Autore Topic: ri-partir c'est mourir un peu  (Letto 381 volte)

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Offline fish_mark

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ri-partir c'est mourir un peu
« : Venerdì 17 Febbraio 2012, 08:30:57 »
Insomma, è andata male, molto male, nel primo vero appuntamento clou della stagione. Siamo stati sfortunati anzitutto a presentarci con la lazio 3, una squadra priva di moltissimi dei suoi migliori ed impreparata per una prova del genere, anche perché logora da una stagione in cui comincia a farsi sentire la stanchezza.
Poi la prova degli avversari, umiliante, una vera e propria lezione di calcio, di quelle che era un pezzo che non si ricordavano. Oltre al gol iniziale la Lazio è riuscita a combinare ben poco, troppo poco al cospetto di un avversario molto ben organizzato, con individualità di altissimo livello, come Falcao e quel Diego vecchia conoscenza del calcio italiano.
Al ritorno non basterà l’impresa: servirà il miracolo. Da tifosi siamo sempre autorizzati a credere nei miracoli ed anzi saremo tutti pronti a pregare perché ciò avvenga.
Ma sempre da tifosi possiamo guardare serenamente alla prospettiva futura immediata. Intanto possiamo ringraziare tutti, ma proprio tutti, di quanto offerto finora. IL campionato a grandi livelli e una Europa League che comunque ci ha portato lontani. Il prossimo futuro ci dice che le nostre uniche ciance per questa stagione si concentrano sulla volata finale delle ultime 14 partite, partendo dalla terza posizione, mentre i migliori mano mano rientrano.
Anche se siamo “mort un peu”, possiamo e dobbiamo rialzarci per ripartire

Forza ri-alziamoci, il futuro è ancora aperto rientriamoci e le tue mani unite alle mie energie per sentirci sempre più grandi Forza Lazio mia che siamo sempre in tanti a crederci.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Offline matador72

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Re:ri-partir c'est mourir un peu
« Risposta #1 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 09:19:43 »
Insomma, è andata male, molto male, nel primo vero appuntamento clou della stagione. Siamo stati sfortunati anzitutto a presentarci con la lazio 3, una squadra priva di moltissimi dei suoi migliori ed impreparata per una prova del genere, anche perché logora da una stagione in cui comincia a farsi sentire la stanchezza.
Poi la prova degli avversari, umiliante, una vera e propria lezione di calcio, di quelle che era un pezzo che non si ricordavano. Oltre al gol iniziale la Lazio è riuscita a combinare ben poco, troppo poco al cospetto di un avversario molto ben organizzato, con individualità di altissimo livello, come Falcao e quel Diego vecchia conoscenza del calcio italiano.
Al ritorno non basterà l’impresa: servirà il miracolo. Da tifosi siamo sempre autorizzati a credere nei miracoli ed anzi saremo tutti pronti a pregare perché ciò avvenga.
Ma sempre da tifosi possiamo guardare serenamente alla prospettiva futura immediata. Intanto possiamo ringraziare tutti, ma proprio tutti, di quanto offerto finora. IL campionato a grandi livelli e una Europa League che comunque ci ha portato lontani. Il prossimo futuro ci dice che le nostre uniche ciance per questa stagione si concentrano sulla volata finale delle ultime 14 partite, partendo dalla terza posizione, mentre i migliori mano mano rientrano.
Anche se siamo “mort un peu”, possiamo e dobbiamo rialzarci per ripartire

Forza ri-alziamoci, il futuro è ancora aperto rientriamoci e le tue mani unite alle mie energie per sentirci sempre più grandi Forza Lazio mia che siamo sempre in tanti a crederci.


Bravo Fish!!!!!!