Nel mio post c'è tutto questo, c'è il pensiero per Reeva e la sua famiglia, e c'è la accettazione della pena, perché è così che deve essere.
Poi, abbiamo dedicato a lui post entusiasti quando era alle stelle, e come con Gascoigne, come con Chinaglia, si può bene seguirne in modo dimesso, e rispettoso di tutto, il percorso ora che è nelle stalle. Perché queste storie sono paradigma dell'essere uomini ed umanità, prima che Laziali, anche negli abissi del dramma che in 10 minuti cambia la vita di 2 persone e delle rispettive famiglie.
Continuerò a farlo, in modo dimesso, ma umano.
Ma è una mia debolezza, se vuoi, d'altronde ognuno è stato formato dagli accadimenti della propria vita in modo particolare e di sicuro il mio non è il migliore.
Al piacere di rileggerti, un abbraccio