Autore Topic: campagna per i ciclisti  (Letto 503 volte)

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Offline benvolio

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campagna per i ciclisti
« : Giovedì 16 Febbraio 2012, 17:28:21 »
(posto qui perchè non è un fatto sportivo)

http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6504/


...la promuove il Times. Vengo da un funerale in cui abbiamo salutato un ragazzo di 41 anni, sposato con due figli, ucciso domenica mattina in un tragico incidente al km 37 della Via Aurelia dove è stato travolto, per cause ancora imprecisate, da un furgone mentre compiva la sua pedalata domenicale con gli amici.
Portava il mio stesso cognome, l'ho visto fare i primi passi, crescere, diventare uomo. Per un breve periodo sono anche andato in bicicletta con lui, poi mentre lui intensificava io mollavo. Nessuno lo porterà indietro, anche se tutti vorremmo non avesse mai inforcato la sua Bianchi. Possibile che dobbiamo arrivare a sperare che una persona non abbia passioni?
Ecco, la campagna promossa dal Times e ripresa da diverse associazioni cerca di creare le condizioni per fare in modo che uscire in bicicletta per andare a fare sport, una passeggiata, o andare al lavoro, sia qualcosa di diverso da una roulette russa.
Si tratta in fondo di essere più civili. E mi viene in mente a quello che potrebbe fare il CONI tanto per non parlare delle solite case.
Se potete diffondete. Grazie

Offline DinoRaggio

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Re:campagna per i ciclisti
« Risposta #1 : Giovedì 16 Febbraio 2012, 22:28:25 »
Bella iniziativa.

Segnalo anche questa galleria fotografica su alcune... ehm... come definirle? "bizzarre" piste ciclabili. Non so se ridere o piangere.

http://www.corriere.it/gallery/ambiente/02-2012/piste-ciclabili/01/piste-ciclabili-piu-impraticabili-d-italia_2acc0242-58b6-11e1-9269-1668ca0418d4.shtml#7
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Boks XV

Re:campagna per i ciclisti
« Risposta #2 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 12:42:11 »
argomento interessante, e purtroppo spesso tragico, anzichenò. però però però....
'sti ciclisti, voglio di'. proprio l'Aurelia è strada che conosco benissimo e vedere spesso i cicloamatori in gruppo, come stessero al Giro, anzichè in fila indiana è quantomeno, da parte loro, imprudente.
dico, stai su una strada statale ad altissimo livello di traffico, non hai specchietti per vedere alle tue spalle e cammini anche in file di tre, quattro? a volte si scartano l'un l'altro sulla sinistra, ovviamente senza segnalazione alcuna.
a quando le pinne, bendati, sull'orlo di un burrone? farebbero prima, se cercano de ammazzasse.
questo per quello che riguarda le gite fuori porta.
in città no-comment. il codice della strada per loro non vale. sensi unici, direzioni vietate? obsoleti retaggi di un evo buio e oscurantista!
dice, si vabbè pure quelli coi motorini però. e come no, solo che quelli li vedi che lo sanno che stanno a fa' 'na cazzata, cercano di sbrigarsi, di tornare il prima possibile in carreggiata.
insomma so' come il fruttarolo che, una volta ogni tanto, non te fa lo scontrino.
il ciclista no, lui cammina (piena via del Corso) contromano sciolto, tranquillo, 'n' occhiata alle vetrine, col passo sicuro dei giusti, chè lui è un puro, non inquina, è ecologicamente sostenibile e poi, quando finisce incastrato sotto le ruote del 47 barrato, ah maledetti autisti dell'ATAC! città invivibile! non c'è il progetto!
insomma, costruiamo più piste ciclabili, rendiamo più agevole la possibilità di fare tranquillamente questo sport meraviglioso e di usare in sicurezza la bici come mezzo di locomozione ma, 'sti benedetti signori, se dessero una regolata e si rendessero conto che debbono rispettare le regole del codice della strada come tutti. pedoni compresi.
sennò troppi se ne continueranno a piangere di morti e non sarà sempre colpa di un automobilista ubriaco o fatto.

Offline benvolio

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Re:campagna per i ciclisti
« Risposta #3 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 13:54:15 »
Giustissime le osservazioni di Boks.
Tra l'altro, il fine della campagna  e' anche quello di far crescere l'educazione stradale fra gli stessi ciclisti (sportivi, turistici e metropolitani).
Concordo molto con la matrice ideologica che determina un atteggiamento irresponsabile del ciclista; nel caso di quello sportivo e' una sorta di fanatismo superoministico, nel caso del ciclista metropolitano e' piu' un retaggio radica chic ecologista. Ho fatto intensamente bicicletta da corsa e debbo dire che, dopo le prime volte, ho deciso di uscire da solo proprio perche' percepivo una logica da branco che certo non aiuta a stare attenti a quel che si fa e ad evitare eccessi. Detto questo pero', Boks, l'Aurelia e' una strada che taglia spesso la campagna, o meglio tagliava. Affiancare alla statale una strada pedalabile non sarebbe (stato) un inutile spreco di denaro pubblico. Vediamo come stoltamente ed ideologicamente (nel senso sopra detto) si sprecano soldi per fare la pista ciclabile sul marciapiede di Viale Giulio Cesare o Beato Angelico; se quei soldi fossero, per aliquota, spesi per creare parallele alle strade consolari, si potrebbe poi dire alla gente andate a pedalare dove si puo'.
Invece no. Ogni mattina, da aprile a luglio, mentre aspetto l'autobus a Piazza Sempione, vedo una signora che affronta l'ingorgo della Nomentana in bici col figlioletto sul seggiolino posteriore. Ma come fa? E perche' nessuno stabilisce il divieto di portare minorenni nel traffico urbano?
Ecco la campagna serve a questo, a far riflettere tutti.
Per la cronaca, Alessandro era un ciclista amatoriale, anche bravo. Era esperto della conduzione del mezzo e, dopo aver avuto i due figli, era anche molto piu' prudente. Cosa sia avvenuto ancora non si sa ma tutto lascia presagire un tragico incastro di fatalita' (distrazione, sbandata del furgone, scivolata sul ghiaccio). Purtroppo e' poco per spiegare una morte.