifosa nun ce poi mette la foto mia.

[Fabio70rm]

Concordo con TD, ci metti una foto dove c'è un episodio di violenza, sennò che senso ha?