Autore Topic: Rassegna stampa - Mercoledì 15 agosto  (Letto 2121 volte)

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oizaL

Rassegna stampa - Mercoledì 15 agosto
« : Mercoledì 15 Agosto 2012, 07:20:32 »
(DOMANI, COME TUTTI I 16 AGOSTO, I GIORNALI NON ESCONO PERCHE OGGI GIORNALISTI E POLIGRAFICI SE MAGNANO IL COCOMERO E NON LAVORANO. POI ME NE VADO IN VACANZA PER ALCUNI GIORNI. CI RIVEDIAMO O LUNEDI' 20 AGOSTO O MARTEDI' 21 AGOSTO, PRONTI PER LO SPRINT FINALE FINO ALL'1 SETTEMBRE, ULTIMO GIORNO DI RASSEGNA)



CORRIERE DELLO SPORT









Alberto Abbate - Cinquantaquattro secondi di slealtà: «Non ci siamo mai sentiti» , urlavano Portanova e Di Vaio. Palazzi l’inchioda con i tabulati telefonici. Redatti il 17 luglio, richiesti domenica, lunedì alle 8.50 erano già in Procura Federale. E ora il Bologna è furioso: a prescindere dal contenuto, dall’eventuale tentativo di combine, si sente truffato. Portanova lo aveva giurato sui suoi figli, Di Vaio in conference call dal Canada. «Siamo certi che quella telefonata non esista» , assicurava davanti alla Disciplinare l’avvocato Bordoni. Invece adesso - a meno di un’inammissibilità della nuova prova - dovrà spiegarla il 21 agosto davanti alla Corte di Giustizia Federale. Palazzi sogghigna, aveva ragione: Portanova e Di Vaio sono nei guai. Nessun ulteriore elemento su gli altri proscioglimenti impugnati, piuttosto un tentativo di rafforzare la credibilità del pentito Andrea Masiello. Sette articoli di giornale sulle conferme di Lanzafame: Bonucci, Pepe, Vives e gli altri non sembrano così scossi. Le bugie hanno le gambe corte: Di Vaio e Portanova non si parlavano? Era addirittura stata allegata una piantina dello spogliatoio nelle memorie difensive per dimostrarlo, invece Palazzi con una carta li mette con le spalle al muro. L’obiezione: una scheda era intestata a Malisa, moglie di Di Vaio? Ecco la nota della Procura Federale: «Il giocatore, in sede di denuncia il 13 giugno 2011, aveva comunicato quel numero come suo recapito telefonico». Non solo la telefonata, nei documenti depositati da Palazzi alla Corte di Giustizia Federale si certifica pure il secondo incontro fra Portanova e i Masiello Boys, subito dopo la conversazione con Di Vaio (ore 19:08:30 -19:09:24). Il difensore sosteneva che i truffatori fossero già in autostrada, invece: «Le utenze di Portanova e De Benedictis dalle 19.08 alle 19.21 agganciano la zona di Piazza Maggiore» . Le celle non mentono: gli altri due intermediari, Carella e Giacobbe, avevano il cellulare spento. Adesso il Bologna rischia di ribeccarsi in secondo grado 2 punti e 50mila euro per le colpe di Portanova (3 anni) e Di Vaio (1 anno). E pensare che era stato lo stesso club a richiedere i tabulati, ma ci volevano 180 giorni...

Quasi un atto di rito l’appello di Palazzi per Udinese-Bari e gli altri prosciolti. Non si volevano creare disparità, ma non ci sono nuove prove, solo un tentativo di rivalorizzare la credibilità di Andrea Masiello agli occhi della Corte di Giustizia Federale: «Le dichiarazioni di Lanzafame, presentatosi spontaneamente il 4 agosto in Procura Federale, hanno pienamente riscontrato quelle del difensore. E hanno ulteriore grande valenza» , si legge. Eppure il pentito si contraddice troppe volte sul coinvolgimento di Bonucci: «Specifica solo una migliore circostanziazione del momento e del luogo in cui gli fece presente la possibilità di alterare la gara e ricevette la relativa disponibilità. La terza versione è del tutto coerente» , il ricorso di Palazzi. E sull’omessa denuncia contestata (1 anno e 50mila all’Udinese) a Pepe: «Il richiamo alla Ferrari è caratterizzante dell’approccio» . Al telefono con Salvatore Masiello per il quale - come per Bonucci e Belmonte - Palazzi chiede ancora 3 anni e 6 mesi. Perché nessuno riscuote il bottino della combine? «I calciatori secondo Palazzi regolano i loro rapporti singolarmente e prescindendo dall'intervento di Masiello. Le dichiarazioni di De Tullio non assumono valenza pari a quelle di Masiello, in quanto da una parte, ove ammettesse la dazione di denaro, si renderebbe partecipe di un reato; dall'altra non appare aver intrapreso un percorso di collaborazione analogo a quello di Masiello» . La Procura Federale non è affatto certa d’aver ragione su questo ricorso: «Qualora la Corte di Giustizia Federale non dovesse ritenere integrati gli estremi dell’illecito sportivo per Belmonte e Bonucci, si chiede che gli stessi vengano dichiarati responsabili di omessa denuncia e sanzionati con un anno ciascuno». Magari senza altre rincorse in aula. Il 21 agosto (ore 9.30) saranno di nuovo all’ex Ostello della Gioventù. Il 23 agosto sapranno il loro destino. Non sarà una telefonata.





Fabrizio Patania - Preziosi chiude, Lotito non molla, Granqvist chiama la Lazio. Con garbo, cercando di non entrare in rotta di collisione con il Genoa, ma sottolineando anche come il trasferimento in biancoceleste possa essere la grande occasione della sua carriera. Il difensore s’è fatto sentire dal ritiro svedese di Solna. Questa sera giocherà contro il Brasile in un’amichevole rievocativa della finale dei Mondiali del 58. Ieri Andreas Granqvist ha rilasciato alcune dichiarazioni a Eurosport.se. Tutti gli hanno chiesto cosa è successo con la Lazio, sembrava una cessione già fatta e chiusa, poi tutto è cambiato. Granqvist non l’ha data ancora per chiusa. «La trattativa tra Genoa e Lazio è una lunga storia, staremo a vedere cosa succede e spero che le cose si risolvano. Io a Genova sto bene, ma andare alla Lazio sarebbe una grande opportunità, mi piace l'ipotesi di poter approdare in un club che gioca quasi ogni anno in Europa. Io comunque sono pronto a rispettare il mio contratto» . Ha discusso e s’è scontrato con la dirigenza rossoblù. De Canio lo aveva messo ai margini e poi lo ha riabilitato. Andrea Granqvist, sotto contratto sino al 2015, ha giocato l’amichevole di Pescara e poi è volato in Svezia. Si rimetterà alle decisioni di Preziosi, pur avendo chiarito quale sarebbe il suo desiderio. «C'è un po' di delusione, era una grande chance per me, ma capisco la posizione del Genoa. La trattativa con la Lazio ha visto un po' di cambiamenti negli ultimi giorni, ora sono qui ad aspettare novità e concentrarmi sulla nazionale. De Canio ha detto di non voler rinunciare a me e c'è stato qualche problema economico. Questa è una cosa positiva, mi ha fatto capire che conto molto per la squadra. Il futuro? Credo che a giorni ci saranno nuovi contatti tra le due società. La Lazio vuole risolvere il problema, vediamo che ne pensa il Genoa» .

Granqvist vuole la Lazio e Martin Dahlin, il suo agente, è in costante collegamento con il ds Tare. Il Groningen, attraverso i suoi legali, ha inoltrato un esposto alla Fifa (e di conseguenza alla Figc) chiedendo bonus sinora non corrisposti dal Genoa per 250 mila euro e inseriti nel contratto di cessione di Granqvist, l’estate scorsa. Lo stesso svedese, prima di firmare con la Lazio, chiedeva dei premi e degli stipendi arretrati. In questi giorni, dopo diverse tensioni, è ritornata la calma. Lotito ha telefonato a Preziosi, sta cercando di riaprire una trattativa che deve essere impostata per il Genoa su basi diverse. Il club rossoblù aveva detto no allo Zenit San Pietroburgo, disposto a tirare fuori cinque milioni di euro. Preziosi e Capozucca, per cedere Granqvist, vogliono un rilancio, una proposta più corposo. E chiaro che il peso del cartellino di Sculli, che doveva essere riscattato per 3 milioni dal Genoa, può essere determinante. L’accordo verteva anche sullo scambio con Juan Pablo Carrizo, per adesso congelato. La società biancoceleste può e deve alzare l’offerta economica. Lotito era pronto a garantire un milione di euro al riscatto (non subito), coprendo il resto dell’operazione con il portiere argentino e facendo valere lantica promessa su Sculli. Preziosi inizialmente ha detto sì e poi ci ha ripensato.

Ora si tratta di rivedere la piattaforma, chissà che non entri nei discorsi Diakitè come pedina di scambio. Il francese ha detto no alla proposta di rinnovo della Lazio e finirà inevitabilmente sul mercato. Lontane e scarsamente praticabili le piste russe legate allo Zenit San Pietroburgo e il Rubin Kazan, ha concretezza il sondaggio del Torino con la Lazio, è possibile che il Monaco (dopo aver a lungo trattato Capuano con il Pescara) si muova su Diakitè. Il centrale del Pescara, come ha specificato anche l’agente Savini, non è un obiettivo della Lazio. A Formello confermano.





Si può aprire un filone di trattativa con la Juventus. Da giorni viene accostato il nome di Michele Pazienza alla Lazio. Il centrocampista, rientrato dal prestito all’Udinese, è in uscita. Ha 30 anni, viene gestito da Vincenzo D’Ippolito, lo stesso manager di Ledesma, ha caratteristiche ideali per il 4-2-3-1. E un centrale, capace di andare in pressing, per questo motivo piaceva moltissimo a Mazzarri ai tempi del Napoli. Ora sta cercando sistemazione. Non andrà al Torino, la Lazio può essere un approdo naturale. Lotito e il ds Tare, però, sarebbero interessati ad allargare l’operazione e si sono anche informati su Paolo De Ceglie, terzino sinistro bianconero. Per Conte non si discute e ha appena rinnovato sino al 2017. Marotta e Agnelli tengono in uscita Ziegler, non De Ceglie, ma lo svizzero non può più rientrare nei piani della Lazio. Si vedrà. Di sicuro Lotito e Tare continueranno nella ricerca di un terzino sinistro. Federico Peluso, 28 anni, esterno dell’Atalanta era e resta un obiettivo. Se lo prendesse la Juventus, che precede la Lazio nei contatti con Percassi e Marino, si proverebbe a forzare il blocco per De Ceglie. Intanto la buona notizia di ieri è la cessione di Javier Garrido, il basco che il Manchester City due anni fa aveva inserito nell’operazione Kolarov. Lo spagnolo torna in Premier League. Lo ha preso il Norwich con la formula del prestito gratuito e del diritto di riscatto (fissato a 1,5 milioni di euro) per il prossimo anno. In uscita ci sarebbe anche Luciano Zauri, che la Lazio è disposta a liberare gratis: Bologna, Chievo e Sampdoria (dove ha già giocato e ritroverebbe il suo amico Peruzzi) sono interessate. Niente di fatto per Matuzalem: non è interessato ad andare a giocare in Qatar oppure a Dubai. L’incontro tra il suo agente e la Lazio non ha prodotto novità.

Per la difesa l’attenzione resta viva su Granqvist. La Lazio, considerando la risposta negativa di Diakitè, potrebbe cercare un altro difensore centrale. Piace Rodrigo Moledo, 24 anni, stopper dell’Internacional Porto Alegre, ma può essere tesserato soltanto da extracomunitario. Costa poco meno di 4 milioni di euro. Il sogno di Petkovic sarebbe Rolando, difensore centrale del Porto e del Portogallo, un colosso da un metro e 90, ma è fuori dai parametri di mercato: dieci milioni di euro per il suo cartellino potrebbero non bastare e ci sono tutte le grandi dietro. Al ds Tare piace Slobodan Rajkovic, centrale dell’Amburgo, classe 89, perno della nazionale serba di Mihajlovic. Nell’Amburgo c’è anche e soprattutto Dennis Aogo, ex nazionale tedesco, 25 anni, l’estate scorsa inseguito vanamente dalla Juventus. Costa 6 milioni. Sarebbe la prima scelta della Lazio per la fascia sinistra. Sebastien Pocognoli, belga dello Standard Liegi, si sta accordando con il Benfica. Tra gli outsider restano in corsa Cristiano Del Grosso del Siena e Luca Antonelli, ex Parma. Preziosi, nei colloqui con Lotito a Forte dei Marmi, insieme al terzino sinistro aveva proposto anche Davide Biondini. L’ex mediano del Cagliari potrebbe rappresentare un’altra soluzione per il centrocampo. Lotito si muove per sfoltire l’attacco e trovare un’altra punta. Sondato Mohammed Abdellaoue, norvegese di origine marocchina, 27 anni, attaccante dell’Hannover, 21 gol negli ultimi due campionati in Bundesliga. E in scadenza 2014, costa 7 milioni. Lotito potrebbe avere qualche pensiero per Alessandro Matri, già trattato nel gennaio 2011. Potrebbe essere ceduto dalla Juve, ma c’è il Milan sopra e costa tantissimo.





 Doppio allenamento ieri, un altro appuntamento a Formello questa mattina. E’ stato un Ferragosto di lavoro per la Lazio, messa sotto torchio da Petkovic e chiamata a dare le prime risposte sul campo. Mancano otto giorni al via ufficiale della nuova stagione, la sera del 23 a Maribor la squadra biancoceleste dovrà subito partire bene e mettere sotto gli sloveni del Mura 05 nell’andata dei play off di Europa League. Sorteggio favorevole, ma questa Lazio di inizio estate non fa ancora stare tranquilli. Petkovic spera di ritrovare il gol perduto e aspetta segnali buoni dal campo. Domani ultima amichevole estiva con il Malmoe. Si gioca allo stadio Olimpico (ore 21) e serve il riscatto, bisogna cominciare a imboccare la strada giusta. Nei test di livello con Siena, Torino, Galatasaray e Getafe sono arrivate altrettante sconfitte e la Lazio neppure è riuscita a segnare. Un precampionato così fiacco e deludente non si registrava da anni, la Lazio di Maestrelli nell’estate 73 perse alcune amichevoli prima di cominciare una fantastica galoppata verso lo scudetto, ma il confronto non può reggere e neppure esiste a livello statistico, perché i campioni d’Italia non fecero filotto negativo, chiusero con un bel 6-0 al Novara in Coppa Italia a due settimane dal via della serie A e con la qualificazione Uefa (nonostante la sconfitta per 3-1) ai danni del Sion, guarda caso la squadra svizzera da cui arriva Petkovic.

Il tecnico di Sarajevo, dopo la sfuriata, attende una risposta della Lazio. Non sarà facile, però, piegare gli svedesi del Malmoe. Arriva una squadra lanciatissima e con 19 partite di campionato nelle gambe. Domenica il Malmoe ha perso 4-1 in trasferta con l’Elfsborg: era il duello che valeva la testa della classifica. L’Elfsborg ora guida la serie A svedese con 38 punti e tre di vantaggio sul Malmoe, staccato nel confronto diretto. I numeri svelano un gruppo solido, rodato, in piena forma: in 19 partite di campionato, il Malmoe ne ha vinte 10, ne ha pareggiate 5 e ne ha perse soltanto 4, 33 gol all’attivo e 24 al passivo. Insomma, ci sarà da sudare per mettere sotto un gruppo a cui mancheranno i nazionali (oggi cè Svezia-Brasile), ma che resta un avversario di livello e forse anche di caratura superiore, almeno come condizioni di forma, rispetto ai precedenti test. Non ci sarà e non potrà esserci il pienone allo stadio Olimpico, a causa del Ferragosto e non solo. Tribuna Monte Mario chiusa per i lavori, prezzi abbordabili negli altri settori (25 euro per la Tevere, 10 per curve e distinti), ma non c’è un grande entusiasmo intorno alla Lazio. Tocca ai biancocelesti ritrovare il gol, convincere il popolo biancoceleste, riprendere a giocare come il potenziale tecnico e le qualità, da centrocampo in su, potrebbero consentire.

C’è anche grande curiosità per scoprire se e quanto Petkovic cambierà la Lazio. All’inizio di agosto aveva scelto il 4-2-3-1 e il 4-3-3 come alternativa. Chissà che tipo di assetto presenterà domani sera, tenendo conto che mancheranno Klose, Lulic, Gonzalez e Cana. Petkovic potrebbe lasciare inalterato il modulo tenendo Floccari prima punta e allestendo una linea di fantasisti (Mauri, Hernanes, Candreva) a ridosso del centravanti calabrese con Onazi vicino a Ledesma. Un’altra possibilità concreta è legata al 4-4-2 con il sacrificio iniziale di Hernanes a beneficio di Zarate. Altrimenti il tecnico potrebbe puntare su una sorta di 4-3-3. In questo caso il Profeta agirebbe più arretrato, sulla stessa linea di Ledesma e Onazi, con il tridente formato da Zarate, Floccari e uno tra Candreva e Mauri.

oizaL

Re:Rassegna stampa - Mercoledì 15 agosto
« Risposta #1 : Mercoledì 15 Agosto 2012, 07:22:11 »
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Petkovic cerca il gol perduto. Quattro sconfitte con Siena, Torino, Galatasaray e Getafe. Neppure un pallone in rete. Il tecnico di Sarajevo ha fatto scattare l’allarme sabato notte dopo l’amichevole dellOlimpico, finita tra i fischi. Sta ancora cercando l’assetto ideale. Per sistemare la difesa, dopo il ritiro di Auronzo ha abbandonato il 4-4-2 e ha tolto una punta, i risultati non sono cambiati anche se dietro ha sofferto meno. Ora l’ex allenatore di Young Boys e Sion sta finendo nel vortice delle polemiche. Tutti si aspettano il calcio efficace, e se possibile bello, promesso il giorno della sua presentazione a Formello e anche nei giorni scorsi. In realtà, però, si dimentica che anche la Lazio di Reja, soprattutto nel girone di ritorno dello scorso campionato, faticava a trovare il gol. Era una squadra incapace di attaccare e di creare occasioni. Un lento e inesorabile declino, acuito a metà marzo con l’infortunio di Klose e spezzato soltanto dai guizzi di Candreva e dai gol pesantissimi di Mauri, che avevano permesso di credere alla Champions sino all’ultima giornata. Tra tante sofferenze e con una squadra sulle ginocchia, incapace non solo di fare gioco e di divertire, ma anche di mettere sotto Siena, Lecce e Novara, tirando in porta a fatica, pochissime volte. Così è sfumato il terzo posto e se oggi si sottolineano le difficoltà del nuovo corso (innegabili, evidenti), si fa un torto alla cronaca e alla storia se si cancellano le immagini dell’ultima Lazio di Reja. Inconcludente e quasi sempre sconfitta.

Basta riavvolgere il nastro della passata stagione per rendersene conto. Si parla tanto del 4-2-3-1 e di sicuro è un tema centrale delle riflessioni relative alla Lazio. E’ un sistema di gioco, con Ledesma e Cana sulla linea mediana, che permette alla squadra di avere più equilibrio e maggiore copertura. Davanti le difficoltà sono evidenti, soprattutto se Lulic non sprinta e se Hernanes non riesce a diventare un leader, un perno del gioco. Miroslav Klose è abituato a rientrare verso il centrocampo per giocare e dialogare con i compagni, è un fuoriclasse e costruisce occasioni per gli altri, è una sorta di regista offensivo, non un centravanti che regala profondità. Mettergli dietro Hernanes significa avere poco movimento e puntare, soprattutto in casa, sui tiri dalla distanza del brasiliano, che non può essere considerato una seconda punta. Candreva con il Getafe non è riuscito ad accendere la luce, Lulic viaggia ancora con l’andatura di un diesel: ecco perché, negli ultimi trenta metri, la Lazio non riusciva a sgusciare, a creare gioco. Velocità di pensiero e di gamba, maggiore imprevedibilità, aiuteranno Petkovic a uscirne, ma il ricordo della passata stagione serve per fotografare la Lazio che Reja conosceva benissimo.

Il friulano, l’estate scorsa, aveva puntato sul 4-3-1-2 per accoppiare Cisse a Klose e permettere a Hernanes di muoversi nella posizione ideale di playmaker offensivo. Quando il Profeta usciva, entrava Sculli e diventava 4-3-3 con il francese a destra (miglior assist-man della stagione biancoceleste). Per completare il progetto, Reja voleva una mezzala sinistra. Inventò Lulic in corsa, chiese un interno a Lotito e Tare da prendere a gennaio. Le cessioni di Cisse e Sculli, senza adeguati rimpiazzi, finì per scompaginare i piani tattici. La Lazio passò dal 4-3-1-2 al 4-2-3-1, illusione favorita dal successo dell’Olimpico sul Milan (due gol nel finale di Hernanes e Rocchi senza aver mai tirato in porta) e si andò avanti in un tira e molla estenuante. Il cappotto di Palermo (con la difesa a tre), le sconfitte con Bologna, Catania e Parma, figlie di prestazioni deludenti. Poi il filotto in volata: un gol di testa di Diakitè per battere il Cagliari in fondo a una partita penosa, il guizzo di Matuzalem con il Lecce prima del pareggio di Bojinov, il crollo di Novara, la difesa a oltranza a Torino con la Juve, la sconfitta decisiva di Udine. Gli unici squilli, giocando di contropiede e negli spazi, con Napoli e Inter all’Olimpico. Il bilancio da febbraio a maggio: 20 partite, 10 sconfitte, 32 gol al passivo. Sotto lo striscione del traguardo quarto posto in classifica e settimo attacco della serie A. Petkovic non ingrana e la Lazio continua a non segnare, ma la storia non si può cambiare...





Contro l’Argentina di Messi, la Germania riparte da Miroslav Klose. Il laziale, capitano per anzianità di servizio (121 partite) e cannoniere del passato, del presente e del futuro (64 reti), dovrà risollevare nelle qualificazioni del campionato del mondo i reduci della deludente spedizione in Polonia e Ucraina. «Naturalmente punterò su Miro nei prossimi due anni» , è stato l’annuncio ufficiale di Joachim Loew alla vigilia della prestigiosa sfida con Messi e i gauchos di Sabella, per dimenticare la bruciante eliminazione contro lItalia nelle semifinali dell’Europeo. Loew deve rimettere insieme i cocci dopo la disfatta con gli azzurri a Varsavia e si attende da Klose il collante per ricompattare la Germania. Francamente, pochi potevano immaginarlo. Miro ha 34 anni compiuti, ma lui è il primo a credere orgogliosamente nella propria longevità agonistica: « Ai Mondiali, se ci arriverò bene, voglio battere il record di Ronaldo». Per quei pochi che non lo ricordassero, il brasiliano è entrato nell’albo doro della massima competizione internazionale con una striscia di 15 reti nella fase finale del torneo. Klose ne ha solamente uno in meno e per arrivare a centrare la doppietta del sorpasso promette una rincorsa irresistibile con due stagioni ad alto livello. Il che non potrà che fare felici i suoi tifosi biancocelesti. Sul suo futuro nella Lazio dopo il prossimo Mondiale, Klose ieri ha ripetuto alla Sport Bild che il suo contratto va in scadenza nel 2014 e una decisione sul proseguimento della carriera «dipenderà esclusivamente dalla mia salute e condizione agonistica» .

Il ct tedesco, in conferenza stampa, non ha avuto dubbi: «Miro è un giocatore per il quale io non vedo limiti di età al momento. Io so che quando egli entra in forma, è tra i migliori attaccanti del mondo» . Stasera, con tutta probabilità, dovrà fare i conti col napoletano Fernandez. Gli altri italiani (o ex) sono Andujar, Campagnaro, Lavezzi, Sosa, Gago. E rimasto fuori Tevez. Messi stavolta non potrà fare l’assenteista, come accaduto due settimane fa per l’anniversario dell’Amburgo, dove la sua defezione è costata al Barcellona quasi la metà dell’ingaggio. Nella Germania mancherà qualche grosso calibro (Gomez, Lahm, Schweinsteiger). Però ci sono Ozil e Khedira, l’asse tedesca del Real Madrid, per cui il duello col blaugrana Messi dovrebbe offrire spettacolo. Ozil, oltretutto, deve risalire la china dopo il solenne fiasco personale nell’Europeo. Khedira ieri ha attaccato di nuovo i giornalisti che accusano lui, Ozil, Podolski, Boateng e gli altri di origine straniera, di non cantare l’inno tedesco in Nazionale. «Cantare l’inno è un buon segno - ha detto il centrocampista con radici in Tunisia - Ma non è che così si diventa un buon tedesco» . Klose, l’inno lo canta tutto.





Non solo Klose sarà impegnato nel Ferragosto dedicato alle nazionali. Altri cinque giocatori della Lazio sono stati convocati dai rispettivi ct e hanno lasciato Formello, dove torneranno soltanto tra domani e venerdì. Senad Lulic, con la Bosnia del ct Susic, giocherà a Llanelli, in Galles. La Bosnia, eliminata dal Portogallo negli spareggi di qualificazione agli Europei, a giugno è stata sconfitta da Messico e Irlanda in amichevole. Lulic veniva da un lungo infortunio, Reja lo aveva recuperato in extremis per le ultime due partite di campionato con Atalanta e Inter. «Credo fosse chiaro che nelle ultime due amichevoli giocate, non fossi al top. Era un periodo particolare ed eravamo più indietro rispetto ai nostri avversari ora dobbiamo riscattarci, anche perché molti di noi a breve cominceranno la stagione». Lulic ha parlato alla stampa bosniaca: «Il Galles è una buona squadra, molti suoi elementi giocano in Premier League. Noi, però, dobbiamo tornare a vincere e cancellare questa serie negativa. Dobbiamo vincere per i tifosi e per prepararci in vista delle qualificazioni ai Mondiali».

Il ct Tabarez dell’Uruguay ha convocato per l’amichevole di Le Havre con la Francia due laziali, ovvero Gonzalez e Alfaro, considerato in uscita da Lotito e Tare. E’ tornato in nazionale anche Kozak: il centravanti è stato chiamato per l’amichevole che la Repubblica Ceca giocherà in trasferta a Odessa con l'Ucraina. Chiude il conto dei nazionali Lorik Cana, capitano dell’Albania. Il centrocampista ex Galatasaray sarà di scena a Tirana: l’Albania ospita in amichevole la Moldavia. Petkovic rivedrà i suoi giocatori tra domani e venerdì. Ovviamente non potranno essere utilizzati nella partita dell’Olimpico con il Malmoe.




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La difesa è in linea teorica il reparto meno scoperto, in casa Torino. In linea teorica però, perché a fronte di eventuali uscite qualcosa potrebbe succedere e dunque la dirigenza granata monitora la situazione, considerando che Di Cesare, fresco di rinnovo di contratto, ha parecchi estimatori (specialmente nei piani alti della serie B). Il Torino osserva con attenzione gli sviluppi della vicenda Diakité-Lazio: il difensore è in scadenza di contratto nel 2013 e l’accordo per il rinnovo sembra sempre più lontano. In caso di mancata intesa con il club di Lotito, i granata sono pronti a inserirsi (…). La possibile operazione è di quelle maggiormente gradite al Torino, per la formula: prestito oneroso per prendere Alfaro, punta in esubero alla Lazio e dunque sul mercato. L’uruguaiano è sotto contratto con il club di Lotito fino al 2016 e non guadagna cifre proibitive: i granata ci pensano.





Offline aquilafelyx

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 15 agosto
« Risposta #2 : Mercoledì 15 Agosto 2012, 08:02:02 »
grazie oizaL , buon ferragosto e buone vacanze :band1:
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline eaglefly1978

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 15 agosto
« Risposta #3 : Mercoledì 15 Agosto 2012, 08:28:54 »
Buon ferragosto e buone vacanze, te le sei meritate!
Io tifo solo due squadre:
la Lazio e...chiunque giochi contro la roma!

''Ancora co sta rivoluzione culturale? Adesso ve lo dico, prendete appunti: la rivoluzione culturale é una cazzata''. Franco Melli, 14-02-2012

palla a Klose e s'abbracciamo, palla a Candreva e bestemmiamo!

Online giamma

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 15 agosto
« Risposta #4 : Mercoledì 15 Agosto 2012, 08:36:52 »
Grazie oizaL e Buon Ferragosto.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Offline Eagles71

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 15 agosto
« Risposta #5 : Mercoledì 15 Agosto 2012, 09:11:11 »
Magnate er cocomero oizaL e buon riposo.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Frusta

Re:Rassegna stampa - Mercoledì 15 agosto
« Risposta #6 : Mercoledì 15 Agosto 2012, 09:14:16 »
Grazie come sempre, auguri e a presto.
E sempre FORZA LAZIO  :D
:bolgia:

Offline nestorburma

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 15 agosto
« Risposta #7 : Mercoledì 15 Agosto 2012, 09:38:38 »
Grazie oizaL!
Buon ferragosto e buone ferie.
E la Storia? La Lazio ha 111 anni, nelle ultime stagioni ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa. Le altre non mi pare. E si è sempre chiamata Lazio, non Napoli Soccer. Facile ripartire dalla C e non sanare i debiti pregressi come ho fatto io. Però la storia, almeno quella, la perdi.

Offline Fulcanelli

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 15 agosto
« Risposta #8 : Mercoledì 15 Agosto 2012, 10:33:24 »
Buon Ferragosto e oltre a Oizal e a tutti.

Offline Russotto

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 15 agosto
« Risposta #9 : Mercoledì 15 Agosto 2012, 10:37:25 »
Buone vacanze oizaL.

Considerazioni sparse:

1) Spero che quella di inserire Diakite nello scambio con Ganqvist sia una boutade del giornalista. Senno siamo da capo a dodici.

2) Matuzalem va piazzato e sostituito al piu presto. Piuttosto del nulla cosmico meglio anche Biondini.

3) Il 4-2-3-1 va abbandonato al piu presto.

Offline Fabio70rm

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 15 agosto
« Risposta #10 : Mercoledì 15 Agosto 2012, 12:06:56 »
Ma è vera la storia di Garrido? Se si ci siamo liberati, almeno per quest'anno di un ingaggio onerosissimo...

Per il resto grazie oizaL e buon ferragosto!!!
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline disabitato

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 15 agosto
« Risposta #11 : Mercoledì 15 Agosto 2012, 13:07:02 »
domani senza la razione di fiele di Arzilli come famo?
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Offline DinoRaggio

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 15 agosto
« Risposta #12 : Mercoledì 15 Agosto 2012, 13:45:42 »
CORRIERE DELLO SPORT
illusione favorita dal successo dell’Olimpico sul Milan (due gol nel finale di Hernanes e Rocchi senza aver mai tirato in porta)
Eh be'...
Aspetta che prima di ringraziare oizaL, vado ad indossare il cilicio del Buon Laziale.

Ah... ahia...

SGO!
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

zorba

Re:Rassegna stampa - Mercoledì 15 agosto
« Risposta #13 : Mercoledì 15 Agosto 2012, 15:35:52 »
Buon riposo, oizaL e grazie per il tuo ineguagliabile servizio!

Mi spiegate come può un giocatore essere un fenomeno in allenamento e 'uno qualunque' in partita (ogni riferimento a Maurito Zarate è puramente voluto....)?