Vado a riprendermi la Lazio. (Lazio-Napoli)

[Arkham]

In questi ultimi anni la nostra passione ha dovuto subire tantissimi colpi. Abbiamo ingoiato bocconi amari,
dal calcio moderno a chi forse, anche in casa nostra, non ha mai capito il tifoso della Lazio.
Adesso vogliono metterci sotto scacco: in campo, nelle procure, sui mass-media. Ora più che mai la Lazio è circondata.
E c'è chi dice "La Società dov'è?"
"La Società cos'é?, Che fa?"
E certe volte c'ha anche ragione, perchè santiddio quelle quattro righe per ricordare Long John non gliele perdonerò mai, a chi si è dimostrato nel migliore dei casi insensibile, nel peggiore meschino, verso chi quei colori ce li aveva sulla pelle.

E però Sabato sera c'è Lazio-Napoli.
La partita più importante, forse decisiva, ma neanche me ne importa più di tanto.
Perchè soprattutto sabato sera è la prima partita in cui non ci sarà Giorgione.
Giorgio e tutto quello che di buono ha rappresentato per la Lazio.
Giorgio che ci difendeva.
Giorgio che rivendicava il nostro spazio quando noi non avevamo il coraggio di farlo.
Giorgio che anche dopo la sua partenza era un totem per chi, come me, doveva aggrapparsi al suo mito per sopportare squadre tecnicamente modeste che facevano la spola con la B.

"La Lazio di Chinaglia".
Di nessun altro giocatore è stata la Lazio. E stata solo sua. E nostra.
E sabato io quella Lazio che ho nel cuore me la vado a riprendere. Vado a salutare Giorgio, certo, ma vado a fare anche quello che avrebbe fatto lui: sto accanto alla Lazio.
Che lo sapessero, quelli che cercano di infangarci, che siamo tanti, che siamo uniti, che siamo incazzati.
60.000 laziali fieri, orgogliosi e combattivi come Giorgio Chinaglia, ci vorrebero adesso.
Anzi, 59.999, perchè uno eccolo.
Ci vediamo allo Stadio.

[Teo]

Accanto alla Lazio, chi le vuole bene, c'è sempre stato.

Io ammiro quello che hai scritto. Ma i biglietti venduti per sabato sera sono ottomila.

E per la morte di Chinaglia, sul web non si sono fatti i numeri, nemmeno lontanamente, che si sono fatti un qualsiasi 31 gennaio o 31 agosto.

Tanti parlano, oggi. Ma di che cosa?

No, l'amore per la Lazio si dimostra giorno per giorno.

[POMATA]

Ci saranno 15.000 napoletani tra quelli che vengono e quelli che vivono a roma. Noi massimo 35.000

[Matita]

Presente !

[Baruch]

Ma i biglietti venduti per sabato sera sono ottomila.

Avrebbero potuto essere 8mila + 1, ma non ho la residenza a Roma e non potrò vedere la mia Lazio e celebrare il suo simbolo

Noi abbiamo parecchi problemi a riempire lo stadio, e a questi se ne aggiungono tanti altri che non sono dipendenti da noi. Vere e proprie violenze fisiche

[Arkham]

Accanto alla Lazio, chi le vuole bene, c'è sempre stato.

Io ammiro quello che hai scritto. Ma i biglietti venduti per sabato sera sono ottomila.

E per la morte di Chinaglia, sul web non si sono fatti i numeri, nemmeno lontanamente, che si sono fatti un qualsiasi 31 gennaio o 31 agosto.

Tanti parlano, oggi. Ma di che cosa?

No, l'amore per la Lazio si dimostra giorno per giorno.

L'amore per la Lazio si dimostra giorno per giorno, è vero.
Però è anche vero che questo amore è stato messo a dura prova in questi anni, da tantissimi fattori. Mio padre, che lo scudetto del '74 se l'è visto in Curva Sud, è scappato dal clima che si respirava in Nord a partire dal primo anno di Lotito.
Non perchè ce l'aveva con Lotito, ma perchè il suo modo di intendere l'amore era diverso.
Altri non hanno condiviso la tessera del tifoso o altre amenità simili.
Chi non mette la Lazio al primo posto (o ai primi posti, non esageriamo) nella vita, può aver considerato che forse non meritasse più tanta attenzione, che forse non fosse più la stessa Lazio che avevano amata, che forse tutto sommato si poteva fare a meno di loro.
A tutti loro sono stati forniti tanti e condivisibilissimi alibi.
Invece stavolta no.
I numeri non li voglio nemmeno sapere.
8.000 biglietti venduti sono pochissimi, in circostanze come queste.
Allora io voglio usare i mezzi che ho per ribadire che la Lazio ha bisogno di noi.
Grazie a tutti quelli che ci sono sempre, a quelli che non hanno bisogno di appelli, a quelli che non importa il risultato l'importante è esserci stati.
Però adesso loro non bastano. Noi non bastiamo.
La Lazio, ADESSO, deve mostrare la sua forza.
Spalti pieni, che sappiano che se se la prendono con lei, dovranno farlo con tutti noi.
Io sono un illuso nella vita Teo, non me smontà.
Ci voglio credere che adesso qualcuno che era dubbioso si vada a comprare quel cazzo di biglietto.
Alè, Lazio Alè!

[Il frigorifero]

Ci sarò.

[Teo]

Io sono un illuso nella vita Teo, non me smontà.

Io porterei in braccio tutti quelli che vogliono venire allo stadio perché amano la Lazio, figurati. Te e pure Baruch, trovo ignobile il fatto che non possa esserci, ha ragione, una vera e propria violenza fisica.

Ognuno vive la Lazio come vuole.

Quello che non mi andrà mai bene è il fatto che gente che ha poco più della mia età, vecchie cariatidi consunte prigioneri di sé stessi, o pischelli che quando io davo e prendevo calci e tirate di capelli perché Chinaglia era meglio di Boninsegna sì e no era nata la loro madre, pretendano di dire quali Lazio vadano amate e quali no. Un popolo in lutto, ottomila biglietti. Qualcosa non torna, semplicemente.

[Eagles71]

Avrebbero potuto essere 8mila + 1, ma non ho la residenza a Roma e non potrò vedere la mia Lazio e celebrare il suo simbolo

+3
Ci volevo portare mio padre e piangere assieme a lui, lo abbiamo fatto ieri sera sul divano davanti a un tablet.